g036-Montalvo-Neglia-Troncoso

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Alessandro Bergami
g036-Montalvo-Neglia-Troncoso
Edited by: admin il 20/11/2012 - 14:42
neglia.sara.g036
Componenti del gruppo

 Il gruppo è composto da:

  •  Sarai Montalvo Lopez - mat. 442437
  •  Sara Neglia - mat. 281404
  •  Giulia Troncoso -278940
neglia.sara.g036
 

 

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Luca Furgani (non verificato)
Riguardo la formula per il

Riguardo la formula per il calcolo del taglio resistente di elementi senza armature trasversali, escludendo il caso dei travetti precompressi, generalmente ci si trova nella condizione di sigma_cp nulla, quindi sparisce il contributo resistente 0,15 sigma_cp bw d. La normativa quando scrive <0,2 fcd intende limitare l'eventuale contributo della precompressione, contributo che voi non avete e quindi dovete togliere dai calcoli. Nella tabella del momento inserite anche l'altezza utile d, in questo modo è più facile per noi controllare i risultati che ottenete.

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Salve,  abbiamo alcune

Salve, 
abbiamo alcune domande relative all'analisi su SAP dei telai .
Abbiamo effettuato il predimensionamento della trave in base al rapporto L/10 e disegnato quindi le varie sezioni tenendo conto delle fasce piene. A questo punto abbiamo riportato il telaio su SAP e disposto i carichi secondo le 3 combinazioni (le due scacchiere e quella tutta caricata).

1) per quanto riguarda i pilastri, dobbiamo già assegnare la sezione predimensionata in base alle aree di influenza o possiamo lasciare la sezione 30x30 che abbiamo impostato all'inizio?

2) relativamente alle travi... se inseriamo il peso proprio come carico distribuito G1 (moltiplicato poi per i coefficienti a seconda delle combinazioni), quando definiamo la sezione dobbiamo impostare i valori di massa e peso pari a 0 nella finestra "set modifiers"?

3) se abbiamo dei telai che hanno lo stesso schema statico e le stesse condizioni di carico, ma aree di influenza di influenza leggermente diverse è possibile effettuare l'analisi su sap e confrontare i risultati ottenuti, per poi progettare solo il caso più sfavorevole? 
 

Alessandro Bergami
 1- si 2-si 3-si ma va

 1- si

2-si

3-si ma va discusso e ragionato (non esagerate nel semplificare ma potete ottimizzare)

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 Salve,  stiamo effettuando

 Salve, 

stiamo effettuando le verifiche relative alla regolarità del nostro edificio e determinando la tipologia strutturale. Per prima cosa abbiamo determinato che l'edificio è regolare in pianta ma non in altezza (non è verificata infatti la regolarità in termini di massa), dopodiché, per evitare che fosse deformabile torsionalmente, abbiamo modificato la pianta e inserito dei setti perimetrali. 

Adesso stiamo valutando la tipologia strutturale: da normativa abbiamo visto che nel nostro caso si può trattare di una struttura mista equivalente a telaio o a pareti, ma bisogna verificare se la percentuale dell'azione orizzontale assorbita dai telai è maggiore o minore del 50%. Come verifichiamo tale parametro? applichiamo sempre delle forze unitarie al baricentro delle masse e valutiamo il comportamento della struttura? oppure ci sono altri metodi per definirlo?

Riguardo all'analisi sismica: dal momento che la struttura è irregolare in altezza, si effettua comunque un'analisi lineare statica? 

Alessandro Bergami
 dovete, una volta applicate

 dovete, una volta applicate le forze sismiche, valutare le reazioni alla base. In questo modo, distinguendo tra vincoli appartenenti alle pareti o ai pilastri, potrete calcolare la vostra percentuale

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 Salve,  stiamo calcolando le

 Salve, 

stiamo calcolando le forze equivalenti al sisma da applicare al nostro modello SAP. Abbiamo effettuato l'analisi modale e ricavato un periodo proprio pari a T=0,106 sec, dopodiché dallo spettro di risposta per lo SLV abbiamo ottenuto S(T)= 0,208. La struttura è risultata alla fine regolare in pianta e in altezza, per cui abbiamo calcolato le forze facendo riferimento alle formule previste dalla normativa per l'analisi lineare statica (normativa 7.3.6). I valori ottenuti ci sono sembrati piuttosto bassi, per cui volevamo sapere se è normale avere forze sismiche con questo ordine di grandezza:

Alessandro Bergami
 il procedimento generale

 il procedimento generale sembra giusto anche se S(T) mi pare un po' basso (dipende da in che zona siete, terreno ecc), siete sicuri di come avete proceduto per calcolarlo?

verificate

neglia.sara.g036
 Salve,  stiamo calcolando le

 Salve, 

stiamo calcolando le armature delle nostre travi/pilastri/setti ed effettuando le verifiche allo SLU.
Leggendo sulla normativa, abbiamo visto più volte che i valori di alcuni coefficienti e le modalità di verifica (soprattutto nel caso dei setti) cambiano a seconda della classe di duttilità scelta. 
Prima di procedere, volevamo sapere quindi se è richiesto che adottiamo nel nostro progetto una classe specifica o se è possibile sceglierla liberamente.

 

Alessandro Bergami
 LA CLASSE DA USARE è LA "A"

 LA CLASSE DA USARE è LA "A"

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Salve, stiamo disegnando le

Salve,

stiamo disegnando le armature delle nostre travi e abbiamo dei dubbi relativi alle lunghezze di ancoraggio: 

1) nel caso in cui l'ancoraggio superi il nodo, abbiamo visto che bisogna superare la zona critica e disporre dopo la lunghezza di ancoraggio prevista per il ferro. Per la copertura a falde vale lo stesso principio oppure, superata la zona critica, i ferri vanno piegati? 

2) Nel caso in cui non sia possibile disporre la lunghezza di ancoraggio dopo il nodo (ad es. il caso sotto) abbiamo visto che è possibile piegare il ferro all'interno dell'armatura trasversale del pilastro. La lunghezza della piegatura deve essere sempre pari a quella di ancoraggio prevista per il ferro o sono sufficienti i 35 cm legati all'altezza della trave?

 

Alessandro Bergami
 1)EVITATE DI SOVRAPPORRE LI

 1)EVITATE DI SOVRAPPORRE LI MA BENSì OLTRE IL NODO SENZA PIEGHE.POTETE USARE UN FERRO UNICO A CAVALLO DEL VERTICE E SOVRAPPORRE NELLA MEZZERIA

2)DEVE ESSERE QUELLA NECESSARIA ANCHE SE A VOLTE NON CI SI RIESCE E QUINDI BISOGNA TROVARE UNA SOLUZIONE ALTERNATIVA

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 Salve, stiamo lavorando sul

 Salve,

stiamo lavorando sul progetto e la verifica dei setti: abbiamo progettato le armature in base ai minimi previsti dalla normativa (sismici e non) e adesso stiamo calcolando il fattore di incremento del taglio (NTC 7.4.13). A tal proposito abbiamo dei dubbi:

1) il termine Se(T1) nella formula a cosa si riferisce esattamente? sappiamo che si riferisce all'ordinata sullo spettro di risposta del periodo T1 , che nella normativa viene definito come "il periodo fondamentale di vibrazione dell'edificio nella direzione dell'azione sismica"... questo significa che è il periodo della nostra struttura? se si, il valore da usare è lo stesso in entrambe le direzioni?

2) il termine Mrd è il momento resistente che calcoliamo con Vca? se si, dobbiamo ottenerlo ponendo il caso di pressoflessione deviata, ossia ponendo nel programma sia lo sforzo normale N sia i momenti Mx e My agenti? per ora abbiamo provato a inserire i valori ottenuti con la pressoflessione normale, ma abbiamo dei valori di Mrd molto più grandi di quelli agenti per cui il fattore di incremento non rispetta i limiti di normativa ( deve essere compreso tra 1,5 e q) 

Relativamente invece alla verifica dei nodi, deve essere effettuata solo per quello che approfondiamo nella tavola o va fatta comunque per tutti?

Alessandro Bergami
   1) è il periodo della

 1) è il periodo della struttura nella direzione di taglio: verifico il taglio lungo x e prendo il valore del primo periodo con deformata lungo x (analogamente lungo y)

Certamente se usate il periodo ottenuto con la formula semplificata di norma il valore di T1 è quello in entrambi i casi

2)è il momento resistente della sezione nella conzione di carico normale N (voi avete tanti N scegliete oculatamente l'N da cui desumere il Mrd). Lo fate per schemi piani e quindi per un dato N avrete Mrd,x e Mrd,y

3) no per tutti