Calcolo baricentro delle masse copertura inclinata
Salve,
ricontrollando i calcoli per il baricentro delle masse della copertura inclinata ci siamo accorte che lo abbiamo calcolato come per un solaio piano. Dato che qualche lezione fa è stata fatta la distinzione tra i due casi ci chiediamo se può essere approssimato come abbiamo fatto noi o se è necessario calcolarlo diversamente. Non ci è chiaro però come calcolarlo considerando l'inclinazione.
Calcolo baricentro delle masse copertura inclinata
Salve,
il procedimento che abbiamo ipotizzato per l'individuazione della quota del baricentro della copertura inclinata è il seguente:
dato che nel nostro caso la copertura è suddivisibile in tre regioni, due falde inclinate ed una piana centrale, pensiamo che per ottenere la quota definitiva del baricentro possiamo calcolare la quota del baricentro relativa ad ogni regione, ottenuta attraverso la media tra le due quote alle estremità e, successivamente, fare una media tra le tre quote ottenute.
rivedendo la parte sulla sismica ci sono venuti alcuni dubbi:
1_ è corretto calcolare il periodo proprio della struttura usando la formula approssimata [NTC 7.3.3.2] se si è regolari in altezza ma non in pianta?
2_ per semplificare: è corretto considerare l'eccentricità del baricentro lungo una sola direzione? Quella più sfavorevole può essere considerata quella dove il momento statico è maggiore?
3_ per quanto riguarda il peso proprio del pilastro è possibile assegnarlo come un carico uniformemente distribuito lungo l'altezza dell'elemento frame?
4_ Va fatta la verifica delle non linearità geometriche?
5_ Nelle combinazioni sismiche bisogna inserire solo le forze statiche equivalenti riferite al sisma dato che i carichi sono considerati come masse sismiche appplicate al baricentro?
riguardando i solai abbiamo notato che i momenti resistenti in confronto alle sollecitazioni di calcolo sono molto più alti (come si vede dal grafico).
Supponiamo che questo accada in quanto per il dimensionamento dell'armatura abbiamo rispettato tutti i i minimi di normativa. Infatti come si vede dalla tabella se considerassimo solo l'area minima data dall'equazione di equilibrio avremmo una quantità molto minore di armatura.
Ci chiediamo quindi se questi minimi di normativa devono per forza essere seguiti anche con sollecitazioni molto basse. Sappiamo che diminuire le dimensioni del solaio e dei travetti favorirebbe la situazione ma abbiamo già progettato tutto e non vorremmo tornare indietro.
per quanto riguarda il discorso del post precedente sull'area minima dell'armatura longitudinale dei travetti imposta da normativa che veniva un pò esagerata rispetto ai momenti di calcolo abbiamo fatto delle prove abbassando l'altezza del solaio. Abbiamo provato ad abbassare il solaio interno da 22 cm a 20 (visto che di più non possiamo in quanto lo sbalzo deve essere 4 cm più basso e non può essere inferiore a 16 cm). Come risultato otteniamo un'area di armatura minima minore ma comunque tale da obbligarci ad utilizzare lo stesso diametro che abbiamo con il solaio a 22 cm. Perciò ci è sembrato opportuno lasciare i solai alti 22 in quanto i guadagni che avremmo abbassandolo sarebbero minimi (solo in termini di cls e no di ferri) in rapporto a tutti i cambiamenti che ciò comporterebbe al resto del progetto
Invece per quanto riguarda le verifiche SLE dei solai vorremmo sapere se bisogna considerare varie combinazioni alternando caso favorevole e sfavorevole o basta una sola combinazione?
1- per quanto riguarda il periodo proprio avendolo calcolato sia attraverso l'analisi modale e sia con la formula NTC, scegliamo il primo perchè più preciso? oppure scegliamo quello maggiore tra i due in quanto porterebbe spostamenti maggiori (caso più sfavorevole)?
2- per quanto riguarda l'eccentricità abbiamo spostato il baricentro lungo le quattro direzioni e, confrontando i risultati in termini di spostamento, abbiamo scelto come direzione più sfavorevole quella per la quale si hanno spostamenti maggiori. Può essere un ragionamento accettabile o sarebbe meglio considerare altri fattori ad esempio scegliere la direzione per la quale si ha un periodo proprio maggiore?
3- inizialmente avevamo eseguito l'analisi statica in modo errato in quanto nelle combinazioni sismiche non avevamo considerato i carichi gravitazionali (dato che pensavemo fossero inclusi nelle masse assegnate ai baricentri). Effettuando l'analisi corretta abbiamo ottenuto dei risultati abbastanza simili (variazioni dell'ordine di 10 kN negli appoggi e ancora meno in campata): è una cosa plausibile? o potrebbe esserci qualche altro errore?
per quanto riguarda l'analisi statica non siamo convinte dei risultati ottenuti rispetto a quelli dell'analisi sbagliata, per evitare ulteriori errori e, di conseguenza, dover tornare di nuovo indietro, le alleghiamo il procedimento completo in maniera sintetica sperando che possa darci un suo parere in modo andare avanti:
1- definizione modello 3D asegnando le sezioni agli elementi frame impostando peso = 0 nelle proprietà, dato che il peso proprio degli elementi è compreso nel carico G1 assegnato ad ogni trave;
2- calcolo pesi sismici e mase sismiche da associare agli spostamenti lungo X e Y e alla rotazione intorno a Z;
3- calcolo baricentro nel quale concentrare le masse;
4- imponiamo vincolo interno diaphragm ai nodi di ogni impalcato;
5- valutazione dell'azione sismica (verifiche di regolarità in pianta e in altezza e di deformabilità torsionale, calcolo del fattore di struttura, spettri di risposta)
8- calcolo periodo T1 sia con analisi modale sia con formula NTC (scegliendo quello modale);
9- calcolo forze statiche equivalenti da applicare al baricentro;
10- attribuzione al baricentro dell'eccentricità accidentale;
11- per effettuare analisi vengono definite le combinazioni:
4 COMBO NON SISMICHE SLU
- C1 e C2: scacchiere
- C3: telaio tutto carico
- C4: invuluppo combo 1-2-3
9 COMBO SISMICHE
- 8 combo ottenute dall'espressione Ex+0,3Ey con rotazione dei coefficienti molpiplicativi + carichi verticali G1 + G2 +∑ψQk
Applico due forze lungo X e Y e un momento attorno a Z al baricentro del piano del quale voglio conoscere la rigidezza e blocco i movimenti degli altri piani assegnando un vincolo d'incastro ai nodi. Calcolo gli spostamenti relativi ad ogni piano definiti come la differenza tra lo spostamento orizzontale del baricentro al piano considerato e lo spostamento orizzontale del baricentro al piano sottostante. Leggo la rotazione relativa ad ogni piano nel baricentro. E' giusto?
2- tra i vari minimi da confrontare per il calcolo armatura long travi abbiamo considerato As min ottenuta ribaltando la formula ρtesa>1,4/fyk dal quale abbiamo sottratto area reggistaffe tesi. Una volta scelta l'area effettiva di armatura, per verificare la formula 1,4/fyk<ρ<ρcomp+3,5/fyk abbiamo ri-aggiunto i reggistaffe. Inoltre per il calcolo di ρ = As/b*h abbiamo assunto h= d (altezza utile) considerando anche le fasce piene. Il procediemento è giusto?
