- Nella verifica di deformabilità torsionale dopo aver applicato al baricentro del piano di cui voglio conoscere la rigidezza le forze arbitrarie lungo X e Y e un momento arbitrario intorno all’asse Z bisogna bloccare i movimenti degli altri piani assegnando l’incastro al loro special joint? Inoltre è corretto calcolare gli spostamenti relativi di ogni piano facendo la differenza tra lo spostamento orizzontale del baricentro al piano considerato e lo spostamento orizzontale del baricentro al piano sottostante? Invece per le rotazioni basta vedere il valore di ogni piano?
- Riguardo la verifica allo SLD consideriamo lo spostamento dr sempre come differenza degli spostamenti del solaio sup e inf con la differenza, almeno in base a ciò che leggiamo sul libro, che gli spostamenti vengono valutati in due spigoli opposti della struttura (punti in cui si hanno spostamenti max)? Inoltre per questa verifica oltre alle combo sismiche SLE consideriamo anche le combo statiche? Se si con quali coefficienti? Infine gli spostamenti trovati vanno incrementati del fattore µd come indicato nel paragrafo 7.3.3.3 delle NTC?
- Per il assegnare il peso proprio all'ascensore, nel caso in cui questo è modellato con le shell, è corretto assegnare ai quattro vertici una forza puntuale verticale pari a :
peso per unità di volume* base * spessore*altezza/4 vertici
- per fare l'analisi modale è corretto in SAP impostare il comando DEFINE MASS SOURCE spuntando FROM ELEMENTS AND ADDITIONAL MASSES?
1) non assegnate alcun vincolo, ok calcolare gli spost/rotaz relative come differenze tra cmsopra e cm sotta
2) gli spostamenti li ottengo rioltiplicando per la duttilità. comuque per le verifiche ciò che conta è la differenza (spost sopra - spost sotto)/(altezza interpiano) e quindi tale operazione non conta. ha senso usare solo le combo col sisma anche se a rigore vanno viste tutte incluse quelle col vento
3)assegnate un area load uniform (forza unif. distribuita sulla superficie della shell)
4) ok ma ricordate di usare materiali a cui avete assegnato massa pari a "0"
1- Quindi per VERIFICA DEF TORSIONALE se abbiamo capito bene bisogna: appplicare al baricentro del piano di cui voglio conoscere rigidezza Fx=Fy=Mz=1000 studiando i casi separatamente e calcoliamo spostamenti e le rotazioni relativi ad ogni piano facendo differenza tra i valori del baricentro al piano considerato e quelli del piano sottostante entrambi ottenuti dallo stesso caso di carico.
2- per ASCENSORE ci è chiaro come assegnamo area load uniform ma non capiamo dove applichiamo questo carico, se a tutte le shell o alla base del piano terra o alla base di ogni piano.
3- per verifiche SLE usiamo le scacchiere considerando:
favorevole 1G1 + 0G2 + 0QK
sfavorevole 1G1 + 1G2 + 1Qk
Non troviamo dove sia scritto sulla normativa ma abbiamo visto che viene svolto così su vari esempi inoltre va fatto così sia per solai che per travi?
STRUTTURA DEFORMABILE TORSIONALMENTE: per cercare di non essere deformabili, abbiamo eseguito numerose prove, come ingrossare alcuni pilastri e le travi di bordo. La situazione migliora ma la verifica non viene comunque soddisfatta perciò abbiamo deciso di lasciare la struttura deformabile per non stravolgere il progetto.
REGOLARITA' IN ALTEZZA: non siamo regolari ma ovviamente svolgiamo lo stesso l'analisi statica lineare?
Alla luce di ciò il fattore di struttura q viene 2,4 (quindi molto basso).
Possiamo lasciare tutto così spiegando le motivazioni appena scritte sulla tesina?
