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Terza Eserciazione: Ipotesi di progetto_Lab Montuori_Studenti: Enrica Cascone, Filippo Di Lella

Il progetto che stiamo affrontando prevede la realizzazione di una residenza temporanea, ovvero una struttura destinata ad essere abitata per periodi non troppo lunghi da gente diversa con esigenze diverse.  Al suo interno dovrà accogliere fondamentalmente due tipi di spazi:  abitazioni private temporanee e spazi con servizi comuni.

 Sono previsti  3.000 mq di residenziale suddivisi in:

  • 40 alloggi ad “albergo” (stanze da 20/25 mq) totale 800 mq
  • 40 minialloggi (30-35 mq) totale 1.200 mq
  • 20 alloggi (45-55 mq) totale 1.000 mq
  •  tra 1.500 e 2.000 mq di servizi.

Valutiamo la quota di distributivo intorno al 20% del residenziale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 L’area di progetto è situata proprio di fronte alla Stazione di Roma Trastevere, una    zona molto complessa sotto diversi punti di vista.

 Dal momento che il lotto si affaccia sul grande incrocio antistante la stazione, il  primo elemento di complessità è la grande quantità di traffico stradale (auto  private, autobus, tram, vicinanza ferrovia). Il lato ovest del lotto è quello più  esposto al traffico e ai problemi di isolamento acustico che questo comporta.

 Un altro problema considerevole è il rapporto con gli edifici preesistenti: è necessario  stare a attenti a non peggiorare le condizioni di vita di chi abita nei lotti circostanti,  oltre a ricercare l’esposizione migliore per la nuova struttura.

 

 

 

Modellazione del vicinato

Dopo aver importato la location dell’area di progetto, abbiamo iniziato a modellare i diversi palazzi del vicinato in un'unica massa (Model-> Create Mass)

Una volta modellate tutte le strutture già esistenti, dal Project Browser abbiamo rinominato come “Area Vicinato”  la massa appena creata cliccando col tasto destro su Mass->Rename.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      

 

Abbiamo creato un’altra massa per il terreno al di fuori dell’area di progetto, rinominandola “Area”e “Strade esistenti non di progetto”.
Abbiamo ricreato il dislivello di 6 metri di Via degli Orti di Cesare sfruttando i sistemi di riferimento locali della massa per alzare gli spigoli e i punti del solido che definiva la via stessa, cercando di riprodurre al meglio la situazione reale.
 
 

 

 

 

 

 

 

L’ultima massa creata è quella dell’area di progetto, che sicuramente subirà molte modifiche e che per questo ci è sembrato opportuno separare dal resto  delle strade modellate.

 

    

Il passo successivo è stato quello di rinominare i livelli e crearne di nuovi. Scegliendo la vista frontale è più semplice riuscire a selezionare i vari livelli. Cliccando sopra ai vari livelli, si apre la finestra Modify Level-> Properties e qui è possibile modificare l’elevazione rispetto ad altri livelli di riferimento e rinominare il livello stesso.

I livelli fondamentali da noi individuati sono “livello viale Trastevere” , alla stessa quota di viale Trastevere e livello 0 di progetto , e il “livello -6 / via Rolli”. Per il resto tutti gli altri livelli si riferiscono alle quote dei piani del progetto, quindi è stato necessario aggiungerne di nuovi da Model->Level e rinominarli come “1° piano progetto”, “2°piano progetto” ecc. 

 

 

 

 

Modellazione Ipotesi di progetto

La nostra prima ipotesi prevede la prosecuzione del fronte stradale di viale Trastevere per 14 m circa, dopodiché l’edificio si piega verso l’interno del lotto creando uno spazio pubblico fruibile a tutti, una piazza che potrà essere un momento di sfogo per viaggiatori, passanti e abitanti (temporanei e non) della zona.

Questo corpo lineare piegato è collegato, tramite un passaggio sospeso, all’alta torre che renderà l’intera struttura visibile da diversi punti di vista. 

A questo punto cliccando Modify e selezionando la massa dell’ipotesi di progetto, abbiamo creato una Mass Floor  per ogni livello definito. 

 

Uno strumento molto utile introdotto per quest’ultima esercitazione è Mass Schedules, in quanto permette di creare una tabella che, in base ai campi selezionati, calcola automaticamente diversi tipi dati e quantità delle masse del modello.

Da Manage->Shedules->Schedule/Quantities si apre una finestra “New Schedule” da dove è possibile aggiungere i campi della tabella.

                                                                                                                                                                                                                                                                

 

 

Dall’elenco Available Field  abbiamo aggiunto i campi: Type, Description, Family, Gross floor area, Gross surface area e Gross Volume. Abbiamo aggiunto altri due campi cliccando su Calculated Value: Quota ambienti distribuitivi e Area complessiva Abitazioni. Il primo con la formula “Gross floor area/100*20”, il secondo con la formula “Gross floor area- Quota ambienti distribuitivi”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per studiare l’esposizione della nostra ipotesi dei progetto abbiamo considerato la situazione durante i solstizi d'inverno e d'estate, in diverse ore del giorno.

Ciò ci permette di studiare le condizioni con l'angolo massimo e il minimo formato dai raggi solari con la superficie terrestre e ricavarci così le massime e minime ombre.

 Estate- prima ipotesi

Per quanto riguarda il solstizio estivo, abbiamo considerato i seguenti orari:                                    

 ore 9:00

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 ore 12, solstizio estivoore15, solstizio estivoore17, solstizio estivo

 

Immagini dell'analisi solare durante il periodo estivo (ombre ore 12 del 21 giugno)

 

La mattina le condizioni di esposizioni risultano favorevoli. Il nostro edificio presenta grandi superfici esposte a est:il corpo lineare a nord-est e la torre a sud-est. Sarà dunque necessario prevedere sistemi di ombreggiamento per la torre.

