L'area di progetto è situata in via del porto fluviale nel quartiere Ostiense a Roma nei pressi dell'ex dogana in un contesto prettamente ex industriale con residenze collocate solo sulla via principale.
dall' immagine è possibile notare la presenza del tratto ferroviario FR1 posto a nord rispetto all'area mentre ad ovest quella del Tevere; a sud è presente l'ex dogana, ad ovest il piccolo edificio dei vigili del fuoco e a est un ristorante (corpo trapezioidale basso e largo) e poi gli edifici residenziali.
Per l'area era già stato presentato un progetto che non si è potuto realizzare in quanto durante la fase degli scavi è emersa la presenza di una necropoli collocata a 3,5 metri al di sotto del livello stradale.
essa dovrà essere valorizzata e resa fruibile al pubblico e quindi l'area edificabile è solo quella sul fronte stradale per un totale di 2330 mq dove è presente un residuato di un edificio preesistente.
Il complesso andrà articolato secondo le seguenti destinazioni funzionali e superfici:
residenze ca. 2800 mq - 8400 mc
negozi/atelier ca. 500 mq - 1750 mc
per un totale di 3300mq e 10150 mc
a queste superfici andrà aggiunta una superficie destinata a parcheggio di ca 1000 mq
La superficie residenziale andrà suddivisa in 48 alloggi di diversa metratura, articolati secondo le seguenti quantità:
8 alloggi da 100 mq
10 alloggi da 75 mq
10 alloggi da 50 mq
10 alloggi da 35 mq
10 alloggi da 25 mq ( abitazioni ad uso temporaneo ai quali vanno aggiunti 150 mq di servizi collettivo)
1- Nella prima ipotesi abbiamo realizzato dodici moduli di 12mx24mx3m e li abbiamo sovrapposti ruotandoli sullo stesso spigolo di 21.55° in modo da avere il piano terra allineato con il limite della necropoli e l'ultimo piano aggettante sulla preesistenza che andrà riqualificata ed integrata.
Abbiamo scelto di analizzare l'illuminazione nei solstizi e negli equinozi alle ore 9,12,15,17; abbiamo scelto i solstizi perchè sono i giorni più lungo e più corto dell'anno e quelli con un'inclinazione dei raggi solari ripettivamente maggiore e minore, gli equinozi sono stati scelti per verificare periodi intermedi dell'anno. per quanto riguarda gli orari abbiamo scelto le 9 perchè il sole è già suffucientemente alto in tutte queste date e d'estate è circa a quest'ora che inizia a fare caldo se una casa è colpita dai raggi solari, poi abbiamo scelto le 12 e le 15 perchè definiscono la fascia più critica della giornata in cui i raggi hanno un angolo maggiore e quindi una maggiore intensità, e le 17 perchè è l'ora limite per la presenza del sole durante tutto l'anno e d'estate le pareti esposte ad ovest andranno ombreggiate altrimenti il calore assorbito verrà rilasciato durante la notte.
In tutte e tre le analisi abbiamo notato che il contesto non ha influenza al livello di esposizione solare sul nostro progetto, per questo ciò che caratterizzerà l'analisi della radiazione solare sarà soltanto la scelta della geometria dell'edificio. In oltre proprio per la distanza degli edifi limitrofi si verrà a creare un'area pubbica fortemente soleggiata per la quale andranno sicuramente previste delle schermature artificiali e/o naturali.
vista da sud ovest
vista da nord-ovest
in questa ipotesi è evidente la valorizzazione al livello luminoso del lato sud, mentre la preesistenza essendo collocata sotto il nuovo edificio risulta molto obreggiata, sarà quindi meglio collocare in questo ambiente funzioni che non richiedano una lunga permanenza nell'ambiente. notiamo in oltre che il ventaglio ad ovest ha i lati maggiori esposti appunto ad ovest, questo corpo avrà quindi bisogno di schermature che impediscano nel periodo estivo di creare accumulo di calore che verrà rilasciato negli ambienti nelle ore notturne o per lo stesso motivo di scegliere una tecnologia che abbia un'elevata inerzia termica.
vista da nord-ovest
vista da sud-ovest
rispetto alla precedente ipotesi in questa è presente una maggiore superficie in copertura che è molto più soggetta al soleggiamento nei mesi estivi. per questo motivo essendo i tetti praticabili sarà opportuno prevedere delle schermature che oltre a rendere piacevole la fruizione da parte dei residenti contribuirà passivamente a ridurre il carico termico sull'edificio. differentemente dal caso precedente, esclusi i due piccoli bracci inclinati qui abbiamo i lati maggiori esposti a nord e a sud. sarà bene quindi collocare a nord gli spazi di distribuzione e i servizi mentre a sud gli ambienti di maggiore permanenza in modo che d'inverno il sole penetrerà all'interno delle abitazioni scaldando gli ambienti mentre per l'estate è opportuno prevedere delle schermature.
vista da sud-est
vista da sud-ovest
questa ipotesi ha un orientamento completamente diverso rispetto alle altre. abbiamo cercato di disporre i blocchi in modo che fossero il più possibile esposti a sud e sarà su questo fronte che articoleremo le aperture avendo una notevole libertà di scelta. anche in questo caso abbiamo una notevole superficie di copertura, e anche qui essendo terrazzi verranno previste delle schermature.