3)il fattore di struttura viene quello che viene e voi progetterete coerentemente con la tipologia di struttura che avete ottenuto alla fine di tutti gli studi fatti. Pertanto proseguite così
1- ARMATURA LONG TRAVI: per rispettare la limitazione del 75% siamo costretti ad aumentare i ferri all'interno dell'anima (ad esempio mettere 4 phi 18 anche se per gli altri minimi basterebbero 2 phi 14). Può andare?
2- VERIFICA E PROGETTO STAFFE TRAVI: calcoliamo i tagli considerando l'equilibrio della trave sotto l'azione dei carichi gravitazionali nella condizione sismica di progetto (Gk+psiQk) e dei momenti resistendi Mrd delle sezioni di estremità. Dobbiamo confrontare questi valori dei tagli con quelli ottenuti dalla combinazione caratterizzata dai soli carichi verticali (inviluppo SLU) o non è necessario?
3- Va bene dimensionare il passo delle staffe fuori zona critica in base al valore massimo di Ved per ogni travata in modo da avere una disposizione delle staffe uniforme? O dimensioniamo il passo campata per campata?
4- ARMATURE TRAVI SBALZO (30x18 cm): dimensiono armature long come fatto per le altre travi (stessi minimi ecc..)? Invece per il progetto delle staffe calcolo i tagli considerando la trave come una mensola (quindi nella formula abbiamo solo un momento resistente) e progettato le staffe con lo stesso procedimento delle altre travi. E' corretto?
1) si può andare ma att.ne a non esagerare perchè potete avere probl con la gerarchia delle resistenze
2)certo sono tutte combinazioni da verificare: prendete la peggiore
3)no va dimensionata campata per campata, certamente se le differenze sono minime poi potete ottimizzare (lo capite già vedendo il diagramma delle forze di taglio).In genere si sceglie un passo unico per campata ma tra le diverse campate possono esserci delle differenze
4) i minimi sono gli stessi, non dovete fare la gerarchia delle resistenze flessione-taglio sullo sbalzo ma mettere le staffe secondo l'analisi sap
1- abbiamo eseguito la verifica a pressoflessione retta per ogni pilastro (incrementando le sollecitazioni Mx My) scegliendo le coppie N-Mx e N-My relative all'inviluppo degli inviluppi relativi ad ogni base e sommità del pilastro. E' corretto o bisogna eseguire la verifica considerandole le coppie di tutte le combinazioni?
2- dopo aver eseguito tale verifica bisogna anche verificare l'espressione 4.1.10-NTC: (MExd/MRxd)+(MEyd/MRyd) < 1? Se va fatta per quali valori di N calcoliamo il momento resistente dei pilastri?
1- Per la formula (MExd/MRxd) + (MEyd/MRyd) < 1 abbiamo seguito lo stesso ragionamento fatto per la verifica a pressoflessione retta ossia: abbiamo svolto la verifica per ogni base e sommità di ogni pilastro prendendo i valori dall'inviluppo degli inviluppi, in particolare prendiamo le Mx e My massime e i valori di N (massimi o minimi) che ci danno il Momento resistente minimo. E' corretto?
2- Per calcolare Mr di una sezione di un pilastro su VCA: abbiamo inserito NEd (min o max inviluppo inviluppi) senza inserire MxEd e MyEd in quanto Mr dipende esclusivamente da NEd.In questo modo leggiamo il valore di Mr direttamente sulla schermata iniziale di VCA dato che coincide con quello che leggiamo nel grafico del dominio N-M. Ok?
3- Nella verifica a taglio VEd= γRd*(Mcrd+Mcrd)/lp va confrontato con VEd ottenuto dall'inviluppo degli inviluppi?
4- TAGLIO TRAVI (SBALZO): per progettare le staffe, come lei ci ha suggerito, abbiamo considerato i valori di VEd dati da SAP (inviluppo SLU e inviluppo sismico) senza fare la gerarchia flessione-taglio. Dai limiti delle NTC ci viene fuori per ZONA CRITICA passo staffe = 3 cm e per ZONA NON CRITICA passo staffe = 22 cm (come molte delle altre travi). Per la zc ci viene un passo molto basso: può andare o dobbiamo trascurare il limite sismico d/4 visto che l'altezza della trave è solo 18 cm?