3- per quanto riguarda il taglio di calcolo quando consideriamo i momenti resistenti presenti alle estremità della trave quando ho più campate i momenti della campata successiva si invertono di segnoper l'equilibrio?
4- Verifiche SLE : vanno fatte per tutti i telai? Inoltre per combo non sismiche non ho scacchiera ma solo la combinazione data dalleNTC giusto?
5- le chiediamo gentilmente se può dare un'occhiata al procedimento sulla sismica che le avevamo postato la volta scorsa.
Grazie per i chiarimenti ma abbiamo ancora dei dubbi:
1- DEFINIZIONE TIPOLOGIA STRUTTURALE per valutare la resistenza alle azioni orizzontali di pilastri e pareti: assegno una forza orizzontale lungo X (ad es. pari a 100kN) al baricentro del primo piano; sommo il taglio alla base dei pilastri e delle pareti e ricavo le percentuali; faccio la stessa cosa lungo Y. E' giusto? E inoltre assegno la forza generica solo al primo livello per semplificare o c'è un altro motivo?
Abbiamo confrontato le percentuali appena ricavate con quelle ottenute applicando ad ogni baricentro degli impalcati le forze statiche equivalenti, prima lungo X e poi lungo Y. Le percentuali variano anche se di poco, qual è più corretto usare? In entrambi i procedimenti è giusto assegnare ad ogni impalcato un diaframma o bisogna anche bloccare il baricentro con un incastro?
2- nella verifica di def torsionale devo assegnare un vincolo d'incastro al baricentro (special joint) dei piani al di fuori di quello di cui voglio conoscere la rigidezza? ci è venuto questo dubbio leggendo sugli appunti delle lezioni
3- I cordoli degli sbalzi li armiamo fuori calcolo con 2 phi 14 sup. e inf., può andare?
4- Abbiamo armato le travi (20x22cm) ai lati del vano ascensore sempre fuori calcolo con 2phi 14 sup. e inf. come ci è stato consigliato a revisione. Abbiamo però altri dubbi:
- dato che la trave tozza del vano ascensore è anch'essa armata con 2 phi 14 superiormente, è giusto farli continuare anche nelle travi laterali come accennato a revisione? Per chiarezza alleghiamo l'immagine in pianta e il dettaglio non definitivo delle armature
- E' giusto inserire una fascia piena da 10 cm (anche se tutte le altre sono da 15cm) per evitare il contatto tra pignatte e ascensore?
1-REGOLARITA' IN ELEVAZIONE: variazione delle rigidezze:
Abbiamo calcolato le rigidezze usando le forze statiche equivalenti (in rosso) calcolate con formula NTC con Fh assunto pari a 1000kN. Invece su guida EC per calcolo rigidezze viene usato il taglio di piano assunto pari a alla somma di tutte le forze statiche equivalenti agenti dal piano di cui si vuole conoscere la rigidezza in su ( ad es. per livello1 F= F1+F2+F3+F4).Dato che nel primo caso la verifica risulta soddisfatta mentre nel secondo no, quale delle due dobbiamo usare? Il fatto di non essere regolari in altezza incide solo sulla scelta di q?
2- TIPOLOGIA STRUTTURALE:
Abbiamo applicato ad ogni baricentro degli impalcati le forze statiche equivalenti tutte insieme lungo X. Abbiamo sommato i valori del taglio alla base dei pilastri e ricavato la relativa percentuale. Stessa cosa lungo Y. è corretto?
ARMATURE LONG TRAVI: Per il dimensionamento abbiamo definito delle sezioni tipo con i ferri minimi necessari (2phi14 + tutti reggistaffe phi10). Disegnato il diagramma a gradoni, abbiamo aggiunto armatura dove necessario fino a coprire l'intero diagramma di inviluppo dei momenti. Poi abbiamo verificato gli altri minimi (tabella sotto). Una volta trovata l'Area effettiva abbiamo verificato i ro.
DUBBI:
1- Considerando tutti gli strati di reggistaffe nel calcolo dei min, e avendo sezioni a T e a L, per la limitazione del 75% posso dire che questa percentuale deve essere compresa, non più dentro l'anima, bensì entro una fascia di soletta pari alla larghezza pilastro, od alla larghezza del pilastro aumentata di 2 volte lo spessore della soletta da ciascun lato del pilastro, a seconda che nel nodo manchi o sia presente una trave ortogonale (7.4.6.2.1 - NTC)???
In base a ciò abbiamo cosiderato per sezioni a T la larghezza del pilastro più due volte lo spessore della soletta quindi abbiamo mantenuto 2phi14 nell'anima più i due strati di reggistaffe phi10. Mentre per le travi di bordo, dove la trave ortogonale è presente solo da un lato abbiamo aggiunto un phi 12 ai due phi14 di minimi per avere il 75% nella larghezza del pilastro.
ARMATURE LONG TRAVI: Per il dimensionamento abbiamo definito delle sezioni tipo con i ferri minimi necessari (2phi14 + tutti reggistaffe phi10). Disegnato il diagramma a gradoni, abbiamo aggiunto armatura dove necessario fino a coprire l'intero diagramma di inviluppo dei momenti. Poi abbiamo verificato gli altri minimi (tabella sotto). Una volta trovata l'Area effettiva abbiamo verificato i ro.
DUBBI:
1- Considerando tutti gli strati di reggistaffe nel calcolo dei min, e avendo sezioni a T e a L, per la limitazione del 75% posso dire che questa percentuale deve essere compresa, non più dentro l'anima, bensì entro una fascia di soletta pari alla larghezza pilastro, od alla larghezza del pilastro aumentata di 2 volte lo spessore della soletta da ciascun lato del pilastro, a seconda che nel nodo manchi o sia presente una trave ortogonale (7.4.6.2.1 - NTC)???
In base a ciò abbiamo cosiderato per sezioni a T la larghezza del pilastro più due volte lo spessore della soletta quindi abbiamo mantenuto 2phi14 nell'anima più i due strati di reggistaffe phi10. Mentre per le travi di bordo, dove la trave ortogonale è presente solo da un lato abbiamo aggiunto un phi 12 ai due phi14 di minimi per avere il 75% nella larghezza del pilastro.
Abbiamo deciso di mantenere ferri reggistaffe phi 10 (ponendo la questione al professore ci ha consigliato di non usare reggistaffe di diametro inferiore ai 10 mm).
A questo punto per soddisfare la limitazione del 75% abbiamo aumentato il diametro dei ferri all'interno dell'anima (in una sezione a T con 4 reggistaffe phi 10 abbiamo inserito nell'anima 2 phi 14 + 2 phi 20 anche se sarebbero bastati 2 phi 14). In questo modo la sezione risulta sovradimensionata ma, da quanto abbiamo capito, la cosa non dovrebbe rappresentare un problema. PUò ANDARE?
1_in tutte le verifiche dei nodi, nel caso di travi in essi convergenti aventi altezze diverse, abbiamo sempre fatto riferimento all'altezza minore considerando di conseguenza solo le armature di quella trave intendendo le altre al di fuori del volume del nodo. E' corretto?
2_abbiamo continuato le staffe e le legature della zona critica del pilastro nel nodo mantenendo quando possibile stesso passo e stesso diametro. In alcuni casi è stato necessario aumentare il diametro a 10 mm e diminuire il passo non scendendo mai al di sotto dei 5 cm. E corretto?
