g016-Ampolo-Bottiglieri-Trabace

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Alessandro Bergami
g016-Ampolo-Bottiglieri-Trabace
Edited by: admin il 19/11/2012 - 15:56
alice.ampolo.g016
 il gruppo è formato

 il gruppo è formato da:

Alice Ampolo matricola 441582 

Manuel Andrè Bottiglieri matricola 265937

Raffaele Trabace matricola 281439

alice.ampolo.g016
 salve, volevamo sapere se le

 salve,

volevamo sapere se le combinazioni di carico vanno fatte solo col SAP o anche con un secondo software di calcolo.

In caso affermativo, vanno fatte tutte le combinazioni di carico di tutti i solai calcolati col SAP, oppure è sufficiente che confrontiamo i risultati di una sola delle fasce di un solaio, per verificare che i risultati siano gli stessi?

Alessandro Bergami
 Se state lavorando col sap,

 Se state lavorando col sap, fate in sap tutte le combo. La stessa procedura va fatta per ciscun tipo di solaio esistente.

alice.ampolo.g016
 nel dimensionamento delle

 nel dimensionamento delle armature dei solai, per quanto riguarda l'armatura inferiore negli appoggi, dimensionata a taglio, il valore di bt (larghezza media della zona tesa) da cui si ricava l'armatura minima è pari alla dimensione di 2 travetti, come in campata?

Alessandro Bergami
 se stai lavorando con una

 se stai lavorando con una fascia di 1m e i tuoi travetti hanno passo 50 cm allora si.

Quindi basta essere coerenti tra schema statico, e quindi forze ottenute, e dimensione dell'elemento studiato (in genere 1m = 2 travetti perchè il passo è 50cm)

raffaele.trabac...
carichiamo qui di seguito la

carichiamo qui di seguito la schematizzazione del lavoro svolto ad oggi sul progetto

PIANTA TIPO

 

 

 

CARPENTERIA SOLAIO TIPO (interpiano e copertura) e INDIVIDUAZIONE DELLE DIFFERENTI TIPOLOGIE DI SOLAIO

PACCHETTI COSTRUTTIVI (definizione dei vari pacchetti costruttivi di pareti divisorie tamponamenti e solai)

una volta definiti i pacchetti siamo andati avanti con il predimensionamento del solaio e la definizione dei carichi permanenti (G1,G2) e variabili (Qk1,Qk2) (Excel) per ciascuna tipologia di solaio riscontrata nel progetto

FASCIA 1 (combinazioni di carico e inviluppo in SAP)

il passo successivo è stato schematizzare in SAP e analizzare ciascuna fascia con le relative combinazioni di carico al fine di individuare i valori delle sollecitazioni massime e poter dimensionare l'area delle armature superiori e inferiori. riportiamo come esempio l'analisi svolta per la fascia 1 del solaio intermedio

DIMENSIONAMENTO AREA ARMATURE FASCIA 1 (Excel)

DIMENSIONAMENTO LUNGHEZZA ARMATURE FASCIA 1

 

alice.ampolo.g016
stiamo calcolando le fasce

stiamo calcolando le fasce piene, per calcolare il Vrd (taglio resistente) ci serve il valore Asl (area dell'armatura tesa cvhe si estende per non meno della lunghezza (lbd+d) oltre la sezione considerata). Dall'eurocodice 2 (immagine 6.3 N) non siamo riusciti a capire se il valore che dobbiamo considerare è pari alla somma dei vari ferri, nè se il valore è lo stesso per le campate ai lati dell'appoggio (a destra e sinistra i ferri hanno lunghezze diverse).

Alessandro Bergami
 Dovete considerare il ferro

 Dovete considerare il ferro efficace che in genere è simmetrico ai due lati della trave.

