INQUADRAMENTO DEL SITO:
Come già è stato accennato dai nostri colleghi, il programma funzionale che ci è stato affidato prevede la realizzazione di una residenza temporanea divisa in spazi comuni e alloggi privati. Data la richiesta di focalizzazione su una parte precisa del sito, abbiamo scelto la prima ipotesi,come evidenziato in planimetria. Prima di lanciarci nella progettazione però, abbiamo dovuto esaminare la ''carta d'identità'' del sito di progetto. Durante la lezione del prof. Montuori, lo storico Antonello Anappo è venuto a darci qualche notizia in più sul luogo di intervento che è stato doveroso sapere. Il sito è stato fin dall'antichità luogo di frontiera tra i lontani Etruschi e i Romani, sul quale costruirono gli orti cesariani da cui prende il nome la via e fu successivamente uno dei principali nodi di scambio ferroviario. Nel 1863 fu costruita la Stazione Trastevere per potenziare le ferrovie di Portuense e Civitavecchia e come si nota dalla foto si estendeva su tutta Viale Trastevere e sull'attuale sito di progetto preso in considerazione. Attualmente il sito unisce ben 3 quartieri: Monteverde, Marconi e Porta Portese.
Da come si evince il sito è ricco di contraddizioni e costruirci sopra non è semplice. Abbiamo anche analizzato le Vie principali e aspetti del tessuto urbano tenendo conto dei punti di vista fondamentali per il nostro progetto.
PRIMA IPOTESI DI PROGETTO:
Dati i precedenti ragionamenti sul luogo di progetto, la nostra prima ipotesi consiste nella creazione di più blocchetti ravvicinati, che possano seguire l'andamento del lotto in pianta,cosa resa possibile dall'uso non di curve,ma di ''blocchi'' rettangolari sfalsati che scandiscano il perimetro del sito,accentuato anche dalla diversa altezza di ciascun blocco che andrà dai 25 metri di altezza fino a 16 metri.
Dopo aver creato la massa del nostro progetto,averla rinominata come ''residenza temporanea'', inserito ciascun livello, siamo giunte alla compilazione della tabella con i seguenti parametri,considerando l'ambiente distributivo come 20% del residenziale.
ANALISI OMBRE E SOLEGGIAMENTO:
Non abbiamo pensato ancora ad aggetti in facciata o vuoti significativi perchè è ancora troppo presto, come d'altronde l'organizzazione del verde o la scelta dei materiali,ma ci interessava vedere l'effetto dello sfalsamento volumetrico e in che modo le ombre ed il sole potevano essere compatibili. Andiamo a vedere...
EQUINOZIO AUTUNNALE
EQUINOZIO PRIMAVERILE
SOLSTIZIO D'INVERNO
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SOLSTIZIO D'ESTATE
Abbiamo evidenziato nelle varie foto le ombre proprie,portate e autoportate per renderci conto dell'effetto sugli edifici circostanti e sull'edificio stesso.Durante l'equinozio autunnale alle ore 9.00 la facciata est risulta parzialmente ombreggiata dagli edifi limitrofi,mentre quella ovest è ombreggiata. Alle 12.00 le facciate sud,ovest ed est sono tutte soleggiate e alle 15.00 la est è ombreggiata,invece la sud e la ovest soleggiate. La situazione risulta pressochè uguale nell'equinozio di primavera. Nel solstizio d'estate alle ore 9.00 la facciata ovest è parzialmente in ombra come la est,mentre la sud è soleggiata.Alle 12.oo avremo sole ovunque e alle 15.00 solo la facciata est in ombra. Durante quello invernale la facciata ovest alle ore 9.oo è in ombra e la est è parzialmente ombreggiata,ma con un'altezza superiore rispetto ai casi precedenti,alle 12.00 avremo sole ovunque con poca ombra ad est e alle 15.oo sole ad ovest e tutto in ombra ad est. Risulta evidente che la situazione più critica sarà quella che avverrà nel solstizio d'estate alle ore 12.oo!
ANALISI RADIAZIONI SOLARI
A seguito delle analisi fatte in precedenza entriamo maggiormente nel dettaglio sul comportamento termico del nostro edificio,che risuterà utile per stabilire in seguito l'organizzazione degli spazi interni dell'edificio.
Subito risalta la condizione di maggior surriscaldamento riguardante la copertura, cosa favorevole in inverno ma svantaggiosa in estate. Per quanto riguarda la facciata Sud, essa gode di una buona condizione solare in quanto è calda di inverno e relativamente fresca d'estate, mentre la Ovest presenta un valore intermedio di calore in tutte le stagioni. Il punto critico è rappresentato dalle facciate Est e Nord in inverno perchè risentono di un riscaldamento minore che potrebbe essere fonte di problematiche riguardanti il comfort interno, ma allo stesso tempo potrebbero essere un punto conveniente in estate.
SECONDA IPOTESI DI PROGETTO:
In questa seconda ipotesi i blocchi diminuiscono diventando 3 corpi, che si uniscono al preesistente edificio ad L con facciata cieca. L'idea è sempre quella di avere uno sfalsamento,che rimane evidente nel diverso alzato di ciascun blocco.
Andiamo a creare la tabella con i nuovi paramentri...
ANALISI OMBRE E SOLEGGIAMENTO:
ANALISI RADIAZIONI SOLARI
Nella seconda ipotesi come si può notare, abbiamo analizzato solo i Solstizi, sia per quanto riguarda le ombre ,sia il carico termico sugli edifici, perchè a nostro avviso sono i periodi più da "tener sotto controllo" rispetto agli Equinozi. Nei Solsitizi estivi di entrambe le analisi (ombre e radiazioni solari) la nostra maggior preoccupazione sono le facciate del lato est che ovviamente alle ore 12.oo sono completamente illuminate mentre nel periodo invernale sono dalle 9.00 alle 15 sempre in ombra e ciò comporterebbe un bel dislivello termico con un clima interno molto freddo e umido d'inverno e troppo caldo d'estate. Dobbiamo perciò vedere come sfruttare al meglio le capacità del lotto, perchè scegliendo una soluzione di questo genere e ad esempio inserendo del verde all'interno quello spazio risulterebbe poco fruibile sia d'inverno e sia d'estate. Una buona cosa è, rispetto alla prima ipotesi, che le facciate ovest d'inverno, sono leggermente più irraggiate...ma comunque le due soluzioni sono abbastanza similari. A rigor di scelta personale (gusto e analisi effettuate) preferiamo di più la prima soluzione, magari dopo ci accorgeremo che non sarà adatta e dovremmo tener conto di ulterioni modiche ma per ora,abbiamo optato per quella! Buon lavoro a tutti! Chiara Chietti e Elena De Paulis