3_In base alle verifiche svolte abbiamo cambiato le dimensioni dei pilastri (da predimensionamento avevamo pil. 30x30. Ora abbiamo pil. esterni 35x35 e 45x45 e interni 35x45) dando per scontato che non fosse necessario ri-aggiornare ogni volta il modello SAP. Ok?
4_Avendo un edificio a 3 piani+sottotetto (di altezza minore variabile in base all'inclinazione della copertura) a pianta rettangolare (dim.19,2x10,5) sono plausibili le dimensioni dei pilastri (35x45 35X35 45x45) ottenute a seguito delle verifiche? Ed inoltre è più corretto omogeneizzare eliminando una tipologia di pilastro o ragionare in base ai minimi ottenuti dalle verifiche e lasciarle tutte e tre?
3 va bene anche se poi alla fine un'occhiata a cosa potrebbe essere cambiato lo darei (magari guardate i modi) perchè se le cose sono state stravolte (periodi differenti e forme modali differenti di molto) allora bisogna verificare di nuovo
4 dimensioni sensate e va bene lasciare le differenze
-1 Negli esecutivi dei pilastri se in alcuni nodi abbiamo staffe e legature differenti rispetto al pilastrole sezioni vanno fatte anche in quei punti oltre a zona centrale e zona critica?
-2 VERIFICA TAGLIO TRAVI (fuori zona critica): abbiamo ragionato in questo modo: Per prima cosa per ogni travata abbiamo eseguito la verifica per individuare l'angolo teta effettivo relativo al VEd massimmo. Dato che in tutte le verifiche eseguite l'angolo non supera mai il limite di 22°, per progettare le staffe relative a tutte le altre campate con i VEd minori abbiamo dato per scontato che l'angolo fosse < di 22° e quindi abbiamo assunto sempre cot teta = 2,5. E' corretto come ragionamento?
3- Nella gerarchia delle resistenze FLESSIONE-TAGLIO i Mr degli appoggi delle travi nelle 4 configurazioni cambiano in base al verso assunto nella configurazione stessa. Ossia il valore numerico di Mr cambia se nello schema sono considerate tese le fibre superiori o inferiori della trave e, dato che in ogni configurazione i versi dei momenti devono essere concordi, se per es. ho in A teso sotto e in B teso sopra prendo i valori di MR da VCA considerando per appoggioA SLU+ e per appoggio B SLU-. E' CORRETTO?
2 a-nelle zone critiche sempre 45° b- il teta è legato all'equil tra contributo biella in ca e staffe quindi se cambia la soll. cambia il teta da usare, nonostante ciò il vostro metodo dovrebbe andare bene anche se non è un criterio di progetto ma di verirfica
Stiamo progettando la scala (tre rampe con gradini a sbalzo portati da una trave a ginocchio).
1- Nel modello SAP abbiamo modellato le travi e gli abbiamo assegnato 3 carichi verticali (G1,G2, Qk) ed un Momento torcente Mt . Non sapendo se il verso è corretto a revisione ci è stato detto di controllare se le deformate scendono (noi abbiamo inteso che la deformata dovuta al caso di carico del Momento Torcente deve stare al di sotto della trave ma ), ma in alcuni casi stanno sopra (sia se assegnamo un Mt positivo che negativo) e inoltre non sappiamo se stiamo guardando le deformate giuste. Le alleghiamo delle immagini del SAP
- Grafico del Momento Flettente riferito al caso di carico del Momento torcente dal quale leggiamo la dormata
- Torsione riferita al caso di carico Momento Torcente
2-ARMATURA LONG FLESSIONE: utilizziamo gli stessi limiti delle travi.
3- PROGETTO A TAGLIO: stesso procedimento usato per le altre travi. Ovviamente abbiamo considerato zona critica solo quella in prossimità del nodo trave-pilastro.
4- PROGETTO E VERIFICA A TORSIONE: abbiamoprogettato l'armatura minima long e trasversale (cap. 4.1.2.1.4 NTC). Per la verifica calcoliamo Trcd, Trld e Trsd scegliendo teta=45° dato che da calcolo teta<21,80° e considerando solamente le armature long e staffe ottenute dal precedente progetto a torsione (senza considerare le armature long progettate a flessione e staffe taglio). E' CORRETTO?
5- Per la flessione abbiamo 3phi16 sopra e sotto quindi quando andiamo a considerare i ferri long per la torsione aggiungiamo solo 2phi12 intermedi perchè sopra e sotto la quantità minima è già garantita OK?
6- VERIFICA TAGLIO-TORSIONE: Per verificare la sezione definitiva abbiamo effettuato la verifica taglio torsione Ted/Trcd + Ved/Vrcd < 1 sia per zona critica che per zone centrali. La norma dice che deve essere assunto un unico valore di di teta sia per calcolarsi Trcd che Vrcd, abbiamo utilizzato quello del taglio visto che per la torsione lo possiamo scegliere tra 0,4 e 2,5. E' CORRETTO?Inoltre nelle zone centrali la verifica non torna e quindi abbaimo abbasato il passo delle staffe a 13 cm e quindi ricalcolato Trcd e Vrcd con un nuovo valore di teta. Quindi ZC phi10/7 cm e FZC phi10/13 cm. Può andare?
1) il momento torcente va riferito all'asse 1 (freccia rossa degli assi locali dei frame) e assegnato positivo o neg. nel ripetto della regola della mano destra. Nel SAP è M1
2) si
3)ok
4) ok ma va tenuto conto anche dell'interazione taglio torsione ( Td/Tr+Vd/Vr<1) come indicato dalla norma
1)abbiamo assegnato il momento torcente all'asse 1 seguendo la regola della mano destra quindi nel nostro caso abbiamo inserito momenti positivi, giusto?
3)Le deformate ottenute dal caso di carico MOMENTO TORCENTE non sempre si abbassano (come si vede dall'immagine sotto), è possibile?
3)GRADINO: abbiamo calcolato l'armatura principale long. con Asmin=Md/0,9*fyd*d. In base all'area min ottenuta abbiamo inserito un ferro phi 10 long. per ogni gradino. Per l'armatura trasversale abbiamo disposto staffe phi 6/20 così come per l'armatura di ripartizione della soletta (considerando entrambe con funzione puramente costruttiva quindi senza calcolarle). E' CORRETTO?
3)PIANEROTTOLO (soletta piena): per armarlo è possibile usare gli stessi ferri longitudinali del gradino in entrambe le direzioni con un passo scelto fuori calcolo oppure va progettata l'armatura usando stessi limiti di una piastra?
4)ESECUTIVO TRAVE A GINOCCHIO:
a- La distinta dei ferri è disegnata correttamente?
b-Come finiscono i ferri della trave a ginocchio nella trave principale del telaio? Abbiamo pensato di interromperli prima (SEZ D-D'), va bene questa soluzione?
come ci è stato consigliato a revisione per il calcolo della posizione del baricentro della copertura essendo nel nostro caso costituita da due falde inclinate e una piana abbiamo considerato il baricentro appartenente alla parte centrale piana. Ovviamente nel modello SAP abbiamo assegnato un vincolo interno di tipo"diaphragm" ai nodi della regione piana mentre per i nodi appartenenti alle falde inclinate non potendo usare lo stesso vincolo ( non essendo i nodi appartenenti allo stesso piano orizzontale) li abbiamo collegati attraverso elementi rigidi (con massa e peso =0 e modulo elastico 100 volte superiore a quello del cls utilizzato) disposti a croce. ABBIAMO INTERPRETATO CORRETTAMENTE IL PROCEDIMENTO?