Quindi determinate la fascia di "lbd+d" da un lato e dall'altro e vedete quanti ferri sono presenti in quel tratto (se qualcuno si ferma prima, escludetelo dal calcolo): di questi calcolate l'area e quindi il taglio Vrd che potrebbe, pertanto (ma è raro), essere diverso sui due lati della trave.

alice.ampolo.g016
grazie del chiarimento...

grazie del chiarimento...

raffaele.trabac...
 salve stavamo calcolando le

 salve

stavamo calcolando le armature delle varie fasce esaminate. In alcune l'inviluppo del momento, e quindi la flessione, sta al di sopra della schematizzazione della trave. (come nell'esempio sotto, campata CD. questo comporta dei problemi o va bene comunque prendere il valore massimo tra "sopra e sotto"?

nel calcolo delle fasce piene bisogna prendere come valore massimo 60cm? perchè in un caso abbiamo dei valori superiori

 

Alessandro Bergami
 è un caso tipico quando c'è

 è un caso tipico quando c'è una campata piccola tra due grandi. L'armatura inferiore sarà comunque filante (anche se non ho mai fibre inferiori tese) ed ovviamente tutta la campata avrà ferri superiori

bottiglieri.man...
scelta della lunghezza di ancoraggio
ciao Alessandro,
abbiamo un dubbio sulla scelta delle lunghezze di ancoraggio (lbd).
Ci siamo calcolati le diverse lunghezze a seconda delle varie tipologie di ancoraggio (ferri dritti e ferri piegati), analizzando sia il caso dei ferri tesi che quello dei ferri compressi.
Arrivati a questo punto ci troviamo nella situazione di avere per ciascun ferro 2 lunghezze di ancoraggio differenti, a seconda se siano tesi o compressi.

prendendo in esempio il caso dei ferri dritti ci risulta che le lunghezza di ancoraggio a compressione sono maggiori di quelle tese, è giusto a questo punto dimensionare tutti gli ancoraggi (anche quelli tesi) coi valori massimi ottenuti in tabella? (in questo caso ferri compressi)

ci siamo posti questo dubbio leggendo una tua risposta sul blog del gruppo "g001" e ci chiedevamo se nonostante le considerazioni precedenti dobbiamo comunque prendere in considerazione SOLO i valori dell'armatura tesa. grazie

"

...Per le lunghezze di ancoraggio utilizzate quelle determinate per barra tesa: in zona sismica non abbiamo una condizione stabile poichè su travi e pilastri può evvenire l'inversione dei momenti"

Alessandro Bergami
 Per le lunghezze di

 Per le lunghezze di ancoraggio utilizzate quelle determinate per barra tesa

alice.ampolo.g016
 salve, nelle verifiche delle

 salve,

nelle verifiche delle tensioni di esercizio del solaio abbiamo bisogno di calcolare la posizione dell'asse neutro Per quanto riguarda l'appoggio, per la presenza delle fasce piene, consideriamo un'area di calcestruzzo compressa inferiore rettangolare.

In campata il calcestruzzo compresso è quello sopra l'asse neutro, quindi ha forma rettangolare o a T a seconda della posizione di questo, all'interno o meno della soletta, di conseguenza variano le formule per calcolare il momento statico e il momento di inerzia.

come facciamo a determinare a priori la posizione dell'asse neutro se questa è la nostra prima incognita?

Alessandro Bergami
 la prima cosa da determinare

 la prima cosa da determinare è la posizione dell'asse neutro. Ripassate le dispense di tecnica delle costruzioni

alice.ampolo.g016
salve, nela verifica dello

salve,

nela verifica dello SLE di apertura delle fessure del solaio, stiamo calcolando la deformazione media delle barre di armatura e la distanza media tra le fessure. stiamo facendo riferimento al  punto B.6 della Circolare Min. LL.PP 252 del 15/10/1996.

per i valori di K abbiamo scelto 0,4 (barre di aderenza migliorata) ma abbiamo un dubbio nella scelta dell'altro coefficiente dobbiamo usare 0,125 (caso di diagramma triangolare di flessione)?

per quanto riguarda i valori di beta per determinare la deformazione, beta 1 è pari a 1 (barre di aderenza migliorata), beta 2 è giusto considerarlo 0,5 (azioni di lunga durata) essendo le verifiche agli SLE?

le sigma s e le sigma sr come vanno calcolate? vanno calcolate sulla sezione parzialmente reagente? in caso affermativo ritorneremo nella sezione a T, in campata, al problema di cui avevamo parlato nel post precedente, ovvero a non saper calcolare preventivamente la posizione dell'asse neutro (all'interno o fuori dalla soletta).