4 formalmente non potete ignorare questo limite anche se 3 cm è impossibile da realizare. Mettete 5cm confidando sul fatto che la cerniera plastica sullo sbalzo si forma solo per sisma verticale e quindi possiamo considerare la questione poco rilevante in questo caso in cui si ha uno sbalzo modesto
1- Va bene spezzare ferri una volta sola ottenendo ferri di lunghezza circa 8,5 m? o per comodità si spezzano due volte?
2- Possiamo sovrapporre tutti i ferri nella stessa sezione?
3- Quando si disegna il dettaglio delle staffe va bene approssimare la loro lunghezza a multipli di cinque cm?
4- Quando in un pilastro abbiamo una zona centrale molto piccola per cui riusciremmo ad inserire max 2/3 staffe (in alcuni casi addirittura solo una) conviene considerare tutta zona critica?
5-Le alleghiamo la distinta dei ferri per capire se può andare o se c'è qualcosa da aggiungere
6- Le alleghiamo due sezioni al 20 dove abbiamo disegnato le sovrapposizioni in due modi diversi, in entrambe abbiamo lasciato 2 cm tra una barra e l'altra dato che la distanza max dev'essere 4phi (anche se in alcuni esempi abbiamo visto che li disegnano attaccati). Quale dei due è modi è più corretto?
1)Alcuni pilastri sono abbastanza corti solo nell'ultimo livello quello tra sottotetto e copertura inclinata perciò va bene assumere tutta la loro lunghezza come zona critica (come le avevamo scritto nel post precedente)?
2) LUNGHEZZE ANCORAGGIO:calcolate in base al Cap.8.4 - EC-2. Per valutare la tensione ultima di aderenza del cls (fdb=η1*η2*fctd) abbiamo considerato una condizione di mediocre aderenza (cls teso) per questo le lunghezze di ancoraggio,e di conseguenza anche quelle di sovrapposizione, ci vengono abbastanza elevate. E' corretto o possiamo valutare fdb sempre in condizioni di buona aderenza in modo da ottenere lunghezze di ancoraggio minori ?
3) Cosa intende per sovrapposizioni da fare ad ogni interpiano come posizione?
4) Come abbiamo letto in un altro post anche nel nostro caso le sezioni cambiate dopo aver svolto le verifiche di pilastri e nodi non sono state aggiornate di volta in volta nel modello. Come da lei suggerito abbiamo assegnato le nuove sezioni al modello e abbiamo visto che il periodo T si abbassa di circa 0,2 s. Alla luce di ciò abbiamo pensato che non sia necessario riverificare tutto in quanto le nostre travi sono abbastanza sovradimensionate (per rispettare il limite del 75% ) quindi sono communque verificate a flessione anche se le sollecitazioni aumentano. Inoltre il resto delle verifiche si svolge sul principio della gerarchia delle resistanze e quindi non dovremmo avere problemi. Al massimo pensiamo di riverificare solo a pressoflessione le sezioni con le nuove sollecitazioni, in quanto per queste si prendono gli sforzi normali e i Momenti dal modello. E' NECESSARIO?
2 va bene, l'aderenza è buona o cattiva principalmente in funzione che io sia in zona tesa o compressa. In generale si può usare sempre zona tesa e lavorare in favore di sicurezza
3 ad ogni elevazione c'è una ripresa dei ferri, non potete tirarli senza interromperli a ciscun livello
4 mi pare che il cambiamento sia significativo. variazione di T implica variazione dell'azione sismica che può aumentare o diminuire (verificate queste cose prima di dire che non occorre rivalurare)
1- Seguendo il libro abbiamo calcolato le lunghezze di ancoraggio in questo modo:
- calcolo lunghezza di ancoraggio di base lb,rqd= (φ / 4) (σsd / fbd) con σsd = fyd;
- calcololunghezza di ancoraggio di progetto lbd= α1 α2 α3 α4 α5 lb,rqd?