2) ANALISI MODALE: ricontrollando i valori ottenuti dall' analisi otteniamo TX= 0,507 dal primo modo e Ty = 0,341 dal secondo. Il valore del periodo in direzione X LE SEMBRA PLAUSIBILE o è leggermente al di sopra dei valori che di solito si hanno negli edifici a 4 piani? Considerando che:
1) può andar bene ma è lo stesso che assegnare un diaframma a tutti i nodi della coperture, anche se non sono su un unico piano
2) sono entrambi corretti e andrebbe vista la deformata per sapere se sono entrambi traslazionali. Se così fosse, evidentemente l'edificio non è simmetrico, e per la forza statica potete adottare l'azione che proviene dal periodo dominante per la direzione considerata oppure, in maniera cautelativa, il periodo corrispondente all'azione maggiore
In riferimento all'analisi modale controllando le deformate riferite ai primi due modi la prima oltre a traslare lungo X sembra ruotare un pò mentre la seconda sembra quasi non ruotare per niente. Parlandone a revisione tempo fa ci era stato detto che pure essendoci degli effetti rotazionali nei primi modi per semplificare avremmo potuto non tenerne conto e quindi considerare i primi due periodi per calcolare le forze statiche nelle due direzioni. Essendoci basate su questo ragionamento ed essendo già avanti con il progetto possiamo considerare comunque corretto quello che abbiamo fatto?
1- per il progetto dei pilastri abbiamo seguito il seguente procedimento basandoci su ciò che era stato detto a lezione:
- verifica sforzo assiale normalizzato;
- progetto armature long;
- Gerarchia delle Resistenze trave-pilastro;
- dominio di interazione manuale per un pilastro;
- verifica a Pressoflessione Retta;
- verifica a Pressoflessione Deviata con formula NTC;
-progetto a taglio.
Abbiamo eseguito prima la GR immaginando che le sezioni dei pilastri sarebbero cambiate maggiormente in funzione di questa verifica e successivamente eseguito quella a pressoflessione retta. Va bene come ragionamento?
2-GR TRAVE-PILASTRO: i valori delle N li abbiamo presi dall'inviluppo degli inviluppi dato che abbiamo considerato sia le Nminime (dalle combo sismiche) ma anche quelle massime (date dalle combo SLU) per vedere quale N ci dava un momento resistente minore. E' corretto o le combo SLU non le dobbiamo considerare?
3- GR TRAVE-PILASTRO2: per il valore dei momenti resistenti delle travi abbiamo considerato SLU+ e SLU- in base al verso del momento resistente e verificando in ogni nodo entrambe le configurazioni in quanto siamo in zona sismica.E' corretto?
ricontrollando la parte della sismica ci è venuto un dubbio riguardo l'eccentricità: dopo aver calcolato il baricentro abbiamo eseguito l'analisi modale e, successivamente, prima di fare l'analisi statica gli abbiamo attribuito un'eccentricità. E' corretto o avremmo dovuto prima spostare il baricentro e poi eseguire l'analisi modale?
1- VERIFICHE NODI:come le avevamo già esposto in tutte le verifiche dei nodi, nel caso di travi in essi convergenti aventi altezze diverse, abbiamo sempre fatto riferimento all'altezza minore considerando di conseguenza solo le armature di quella trave intendendo le altre al di fuori del volume del nodo. In particolare nel caso di un pilastro perimentrale l'altezza del nodo l'abbiamo assunta pari all'altezza della trave dello sbalzo che vi confluisce ma quando andiamo a fare la verifica della staffatura nella direzione X non vi è nessuna armatura che passa nel volume individuato. Quindi si esegue la verifica solo in direzione Y?
2- ANCORAGGIO FERRI TRAVI NEI NODI: Dopo l'ultima revisione abbiamo modificato gli ancoraggi nei nodi facendoli girare due volte se necesario per raggiungere la lunghezza completa che ci viene dal calcolo. Abbiamo dei dubbbi sui reggistaffe:
- ancoraggi considerati come le altre travi OK? (vedi immagine);
- reggistaffe superiori si piegano per l'altezza della fascia piena (come quelli inferiori) o si possono estendere maggiormente sfruttando l'altezza della trave perpendicolare a quella di cui stiamo disegnando i ferri?
1) a) giusto assumere la dimensione minore b) le staffe nel nodo soo le staffe che lo attraversano verticalmente ovvero quelle orientate come quelle del pilastro
Forse non ci siamo spiegate bene per quanto riguarda la domanda relativa ai nodi
STAFFATURA NODIAsh*fyd>γRd(As1+As2)*fyd*(1-0,8νd)nella formula viene considerata l'armatura long. della trave al lembo superiore ed inferiore. Dato che per definire il volume del nodo, nel caso di travi in esso convergenti aventi H diverse si è fatto riferimento a quelle con H minore, quando svolgo la verifica nella direzione delle travi con H minore l’armatura long. inferiore delle travi passa nel volume individuato mentre considerando l’altra direzione in cui sono presenti le travi con H maggiore, l’armatura long. inf. delle travi non attraversa il volume nodo. Come ci comportiamo in questo caso? Consideriamo As2=0 ?
Salve stiamo progettando le pareti del vano ascensore e come ci è stato consigliato a revisione abbiamo armato fuori calcolo le travi tozze della parete con le aperture: abbiamo inserito 2phi16 superiormente e inferiormente alla trave e usato come ferri di parete phi12/20 e staffe phi12/10 (vedi immagine). può andare?
Inoltre, sempre come deciso a revisione, abbiamo inserito 2phi16 sup ed inf nelle travi (25x22cm) ai lati del vano ascensore e staffe phi8/10cm
Ci conferma che possiamo armare questi elementi fuori calcolo senza fare ulteriori verifiche?
Salve,
ricontrollando i calcoli per il baricentro delle masse della copertura inclinata ci siamo accorte che lo abbiamo calcolato come per un solaio piano. Dato che qualche lezione fa è stata fatta la distinzione tra i due casi ci chiediamo se può essere approssimato come abbiamo fatto noi o se è necessario calcolarlo diversamente. Non ci è chiaro però come calcolarlo considerando l'inclinazione.
Salve,
il procedimento che abbiamo ipotizzato per l'individuazione della quota del baricentro della copertura inclinata è il seguente:
dato che nel nostro caso la copertura è suddivisibile in tre regioni, due falde inclinate ed una piana centrale, pensiamo che per ottenere la quota definitiva del baricentro possiamo calcolare la quota del baricentro relativa ad ogni regione, ottenuta attraverso la media tra le due quote alle estremità e, successivamente, fare una media tra le tre quote ottenute.
Pensa che questo ragionamento sia applicabile?
Grazie.
Salve,
rivedendo la parte sulla sismica ci sono venuti alcuni dubbi:
1_ è corretto calcolare il periodo proprio della struttura usando la formula approssimata [NTC 7.3.3.2] se si è regolari in altezza ma non in pianta?
2_ per semplificare: è corretto considerare l'eccentricità del baricentro lungo una sola direzione? Quella più sfavorevole può essere considerata quella dove il momento statico è maggiore?