Alessandro Bergami
Per il solaio è suff. la

Per il solaio è suff. la verifica SLE delle tensioni, per la fesurazione vedremo più avanti nel corso quando calcoleremo le travi

raffaele.trabac...
salve, <!--[if gte mso

salve,

abbiamo bisogno di qualche chiarimento per poter andare avanti col lavoro.


1_ per quanto riguarda il predimensionamento delle travi ci siamo tenuti su valori di L/10, avendo però 3 campate piuttosto diverse per quelle principali e 3 per quelle secondarie, abbiamo 6 diverse altezze... dobbiamo cercare di uniformarle tenendoci sui valori più elevati?

2_per quanto riguarda gli sbalzi, avendo dimensionato i travetti per sostenere lo sbalzo, con i carichi di tamponamento e parapetto applicati in modo puntuale sull'estremità, è giusto considerare i cordoli ( in pianta A_45 e 1_BC) come portanti solo se stessi? e i "monconi" di travi (B_12 e 5_AB) sono a tutti gli effetti delle travi secondarie a sbalzo o sono invece dei cordoli?

3_per dimensionare i cordoli, è giusto dare loro una dimensione in altezza pari al pacchetto di solaio (nel nostro caso 24 cm), e come base, forfettariamente, 15 cm più 15 di fascia piena? il loro peso lo consideriamo portato dalla trave portante lo sbalzo?

4_per quanto riguarda le travi contigue alle scale e all'ascensore (C_34 D_34 E_34), che aree di pertinenza dei carichi dobbiamo considerare? e quale area dobbiamo attribuire al setto dell'ascensore stesso?

5_la trave 2_BC è principale per lo sbalzo e secondaria per il solaio attiguo, dobbiamo considerare di sua pertinenza una fascia forfettaria del solaio attiguo, come per le secondarie, e tutto lo sbalzo?

6_per il solaio vanno fatte le verifiche agli SLU?

 

 

 

Alessandro Bergami
1) cercate di uniformare

1) cercate di uniformare senza esagerare nell'altezza 1/10 è un valore molto largo

2) Si

3) si, ma nn serve fascia piena x i cordoli

4) le aree di spetanza sono definite in pianta con le stesse regole adottate per tutti gli altri elementi

5)T01_2BC è sempre secondaria...non capisco

6) si

alice.ampolo.g016
 salve, ci è venuto un dubbio

 salve,

ci è venuto un dubbio per quanto riguarda le dimensioni delle fasce piene, durante una delle revisioni fatte ci è stato consigliato di uniformarle, tenendo conto delle dimensioni reali degli elementi usati nei solai, ovvero dei travetti e delle pignatte scelte in fase di predimensionamento. Così facendo però le dimensioni aumentano sensibilmente, ci chiedevamo se è comunque corretto usare questi valori, che sono più rispondenti alla realtà costruttiva.

pianta carpenterie pensilina quota+19.00

pianta carpenterie copertura +16.00

pianta carpenterie interpiano quota+4

Alessandro Bergami
 Vale la pens di uniformarle

 Vale la pens di uniformarle solo se ció non comporta eccessive variazioni. Potere sempre lasciarle come da calcolo

alice.ampolo.g016
Salve, 1) stiamo calcolando i

Salve,

1) stiamo calcolando i periodi propri della struttura tramite SAP2000, abbiamo lanciato l'analisi modale applicando unicamente le masse traslazionali e rotazionali ai baricentri di piano, bloccati con i diaframmi. Abbiamo scelto il modo 1 per la direzione x e il modo 3 per la direzione y, che sono i due nei quali è maggiore la massa che partecipa allo spostamento. Il valore dei periodi propri è molto elevato, mentre quello calcolato da normativa (T=C*H^(3/4)) è pari a 0,68 sec. Abbiamo più volte controllato il modello e ci sembra tutto a posto. Potrebbe dipendere dalla distribuzione in pianta dei pilastri, che nel nostro caso arrivano a PT a misurare 90*30?