Anche le superfici non direttamente colpite dai raggi solari risultano confortevoli in quanto non esposte al sole estivo e illuminate (non ci sono corpi preesistenti che genereranno ombre su esse).

Verso le 12 la torre è nelle stesse condizioni descritte precedentemente, mentre la facciata del corpo lineare esposta a nord-est è in ombra.

Dalle ore 15 in poi, ore di maggior esposizione al caldo estivo, saranno esposte le grandi superfici a ovest: il corpo lineare a sud ovest e la torre a sud-ovest e nord ovest.

L’intento è quello di progettare logge o aggetti per le superfici rivolte a sud, così da schermare le superfici nei periodi estivi, ma permettere ai raggi invernali (che colpiscono la facciata con angoli minori) di colpire e riscaldare gli ambienti interni.

La disposizione interna degli alloggi nel corpo lineare prevede  affacci su entrambe le superfici esposte a nord-est e sud-ovest, così da poter trarre il massimo confort dalla disposizione interna degli ambienti e sfruttare il percorso solare funzionalmente. Disporremo le zone notte sul lato nord-est e le zone giorno a sud-ovest.

Permettere aperture sui due lati opposti favorirà anche la ventilazione incrociata.

L’analisi solare svolta durante il periodo estivo mostra che il lato sud (quindi le due facciate della torre a sud-est e sud-ovest e il lato sud-ovest del corpo lineare) sono quelle maggiormente esposte, arrivando a 200 kWh/mq. invece  le facciate rimanenti saranno irradiate da circa 100 kWh/mq.

 

INVERNO

ore 9ore 12ore15

Immagini dell'analisi solare durante il periodo invernale (ombre ore 12 del 21 giugno)

In base agli studi fatti nella fase estiva, abbiamo osservato che l’esposizione può funzionare durante il solstizio d’inverno, considerate le accortezze già citate sopra. 

L’unico punto su cui porre attenzione è che la torre proietta ombra sul corpo lineare nel primo pomeriggio. Per quanto riguarda le preesistenze del vicinato, la torre non influisce sull’esposizione e il soleggia mento

L’analisi solare mostra che le facciate esposte a sud ricevono circa 80 kWh/mq nel periodo invernale.

La facciata più fredda risulta essere quella della torre a nord-ovest e quella del corpo lineare a nord-est, con circa 25 kWh/mq, mentre le rimanenti saranno esposte a circa 50 kWh/mq.

 

Seconda ipotesi di progetto

 

La nostra seconda ipotesi prevede un edificio a gradoni che, partendo come continuazione del profilo stradale, si addentra nel lotto curvando e degradando in altezza.

L'andamento curvilineo dell'edificio forma due corti: una su viale Trastevere e una, più intima, sul lato nord-est.

 

Estate

L’analisi durante i solstizi estivo e invernale differisce dalla prima ipotesi come evidenziato dalle seguenti immagini.

ore 9ore 12ore 16

Immagini dell'analisi solare durante il periodo estivo (ombre ore 12 del 21 giugno)

Anche in questo caso l’edificio preesistente non fa ombra sul progetto e viceversa.

Sebbene ancora la forma è provvisoria, il modello rende bene l’idea di fondo. Ogni blocco ha orientamento diverso. 

Grazie ai terrazzamenti l’ultimo piano di ogni blocco gode di un affaccio a sud est, vantaggioso per raccogliere calore nelle mattine più fredde.

Nelle mattine estive si dovrà comunque ricorrere a sistemi di ombreggiamento per la superfici esposte a sud e est.

Nei pomeriggi estivi la differenza di altezza tra ogni blocco crea ombra sul blocco più basso adiacente, favorendo riparo dal caldo.

Inoltre le corti formate dal curvarsi dell'edificio sono in ombra e fresche anche d’estate in diversi momenti della giornata, permettendo ventilazione per tutto l’edificio.

 

Inverno

 

ore 9ore 12ore 15

Immagini dell'analisi solare durante il periodo invernale (ombre ore 12 del 21 dicembre) 

 

Un aspetto da attenzionare è sicuramente l'esposizione di entrambe le corti, in ombra durante la mattinata e nel primo pomeriggio.

Svolgendo l’analisi solare nel periodo invernale è interessante notare che la facciata che dà sulla corte più intima è, sostanzialmente, irradiata dalla stessa quantità di kWh/mq (circa 20 kWh/mq), mentre la facciata esposta su viale Trastevere è più sensibile al cambio di orientamento di ogni blocco. Ognuno dei blocchi è, in pratica, di un colore diverso e dovrà essere trattato singolarmente per raggiungere i necessari livelli di confort.

Confrontando questa analisi con quella estiva, la situazione risulta invertita: il lato dell’edificio meno esposto al sole risente maggiormente dell’orientamento di ogni singolo blocco, mentre il lato più esposto è praticamente tutto dello stesso colore, nonostante le differenti esposizioni dei blocchi.

 

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Commenti

...manca una seconda ipotesi!

E, giustificate la scelta dei solstizi.
Perché possono essere esemplificativi?

 

in realtà ho scordato di specificare che l'esercitazione così non è ancora completa! intanto per la parte delle ipotesi abbiamo solo caricato le immagini per portarci un po' avanti col lavoro.

A breve inseriremo i commenti delle analisi svolte e una seconda ipotesi

Enrica Cascone

aspettiamo la nuova

Ok, adesso è completo (a parte piccoli eventuali ritocchi)!

Speriamo vada bene!

Enrica Cascone