- Verifico che lbd > lb,min(= max {0,6lb,rqd; 10φ; 100 mm})
Abbiamo usato il procedimento del libro quindi abbiamo calcolato lbd che ci permette di avere lunghezze di ancoraggio diverse per ogni tipologia utilizzata (barra dritta, piegata, piegata 2 volte..) però dato che non possiamo determinare precisamente tutti i coefficienti e che su alcuni esempi e appunti abbiamo visto che si usa lb,rqd (ottenendo sempre lo stesso valore indipendentemente dalla tipologia di ancoraggio) per semplificare POSSIAMO USARE quest'ultima?
i coeff. li trovate sullì'EC2 e comunque potete fare come avete detto benchè, così facendo, andate un po' a sovrastimere l'ancoraggio necessario. Ad ogni modo se usaste la NTC 2008 risolvereste ogni dubbio e sareste coerenti con la norma progettuale seguita
Quindi se abbiamo capito bene possiamo calcolare le lunghezze di ancoraggio attraverso l'espressione lb= (φ / 4) (σsd / fbd) con σsd = fyd e fbd= 2,25*η1η2*fctd (4.1.2.1.1.4 - NTC) e utilizzare direttamente questo valore (senza dover utilizzare tutti i coefficienti alfa dati dall'EC2) preoccupandoci esclusivamente di verificare che tale valore non sia inferiore a 20 diametri (NTC) e ai limiti dati all'8.6 e 8.7 dell'EC-2.
Gruppo congestri gAP015:
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Flavio Bussich, mat. 255442
Andrea Li Vigni, mat. 253289
iscrizione effettuata
Questa è la mia registrazione corretta, l'altro nome utente flavio bussich può essere cancellato, grazie
iscrizione effettuata
Salve,
- Nella verifica di deformabilità torsionale dopo aver applicato al baricentro del piano di cui voglio conoscere la rigidezza le forze arbitrarie lungo X e Y e un momento arbitrario intorno all’asse Z bisogna bloccare i movimenti degli altri piani assegnando l’incastro al loro special joint? Inoltre è corretto calcolare gli spostamenti relativi di ogni piano facendo la differenza tra lo spostamento orizzontale del baricentro al piano considerato e lo spostamento orizzontale del baricentro al piano sottostante? Invece per le rotazioni basta vedere il valore di ogni piano?
- Riguardo la verifica allo SLD consideriamo lo spostamento dr sempre come differenza degli spostamenti del solaio sup e inf con la differenza, almeno in base a ciò che leggiamo sul libro, che gli spostamenti vengono valutati in due spigoli opposti della struttura (punti in cui si hanno spostamenti max)? Inoltre per questa verifica oltre alle combo sismiche SLE consideriamo anche le combo statiche? Se si con quali coefficienti? Infine gli spostamenti trovati vanno incrementati del fattore µd come indicato nel paragrafo 7.3.3.3 delle NTC?
- Per il assegnare il peso proprio all'ascensore, nel caso in cui questo è modellato con le shell, è corretto assegnare ai quattro vertici una forza puntuale verticale pari a :
peso per unità di volume* base * spessore*altezza/4 vertici
- per fare l'analisi modale è corretto in SAP impostare il comando DEFINE MASS SOURCE spuntando FROM ELEMENTS AND ADDITIONAL MASSES?
1) non assegnate alcun vincolo, ok calcolare gli spost/rotaz relative come differenze tra cmsopra e cm sotta
2) gli spostamenti li ottengo rioltiplicando per la duttilità. comuque per le verifiche ciò che conta è la differenza (spost sopra - spost sotto)/(altezza interpiano) e quindi tale operazione non conta. ha senso usare solo le combo col sisma anche se a rigore vanno viste tutte incluse quelle col vento
3)assegnate un area load uniform (forza unif. distribuita sulla superficie della shell)
4) ok ma ricordate di usare materiali a cui avete assegnato massa pari a "0"
1- Quindi per VERIFICA DEF TORSIONALE se abbiamo capito bene bisogna: appplicare al baricentro del piano di cui voglio conoscere rigidezza Fx=Fy=Mz=1000 studiando i casi separatamente e calcoliamo spostamenti e le rotazioni relativi ad ogni piano facendo differenza tra i valori del baricentro al piano considerato e quelli del piano sottostante entrambi ottenuti dallo stesso caso di carico.
