Progetto di Eleonora Fiore e Silvia Mezzetti

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Salve a tutti! Il tema da noi scelto è lo "spazio fluido".

Abbiamo deciso di creare all'interno dell'abitazione una sorta di percorso che attraversa i vari ambienti, un "cerchio" che mantiene i due piani collegati mediante le due scale parallele. Il piano inferiore è caratterizzato  da un ampia vetrata a sud che si affaccia su un portico (coperto dallo slittamento del piano superiore) e che pensavamo di sfruttare come luogo di relax all'aperto. Per quanto riguarda il piano superiore vorremmo che le camere si affacciassero direttamente sul salone  mediante due pareti inclinate con delle aperture vetrate. Questi due tramezzi sono visti come una sorta di "tappo"per mantenere l' intimità delle stanze ed è per questo che pensavamo di realizzarle di un materiale diverso (forse il legno) rispetto agli altri tramezzi . Prossimamente cercheremo di spiegare meglio questa idea con una sezione.

 

ciao, l'idea mi piace!

e mi rallegro che avete già "partorito" delle piante abbastanza sensate

voglio però soffermarmi su un difetto che mi incuriosisce e magari lavorandoci potrebbe essere una risorsa inaspettata

quei pilastri nel portico a pochi centimetri dalle pareti!?

che scelta curiosa.. la scelta più banale ci porterebbe a far coincidere muro e struttura

ma forse questa variante potrebbe portare a soluzioni più interessanti, meno scontate e coerenti con il vostro progetto

che però vanno assolutamente approfondite. sarebbe interessante fossero organiche con tutto l'organismo/casa

(ovvero che si percepissero anche internamente e magari divenissero elemento che non regge solo il solaio del piano di sopra ma anche la copertura)

insomma, a mio avviso, è importante che l'aspetto strutturale entri nell'idea di base del vostro progetto

ne parliamo meglio a lezione..

mattia

 

Siamo riuscite finalmente a pubblicare il lavoro della settimana appena trascorsa. Abbiamo fatto una serie di cambiamenti: il muro nord con la cucina e i mobili del salone, le finestre incassate, le scale ad "L" e variazioni nelle misure dell'edificio.  Abbiamo disegnato in scala 1:100 quindi domani caricheremo le nuove immagini in scala 1:50 con le modifiche che abbiamo apportato oggi a lezione e probabilmente anche le foto del plastico. 

 

 

 

 

 

 

 

LATO SUD

 

LATO NORD

 

 

 

 

 

 

 

 

PIANTA PIANO TERRA

 

PINTA PRIMO PIANO

 Care ragazze, il vostro progetto dimostra che siete brave, coerenti e precise, ed è interessante (quasi brillante); però, se fosse mio, mi lascerebbe per ora perplesso e scontento.

Non mi piacerebbero: a- la sua assoluta simmetria (anche se è giustificata dalla disposizione delle stanze di sopra); b- la continua dentellatura (rientranze ed aggetti) del suo involucro, anche se essa è dettata da esigenze di struttura; c- l'eccesso di elementi strutturali (ci sono troppi pilastri, alcuni certamente inutili come quelli che dal ballatoio del primo piano arrivano al soffitto); d- il diaframma che divide le stanze dal soggiorno; e- la genericità dello spazio del portico (troppo stretto, troppo lungo, con quell'infelice nicchietta con le poltrone). Tutte che cose che mi sembrano, a naso, contraddittorie con l'idea di fluidità che vi siete proposte (troppe interruzioni delle superfici, troppi ostacoli visivi); poi, in fondo, la fluidità in uno spazio così limitato, chiede un po' di disinvoltura anche sulla privacy: se uno sente che un altro russa, pace.

Però sono in difficoltà a darvi consigli, posso solo proporvi alcuni spunti ( e permettervi, se volete, di eccedere di 10 mq.dalla superficie richiesta). Nel disegnetto qui sotto c'è: a- la mia idea della vostra casa, che leggo in sezione come una chiocciola (uno spazio che si avvolge su se stesso, diventando da aperto, sempre più chiuso ed intimo); b- la possibilità di eliminare la gran parte dei sostegni interni, da scala a scala, facendo diventare il parapetto una lunga trave (oppure una trave con un sostegno intermedio, messo dove serve e dove vi pare); c- la possibilità di variare la sezione del portico, occupandolo tutto (o quasi) nella zona pranzo, o nel soggiorno, e invece scavandolo di più in una zona per ricavare un  spazio esterno coperto veramente agibile.

Spero di non avervi confuso le idee, ma davvero il vostro progetto vale la pena di un sforzo.

  a Laura Lunghi e Giacomo Nicolò, Flavia Morandini e Michela Sugamusto, Eleonora Fiore e Silvia Mezzetti,

scrivo a tutti voi insieme perché tutti voi (tre gruppi) avete interpretato il tema della fluidità in un modo per me inaspettato ed un po' bizzarro. Secondo me l'idea è quella rappresentata dalla casa Farnsworth di Mies van der Rohe (vedi sotto): uno spazio unico, dove un semplice oggetto chiuso ( più oggetti chiusi), contiene (contengono) i servizi definendo vari ambiti di uso della casa.Secondo voi, non so perché, la fluidità consiste invece nel creare un percorso continuo attraverso lo spazio, col risultato (essendo la casa a due piani) di aver bisogno di due scale; il che, per ovvi motivi di costo e spazio, è un difetto grave, soprattutto in una casa così piccola.