2) nelle combinazioni sismiche, su SAP, abbiamo assegnato le componenti Ex e Ey (nelle 8 combinazioni dei coefficienti)  e le masse traslazionale e rotazionale allo special joint, è giusto quindi non aggiungere le combinazioni dei carichi (G1+G2+"psi"Qk1+...) applicate agli elementi?

 

alice.ampolo.g016
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Alessandro Bergami
i periodi sono troppo alti.

i periodi sono troppo alti. controllate di aver assegnato bene: masse, catarretistiche dei materiali e delle sezioni

alice.ampolo.g016
 salve, per quanto riguarda

 salve,

per quanto riguarda le armature delle travi abbiamo dei dubbi sul telaio D, di cui riportiamo i diagrammi di inviluppo degli inviluppi di taglio, momento e momento torcente.

1)La trave centrale, T01_D34, è formata da 3 travi diverse, spezzate dai 2 setti dell'ascensore. Questo genera delle irregolarità nella distribuzione dei momenti, che nel tronco centrale sono tutti negativi, mentre nei tronchi laterali sono positivi negli appoggi "esterni" e negativi negli appoggi "interni". come dobbiamo comportarci per quanto riguarda le armature?

2) La stessa trave, T01_D34, porta un ballatoio a sbalzo, ed è quindi soggetta in tutti e 3 i tronchi, a torsione, come dobbiamo considerare questo fatto? dobbiamo inserire delle armature a torsione? la stessa cosa vale per la scala, che è portata da una trave a ginocchio? dobbiamo armare e verificare a torsione tutte le sezioni che portano degli sbalzi?

3) Stiamo cercando di armare le travi al minimo e per la maggior parte dei casi abbiamo usato "phi" 10 come reggistaffa, e "phi" 14 e 16 come armature. In alcuni casi, però,  abbiamo dovuto inserire dei "phi" 20, come nel caso della sezione che le alleghiamo, questo per evitare di disporre i ferri superiori su 2 righe, poichè altrimenti non erano rispettati gli interferri minimi da D.M. 6.1.4. E' giusto?

 

pianta quota +4

pianta quota +16

 

diagramma del momento del telaio D



 

diagramma del taglio del telaio D

diagramma del momento torcente del telaio D

sezione della trave T05_C45, appoggio 4

Alessandro Bergami
 1) LE SOLLECITAZIONI SONO

 1) LE SOLLECITAZIONI SONO SENSATE E VOI DOVETE DISPORRE I FERRI PER COPRIRLE CON IL DIAGRAMMA DELLE RESISTENZE. PèROBABILMENTE NON RIUSCIRETE AD ARMARE DIFEFRENTEMENET I MONCONI A CAVALLO DEL NUCLEO MA DOVRETE MANTENERE UN'ARMATURA CHE GARANTISCA RESIST POS E NEG.

ATTENZIONE CHE NEL PASSARE NEL NUCLEO LA "TRAVE" POTREBBE ESSERE VISTA COME "UN'ARCHITRAVE" DEL NUCLEO (DISEGNATE UN PROSPETTO DEL NUCLEO OVE SI VEDANO I FORI DI INGRESSO) E QUINDI AVERE UNA SEZIONE DIFFERENTE DAL RESTO DELLA TRAVE (GENERALMENTE PIU' ALTA)

