Abbiamo creato un ambiente aperto e permeabile, che allo stesso tempo non trascuri le esigenze di privacy degli abitanti della casa. Per questo abbiamo basato il progetto su due edifici, collegati da un corridoio centrale vetrato, e su un ampio soppalco con altezze differenti: all'interno si crea uno spazio totalmente percorribile, un percorso che passa agevolmente dai piani inferiori (che contengono gli ambienti più sfruttati della casa) ai soppalchi superiori (in cui si trovano stanza degli ospiti e un piccolo studio). I servizi (WC, cucina) sono tutti concentrati in una sorta di "parete" che corrisponde con il bagno di servizio al piano superiore. All'esterno i due edifici, speculari ed indipendenti, alternano ampie superfici vetrate ad imponenti pareti in laterizio creando un forte contrasto.
a Laura Lunghi e Giacomo Nicolò, Flavia Morandini e Michela Sugamusto, Eleonora Fiore e Silvia Mezzetti,
scrivo a tutti voi insieme perché tutti voi (tre gruppi) avete interpretato il tema della fluidità in un modo per me inaspettato ed un po' bizzarro. Secondo me l'idea è quella rappresentata dalla casa Farnsworth di Mies van der Rohe (vedi sotto): uno spazio unico, dove un semplice oggetto chiuso ( più oggetti chiusi), contiene (contengono) i servizi definendo vari ambiti di uso della casa.Secondo voi, non so perché, la fluidità consiste invece nel creare un percorso continuo attraverso lo spazio, col risultato (essendo la casa a due piani) di aver bisogno di due scale; il che, per ovvi motivi di costo e spazio, è un difetto grave, soprattutto in una casa così piccola.
Naturalmente io sono anche disposto ad accettare la cosa, purché si possano mettere in atto dei correttivi efficaci, il più ovvio dei quali è di ridurre le dimensioni delle scale, riducendo i dislivelli da superare.
Questo è possibile se, come avviene nel caso del gruppo Fiore Mezzetti, succede che lo spazio del pian terreno è continuo e indiviso: in sostanza si tratta di una stanza che in parte ha un soffitto molto alto (circa 5 m.) ed in parte uno molto basso (2,10m.). Visto che i regolamenti chiedono, per motivi di areazione e vivibilità una media di 2,70 m., la cosa può andare ed il loro progetto si salva; li aiuta anche il fatto che il portico esterno (altezza minima 2,40) può essere abbassato rispetto al calpestio interno. Così alla fine, il loro progetto è molto carino ed il difetto delle due scale (che resta) è compensato da altro. (vedi sotto)
Nel caso Morandini Sugamusto (che hanno un progetto tuttora meno definito), io intravedo due possibili scappatoie alternative: comportarsi come il gruppo precedente, ricordando però che nessun ambiente deve rimaner confinato sotto il soppalco (che deve essere basso) ma deve avere una gran parte della sua superficie (il 50%) sotto il soffitto più alto. L'altra soluzione, di cui abbiamo già parlato a revisione, è drastica: mettere una sola scala al centro dei due corpi.
Nel caso Lunghi Nicolò il tema è più ostico, perché la soluzione Mezzetti Fiore è impraticabile, data l'articolazione volumetrica della casa, che è (fra l'altro) molto interessante per vari motivi. A loro chiederei di fare uno sforzo speciale ed avanzerei un solo suggerimento (con molti dubbi): non sarà che l'attraversamento della casa possa avvenire anche attraverso scale esterne? Esse non ruberebbero cubatura e forse potrebbero estendere (col bel tempo) il percorso nei volumi della casa anche fino alle terrazze superiori.
Abbiamo provato a rifare la pianta con un'unica scala; abbiamo inoltre spostato il salotto sotto al soppalco. Dobbiamo ancora studiare bene la disposizione delle finestre più grandi.
Commenti
Spazio fluido
Michela Sugamusto - Sab, 10/12/2011 - 15:40Salve a tutti!
Il tema che abbiamo scelto è lo "spazio fluido".
Abbiamo creato un ambiente aperto e permeabile, che allo stesso tempo non trascuri le esigenze di privacy degli abitanti della casa. Per questo abbiamo basato il progetto su due edifici, collegati da un corridoio centrale vetrato, e su un ampio soppalco con altezze differenti: all'interno si crea uno spazio totalmente percorribile, un percorso che passa agevolmente dai piani inferiori (che contengono gli ambienti più sfruttati della casa) ai soppalchi superiori (in cui si trovano stanza degli ospiti e un piccolo studio). I servizi (WC, cucina) sono tutti concentrati in una sorta di "parete" che corrisponde con il bagno di servizio al piano superiore. All'esterno i due edifici, speculari ed indipendenti, alternano ampie superfici vetrate ad imponenti pareti in laterizio creando un forte contrasto.