2- per ASCENSORE ci è chiaro come assegnamo area load uniform ma non capiamo dove applichiamo questo carico, se a tutte le shell o alla base del piano terra o alla base di ogni piano.
3- per verifiche SLE usiamo le scacchiere considerando:
favorevole 1G1 + 0G2 + 0QK
sfavorevole 1G1 + 1G2 + 1Qk
Non troviamo dove sia scritto sulla normativa ma abbiamo visto che viene svolto così su vari esempi inoltre va fatto così sia per solai che per travi?
1) ok
2) a tutte le shell attribuisco il peso proprio
3) dovete usare le formule riportate sul cap della normativa cap. 2.5.3 dove, come vedete, non ci sono i coeff gamma favorevole o sfavorevole
STRUTTURA DEFORMABILE TORSIONALMENTE: per cercare di non essere deformabili, abbiamo eseguito numerose prove, come ingrossare alcuni pilastri e le travi di bordo. La situazione migliora ma la verifica non viene comunque soddisfatta perciò abbiamo deciso di lasciare la struttura deformabile per non stravolgere il progetto.
REGOLARITA' IN ALTEZZA: non siamo regolari ma ovviamente svolgiamo lo stesso l'analisi statica lineare?
Alla luce di ciò il fattore di struttura q viene 2,4 (quindi molto basso).
Possiamo lasciare tutto così spiegando le motivazioni appena scritte sulla tesina?
1) ok, illustrate i tentativi fatti
2) fatela lo stesso
3)il fattore di struttura viene quello che viene e voi progetterete coerentemente con la tipologia di struttura che avete ottenuto alla fine di tutti gli studi fatti. Pertanto proseguite così
Salve,
1- ARMATURA LONG TRAVI: per rispettare la limitazione del 75% siamo costretti ad aumentare i ferri all'interno dell'anima (ad esempio mettere 4 phi 18 anche se per gli altri minimi basterebbero 2 phi 14). Può andare?
2- VERIFICA E PROGETTO STAFFE TRAVI: calcoliamo i tagli considerando l'equilibrio della trave sotto l'azione dei carichi gravitazionali nella condizione sismica di progetto (Gk+psiQk) e dei momenti resistendi Mrd delle sezioni di estremità. Dobbiamo confrontare questi valori dei tagli con quelli ottenuti dalla combinazione caratterizzata dai soli carichi verticali (inviluppo SLU) o non è necessario?
3- Va bene dimensionare il passo delle staffe fuori zona critica in base al valore massimo di Ved per ogni travata in modo da avere una disposizione delle staffe uniforme? O dimensioniamo il passo campata per campata?
4- ARMATURE TRAVI SBALZO (30x18 cm): dimensiono armature long come fatto per le altre travi (stessi minimi ecc..)? Invece per il progetto delle staffe calcolo i tagli considerando la trave come una mensola (quindi nella formula abbiamo solo un momento resistente) e progettato le staffe con lo stesso procedimento delle altre travi. E' corretto?
1) si può andare ma att.ne a non esagerare perchè potete avere probl con la gerarchia delle resistenze
2)certo sono tutte combinazioni da verificare: prendete la peggiore
3)no va dimensionata campata per campata, certamente se le differenze sono minime poi potete ottimizzare (lo capite già vedendo il diagramma delle forze di taglio).In genere si sceglie un passo unico per campata ma tra le diverse campate possono esserci delle differenze
4) i minimi sono gli stessi, non dovete fare la gerarchia delle resistenze flessione-taglio sullo sbalzo ma mettere le staffe secondo l'analisi sap
Ok grazie,
abbiamo dei dubbi sui pilastri:
1- abbiamo eseguito la verifica a pressoflessione retta per ogni pilastro (incrementando le sollecitazioni Mx My) scegliendo le coppie N-Mx e N-My relative all'inviluppo degli inviluppi relativi ad ogni base e sommità del pilastro. E' corretto o bisogna eseguire la verifica considerandole le coppie di tutte le combinazioni?
