Come già discusso nella terza esercitazione, il progetto è costituito da una serie di elementi orizzontali e verticali che si susseguono in continuità, dando l'impressione che il corpo dell'edificio sia come un serpente snodato. In fase di progetto si è reso necessario sviluppare il concept in modo da poter consentire all'edificio di avere superfici d'uso a destinazione di servizio più ampie, cosa che un sistema di torri non permetteva. Per questo motivo abbiamo introdotto un ulteriore elemento: una piastra di servizi che dialoga con Viale di Trastevere. In questo modo si è venuta a formare una dualità nella forma dell'edificio, costituita dai 2 elementi: la piastra ed il serpente che la penetra (questa contrapposizione tra i 2 elementi è ulteriormente evidenziata da una distinzione netta dei materiali, cosa che Vasari non riesce a restituire).
Prendendo in considerazione la piastra, ci siamo resi conto che per un corpo cosi esteso non fossero sufficienti delle tipiche vetrate per consentirgli l'adeguata illuminazione naturale, nonche i necessari guadagni termici. Per questo motivo abbiamo pensato di fornirgli entrambi tramite l'utilizzo di lucernari. Con l'aiuto di Vasari ci siamo posti l'obiettivo di capire la più efficace disposizione ed il migliore orientamento da utilizzare.
Abbiamo posizionato dei lucernari alti 1.00, profondi 1.00 e larghi 2.40 verso sud e verso sud-est. Abbiamo quindi fatto un analisi solare cumulativa nel periodo invernale (1/11 - 20/3) per vedere dove fosse maggiore la radiazione incidente.
Si nota subito dall'analisi qualitativa che i valori più alti si manifestano sui lucernari esposti a sud, non tanto per l'esposizione in se, ma perché quelli esposti a sud-est hanno l'inconveniente di essere coperti dall'ombra della torre per parte della mattinata. Vediamo infatti come durante le prime ore della mattina i lucernari esposti a sud-est ricevono pienamente la radiazione solare, mentre già verso metà mattina sono del tutto in ombra. Da dopo mezzogiorno i lucernari esposti a sud sono del tutto illuminati, mentre quelli esposti a sud'est rimangono ancora in ombra. Quando finalmente anche i lucernari sud-est vengono reinvestiti dai i raggi solari ormai la radiazione non arriva più alle parti vetrate.
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Dalla simulazione delle ombre ci rendiamo anche conto che i lucernari potrebbero ricevere maggiore radiazione se fossero disposti più distanziati tra di loro. Dunque li abbiamo ulteriormente distanziati e abbiamo fatto un analisi solare con i valori esposti, per renderci conto effettivamente di quanto fosse la differenza di radiazione incidente sui 2 gruppi di lucernari.
Vediamo che effettivamente per i lucernari esposti a sud c'è un aumento di radiazione incidente di circa il 100% rispetto agli altri lucernari. Questo ci ha portato a pensare che magari ampliando la superfice vetrata dei lucernari esposti a sud-est si potesse sopperire alla mancanza di radiazione disponibile. Per esempio, invece di avere lucernari alti solo 1 metro come quelli esposti a sud, se ne potrebbero avere altri alti 2 metri, raddoppiando la superfice vetrata disponibile e quindi la quantità effettiva di raggi solari che possono entrare nell'edificio.
Considerando che il tetto dalla piastra è praticabile, sono previsti infatti anche una zona fitness all'aperto e uno spazio gioco per bambini, gli stessi lucernari potrebbero diventare oggetti d'arredo dello spazio pubblico, come sedute o tavoli all'aperto, dove passare momenti di svago. L'intento di usare i lucernari infatti è anche quello di caratterizzare la piastra, sia funzionalmente che visivamente. In questo modo vogliamo cercare di unire l'aspetto energetico legato all'illuminazione naturale con l'aspetto funzionalistico tramite utilizzo luceranri appositamente studiati per essere usati in diversi modi da chi vive questo spazio.
Per quanto riguarda il periodo estivo (21/6 - 21/09)
21 Giugno 12:47
Dobbiamo avere l'accortezza di far entrare la minor quantità possibile di radiazione diretta, in quanto comporterebbe pesanti carichi termici e quindi impianti di condizionamento dell'aria più potenti che comporterebbero più spese. Questo nel nostro caso è risolvibile progettando accuratamente la pensilina del lucernario, facendola sporgere quanto basta rispetto al vetro in modo da schermare solo i raggi estivi. Un'atra soluzione, che si potrebbe usare anche in aggiunta a una pensilina, sarebbe un controllo meccanizzato dell'oscuramento, che tornerebbe utile visti alcuni dei servizi che sono previsti nei locali sottostanti come ad esempio una sala conferenze.
La torre più alta ha un corpo scala che sale percorrendo tutte e 4 le facciate, con dei pianerottoli che distribuiscono dopo ogni rampa su una facciata diversa. Abbiamo adottato questo sistema per permettere di avere delle tipologie di appartamenti che siano esposti a sud-est o a sud-ovest a seconda del piano. Avendo un orientamento favorevole vediamo come la radiazione incidende in inverno risulta abbastanza alta, a parte le vetrate direttamente sotto i pianerottoli...
...che ovviamente per questo hanno un minor carico termico in estate. Anche per questi infissi potremmo optare per un sistema di oscuramento meccanizzato, magari delle tende esterne. Sriamo ancorra valutando un tipo di involucro che sia coerente con la tipologia del nostro proegetto, anche considerando il fatto che una scala all'aperto che sale per circa 60 metri potrebbe rivelarsi abbastanza vertiginosa per alcune persone, quindi dovremo senza dubbio aggiungere un'ulteriore "pelle" all'edificio, magari semiopaca o comunque appositamente bucata, che consenta di dare luce e vista agli appartamenti, ma allo stesso tempo di contenere meglio la scala.
Continuando a parlare di involucri, stiamo valutando la possibilità di integrare in alcune parti del rivestimento un impianto a pannelli fotovoltaici da utilizzare nelle facciate ovest e sud-ovest dell'edificio. Nella figura sottostante vediamo un'analisi di media della radiazione solare nel periodo estivo. I valori precisi sarebbero 0.12 per la facciata di rosso più acceso e 0.11 per l'altro rosso. Considerando la prima, che ha una superficie di circa 100 mq, risulterebbe una radiazione sui pannelli di circa 12 kWh e di circa 20 kWh sulla seconda facciata (che ha una superficie di circa 190 mq). Dobbiamo ancora valutare il tipo di pannello in base al rendimento e all'aspetto estetico in modo da riuscire a integrarlo all'edificio mantenendo le prestazioni.