3_ per quanto riguarda il peso proprio del pilastro è possibile assegnarlo come un carico uniformemente distribuito lungo l'altezza dell'elemento frame?
4_ Va fatta la verifica delle non linearità geometriche?
5_ Nelle combinazioni sismiche bisogna inserire solo le forze statiche equivalenti riferite al sisma dato che i carichi sono considerati come masse sismiche appplicate al baricentro?
Grazie
1) CONFRONATTE ANCHE CON SAP
2) FATE CONFRONTI E SCEGLIETE 1 CASO
3)SI
4) NO A MENO DI PILASTRI SNELLI (MOLTO ALTI E CON SEZIONI PICCOLE)
5)NO! VA FATTA LA COMBO DI FORZE
Salve,
abbiamo qualche dubbio sulla schematizzazione dei vincoli assegnati ai seguenti schemi dei solai:
1- in A: CARRELLO ma abbiamo dubbi per il fatto che c'è l'ascensore e allo stesso tempo delle travi che hanno però dimensioni ridotte (25x22 cm)
IN B: CERNIERA dato che c'è una doppia altezza
2- Stessi dubbi del solaio 1 ma qui nella campata a fianco del pianerottolo c'è sempre il solaio
Salve,
riguardando i solai abbiamo notato che i momenti resistenti in confronto alle sollecitazioni di calcolo sono molto più alti (come si vede dal grafico).
Supponiamo che questo accada in quanto per il dimensionamento dell'armatura abbiamo rispettato tutti i i minimi di normativa. Infatti come si vede dalla tabella se considerassimo solo l'area minima data dall'equazione di equilibrio avremmo una quantità molto minore di armatura.
Ci chiediamo quindi se questi minimi di normativa devono per forza essere seguiti anche con sollecitazioni molto basse. Sappiamo che diminuire le dimensioni del solaio e dei travetti favorirebbe la situazione ma abbiamo già progettato tutto e non vorremmo tornare indietro.
Le alleghiamo le immagini di due solai tipo:
SOLAIO TIPO A
SOLAIO TIPO B
o si ottimizza cambiando il solaio o lo tenete così. Magari provate a fare un test in un solo caso per vedere cosa ottenete.
Grazie,
abbiamo anche qualche dubbio sulla schematizzazione dei vincoli assegnati ai seguenti schemi dei solai:
1- in A: CARRELLO ma abbiamo dubbi per il fatto che c'è l'ascensore e allo stesso tempo delle travi che hanno però dimensioni ridotte (25x22 cm)
IN B: CERNIERA dato che c'è una doppia altezza
2- Stessi dubbi del solaio 1 ma qui nella campata a fianco del pianerottolo c'è sempre il solaio
va bene, ma ricordate il semi-incastro
Grazie,
per quanto riguarda il discorso del post precedente sull'area minima dell'armatura longitudinale dei travetti imposta da normativa che veniva un pò esagerata rispetto ai momenti di calcolo abbiamo fatto delle prove abbassando l'altezza del solaio. Abbiamo provato ad abbassare il solaio interno da 22 cm a 20 (visto che di più non possiamo in quanto lo sbalzo deve essere 4 cm più basso e non può essere inferiore a 16 cm). Come risultato otteniamo un'area di armatura minima minore ma comunque tale da obbligarci ad utilizzare lo stesso diametro che abbiamo con il solaio a 22 cm. Perciò ci è sembrato opportuno lasciare i solai alti 22 in quanto i guadagni che avremmo abbassandolo sarebbero minimi (solo in termini di cls e no di ferri) in rapporto a tutti i cambiamenti che ciò comporterebbe al resto del progetto
ok
quanto detto va spiegato anche in tesina
Ok grazie
Invece per quanto riguarda le verifiche SLE dei solai vorremmo sapere se bisogna considerare varie combinazioni alternando caso favorevole e sfavorevole o basta una sola combinazione?
Salve,
abbiamo alcuni dubbi sulla parte della sismica:
1- per quanto riguarda il periodo proprio avendolo calcolato sia attraverso l'analisi modale e sia con la formula NTC, scegliamo il primo perchè più preciso? oppure scegliamo quello maggiore tra i due in quanto porterebbe spostamenti maggiori (caso più sfavorevole)?
2- per quanto riguarda l'eccentricità abbiamo spostato il baricentro lungo le quattro direzioni e, confrontando i risultati in termini di spostamento, abbiamo scelto come direzione più sfavorevole quella per la quale si hanno spostamenti maggiori. Può essere un ragionamento accettabile o sarebbe meglio considerare altri fattori ad esempio scegliere la direzione per la quale si ha un periodo proprio maggiore?
3- inizialmente avevamo eseguito l'analisi statica in modo errato in quanto nelle combinazioni sismiche non avevamo considerato i carichi gravitazionali (dato che pensavemo fossero inclusi nelle masse assegnate ai baricentri). Effettuando l'analisi corretta abbiamo ottenuto dei risultati abbastanza simili (variazioni dell'ordine di 10 kN negli appoggi e ancora meno in campata): è una cosa plausibile? o potrebbe esserci qualche altro errore?
1- certo il primo è quello più preciso, l'altro è approssimato
2-sarebbe utile confrontare le sollecitazioni nei vari casi, certo anche le def. sono un parametro indicativo
3-non so rispondere a questo, posso solo dirvi che questa volta avete usato un procedimento corretto
Ok grazie.
per quanto riguarda l'analisi statica non siamo convinte dei risultati ottenuti rispetto a quelli dell'analisi sbagliata, per evitare ulteriori errori e, di conseguenza, dover tornare di nuovo indietro, le alleghiamo il procedimento completo in maniera sintetica sperando che possa darci un suo parere in modo andare avanti:
1- definizione modello 3D asegnando le sezioni agli elementi frame impostando peso = 0 nelle proprietà, dato che il peso proprio degli elementi è compreso nel carico G1 assegnato ad ogni trave;
2- calcolo pesi sismici e mase sismiche da associare agli spostamenti lungo X e Y e alla rotazione intorno a Z;
3- calcolo baricentro nel quale concentrare le masse;
4- imponiamo vincolo interno diaphragm ai nodi di ogni impalcato;
5- valutazione dell'azione sismica (verifiche di regolarità in pianta e in altezza e di deformabilità torsionale, calcolo del fattore di struttura, spettri di risposta)
8- calcolo periodo T1 sia con analisi modale sia con formula NTC (scegliendo quello modale);
9- calcolo forze statiche equivalenti da applicare al baricentro;
10- attribuzione al baricentro dell'eccentricità accidentale;
11- per effettuare analisi vengono definite le combinazioni:
4 COMBO NON SISMICHE SLU
- C1 e C2: scacchiere
- C3: telaio tutto carico
- C4: invuluppo combo 1-2-3
9 COMBO SISMICHE
- 8 combo ottenute dall'espressione Ex+0,3Ey con rotazione dei coefficienti molpiplicativi + carichi verticali G1 + G2 +∑ψQk
- C9: inviluppo delle precedenti combo sismiche
COMBO FINALE: inviluppo degli inviluppi
.
.
