modifiche strutturali (all'attenzione dell'arch. Favale)

 

Fondazioni

 

Piano terra (basamento)

 

Sezione longitudinale (rampe)

Sezione Longitudinale (sale lettura)

Sezione Trasversale (generica)

 

 

Stiamo apportando delle modifiche alla struttura. Ci è stato consigliato di realizzare il piano interrato in cemento armato. Abbiamo quindi realizzato tutta la parte di struttura sotto il livello di campagna in cls, infittendo la maglia strutturale per via delle ampie dimensione di alcune luci pensate inizialmente per l'acciaio. Pilastri 40x40. Travi ordite trasversalmente 30x70. Travi ordite longitunialmente 30x50.

Il solaio del piano terra che risulta a livello con la quota 0.00 è in latero-cemento, il che crea problemi di tipo "tettonico" con l'attacco della prima rampa in acciaio che al momento si interseca con le travi in cls sottostanti.

Ci chiedevamo se stiamo affrontando nel modo giusto l'accostamento delle due tecnologie strutturali, e qual'è il modo migliore per risolvere il contatto tra l'inizio della rampa e la fine del solaio in laterocemento.

nb. le dimensioni dei pilastri e delle travi di acciaio (heb 400 e ipe 500) non sono corrette per via di alcuni problemi con i software di modellazione.

Grazie per la disponibilità e buon anno.

 

G. D'Ugo-B. Cerocchi

 

Commenti

perchè infittire la maglia? nell'interrato la maggiore "fatica" (uso il termine per essere chiaro, anche se deve essere chiaro che, un edificio assolutamente tradizionale come i vostri, è ben lungi dal considerarsi sottoposto a fatica strutturale) riguarda la compressione dell'edificio e, a questo, si ovvia con un aumento della sezione delle colonne, non certo con un infittimento delle stesse.
Per quanto riguardo il telaio delle travi non mi sembra che il problema sia irrisolvibile. "Corrigetemi" se sbaglio ma i carichi portati sono gli stessi ed a parità di carichi abbiamo una minore elasticità delle travi. quindi cercate di risolvere il problema delle luci con una soluzione strutturale che si confaccia al tutto.
Non rinunciate allo spazio libero, pensate a come mantenerlo. Anche nel vostro caso la struttura è anonima e "senza pregi" che la facciano mettere in mostra quindi avete uno spettro di ricerca ancora maggiore di chi deve ricercare pulizia di linea ed arditezza strutturale da intendersi come unicum con la soluzione architettonica complessiva.
Riflettete, fate sketches, postateli e ne discutiamo, ovvero ne potremo discutere ancora meglio a revisione

 sappiamo che il problema non è rappresentato dai carichi.

semplicemente lì dove per una luce di 10 metri utilizzavo una IPE 500, con il cls metterò una trave alta un metro! va da se che questi elementi raggiungono un ingombro notevole, risultando quindi troppo grandi (e costosi) per un ambiente secondario come l'interrato.

aumentando gli appoggi abbiamo perciò diminuito la sezione delle travi.

 lavorate su sistemi a telaio, raddoppiate le travi ad esempio. Una ipe 500 tra le altre cose non vi garantisce la giusta rigidità. Non siete obbligati a costruire un edificio ricorrendo solo ad un sistema "tradizionale" come il trilite di antica memoria (lo usavano ad Atene "qualche" secolo fa). Ragionateci sopra, sopratutto, come ho detto già a qualcuno di voi, inquadrate il problema e cercate le soluzioni attrverso la ricerca di risposte ai vostri problemi.
Se non ci riuscite ci vediamo a revisione e ne parliamo.
... ora il panettone aspetta anche me in contrada.