ragionavo circa la figura del Direttore Artistico....
Published by simona on 17 Gennaio, 2012 - 13:10
Si pensa che l’essere un bipede comporti l’essere un uomo, io credo che la volontà ci renda appartenenti a questa categoria… non è camminare su due piedi ma tenere la testa alta…
Ci sono figure che proseguono eretti solo perché ci sono nati… ci sono figure che allungano il collo per farsi vedere, per sentirsi partecipi di qualcosa…
Esistono perciò due grandi categorie… e le rivedo in tutto, in ogni cosa che mi circonda…
Ragionavo sulla persona del Direttore Artistico, una grande incognita che non riesco a risolvere… è un personaggio mutevole, non ben definito … non precisato… ma fortemente legato da chi ne veste i panni…
“… Noi abbiamo mantenuto la direzione artistica … il progettista è quello che ha fatto il plano volumetrico … sul cartello c’è … la direzione non ce la impone … l’abbiamo mantenuto noi per un fatto … codice etico … visto che è il progettista iniziale … c’è sembrato brutto …”
Quell’ultima frase… “c’è sembrato brutto” … mi ha colpita nel profondo, quasi fosse diretta a me… mi sono chiesta come fosse possibile che … un direttore… si potesse lasciar emarginare in questo modo… e ho capito che non è il titolo a darti spessore, ma le spalle su cui poggia la fatica.
Penso al professor Desideri e vedo un combattiero, un uomo che ha fatto della sua nomina un tratto distintivo, in lui vedo il Direttore con la D maiuscola; penso al professore e sorrido, perché so che il suo non sarà mai un semplice nome sul cartello, non sarà un nome riecheggiato nei corridoi… perché sembrava brutto…
Penso a tutti quei Direttori, li vedo camminare a testa alta nei cantieri, non per superbia, ma per parlare, farsi sentire, confrontarsi con altre teste… penso a loro e mi consolo… penso a loro e comprendo… questo è il Direttore Artistico.