I nostri lavori in polistirolo sono stati scannerizzati con lo scanner 3D nello studio SOLIDO di Filippo Moroni. Filippo ci ha spiegato il funzionamento dello scanner: lo scanner "spara" 15 flash al secondo inviando nello spazio una "griglia" che a contatto con gli oggetti rileva il modo in cui la griglia è stata modificata nello spazio. E' importante che gli oggetti da scansionare non riflettano la luce perchè lo scanner 3D rileva anche la quantità di luce che viene assorbita dai corpo e quindi non riconosce gli oggetti riflettenti (come specchi e materiali in alluminio). Per evitare di sporcare l'immagine dei nostri pezzi con altri oggetti li ha posti su un supporto di acciaio completamente riflettente. Lo scanner 3D veniva tenuto fermo da un componente del gruppo e inclinato a 45°, per far rilevare al meglio tutti i dettagli e le insenature dei pezzi, e l'altro componente faceva girare lentamente (in modo da dare allo scanner costanti riferimenti spaziali) la base su cui erano posti i pezzi. L'immagine nello spazio viene ricomposta dal software che unisce tutti gli scatti.