2)LA TORSIONE VA SOSTENUTA E VERIFICATA

3)GIUSTO

bottiglieri.man...
Verifica a Presso-flessione dei pilastri

 salve,

stavamo lavorando alla verifica a pressoflessione deviata dei pilastri, come scritto sulla normativa abbiamo scelto di affrontare il metodo semplificato di pressoflessione retta lungo le due direzioni X e Y, quindi verifichiamo se le coppie (Nmin ; Mx) e (Nmin ; My) rientrano nei rispettivi domini di iterazione. (Mx e My sono incrementati del 30%)

a questo punto la normativa prevede di verificare che ricadano all'interno del dominio tutte le coppie N,M relative agli stati di sollecitazione di ciascuna combinazione sismica e non. Sul sito del corso nella FAQ n°3 abbiamo letto che potremmo utilizzare per la verifica la sola combo di inviluppo totale avendo comunque cura di scegliere i valori di N,Mx e My cercando di ricadere nella condizione di resistenza minima del pilastro.

1) se seguiamo il vostro consiglio di analizzare un'unica coppia di sollecitazioni è corretto anche in questo caso incrementare del 30% le sollecitazini Mx,My scelte?

2) una volta verificata la pressoflessione retta lungo X e Y, la normativa prevede comunque che venga fatta (con un software) la verifica a pressoflessione deviata o possiamo considerarla conclusa?

grazie,

a presto

Alessandro Bergami
 1) se fai press fless

 1) se fai press fless deviata non serve incrementare

2) no se incrementi del 30% fai la retta e basta

alice.ampolo.g016
 salve, dopo l'ultima

 salve,

dopo l'ultima revisione abbiamo fatto delle modifiche al telaio D, quello nel quale compare la trave/architrave del nucleo, facendo proseguire le armature delle travi adiacenti e modificando l'armatura inferiore. Abbiamo però ancora dei dubbi.

1)per quanto riguarda la sezione dell'architrave (nella tabella T01_D34b), a revisione ci era stato consigliato di armarla inferiormente con 2 fi 14 e 1 fi 16 centrale. questo però non ci garantisce il rispetto dei rapporti ro, e abbiamo quindi preferito armare di più per rispettare i limiti di normativa. Avremmo potuto, in realtà, ignorare i ro e armare meno inferiormente?

2)avendo sovraarmato l'architrave gli Mr sono molto elevati, questo ci crea evidenti problemi nel calcolo delle staffe a taglio, perchè ovviamente si alza molto Vd, al punto che da calcolo in zona critica (ovvero in tutto l'architrave) dovremmo avere staffe fittissime, con passo inferiore ai 3 cm. Come dobbiamo comportarci? Meglio armare meno, come al punto precedente, per abbassare il Mr e di conseguenza il Ved?

Per quanto riguarda le travi a ginocchio che reggono la scala, che nel nostro caso sono comprese in un'unica campata, e il progetto dei gradini, volevamo sapere:

3) Abbiamo considerato la trave a ginocchio che regge rampa-pianerottolo-rampa come una unica trave e abbiamo armato a flessione, nel rispetto di tutte le limitazioni di normativa, considerando i massimi valori negativi e positivi, i massimi negativi agli appoggi (all'incrocio con i pilastri), i massimi positivi in corrispondenza dei pianerottoli. La sezione risulta avere gli stessi ferri in zona critica e non critica, considerando zone critiche solo quelle in prossimità dei 2 pilastri che delimitano la campata, è giusto?

4) Dopo aver armato a flessione, abbiamo armato a taglio, come fatto per le altre travi, e a torsione, aggiungendo le armature a flessione dovute alla torsione come ferri di parete e verificando che il passo delle staffe calcolato per il taglio fosse sufficiente a resistere anche a torsione. E' giusto?

alleghiamo delle immagini che spero chiariscano meglio i nostri dubbi.

grazie

pianta tipo con in evidenza il telaio D

sezione in corrispondenza del ballatoio della scala con prospetto del nucleo ascensore

calcolo del passo delle staffe in zona critica e verifiche a taglio

sezione della trave T01_D34b e T01_D34a e c

diagramma del taglio nel telaio C

diagramma del momento nel telaio C

diagramma del momento torcente nel telaio C

 