2- dopo aver eseguito tale verifica bisogna anche verificare l'espressione 4.1.10-NTC: (MExd/MRxd)+(MEyd/MRyd) < 1? Se va fatta per quali valori di N calcoliamo il momento resistente dei pilastri?
1) ok se hai usato l'N tale da avere il Mrd minimo
2) si
.
1- Per la formula (MExd/MRxd) + (MEyd/MRyd) < 1 abbiamo seguito lo stesso ragionamento fatto per la verifica a pressoflessione retta ossia: abbiamo svolto la verifica per ogni base e sommità di ogni pilastro prendendo i valori dall'inviluppo degli inviluppi, in particolare prendiamo le Mx e My massime e i valori di N (massimi o minimi) che ci danno il Momento resistente minimo. E' corretto?
2- Per calcolare Mr di una sezione di un pilastro su VCA: abbiamo inserito NEd (min o max inviluppo inviluppi) senza inserire MxEd e MyEd in quanto Mr dipende esclusivamente da NEd.In questo modo leggiamo il valore di Mr direttamente sulla schermata iniziale di VCA dato che coincide con quello che leggiamo nel grafico del dominio N-M. Ok?
3- Nella verifica a taglio VEd= γRd*(Mcrd+Mcrd)/lp va confrontato con VEd ottenuto dall'inviluppo degli inviluppi?
4- TAGLIO TRAVI (SBALZO): per progettare le staffe, come lei ci ha suggerito, abbiamo considerato i valori di VEd dati da SAP (inviluppo SLU e inviluppo sismico) senza fare la gerarchia flessione-taglio. Dai limiti delle NTC ci viene fuori per ZONA CRITICA passo staffe = 3 cm e per ZONA NON CRITICA passo staffe = 22 cm (come molte delle altre travi). Per la zc ci viene un passo molto basso: può andare o dobbiamo trascurare il limite sismico d/4 visto che l'altezza della trave è solo 18 cm?
1 ok
2 ok
3 si
4 formalmente non potete ignorare questo limite anche se 3 cm è impossibile da realizare. Mettete 5cm confidando sul fatto che la cerniera plastica sullo sbalzo si forma solo per sisma verticale e quindi possiamo considerare la questione poco rilevante in questo caso in cui si ha uno sbalzo modesto
- PILASTRI:
1- Va bene spezzare ferri una volta sola ottenendo ferri di lunghezza circa 8,5 m? o per comodità si spezzano due volte?
2- Possiamo sovrapporre tutti i ferri nella stessa sezione?
3- Quando si disegna il dettaglio delle staffe va bene approssimare la loro lunghezza a multipli di cinque cm?
4- Quando in un pilastro abbiamo una zona centrale molto piccola per cui riusciremmo ad inserire max 2/3 staffe (in alcuni casi addirittura solo una) conviene considerare tutta zona critica?
5-Le alleghiamo la distinta dei ferri per capire se può andare o se c'è qualcosa da aggiungere
6- Le alleghiamo due sezioni al 20 dove abbiamo disegnato le sovrapposizioni in due modi diversi, in entrambe abbiamo lasciato 2 cm tra una barra e l'altra dato che la distanza max dev'essere 4phi (anche se in alcuni esempi abbiamo visto che li disegnano attaccati). Quale dei due è modi è più corretto?
1 ok
2 si
3 no vanno fatte esatte
4 si ma avete pilastri molto corti?
5 sovrapposizioni da fare ad ogni interpiano come posizione. Inoltre sono molto lunghe: Ls=1.5La
6 disegnateli come nel 2° caso ma attaccati uno all'altro
Ok grazie,
1)Alcuni pilastri sono abbastanza corti solo nell'ultimo livello quello tra sottotetto e copertura inclinata perciò va bene assumere tutta la loro lunghezza come zona critica (come le avevamo scritto nel post precedente)?