Forma principale
Michela Sugamusto - Sab, 10/12/2011 - 15:57Forma principale
Primo schizzo
Michela Sugamusto - Sab, 10/12/2011 - 15:45Primo schizzo
Prospetto Nord
Michela Sugamusto - Sab, 10/12/2011 - 16:03Prospetto Nord
Dimensioni iniziali
Michela Sugamusto - Sab, 10/12/2011 - 16:12Dimensioni iniziali
Pianta 1:100
Michela Sugamusto - Lun, 12/12/2011 - 21:36Pianta 1:100
Nuove dimensioni
Pianta 2 Piano
Michela Sugamusto - Mar, 27/12/2011 - 23:17Pianta 2
Piano terra
Primo piano
Schizzo pianta 3 Piano
Michela Sugamusto - Mar, 27/12/2011 - 23:26Schizzo pianta 3
Piano terra
Primo piano
Pianta 4 Piano terra Primo
Michela Sugamusto - Mar, 27/12/2011 - 23:39Pianta 4
Piano terra
Primo piano
Prospetto Sud
Michela Sugamusto - Mar, 27/12/2011 - 23:47Prospetto Sud
Schizzo soggiorno
Michela Sugamusto - Mar, 27/12/2011 - 23:54Schizzo soggiorno
Schizzo studio
Michela Sugamusto - Mar, 27/12/2011 - 23:55Schizzo studio
Schizzi interno
Michela Sugamusto - Mar, 27/12/2011 - 23:58Schizzi interno
Presto pubblicheremo la nuova
Michela Sugamusto - Mar, 27/12/2011 - 23:59Presto pubblicheremo la nuova pianta e le foto del plastico.
a Laura Lunghi e Giacomo
francesco cellini - Ven, 30/12/2011 - 23:13a Laura Lunghi e Giacomo Nicolò, Flavia Morandini e Michela Sugamusto, Eleonora Fiore e Silvia Mezzetti,
scrivo a tutti voi insieme perché tutti voi (tre gruppi) avete interpretato il tema della fluidità in un modo per me inaspettato ed un po' bizzarro. Secondo me l'idea è quella rappresentata dalla casa Farnsworth di Mies van der Rohe (vedi sotto): uno spazio unico, dove un semplice oggetto chiuso ( più oggetti chiusi), contiene (contengono) i servizi definendo vari ambiti di uso della casa.Secondo voi, non so perché, la fluidità consiste invece nel creare un percorso continuo attraverso lo spazio, col risultato (essendo la casa a due piani) di aver bisogno di due scale; il che, per ovvi motivi di costo e spazio, è un difetto grave, soprattutto in una casa così piccola.
Naturalmente io sono anche disposto ad accettare la cosa, purché si possano mettere in atto dei correttivi efficaci, il più ovvio dei quali è di ridurre le dimensioni delle scale, riducendo i dislivelli da superare.
Questo è possibile se, come avviene nel caso del gruppo Fiore Mezzetti, succede che lo spazio del pian terreno è continuo e indiviso: in sostanza si tratta di una stanza che in parte ha un soffitto molto alto (circa 5 m.) ed in parte uno molto basso (2,10m.). Visto che i regolamenti chiedono, per motivi di areazione e vivibilità una media di 2,70 m., la cosa può andare ed il loro progetto si salva; li aiuta anche il fatto che il portico esterno (altezza minima 2,40) può essere abbassato rispetto al calpestio interno. Così alla fine, il loro progetto è molto carino ed il difetto delle due scale (che resta) è compensato da altro. (vedi sotto)
Nel caso Morandini Sugamusto (che hanno un progetto tuttora meno definito), io intravedo due possibili scappatoie alternative: comportarsi come il gruppo precedente, ricordando però che nessun ambiente deve rimaner confinato sotto il soppalco (che deve essere basso) ma deve avere una gran parte della sua superficie (il 50%) sotto il soffitto più alto. L'altra soluzione, di cui abbiamo già parlato a revisione, è drastica: mettere una sola scala al centro dei due corpi.
Nel caso Lunghi Nicolò il tema è più ostico, perché la soluzione Mezzetti Fiore è impraticabile, data l'articolazione volumetrica della casa, che è (fra l'altro) molto interessante per vari motivi. A loro chiederei di fare uno sforzo speciale ed avanzerei un solo suggerimento (con molti dubbi): non sarà che l'attraversamento della casa possa avvenire anche attraverso scale esterne? Esse non ruberebbero cubatura e forse potrebbero estendere (col bel tempo) il percorso nei volumi della casa anche fino alle terrazze superiori.
Salve Professore! Abbiamo
Michela Sugamusto - Mar, 03/01/2012 - 23:15Salve Professore!
Abbiamo provato a rifare la pianta con un'unica scala; abbiamo inoltre spostato il salotto sotto al soppalco. Dobbiamo ancora studiare bene la disposizione delle finestre più grandi.
Piano terra
Primo piano