Salve, abbiamo alcuni dubbi :
1- verifica di deformabilità torsionale:
Applico due forze lungo X e Y e un momento attorno a Z al baricentro del piano del quale voglio conoscere la rigidezza e blocco i movimenti degli altri piani assegnando un vincolo d'incastro ai nodi. Calcolo gli spostamenti relativi ad ogni piano definiti come la differenza tra lo spostamento orizzontale del baricentro al piano considerato e lo spostamento orizzontale del baricentro al piano sottostante. Leggo la rotazione relativa ad ogni piano nel baricentro. E' giusto?
2- tra i vari minimi da confrontare per il calcolo armatura long travi abbiamo considerato As min ottenuta ribaltando la formula ρtesa>1,4/fyk dal quale abbiamo sottratto area reggistaffe tesi. Una volta scelta l'area effettiva di armatura, per verificare la formula 1,4/fyk<ρ<ρcomp+3,5/fyk abbiamo ri-aggiunto i reggistaffe. Inoltre per il calcolo di ρ = As/b*h abbiamo assunto h= d (altezza utile) considerando anche le fasce piene. Il procediemento è giusto?
3- per quanto riguarda il taglio di calcolo quando consideriamo i momenti resistenti presenti alle estremità della trave quando ho più campate i momenti della campata successiva si invertono di segno per l'equilibrio?
4- Verifiche SLE : vanno fatte per tutti i telai? Inoltre per combo non sismiche non ho scacchiera ma solo la combinazione data dalle NTC giusto?
5- le chiediamo gentilmente se può dare un'occhiata al procedimento sulla sismica che le avevamo postato la volta scorsa.
Grazie
1) NO, NESSUN VINCOLO DI INCASTRO (VEDI GUIDA EC), TUTTO IL RESTO OK
2) TUTTI I FERRI TESI VANNO NEL CALCOLO DEL RO
3)per ciascuna campata considero entramni i versi orari o antiorari
4)sle vanno fatte sempre per tutti gli elementi, le scacchiere vanno sempre fatte anche e sopratutto per le combo statiche
5) ok
Grazie per i chiarimenti ma abbiamo ancora dei dubbi:
1- DEFINIZIONE TIPOLOGIA STRUTTURALE per valutare la resistenza alle azioni orizzontali di pilastri e pareti: assegno una forza orizzontale lungo X (ad es. pari a 100kN) al baricentro del primo piano; sommo il taglio alla base dei pilastri e delle pareti e ricavo le percentuali; faccio la stessa cosa lungo Y. E' giusto? E inoltre assegno la forza generica solo al primo livello per semplificare o c'è un altro motivo?
Abbiamo confrontato le percentuali appena ricavate con quelle ottenute applicando ad ogni baricentro degli impalcati le forze statiche equivalenti, prima lungo X e poi lungo Y. Le percentuali variano anche se di poco, qual è più corretto usare? In entrambi i procedimenti è giusto assegnare ad ogni impalcato un diaframma o bisogna anche bloccare il baricentro con un incastro?
2- nella verifica di def torsionale devo assegnare un vincolo d'incastro al baricentro (special joint) dei piani al di fuori di quello di cui voglio conoscere la rigidezza? ci è venuto questo dubbio leggendo sugli appunti delle lezioni
3- I cordoli degli sbalzi li armiamo fuori calcolo con 2 phi 14 sup. e inf., può andare?
4- Abbiamo armato le travi (20x22cm) ai lati del vano ascensore sempre fuori calcolo con 2phi 14 sup. e inf. come ci è stato consigliato a revisione. Abbiamo però altri dubbi:
- dato che la trave tozza del vano ascensore è anch'essa armata con 2 phi 14 superiormente, è giusto farli continuare anche nelle travi laterali come accennato a revisione? Per chiarezza alleghiamo l'immagine in pianta e il dettaglio non definitivo delle armature
- E' giusto inserire una fascia piena da 10 cm (anche se tutte le altre sono da 15cm) per evitare il contatto tra pignatte e ascensore?
1) fate come spiegato nel libro guida all'eurocodice e comunque va bene l'uso dei diaframmi di piano e non usate alcun vincolo per i centri di massa
2)no, nessun vincolo
3) ok anche staffe fi8/25
1-REGOLARITA' IN ELEVAZIONE: variazione delle rigidezze:
Abbiamo calcolato le rigidezze usando le forze statiche equivalenti (in rosso) calcolate con formula NTC con Fh assunto pari a 1000kN. Invece su guida EC per calcolo rigidezze viene usato il taglio di piano assunto pari a alla somma di tutte le forze statiche equivalenti agenti dal piano di cui si vuole conoscere la rigidezza in su ( ad es. per livello1 F= F1+F2+F3+F4).Dato che nel primo caso la verifica risulta soddisfatta mentre nel secondo no, quale delle due dobbiamo usare? Il fatto di non essere regolari in altezza incide solo sulla scelta di q?
2- TIPOLOGIA STRUTTURALE:
Abbiamo applicato ad ogni baricentro degli impalcati le forze statiche equivalenti tutte insieme lungo X. Abbiamo sommato i valori del taglio alla base dei pilastri e ricavato la relativa percentuale. Stessa cosa lungo Y. è corretto?
1)
il metodo proposto dal libro è quello corretto
la regolarità incide sul coeff. kr che influenza il calcolo del q
2) si
ARMATURE LONG TRAVI: Per il dimensionamento abbiamo definito delle sezioni tipo con i ferri minimi necessari (2phi14 + tutti reggistaffe phi10). Disegnato il diagramma a gradoni, abbiamo aggiunto armatura dove necessario fino a coprire l'intero diagramma di inviluppo dei momenti. Poi abbiamo verificato gli altri minimi (tabella sotto). Una volta trovata l'Area effettiva abbiamo verificato i ro.
DUBBI:
1- Considerando tutti gli strati di reggistaffe nel calcolo dei min, e avendo sezioni a T e a L, per la limitazione del 75% posso dire che questa percentuale deve essere compresa, non più dentro l'anima, bensì entro una fascia di soletta pari alla larghezza pilastro, od alla larghezza del pilastro aumentata di 2 volte lo spessore della soletta da ciascun lato del pilastro, a seconda che nel nodo manchi o sia presente una trave ortogonale (7.4.6.2.1 - NTC)???
In base a ciò abbiamo cosiderato per sezioni a T la larghezza del pilastro più due volte lo spessore della soletta quindi abbiamo mantenuto 2phi14 nell'anima più i due strati di reggistaffe phi10. Mentre per le travi di bordo, dove la trave ortogonale è presente solo da un lato abbiamo aggiunto un phi 12 ai due phi14 di minimi per avere il 75% nella larghezza del pilastro.
ARMATURE LONG TRAVI: Per il dimensionamento abbiamo definito delle sezioni tipo con i ferri minimi necessari (2phi14 + tutti reggistaffe phi10). Disegnato il diagramma a gradoni, abbiamo aggiunto armatura dove necessario fino a coprire l'intero diagramma di inviluppo dei momenti. Poi abbiamo verificato gli altri minimi (tabella sotto). Una volta trovata l'Area effettiva abbiamo verificato i ro.
DUBBI:
1- Considerando tutti gli strati di reggistaffe nel calcolo dei min, e avendo sezioni a T e a L, per la limitazione del 75% posso dire che questa percentuale deve essere compresa, non più dentro l'anima, bensì entro una fascia di soletta pari alla larghezza pilastro, od alla larghezza del pilastro aumentata di 2 volte lo spessore della soletta da ciascun lato del pilastro, a seconda che nel nodo manchi o sia presente una trave ortogonale (7.4.6.2.1 - NTC)???
