progetto di Leonardo Grimaldi

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Abitazione pensata per un artigiano, presumiblimente pittore. Vista l'imprtanza della luce, il laboratorio è stato concepito nella zona più "libera" del lotto, ovvero quella dove gli edifici adiacenti sono più distanti. Il laboratorio si sviluppa necessariamente su due piani per raggiungere la metratura richiesta, in questa maniera può avvantaggiarsi di ulteriore luminosità superando in altezza gli edifici posti lungo il lato sud-est del lotto. Sono previsti lucernai e\o feritoie sulla copertura del laboratorio che rimane a livello del piano terra. Si accede dalla strada, sia con passo carrabile che pedonale, all'abitazione e al laboratorio. L'entrata di quest'ultimo più stretta ed è quindi adibita a galleria per esposizione. Da rivedere ancora la disposizione del piano terra abitazione, la tessitura delle travi, la posizione della scala. Giardino ampio e esposto a sud.

Rispetto a quanto pubblicato in precedenza ed all’ultima revisione con il Prof. Cellini ho cambiato quasi tutto il progetto. L’edificio ha una forma a L, un piccolo giardino sul lato stradale, uno più grande protetto dalla casa e un patio, che è l’elemento dal quale sono partito. L’idea è un parallelepipedo di luce che si inserisce nel cuore dell’edificio. Prendendo spunto da Casa Guerrero di Alberto Campo Baeza, immagino la pavimentazione del patio ed una delle facciate che lo delimitano come superfici riflettenti per illuminare gli ambienti confinanti, ovvero soggiorno e sala da pranzo. Altri progetti che riporto in foto (fonte: www.europaconcorsi.com ) mi hanno suggerito l’idea di proseguire lo sviluppo dell’abitazione nella parte lunga della L con la zona notte, su due piani sovrapposti. La scala interna mi ha creato qualche problema, Avrei preferito una scala lineare ma non sono riuscito ad inserirla così ho optato per una scala a L, dovendo allargare il corpo dell’edifico per la pedana di arrivo e creando il dente lungo la facciata. Per sorreggere il pianerottolo di arrivo ho pensato a un pilastro portante al di sotto di esso (vedere studio delle travi); forse la soluzione più semplice consiste in due travi primarie parallele al buco del solaio.
Lo studio fotografico è collocato interamente al primo piano, devo ancora disegnarne la pianta. Anche qui ho avuto problemi con la scala di accesso. Avrei voluto una scala lineare ma ho dovuto piegarla e ho dei dubbi sulla sua fattibilità e estetica. L'unica terrazza presente è accessibile solo dallo studio ed è pittosto piccola ma necessaria per spezzare il volume.
Un altro problema che è emerso è l’eccessivo irraggiamento della zona notte. In realtà sarebbe l’ideale specchiare l’intero edificio e collocare la zona notte lungo la casa a due piani adiacente al lotto sul lato sud-ovest, in questa maniera però il bagno della camera da letto al primo piano rimarrebbe senza finestra.
Pubblico le foto di un plastico provvisorio, piante dei due piani e studio della copertura.

Luce da Ovest

Plastico provvisorio realizzato con materiali riciclati!

Dopo la revisione con l'Arch. De Pasquale ho modificato il progetto cercando di insistere maggiormente sul patio centrale che è diventato uno spazio quadrato di sedici metri quadri. La scala di ingresso al laboratorio sulla facciata esterna è stata eliminata e l'edificio è stato portato a filo con la strada. Ora è presente un'unica scala che dà accesso al secondo piano dove c'è la camera da letto patronale e il laboratorio, quest'ultimo delimitato da una porta e da un setto murario. Sto lavorando alle piante in scala 1:50, conto di portarle a revisione domani venerdì 18.

 Caro Leonardo,

ci vediamo domani. Ma, preferirei che prima delle piante 1:50 ti concentrassi sulla sezione e sul plastico (sempre di studio con materiale riciclato va benissimo!). CI sono ancora delle cose su cui bosognerebbe ragionare:

1. ancora due muri non sono completamente allineati. Perchè? Il tuo impianto ha chiaramente una matrice da "casa a corte" alla quale è stata sottratto un pezzo. Quindi allineerei i muri del patio interno, anche perchè lo sfalsamento è solo di pochi centimetri.

2. il tuo "patio" interno"ha importanza in quanto fonte di luce o luogo da contemplare dall'interno dell'abitazione. In questo senso sarebbe coerente spostare l'albero di ciliegio al centro di questo spazio.

3. Al piano terra hai giustamente aperto tutte le vetrate verso il patio...perchè questo non accade al primo piano? io sarei ancora più spietata ed aprirei anche una finestra sul patio dalle camere da letto, riducendo al minimo il resto delle aperture all'esterno. Sopratutto eliminerei quello strano lucernaio sopra la scala che non ha ragion d'essere, potendo quest'ultima essere illuminata perfettamente da una semplice vetrata rivolta verso il patio.

4. potrebbe essere divertente lasciare il patio in terra ed estendere la cucina all'esterno verso sud, in modo da ricostruire con la sola pavimentazione esterna il rettangolo originario, lasciando terreno permeabile al centro.

A domani,

Giorgia

 

 Caro Leonardo,

aggiorna il sito. La prossima revisione p prevista per lunedì pomeriggio

Dopo la revisione con Giorgia del 4 febbraio ho fatto delle modifiche alle finestre delle camere da letto, cercando di ingrandirle ed allinearle sulla facciata. Il materiale con il quale è rivestita la casa è pietra, travertino oppure tufo. Per la pavimentazione del patio vorrei utilzzare il legno per dare continuità con l'interno mentre per lo spazio esterno antistante la cucina tornerei ad utilizzare la stessa pietra del rivestimento.  La struttura è in pilastri in cemento armato con murature di tamponamento. Sono presenti luci di grandi dimensioni ( 4 metri ) nelle finestre che affacciano sul patio; in questi casi ho disegnato in sezione un architrave collegato alla trave di bordo, pubblicherò le sezioni appena possibile. Tenendo conto di possibili modifiche inizio a lavorare al plastico in scala 1:50.

 

 Ciao Leonardo,

come da indicazione della prof. Mariagrazia Cianci, ti comunico che le tavole d'esame sarannoin formato 50x70 (cm) con orientamento a piacere.

La professoressa è comunque disponibile ad incontrarvi, per concordare insieme il layout delle tavole d'esame ed eventuali viste tridimensionali.

buon lavoro