Progetto di Laura Lunghi e Giacomo Nicolò

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 Il tema da noi scelto è il numero 1 "Uno spazio fluido". Riflettendo sulle richieste avanzate dal committente abbiamo pensato di progettare una casa dove gli elementi principali fossero l'articolazione in 3 volumi e la presenza di un circuito ininterrotto  che li collegasse tra loro. La composizione dei 3 volumi è data dal posizionamento di un grande volume a doppia altezza per la zona giorno a cui sono affiancati 2 volumi più piccoli adibiti a zona notte. Questi sono sovrapposti ma slittati in modo da creare uno spazio porticato sotto uno e una terrazza sopra l'altro ottendendo così un rapporto scambiato tra pieni e vuoti. I 2 volumi sono raccordati dal vano scala. L'ingresso, coperto dal porticato, avviene dal lato Sud e introduce direttamente all'interno della zona giorno a doppia altezza dove ci si trova nel soggiorno della casa. Da questo spazio si può accedere ad una stanza matrimoniale per gli ospiti e ad uno spazio più piccolo adibito a studio, occupato anche da un piccolo bagno di servizio. Quest'ultimo ambiente si apre sul soggiorno mediante una grande porta scorrevole che all'occorrenza può essere anche lasciata aperta accentuando la continuità dello spazio. Un elemento da considerare è la dispozione assiale tra questa, la finestra che illumina lo studio e la porta finestra che apre il soggiorno verso l'esterno. Dal soggiorno si può intuire la disposizione degli spazi al piano superiore. Da qui partono infatti 2 scale, una situata a lato dell'ingresso che conduce direttamente alla zona notte privata e l'altra che invece conduce alla zona soppalcata (sopra il bagno e lo studio) composta da cucina e sala da pranzo che si affaccia verso l'interno sul soggiorno. Questa zona è ampliamente illuminata da una parete vetrata che da sulla terrazza (sopra la camera per gli ospiti). Dalla zona giorno al primo piano un corridoio/passerella, fiancheggiante la vetrata, conduce verso la zona notte. Questa prima serve un bagno (illuminato da un lucernario) per poi aprirsi direttamente nella camera da letto. Infine si può accedere da qui alla terrazza tramite una seconda apertura, oltre che riscendere, tramite la scala, direttamente all'ingresso. La disposizione assiale delle aperture della casa (trovata al soggiorno) si riprende nelle 2 camere da letto.

Presto caricheremo nuove piante in scala 1:50, corrette dall'ultima revisione, con due sezioni e foto del plastico

carichiamo la stessa pianta del piano terra evidenziando pero' anche le sezioni

 

 

Lato Est senza muro per fare vedere disposizione interna del primo piano

Cari Laura e Giacomo,
vi posto la correzione strutturale del vostro progetto fatta vedere ieri a lezione. Inoltre in home-page trovate il pdf della lezione di ieri.
buon lavoro

Carichiamo nuove piante e sezioni ipotizzando di utilizzare una struttura in cemento armato

 

Stiamo per caricare, oltre alle sezioni, anche un disegno della sola struttura della casa ipotizzata in c.a dopo un ultima revisione fatta con Cinzia, che ha determinato alcune modifiche nelle piante.

 Sezione A-A'

 Sezione B-B'

 

Ci siamo accorti che il professore ha studiato l’impalcato del primo piano disegnando sulla pianta del piano terra, pensando così ad una trave a spessore che poggia sul setto murario fiancheggiante l’ingresso, che non continua però al primo piano, perché in quel punto si trova la passerella che dalla zona giorno conduce a quella notte. In più  la soluzione in muratura comporterebbe una chiusura parziale del porticato con l’aggiunta di setti murari che  renderebbe meno evidente il rapporto tra pieni e vuoti, ricercato invece dall’inizio. Abbiamo così provato a pensare per la struttura della casa ad una soluzione in c.a. e abbiamo caricato due immagini che la visualizzino. Il nostro dubbio ora è questo: è possibile far terminare al solaio del primo piano i pilastri che “reggono” la trave a spessore? Se questi continuassero fino alla copertura, per uno non ci sarebbero problemi perché continuerebbe ad essere interno al muro, ma l’altro diventerebbe esterno e romperebbe la continuità della vetrata a sud. Non sappiamo se la struttura della casa così immaginata funzioni, attendiamo vostre correzioni o proposte. Grazie

 a Laura Lunghi e Giacomo Nicolò, Flavia Morandini e Michela Sugamusto, Eleonora Fiore e Silvia Mezzetti,

scrivo a tutti voi insieme perché tutti voi (tre gruppi) avete interpretato il tema della fluidità in un modo per me inaspettato ed un po' bizzarro. Secondo me l'idea è quella rappresentata dalla casa Farnsworth di Mies van der Rohe (vedi sotto): uno spazio unico, dove un semplice oggetto chiuso ( più oggetti chiusi), contiene (contengono) i servizi definendo vari ambiti di uso della casa.Secondo voi, non so perché, la fluidità consiste invece nel creare un percorso continuo attraverso lo spazio, col risultato (essendo la casa a due piani) di aver bisogno di due scale; il che, per ovvi motivi di costo e spazio, è un difetto grave, soprattutto in una casa così piccola.

Naturalmente io sono anche disposto ad accettare la cosa, purché si possano mettere in atto dei correttivi efficaci, il più ovvio dei quali è di ridurre le dimensioni delle scale, riducendo i dislivelli da superare.