In base a ciò abbiamo cosiderato per sezioni a T la larghezza del pilastro più due volte lo spessore della soletta quindi abbiamo mantenuto 2phi14 nell'anima più i due strati di reggistaffe phi10. Mentre per le travi di bordo, dove la trave ortogonale è presente solo da un lato abbiamo aggiunto un phi 12 ai due phi14 di minimi per avere il 75% nella larghezza del pilastro.
il 75% deve stare nell'anima della trave a T o ad L
potete usare reggistaffe di diametro più basso se avete problemi (anche fi 8)
Abbiamo deciso di mantenere ferri reggistaffe phi 10 (ponendo la questione al professore ci ha consigliato di non usare reggistaffe di diametro inferiore ai 10 mm).
A questo punto per soddisfare la limitazione del 75% abbiamo aumentato il diametro dei ferri all'interno dell'anima (in una sezione a T con 4 reggistaffe phi 10 abbiamo inserito nell'anima 2 phi 14 + 2 phi 20 anche se sarebbero bastati 2 phi 14). In questo modo la sezione risulta sovradimensionata ma, da quanto abbiamo capito, la cosa non dovrebbe rappresentare un problema. PUò ANDARE?
su questo quesito penso che abbiamo vagliato ogni possibilità.
a volte servono dei compromessi e lo stesso risultato può essere ottenuto in maniere diverse. Sta a voi scegliere quella che preferite
1_in tutte le verifiche dei nodi, nel caso di travi in essi convergenti aventi altezze diverse, abbiamo sempre fatto riferimento all'altezza minore considerando di conseguenza solo le armature di quella trave intendendo le altre al di fuori del volume del nodo. E' corretto?
2_abbiamo continuato le staffe e le legature della zona critica del pilastro nel nodo mantenendo quando possibile stesso passo e stesso diametro. In alcuni casi è stato necessario aumentare il diametro a 10 mm e diminuire il passo non scendendo mai al di sotto dei 5 cm. E corretto?
3_In base alle verifiche svolte abbiamo cambiato le dimensioni dei pilastri (da predimensionamento avevamo pil. 30x30. Ora abbiamo pil. esterni 35x35 e 45x45 e interni 35x45) dando per scontato che non fosse necessario ri-aggiornare ogni volta il modello SAP. Ok?
4_Avendo un edificio a 3 piani+sottotetto (di altezza minore variabile in base all'inclinazione della copertura) a pianta rettangolare (dim.19,2x10,5) sono plausibili le dimensioni dei pilastri (35x45 35X35 45x45) ottenute a seguito delle verifiche? Ed inoltre è più corretto omogeneizzare eliminando una tipologia di pilastro o ragionare in base ai minimi ottenuti dalle verifiche e lasciarle tutte e tre?
1 si
2 perfetto
3 va bene anche se poi alla fine un'occhiata a cosa potrebbe essere cambiato lo darei (magari guardate i modi) perchè se le cose sono state stravolte (periodi differenti e forme modali differenti di molto) allora bisogna verificare di nuovo
4 dimensioni sensate e va bene lasciare le differenze
Grazie per i chiarimenti
altri dubbi:
-1 Negli esecutivi dei pilastri se in alcuni nodi abbiamo staffe e legature differenti rispetto al pilastrole sezioni vanno fatte anche in quei punti oltre a zona centrale e zona critica?
-2 VERIFICA TAGLIO TRAVI (fuori zona critica): abbiamo ragionato in questo modo: Per prima cosa per ogni travata abbiamo eseguito la verifica per individuare l'angolo teta effettivo relativo al VEd massimmo. Dato che in tutte le verifiche eseguite l'angolo non supera mai il limite di 22°, per progettare le staffe relative a tutte le altre campate con i VEd minori abbiamo dato per scontato che l'angolo fosse < di 22° e quindi abbiamo assunto sempre cot teta = 2,5. E' corretto come ragionamento?
3- Nella gerarchia delle resistenze FLESSIONE-TAGLIO i Mr degli appoggi delle travi nelle 4 configurazioni cambiano in base al verso assunto nella configurazione stessa. Ossia il valore numerico di Mr cambia se nello schema sono considerate tese le fibre superiori o inferiori della trave e, dato che in ogni configurazione i versi dei momenti devono essere concordi, se per es. ho in A teso sotto e in B teso sopra prendo i valori di MR da VCA considerando per appoggioA SLU+ e per appoggio B SLU-. E' CORRETTO?
1 si
2 a-nelle zone critiche sempre 45° b- il teta è legato all'equil tra contributo biella in ca e staffe quindi se cambia la soll. cambia il teta da usare, nonostante ciò il vostro metodo dovrebbe andare bene anche se non è un criterio di progetto ma di verirfica
3 si
Salve,
Stiamo progettando la scala (tre rampe con gradini a sbalzo portati da una trave a ginocchio).
1- Nel modello SAP abbiamo modellato le travi e gli abbiamo assegnato 3 carichi verticali (G1,G2, Qk) ed un Momento torcente Mt . Non sapendo se il verso è corretto a revisione ci è stato detto di controllare se le deformate scendono (noi abbiamo inteso che la deformata dovuta al caso di carico del Momento Torcente deve stare al di sotto della trave ma ), ma in alcuni casi stanno sopra (sia se assegnamo un Mt positivo che negativo) e inoltre non sappiamo se stiamo guardando le deformate giuste. Le alleghiamo delle immagini del SAP
- Grafico del Momento Flettente riferito al caso di carico del Momento torcente dal quale leggiamo la dormata
- Torsione riferita al caso di carico Momento Torcente
2-ARMATURA LONG FLESSIONE: utilizziamo gli stessi limiti delle travi.
3- PROGETTO A TAGLIO: stesso procedimento usato per le altre travi. Ovviamente abbiamo considerato zona critica solo quella in prossimità del nodo trave-pilastro.
4- PROGETTO E VERIFICA A TORSIONE: abbiamoprogettato l'armatura minima long e trasversale (cap. 4.1.2.1.4 NTC). Per la verifica calcoliamo Trcd, Trld e Trsd scegliendo teta=45° dato che da calcolo teta<21,80° e considerando solamente le armature long e staffe ottenute dal precedente progetto a torsione (senza considerare le armature long progettate a flessione e staffe taglio). E' CORRETTO?
5- Per la flessione abbiamo 3phi16 sopra e sotto quindi quando andiamo a considerare i ferri long per la torsione aggiungiamo solo 2phi12 intermedi perchè sopra e sotto la quantità minima è già garantita OK?
6- VERIFICA TAGLIO-TORSIONE: Per verificare la sezione definitiva abbiamo effettuato la verifica taglio torsione Ted/Trcd + Ved/Vrcd < 1 sia per zona critica che per zone centrali. La norma dice che deve essere assunto un unico valore di di teta sia per calcolarsi Trcd che Vrcd, abbiamo utilizzato quello del taglio visto che per la torsione lo possiamo scegliere tra 0,4 e 2,5. E' CORRETTO?Inoltre nelle zone centrali la verifica non torna e quindi abbaimo abbasato il passo delle staffe a 13 cm e quindi ricalcolato Trcd e Vrcd con un nuovo valore di teta. Quindi ZC phi10/7 cm e FZC phi10/13 cm. Può andare?