Abbiamo scelto di analizzare il carico cumulativo della radiazione solare nel periodo estivo ridefinito dal 1/06/2014 al 01/09/2014 e il carico cumulativo invernale dal 01/12/2014 al 01/03/2015. abbiamo scelto questi due periodi perchè sono quelli in cui troviamo le condizioni climatiche più estreme e abbiamo modificato le date perchè secondo noi in questo modo rispecchiano meglio ciò che accade in realtà.
in tutti i casi si riscontra un elevato carico termico sull'area della necropoli essendo essa una superficie orizzontale che non viene schermata dagli edifici vicini e che. come ipotizzato già osservando il soleggiamento, andrà protetta. anche in questo caso come nell'analisi precedente il carico termico incidente è legato alla geometria propria degli edifici.
periodo estivo
come previsto nello studio delle ombre le zone più fredde sono il fronte nord e la zona della preesistenza. il tetto del blocco superiore è la superficie con maggior carico termico: 459.9kwh/mq mentre le terrazze dei vari piani hanno una parte più fredda a nord e una maggiore più calda verso sud 250kwh/mq. le pareti sono invece più fredde (180kwh/mq) e hanno un carico pressochè uguale anche se cambia il loro orientamento, presumiamo a causa dell'elevata inclinazione del sole.
periodo invernale
nel periodo invernale a causa dell'inclinazione del sole non sono più le superfici orizzontali quelle più calde (80kwh/mq) bensì le pareti vericali esposte a sud 102.2kwh/mq.
la zona più fredda rimane quella esposta a nord e la preesistenza che però n questo caso viene un pò riscaldata per la maggior penetrazione dei raggi solari.
periodo estivo
Nel periodo estivo le superfici maggiormente investite da radiazioni solari sono quelle orizzontali 459,9kwh/mq; le parti più fredde sono ovviamente quelle esposte a nord. è visibile un'altra zona blu al piano terra del versante sud che sinceramente non sappiamo come spiegarci... le pareti esposte a sud hanno un carico termico di circa 175kwh/mq.
periodo invernale
dalla prima immagine si evince che le pareti più fredde non sono quelle esposte a nord ma i piccoli affacci sulle terrazze seppur esposti ad ovest; non capiamo come questo sia possibile anche perche le pareti degli edifici limitrofi con lo stesso orientamento presentano un colore arancione. perchè? Anche in questo caso è visibile che la pareti più calde sono quelle esposte a sud 102.2kwh/mq e non i tetti come nel caso estivo 80kwh/mq. anche in questo caso permane l'alone blu alla base dell'edificio che non riusciamo a spiegarci.
periodo estivo
data l'articolazione completamente diversa di questa ipotesi i valori del carico termico in copertura non sono omogenei ma andiamo da un massimo di 459.9kwh/mq delle coperture più in alto ad un minimo di ca. 200kwh/mq per il blocco più schermato. le coperture delle piastre risultano molto ombreggiate dagli edifici sovrastanti venendo a creare degli spazi freschi fruibili piacevolmente nel periodo estivo. anche al di sotto della piastra più ad est, che ricordiamo essere sollevata di 3.5m, i raggi del sole non penetrano rendendo l'ambiente il più fresco di questo periodo. le pareti verticali sempre per l'articolazione dei blocchi risultano spesso molto ombreggiate.
periodo invernale
nel caso invernale grazie alla minore inclinazione dei raggi solari gli spazi che nel caso precedente erano i più freddi in questo caso vengono abbastanza riscaldati. addirittura la radiazione riesce a penetrare anche se parzialmente al di sotto della piastra posta ad est rendendo piacevole la permanenza anche nei mesi più freddi. le superfici più calde sono quelle esposte a sud con un carico di 102.2kwh/mq e diversamente dal caso estivo qui le coperture sembrano avere valori più omogenei, nell'ordine degli 80kwh/mq.
A fronte delle analisi effettuate, secondo noi il progetto che al livello di risparmio energetico risulta più efficiente è quello della terza ipotesi. infatti questo è il caso in cui la geometria dell'edificio, seppur da riorganizzare, è quella che ha una migliore resa sia nel periodo esivo creando spazi ben ombreggiati, sia nel periodo invernale in cui la radiazione penetrando maggiormente scalda gli ambienti sia esterni che interni.