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4 es - Palo Borracho parametrico - Enrica Giaccaglia

Salve a tutti, mi scuso per il ritardo del mio post, ho frequentato un workshop all'estero e non ho potuto eseguire in tempo la consegna.
In compenso il soggiorno di studio, avvenuto in Argentina, mi ha ispirato nella scelta dell'analisi di un elemento vegetale.
Camminando tra le strade di Buenos Aires e Rosario mi è rimasto nel cuore un albero dal fusto simpatico e fascinoso.
Il suo nome Palo Barracho (ovvero 'palo ubriaco') lo ritroviamo nella cosmologia Maya a rappresentare l’albero della vita che collega terra e cielo.
Nel nostro paese, in particolare nelle regioni meridionali, è conosciuto invece con il nome di 'albero bottiglia' o Chorisia e viene usato a scopo ornamentale come possiamo vedere in alcuni dei filari palermitani.
Il suo nome fa riferimento alla particolare e curiosa forma del tronco che appare nella zona centrale rigonfiato e panciuto, mentre la sua superficie è interamente ricoperta di spine legnose. Questa specie fiorisce nella sua terra madre tra Gennaio e Febbraio (periodo estivo) e la chioma cresce incredibilmente formando un grande cappello di fiori bianchi o rosa simili a orchidee. Purtroppo essendo partita tra Aprile e Maggio, quando in Argentina è ormai autunno, le foto che allego non mostrano la bellezza di questi fiori.

Prima di iniziare la modellazione con Vasari è necessario descrivere in maniera semplificata la complessita' e le sfaccettature della struttura dell'albero. Si definisce quindi per prima cosa l'altezza del tronco e della chioma; successivamente se ne descrive il profilo approssimandone la sezione orizzontale con circonferenze di raggio variabile dal basso all'alto.
La modellazione del Palo Barracho è illustrata nei seguenti passaggi:
1. dopo aver impostato l'unita di misura in metri, si definiscono i diversi livelli di sezione alle altezze stabilite;
2. i livelli vengono rinominati con un ordine coerente alla loro posizione;
3. si definiscono ora le circonferenze che andranno a generare l'andamento del profilo del tronco;
4. si definiscono poi le circonferenza che generano il profilo della chioma;
5. si estrude il tronco e la chioma;
6/7. con il tasto X-ray ottengo una visione in trasparenza della massa che mi permette di selezionare e rinominare (comando Label-Add parameter) le diverse circonferenze (del tronco e della chioma) ; queste sono così identificabili nel caso si volessero creare alberi di dimensioni differenti a partire da questo primo modello
8. infatti i dati di ogni circonferenza vengono descritti e tabellati nella scheda 'Family types' ;
9. questi dati una volta modificati generano un albero di diverse dimensioni.

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