Eccoi qua, chiedo scusa per le insistenti mail: scorrendo l'elenco dei gruppi mi era sfuggito il nostro.
Le invio un'immagine di come abbiamo modificato il progetto inserendo l'ascensore e un balcone ortogonale alla giacitura dei solai con le nuove fascie da un metro da studiare.
nell'immagine in alto c'è il progetto pre-modifiche e sotto il progetto post-modifiche e da sinistra verso destra la pianta del piano terreno, la pianta dei piani intermedi (primo e secondo) e la pianta della copertura
quando studiamo il solaio "1 campata con sbalzo", subito dopo il setto dell'ascensore, il nodo solaio/setto come va trattato nel SAP, come un incastro o come una cerniera?
la realtà è intermedia tra incastro e appoggio: fate con l'appoggio e poi aggiungete il momento di semi incastro (alcuni mettono il momento di incastro per essere molto cautelativi)
Quando assegnamo le aree di spettanza ai setti, in che modo va fatto?
Dobbiamo considerare tutta la cabina ascensore come un "grande pilastro" (figura 01) oppure assegnare a ciascun setto dell'ascensore delle aree di spettanza che verranno tagliate a 45 gradi (figura 02)?
se il vano ascensore funge da appoggio per il solaio esso andrà trattato analogamente a come fate per le travi
es. il setto s3 prende metà della campata di solaio che su esso converge, lo stesso s1 mentre s2 è come fosse una "trave secondaria" rispetto al solaio che è ad esso parallelo
invece una domanda sulle zone confinate: ho sentito durante una revisione di due colleghe che le zone confinate del setto non devono necessariamente essere estese su tutta la lunghezza dell'edeificio; in base a questo fino a dove vanno estese, solo sull'altezza critica (ovvero fino al primo piano)?
e anche una domanda sulle travi: nelle percentuali geometriche di armatura tesa e/o compressa, dobbiamo considerare anche i reggistaffe?
Abbiamo una domanda sulla sezione della trave ad L che passa da campata a sbalzo: in questa particolare sezione la quota del lembo superiore della trave cambia e si abbassa perchè è uno sbalzo esterno, di conseguenza nel nodo avremo molto acciaio perchè avremo i ferri della trave di campata e i ferri della trave a sbalzo.
Il quesito che ci poniamo è proprio sui ferri dello sbalzo: è giusto ancorarli oltre la zona critica della trave in campata, generando una sezione che oltre ai suoi ferri ha anche i ferri dello sbalzo; oppure conviene ancorare i ferri della trave a sbalzo a 90° sulla faccia interna del pilastro?
Inoltre come dobbiamo comportarci riguardo alla verifica del rapporto geometrico d'armatura (ρc ≥ 0,5 ρt), dovremo necessariamente aggiungere ulteriore ferro in zona compressa inferiore... un sacco di ferri!
avremmo anche una domanda sui ferri dei pilastri: abbiamo notato che nel libri dell'AICAP i ferri lengitudinali dei pilastri sono interrotti al centro delle zone non critiche ottenendo così più interruzioni dello stesso ferro che potrebbe invece essere unico magari con una sola interruzione.
ci chiedevamo se dovessimo fare anche noi come il libro oppure, avendo un'altezza dell'edificio pari a circa 12 m, interrompere i ferri una sola volta in zona non critica.
Gentile ing. Beragmi, abbiamo una domanda sull'incremento del taglio ɛ nel setto: ci stavamo chiedendo se tale incremento va eseguito solo nelle strutture a pareti in CD A o se va fatto anche per le strutture miste (telaio-pareti) e una volta calcolato va sommato o moltiplicato al taglio?
Eccoi qua, chiedo scusa per le insistenti mail: scorrendo l'elenco dei gruppi mi era sfuggito il nostro.
Le invio un'immagine di come abbiamo modificato il progetto inserendo l'ascensore e un balcone ortogonale alla giacitura dei solai con le nuove fascie da un metro da studiare.
nell'immagine in alto c'è il progetto pre-modifiche e sotto il progetto post-modifiche e da sinistra verso destra la pianta del piano terreno, la pianta dei piani intermedi (primo e secondo) e la pianta della copertura
Può andare bene?
quando studiamo il solaio "1 campata con sbalzo", subito dopo il setto dell'ascensore, il nodo solaio/setto come va trattato nel SAP, come un incastro o come una cerniera?
grazie
la realtà è intermedia tra incastro e appoggio: fate con l'appoggio e poi aggiungete il momento di semi incastro (alcuni mettono il momento di incastro per essere molto cautelativi)
Quando assegnamo le aree di spettanza ai setti, in che modo va fatto?
Dobbiamo considerare tutta la cabina ascensore come un "grande pilastro" (figura 01) oppure assegnare a ciascun setto dell'ascensore delle aree di spettanza che verranno tagliate a 45 gradi (figura 02)?
- figura 01 -
- figura 02 -
se il vano ascensore funge da appoggio per il solaio esso andrà trattato analogamente a come fate per le travi
es. il setto s3 prende metà della campata di solaio che su esso converge, lo stesso s1 mentre s2 è come fosse una "trave secondaria" rispetto al solaio che è ad esso parallelo
grazie, tutto chiaro
invece una domanda sulle zone confinate: ho sentito durante una revisione di due colleghe che le zone confinate del setto non devono necessariamente essere estese su tutta la lunghezza dell'edeificio; in base a questo fino a dove vanno estese, solo sull'altezza critica (ovvero fino al primo piano)?
e anche una domanda sulle travi: nelle percentuali geometriche di armatura tesa e/o compressa, dobbiamo considerare anche i reggistaffe?
1 esatto
2 si: attenzione che devono essere trattati come ferri a tutti gli effetti e pertanto anche ben ancorati
Abbiamo una domanda sulla sezione della trave ad L che passa da campata a sbalzo: in questa particolare sezione la quota del lembo superiore della trave cambia e si abbassa perchè è uno sbalzo esterno, di conseguenza nel nodo avremo molto acciaio perchè avremo i ferri della trave di campata e i ferri della trave a sbalzo.
Il quesito che ci poniamo è proprio sui ferri dello sbalzo: è giusto ancorarli oltre la zona critica della trave in campata, generando una sezione che oltre ai suoi ferri ha anche i ferri dello sbalzo; oppure conviene ancorare i ferri della trave a sbalzo a 90° sulla faccia interna del pilastro?
Inoltre come dobbiamo comportarci riguardo alla verifica del rapporto geometrico d'armatura (ρc ≥ 0,5 ρt), dovremo necessariamente aggiungere ulteriore ferro in zona compressa inferiore... un sacco di ferri!
avremmo anche una domanda sui ferri dei pilastri: abbiamo notato che nel libri dell'AICAP i ferri lengitudinali dei pilastri sono interrotti al centro delle zone non critiche ottenendo così più interruzioni dello stesso ferro che potrebbe invece essere unico magari con una sola interruzione.
ci chiedevamo se dovessimo fare anche noi come il libro oppure, avendo un'altezza dell'edificio pari a circa 12 m, interrompere i ferri una sola volta in zona non critica.
grazie
Gentile ing. Beragmi, abbiamo una domanda sull'incremento del taglio ɛ nel setto: ci stavamo chiedendo se tale incremento va eseguito solo nelle strutture a pareti in CD A o se va fatto anche per le strutture miste (telaio-pareti) e una volta calcolato va sommato o moltiplicato al taglio?
grazie
sempre quando si progetta un setto