Questo è possibile se, come avviene nel caso del gruppo Fiore Mezzetti, succede che lo spazio del pian terreno è continuo e indiviso: in sostanza si tratta di una stanza che in parte ha un soffitto molto alto (circa 5 m.) ed in parte uno molto basso (2,10m.). Visto che i regolamenti chiedono, per motivi di areazione e vivibilità una media di 2,70 m., la cosa può andare ed il loro progetto si salva; li aiuta anche il fatto che il portico esterno (altezza minima 2,40) può essere abbassato rispetto al calpestio interno. Così alla fine, il loro progetto è molto carino ed il difetto delle due scale (che resta) è compensato da altro. (vedi sotto)

Nel caso Morandini Sugamusto (che hanno un progetto tuttora meno definito), io intravedo due possibili scappatoie alternative: comportarsi come il gruppo precedente, ricordando però che nessun ambiente deve rimaner confinato sotto il soppalco (che deve essere basso) ma deve avere una gran parte della sua superficie (il 50%)  sotto il soffitto più alto. L'altra soluzione, di cui abbiamo già parlato a revisione, è drastica: mettere una sola scala al centro dei due corpi.

Nel caso Lunghi Nicolò il tema è più ostico, perché la soluzione Mezzetti Fiore è impraticabile, data l'articolazione volumetrica della casa, che è (fra l'altro) molto interessante per vari motivi. A loro chiederei di fare uno sforzo speciale ed avanzerei un solo suggerimento (con molti dubbi): non sarà che l'attraversamento della casa possa avvenire anche attraverso scale esterne? Esse non ruberebbero cubatura e forse potrebbero estendere (col bel tempo) il percorso nei volumi della casa anche fino alle terrazze superiori.

 

 

Abbiamo riflettuto sul commento del professore sul nostro progetto  e volevamo chiarire alcune idee.
Abbiamo deciso di non rifarci esplicitamente ad un architetto in particolar,e ma di riflettere sulle richieste del committente dando una nostra soluzione e interpretazione sul tema. Essendo richiesto uno spazio di cui si potesse percepire l’interezza e in cui ci si possa sentire in un tutto unico la nostra casa si caratterizza per una grande zona giorno a doppia altezza che è il cuore della casa in relazione al quale sono organizzati tutti gli altri ambienti. La presenza delle due scale è stata determinata dalla scelta di voler creare un percorso diretto dall’ingresso alla camera al primo piano che non costringesse, nonostante le dimensioni ridotte della casa, a passare necessariamente per gli altri ambienti (soggiorno, cucina, sala da pranzo e passerella sospesa). Questo permette alla casa di essere attraversata fluidamente, a seconda delle esigenze, in due diversi sensi; eliminando una scala, la stanza, che ora è attraversabile e parte percorribile della casa, diventerebbe un punto “morto”. L’attraversamento della casa è stato pensato così per valorizzare la zona giorno (che è sempre punto di passaggio) e accentuare  la sua continuità, mantenendo allo stesso tempo le esigenze di privacy ( la stanza al primo piano comunica in assenza di porte con la zona giorno pur non aprendosi direttamente su di essa). Infine le due scale non penalizzano gli altri ambienti, che risultano comunque spaziosi e confortevoli ( zona giorno piano terra  31.2 mq, camera piano terra 14,35mq, cucina e sala da pranzo 14 mq, bagno e camera primo piano 23.7 mq, aggiungendo i restanti mq dei vari passaggi la casa rientra a pieno nei 90 mq richiesti).
Stiamo comunque riflettendo sul suggerimento del professore e pensando a delle ipotesi di migliorie, di cui aspettiamo di parlare direttamente a lezione.
Nel frattempo volevamo chiedere nuovamente se il nostro studio sulla struttura della casa abbia degli errori o meno. Attendiamo vostre risposte.

 Una modifica che abbiamo pensato si potrebbe apportare al nostro progetto. senza però stravolgerne nè la volumetria nè la disposizione degli ambienti, sarebbe quella di eliminare la scala che dal piano terreno conduce direttamente alla camera da letto al primo piano dando maggiore metratura alla camera degli ospiti al piano terra e sostituendo a questa nello stesso volume una rampa esterna al primo piano che dal terrazzo potrebbe condurre a eventuali terrazze superiori adibite a solarium. Questa rampa estenderebbe la percorenza della casa anche all'esterno e sarebbe accessibile sia dalla zona giorno soppalcata (parete vetrata apribile) sia dalla zona notte (porta finestra già presente delle precedenti piante).

Abbiamo comunque dubbi sulla sua realizzabilità, aspettiamo un vostro parere. Grazie

Cari Giacomo e Laura,

... in questo modo la vostra seconda scala sarebbe sicuramente più giustificata. Verificatene la fattibilità.

cf

 

 Carichiamo le piante e l'impalcato strutturale dell'ipotesi con una scala interna e una esterna con modifiche al pian terreno. A breve caricheremo un nuovo studio basato sulla revisione di oggi

 

 

 

 

 

 

La prospettiva e le ultime piante aggiunte fanno riferimento al progetto prima della revisione. A breve caricheremo il nuovo materiale con le rispettive modifiche

 Pianta piano terra

 Pianta primo piano

Pianta copertura

 

 Sezione B-B'

 In questa foto tratta da Jeju House di Alvaro Siza si vede l'effetto di luce che si dovrebbe ottenere con i lucernari introdotti al primo piano

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