Alessandro Bergami
 1 va bene come avete fatto 2

 1 va bene come avete fatto

2 architrave? se intendete quella del vano ascensore sappiate che li non dovete fare la gerarchia delle resistenze come su una trave vera

3-4 il procedimento mi sembra sia corretto

bottiglieri.man...
verifica a trazione diagonale nei nodi

ciao Alessandro,

stiamo lavorando alle verifiche a trazione diagonale dei nodi, per poter rispettare i minimi di normativa e il contenimento delle sollecitazioni dell'inviluppo totale di tutte le combinazioni di carico ci ritroviamo necessariamente ad avere alcune travi con importanti quantità di armatura...questo comporta necessariamente nei nodi un infittimento delle staffe orizzontali per poter garantire la gerarchia delle resistenze.

Fin ora abbiamo sempre considerato staffe phi8 per ciascun pilastro e sono state rispettate tutte le verifiche di normativa, per poter garantire anche la verifica a trazione diagonale dei nodi tuttavia si rende necessario aumentare il diametro delle staffe orizzontali (infittire il passo in molti casi non è sufficiente), arrivati a questo punto ci chiediamo:

1) per una buona progettazione è corretto aumentare direttamente le staffe lungo tutto il pilastro? o è preferibile mantenere i precedenti phi8 e solo all'interno dei nodi adoperare staffe a sezione maggiore?

2) in una pilastrata in particolare per garantire il rispetto della verifica nel nodo, pur usando una staffa orizzontale phi12, si rende necessario un passo appena inferiore ai 4cm (3,9cm e la verifica torna) arrivati a questo punto sarebbe meglio aumentare ancora il ferro e quindi rendere meno fitto il passo o si possono definire tranquillamente da progetto staffe phi12 a passo 3,9cm o 3,5cm? (abbiamo notato sul libro dei dettagli costruttivi che spesso si adoperano anche passi approssimati ai 0,5cm) 

3) sempre riguardo la verifica a trazione diagonale dei nodi, è giusto tener conto del contributo di ogni ferro parallelo alle staffe? ad esempio se in un pilastro abbiamo una staffa a 2 bracci phi12 e 3 legature a uncino sempre phi12, nella direzione parallela alle legature è corretto calcolare il contributo totale di area (Ash) pari a 5phi12 anzichè 2phi12?

grazie

 

Alessandro Bergami
1) potete incrementare solo

1) potete incrementare solo nei nodi

2) aumentate il numero delle braccia

3)se le legature sono ancorate, e lo sono, si

bottiglieri.man...
sezioni pilastri in zona critica e zona non critica

 ciao Alessandro,

abbiamo dimensionato le staffe nei pilastri secondo i requisiti da normativa e ci sorge un dubbio:

nel capitolo 7.4.6.2.2 NTC leggiamo che in zona critica bisogna rispettare determinate restrizioni per le staffature, una barra ogni 2 deve essere contenuta da staffe interne o legature e le barre libere devono trovarsi a non meno di 15 cm dalle barre fissate. 

1) secondo queste prescrizioni abbiamo realizzato il progetto per ciascuna tipologia di pilastro, portando come esempio l'immagine qui sotto è corretto avere due disegni di progetto rispettivamente per zona critica e non critica?

in questo caso in particolare per le verifiche generali sono sufficienti le staffe in zona non critica ma per rispettare le condizioni della 7.4.6.2.2 è necessario aggiungere due legature interne perchè i ferri liberi siano a distanza inferiore o uguale ai 15cm

questa condizione si presenta per tutte e 4 le nostre differenti tipologie di pilastro e ci chiedevamo se fosse corretto mantenere questa differenza perchè per quanto riguarda i limiti di staffatura in zona non critica non abbiamo trovato nessuna prescrizione nelle NTC

grazie

Alessandro Bergami
 1 si, avete interpretato

 1 si, avete interpretato correttamente