Naturalmente io sono anche disposto ad accettare la cosa, purché si possano mettere in atto dei correttivi efficaci, il più ovvio dei quali è di ridurre le dimensioni delle scale, riducendo i dislivelli da superare.

Questo è possibile se, come avviene nel caso del gruppo Fiore Mezzetti, succede che lo spazio del pian terreno è continuo e indiviso: in sostanza si tratta di una stanza che in parte ha un soffitto molto alto (circa 5 m.) ed in parte uno molto basso (2,10m.). Visto che i regolamenti chiedono, per motivi di areazione e vivibilità una media di 2,70 m., la cosa può andare ed il loro progetto si salva; li aiuta anche il fatto che il portico esterno (altezza minima 2,40) può essere abbassato rispetto al calpestio interno. Così alla fine, il loro progetto è molto carino ed il difetto delle due scale (che resta) è compensato da altro. (vedi sotto)

Nel caso Morandini Sugamusto (che hanno un progetto tuttora meno definito), io intravedo due possibili scappatoie alternative: comportarsi come il gruppo precedente, ricordando però che nessun ambiente deve rimaner confinato sotto il soppalco (che deve essere basso) ma deve avere una gran parte della sua superficie (il 50%)  sotto il soffitto più alto. L'altra soluzione, di cui abbiamo già parlato a revisione, è drastica: mettere una sola scala al centro dei due corpi.

Nel caso Lunghi Nicolò il tema è più ostico, perché la soluzione Mezzetti Fiore è impraticabile, data l'articolazione volumetrica della casa, che è (fra l'altro) molto interessante per vari motivi. A loro chiederei di fare uno sforzo speciale ed avanzerei un solo suggerimento (con molti dubbi): non sarà che l'attraversamento della casa possa avvenire anche attraverso scale esterne? Esse non ruberebbero cubatura e forse potrebbero estendere (col bel tempo) il percorso nei volumi della casa anche fino alle terrazze superiori.

 

Abbiamo cercato di interpretare tutti i consigli dati provando ad applicarli nonostante le difficoltà. Abbiamo continuato a lavorare sulle piante,  in particolare ci siamo focalizzate sul piano terreno elaborando due ipotesi ma abbiamo ancora dei dubbi. Intanto pubblichiamo le immagini finora realizzate.

PIANO TERRA

PRIMO PIANO

una seconda ipotesi di piano terra

 care eleonora e silvia,

l'idea di inserire questo "ventre" di spazio aperto che "deforma" la zona giorna del piano terra della casa, a mio avviso, è convincente. e apprezzo anche il vostro coraggio di rimettere in discussione il progetto.

due suggerimenti:

1) apprezzo di più la seconda ipotesi dove avete coerentemente sfruttato le lingue delle scale per inserire parte della cucina da un lato e un bagnetto dall'altra.

2) è importante ritrovare la coerenza strutturale con questa nuova proposta. ovvero lì dove si crea la rientranza la struttura è più probabile che si troverà negli angoli e non dove li avete messi voi (altezza tavolo da pranzo per intenderci). fatto che comporterebbe di inserire dei "muri/setti" anche lì dove c'è l'affaccio delle camere con le travi (sia del tetto che del solaio del primo livello) tessute per il lato corto, cosa che a me non disturba anche in relazione al discorso che quell'affaccio potrebbe non essere tutto aperto. in relazione a questa tessitura strutturale non so se terrei la parete inclinata (non ne vedo troppo la necessità).

mattia

Vorremmo pubblicare le immagini della scorsa settimana... purtroppo eravamo in disaccordo su alcune questioni quindi avevamo deciso di aspettare la revisione di martedì scorso.

Le piante che metteremo quindi presentano degli errori strutturali che abbiamo individuato e che correggeremo nelle prossime piante le quali saranno sempre in scala 1:100 dal momento che, se le realizzassimo in scala 1:50, non riusciremmo a scannarizzarle e quindi caricarle sul sito. Vorremo intanto far notare delle importanti modifiche rispetto al progetto originario: l'inserimento di un piccolissimo bagno di servizio al piano terra (a questo punto abbiamo deciso di aumentare la posizione del solaio a 2.30); l'aggiunta di un giardino anteriore alla casa, una sorta di "passaggio filtro" tra esterno ed interno.

PIANO TERRA

 

PRIMO PIANO

Per quanto riguarda gli affacci delle camere e dello studio verso l'interno del soggiorno abbiamo ripreso un idea di Alvaro Siza nel padiglione/centro culturale realizzato nella Corea del Sud di cui riportiamo l'immagine.

 

 

 

 

SEZIONE (scusate ma abbiamo scordato di mettere la linea di sezione nella pianta)

 

PROSPETTI