2) LUNGHEZZE ANCORAGGIO:calcolate in base al Cap.8.4 - EC-2. Per valutare la tensione ultima di aderenza del cls (fdb=η1*η2*fctd) abbiamo considerato una condizione di mediocre aderenza (cls teso) per questo le lunghezze di ancoraggio,e di conseguenza anche quelle di sovrapposizione, ci vengono abbastanza elevate. E' corretto o possiamo valutare fdb sempre in condizioni di buona aderenza in modo da ottenere lunghezze di ancoraggio minori ?
3) Cosa intende per sovrapposizioni da fare ad ogni interpiano come posizione?
4) Come abbiamo letto in un altro post anche nel nostro caso le sezioni cambiate dopo aver svolto le verifiche di pilastri e nodi non sono state aggiornate di volta in volta nel modello. Come da lei suggerito abbiamo assegnato le nuove sezioni al modello e abbiamo visto che il periodo T si abbassa di circa 0,2 s. Alla luce di ciò abbiamo pensato che non sia necessario riverificare tutto in quanto le nostre travi sono abbastanza sovradimensionate (per rispettare il limite del 75% ) quindi sono communque verificate a flessione anche se le sollecitazioni aumentano. Inoltre il resto delle verifiche si svolge sul principio della gerarchia delle resistanze e quindi non dovremmo avere problemi. Al massimo pensiamo di riverificare solo a pressoflessione le sezioni con le nuove sollecitazioni, in quanto per queste si prendono gli sforzi normali e i Momenti dal modello. E' NECESSARIO?
1 si
2 va bene, l'aderenza è buona o cattiva principalmente in funzione che io sia in zona tesa o compressa. In generale si può usare sempre zona tesa e lavorare in favore di sicurezza
3 ad ogni elevazione c'è una ripresa dei ferri, non potete tirarli senza interromperli a ciscun livello
4 mi pare che il cambiamento sia significativo. variazione di T implica variazione dell'azione sismica che può aumentare o diminuire (verificate queste cose prima di dire che non occorre rivalurare)
Salve,
LUNGHEZZE ANCORAGGIO:
1- Seguendo il libro abbiamo calcolato le lunghezze di ancoraggio in questo modo:
- calcolo lunghezza di ancoraggio di base lb,rqd= (φ / 4) (σsd / fbd) con σsd = fyd;
- calcolo lunghezza di ancoraggio di progetto lbd= α1 α2 α3 α4 α5 lb,rqd?
- Verifico che lbd > lb,min (= max {0,6lb,rqd; 10φ; 100 mm})
Abbiamo usato il procedimento del libro quindi abbiamo calcolato lbd che ci permette di avere lunghezze di ancoraggio diverse per ogni tipologia utilizzata (barra dritta, piegata, piegata 2 volte..) però dato che non possiamo determinare precisamente tutti i coefficienti e che su alcuni esempi e appunti abbiamo visto che si usa lb,rqd (ottenendo sempre lo stesso valore indipendentemente dalla tipologia di ancoraggio) per semplificare POSSIAMO USARE quest'ultima?
i coeff. li trovate sullì'EC2 e comunque potete fare come avete detto benchè, così facendo, andate un po' a sovrastimere l'ancoraggio necessario. Ad ogni modo se usaste la NTC 2008 risolvereste ogni dubbio e sareste coerenti con la norma progettuale seguita
Quindi se abbiamo capito bene possiamo calcolare le lunghezze di ancoraggio attraverso l'espressione lb= (φ / 4) (σsd / fbd) con σsd = fyd e fbd= 2,25*η1η2*fctd (4.1.2.1.1.4 - NTC) e utilizzare direttamente questo valore (senza dover utilizzare tutti i coefficienti alfa dati dall'EC2) preoccupandoci esclusivamente di verificare che tale valore non sia inferiore a 20 diametri (NTC) e ai limiti dati all'8.6 e 8.7 dell'EC-2.
si