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Acero campestre_ 4_es verde nel centro di Roma

 

 

L'acero campestre

Detto anche Acero oppio, si tratta di un albero di media taglia, presente in natura in tutta Europa, nell'Asia occidentale e nel nord Africa. Lo sviluppo è abbastanza veloce nei primi anni di vita della pianta, in seguito diviene lento, e porta l'albero fino ad un'altezza di 6-9 metri, rendendolo interessante anche per giardini non eccessivamente grandi.

Produce un corto fusto, tozzo, con corteccia grigia o bruna, profondamente fessurata negli esemplari anziani; il fogliame è palmato, con cinque lobi, come nella maggior parte degli aceri, talvolta presenta solo tre lobi; le dimensioni sono leggermente minori rispetto alle foglie di altre specie di acero, il colore è verde brillante, diviene dorato in autunno, prima che le foglie cadano.

In primavera produce piccoli fiori verdastri, ermafroditi, portati in infiorescenze apicali; in estate ai fiori seguono i frutti, delle samare, ovvero piccoli semi appiattiti che presentano una lunga ala papiracea, che permette ai semi di essere trasportati dal vento anche per lunghi tragitti.

 

Come si coltiva

Si tratta di un albero presente in natura in gran parte della Penisola, dalla pianura Padana a, Lago Trasimeno, fino sulla Sila; quindi è un albero che tollera bene il gelo invernale, così come il caldo estivo, senza manifestare alcun tipo di sofferenza. Tende ad accontentarsi di qualsiasi terreno, prediligendo quelli alcalini o neutri, anche se compatti o sassosi.

Predilige i luoghi soleggiati o semi ombreggiati, soprattutto nelle prime fasi di vita ama l'ombra, che permette meglio ai giovani germogli di svilupparsi.

Non teme la siccità, e può sopportare anche terreno leggermente salini, nei pressi del mare, così come il vento marino, che spesso rovina buona parte delle piante.

Non necessita di grandi cure, anche se, come avviene sempre per le alberature, è bene posizionare le giovani piante con un bel tutore, in modo da farle sviluppare dritte, senza temere il veto, fino a che non abbiano prodotto un bell'apparato radicale.

Nei primi anni di vita è anche bene annaffiare la pianta, al momento dell'impianto, e in seguito in estate, soprattutto in caso di siccità; non è un albero che necessita di un terreno umido, quindi annaffiamo solo se il terreno rimane asciutto per lunghi periodi di tempo.

 

Come utilizzarlo

L'acero campestre viene spesso utilizzato nei parchi o come alberatura stradale; spesso produce molte ramificazioni nella parte bassa del fusto, tanto da venire spesso utilizzato come arbusto da siepe. Questa caratteristica rende talvolta necessario potare i rami più bassi nei giardini o lungo le strade, per permettere il passaggio nei pressi del fusto.

Questo albero sopporta senza problemi la potatura, quindi non è difficile mantenere la forma desiderata.

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