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Es_3 LAB 6A Ipotesi di progetto (Via degli Orti di Cesare) Ancona Stella-Cicchetti Laura

L'area di progetto è collocata vicino alla Stazione Trastevere, tra Viale Trastevere, Via degli Orti di Cesare e Via Ettore Rolli. Data la collocazione dell'area, il progetto dovrà risolvere alcune problematiche:

  • l'incompiutezza della quinta stradale di Viale Trastevere per chi esce dalla Stazione
  • la presenza di un dislivello di 6 metri tra Viale Trastevere e Via Ettore Rolli
  • l'impatto dell'incrocio tra Via Ettore Rolli e Via degli Orti di Cesare per chi proviene da Viale Marconi

L'area di progetto è destinata a residenze temporanee, che nel loro interno dovranno contenere:

  • 3000 mq di residenziale (con 40 camere d'albergo, 40 mini alloggi e 20 alloggi)
  • 1500/2000 mq di servizi
  • una quota di distributivo pari al 20% del totale

Prima ipotesiLa prima ipotesi progettuale prevede l'inserimento sull'area di un edificio composto da un primo livello basamentale destinato a servizi e sormontato da tre torri di altezza differente, in cui si concentrano gli alloggi. Abbiamo creato la massa dell'edificio, rinominandola, e abbiamo inserito le quote dei piani, suddividendo così i volumi in livelli.

Ci siamo calcolate, poi, attraverso il comando "Schedules", alcuni dati relativi al progetto: in particolare la superficie lorda dell'area (Gross Floor Area), la Gross Surface Area e il volume totale (Gross Volume). Ci siamo ricavate:

  • la quota di distributivo, pari al 20% della superficie totale, attraverso la formula "Gross Floor Area/100*20"
  • l'area destinata a residenziale e servizi sottraendo dalla Gross Floor Area la quota di distributivo
  • la quota di servizi con la formula "Area effettiva-(180*16)" (in cui 180 è la superficie di ogni piano delle torri e 16 i piani destinati a residenziale)
  • il numero di alloggi con "(180*16)/35" in cui 35 sono i metri quadri medi per ogni alloggio

Successivamente, abbiamo studiato il soleggiamento dell'area per verificare le nostre ipotesi progettuali. Abbiamo preso in considerazione il solstizio d'estate (in quanto il sole raggiunge la sua altezza massima) e il solstizio d'inverno (quando il sole raggiunge la sua altezza minima). Abbiamo studiato le due giornate a varie ore: 8,10,12,14,16.

Avendo cercato di esporre l'edificio nel modo migliore, lo studio del soleggiamento ci interessa particolarmente per capire come l'edificio si rapporta con il contesto e come i vari elementi che lo costituiscono interagiscono fra di loro. Mentre in estate non abbiamo riscontrato problemi rilevanti, d'inverno le due torri esterne fanno ombra sui corpi più bassi e, a partire dalle 14, anche sull'edificio a corte retrostante, causando possibili disagi a livello di comfort. Abbiamo riscontrato che le torri non si ombreggiano eccessivamente fra di loro: solo un livello viene coperto durante l'inverno. Il problema potrebbe essere risolto aumentando la distanza fra le torri di pochi metri.

Infine, ci siamo occupate del calcolo della radiazione solare. Abbiamo preso in esame il periodo invernale (21/12-21/03) ed estivo (21/06-23/09) e, in particolare, i due solstizi (estate: 21/06 e inverno21/12), dalle 10 alle 16.

In inverno, la facciata est (in blu) è molto fredda, così come i corpi basamentali, mentre le altre facciate sembrano comportarsi nella maniera giusta.

In estate, la facciata est è molto fresca, mentre le altre facciate risentono della loro migliore esposizione e sono, quindi, più calde.  Anche se nel giorno del solstizio d'estate, le facciate sud ed ovest sono di colore viola, e quindi tendenzialmente non molto calde, bisogna tener conto dei kW/h in questa stagione, che hanno valori molto elevati: perciò sarà necessario schermare questi prospetti in modo tale da renderli più comfortevoli.

Seconda ipotesi. La seconda ipotesi progettuale consiste nell'inserimento di due corpi più alti alle estremità del lotto, uniti da un edificio più basso in cui si concentrano i servizi. Abbiamo seguito il procedimento precedente, rinominando la massa, assegnando le quote ai piani e ricalcolando la tabella. Ci siamo accorte di aver sovradimensionato il corpo basso con i servizi. Sarà necessario ridurne la metratura.

Come fatto prima, abbiamo studiato il soleggiamento in estate, in inverno, e durante i solstizi, a varie ore del giorno.

Sia d'inverno che d'estate, l'edificio è ben illuminato. Per quanto riguarda le ombre sugli altri edifici, si comporta meglio della prima proposta progettuale poichè non crea un'ombra rilevante sugli edifici vicini. Il palazzo a corte ombreggia soprattutto il corpo all'estremità del lotto, su Via Ettore Rolli, ma soltanto nelle prime ore della giornata.

Radiazione solare

Anche qui possiamo notare come la facciata est risulti molto fredda, ad esclusione del prospetto del corpo più alto, sicuramente più caldo. L'edificio su Via Ettore Rolli risulta molto ben riscaldato nel periodo invernale.

In estate sembrerebbe abbastanza fresco, ma bisogna sempre tener conto dei valori molto alti in kW/h della radiazione. In entrambe le stagioni, il collegamento tra l'edificio esistente e il corpo più alto sembra essere la parte che più risente della sua posizione svantaggiosa tra due edifici molto più alti.

 

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