1) il momento torcente va riferito all'asse 1 (freccia rossa degli assi locali dei frame) e assegnato positivo o neg. nel ripetto della regola della mano destra. Nel SAP è M1
2) si
3)ok
4) ok ma va tenuto conto anche dell'interazione taglio torsione ( Td/Tr+Vd/Vr<1) come indicato dalla norma
5) ok
6) ok
Grazie ma le chiediamo ancora qualche chiarimento
1)abbiamo assegnato il momento torcente all'asse 1 seguendo la regola della mano destra quindi nel nostro caso abbiamo inserito momenti positivi, giusto?
3)Le deformate ottenute dal caso di carico MOMENTO TORCENTE non sempre si abbassano (come si vede dall'immagine sotto), è possibile?
3)GRADINO: abbiamo calcolato l'armatura principale long. con Asmin=Md/0,9*fyd*d. In base all'area min ottenuta abbiamo inserito un ferro phi 10 long. per ogni gradino. Per l'armatura trasversale abbiamo disposto staffe phi 6/20 così come per l'armatura di ripartizione della soletta (considerando entrambe con funzione puramente costruttiva quindi senza calcolarle). E' CORRETTO?
3)PIANEROTTOLO (soletta piena): per armarlo è possibile usare gli stessi ferri longitudinali del gradino in entrambe le direzioni con un passo scelto fuori calcolo oppure va progettata l'armatura usando stessi limiti di una piastra?
4)ESECUTIVO TRAVE A GINOCCHIO:
a- La distinta dei ferri è disegnata correttamente?
b-Come finiscono i ferri della trave a ginocchio nella trave principale del telaio? Abbiamo pensato di interromperli prima (SEZ D-D'), va bene questa soluzione?
1 ok
2 si
3 ok
4 va progettato
5 mi pare funzioni
Salve
come ci è stato consigliato a revisione per il calcolo della posizione del baricentro della copertura essendo nel nostro caso costituita da due falde inclinate e una piana abbiamo considerato il baricentro appartenente alla parte centrale piana. Ovviamente nel modello SAP abbiamo assegnato un vincolo interno di tipo"diaphragm" ai nodi della regione piana mentre per i nodi appartenenti alle falde inclinate non potendo usare lo stesso vincolo ( non essendo i nodi appartenenti allo stesso piano orizzontale) li abbiamo collegati attraverso elementi rigidi (con massa e peso =0 e modulo elastico 100 volte superiore a quello del cls utilizzato) disposti a croce. ABBIAMO INTERPRETATO CORRETTAMENTE IL PROCEDIMENTO?
2) ANALISI MODALE: ricontrollando i valori ottenuti dall' analisi otteniamo TX= 0,507 dal primo modo e Ty = 0,341 dal secondo. Il valore del periodo in direzione X LE SEMBRA PLAUSIBILE o è leggermente al di sopra dei valori che di solito si hanno negli edifici a 4 piani? Considerando che:
-area progetto Roma
-n.piani: 2 livelli+sottotetto+copertura inclinata
-dimensioni max in pianta:12,4mx19,7m
-dimensioni pilastri predim.: 35x35
-dimensioni travi: principali 30x45; secondarie:30x40 (entrambe con fasce piene di 15 cm)
-edificio deformabile torsionalmente e non regolare in altezza con q=2,4
3) come categoria di sottosuolo abbiamo usato la C dato che guardando alcuni esempi di edifici situati a Roma viene scelta questa categoria. VA BENE?
1) può andar bene ma è lo stesso che assegnare un diaframma a tutti i nodi della coperture, anche se non sono su un unico piano
2) sono entrambi corretti e andrebbe vista la deformata per sapere se sono entrambi traslazionali. Se così fosse, evidentemente l'edificio non è simmetrico, e per la forza statica potete adottare l'azione che proviene dal periodo dominante per la direzione considerata oppure, in maniera cautelativa, il periodo corrispondente all'azione maggiore
3)ok
In riferimento all'analisi modale controllando le deformate riferite ai primi due modi la prima oltre a traslare lungo X sembra ruotare un pò mentre la seconda sembra quasi non ruotare per niente. Parlandone a revisione tempo fa ci era stato detto che pure essendoci degli effetti rotazionali nei primi modi per semplificare avremmo potuto non tenerne conto e quindi considerare i primi due periodi per calcolare le forze statiche nelle due direzioni. Essendoci basate su questo ragionamento ed essendo già avanti con il progetto possiamo considerare comunque corretto quello che abbiamo fatto?
da quanto mi dite, direi di si
Ok grazie,
1- per il progetto dei pilastri abbiamo seguito il seguente procedimento basandoci su ciò che era stato detto a lezione:
- verifica sforzo assiale normalizzato;
- progetto armature long;
- Gerarchia delle Resistenze trave-pilastro;
- dominio di interazione manuale per un pilastro;
- verifica a Pressoflessione Retta;
- verifica a Pressoflessione Deviata con formula NTC;
-progetto a taglio.
Abbiamo eseguito prima la GR immaginando che le sezioni dei pilastri sarebbero cambiate maggiormente in funzione di questa verifica e successivamente eseguito quella a pressoflessione retta. Va bene come ragionamento?
2-GR TRAVE-PILASTRO: i valori delle N li abbiamo presi dall'inviluppo degli inviluppi dato che abbiamo considerato sia le Nminime (dalle combo sismiche) ma anche quelle massime (date dalle combo SLU) per vedere quale N ci dava un momento resistente minore. E' corretto o le combo SLU non le dobbiamo considerare?
3- GR TRAVE-PILASTRO2: per il valore dei momenti resistenti delle travi abbiamo considerato SLU+ e SLU- in base al verso del momento resistente e verificando in ogni nodo entrambe le configurazioni in quanto siamo in zona sismica.E' corretto?
ok
ricordare che è giusto cercare l'N che ci da Il M min per le verifiche ma anche Mmax per il taglio da GR
Salve,
ricontrollando la parte della sismica ci è venuto un dubbio riguardo l'eccentricità: dopo aver calcolato il baricentro abbiamo eseguito l'analisi modale e, successivamente, prima di fare l'analisi statica gli abbiamo attribuito un'eccentricità. E' corretto o avremmo dovuto prima spostare il baricentro e poi eseguire l'analisi modale?
1- VERIFICHE NODI:come le avevamo già esposto in tutte le verifiche dei nodi, nel caso di travi in essi convergenti aventi altezze diverse, abbiamo sempre fatto riferimento all'altezza minore considerando di conseguenza solo le armature di quella trave intendendo le altre al di fuori del volume del nodo. In particolare nel caso di un pilastro perimentrale l'altezza del nodo l'abbiamo assunta pari all'altezza della trave dello sbalzo che vi confluisce ma quando andiamo a fare la verifica della staffatura nella direzione X non vi è nessuna armatura che passa nel volume individuato. Quindi si esegue la verifica solo in direzione Y?
2- ANCORAGGIO FERRI TRAVI NEI NODI: Dopo l'ultima revisione abbiamo modificato gli ancoraggi nei nodi facendoli girare due volte se necesario per raggiungere la lunghezza completa che ci viene dal calcolo. Abbiamo dei dubbbi sui reggistaffe:
- ancoraggi considerati come le altre travi OK? (vedi immagine);
- reggistaffe superiori si piegano per l'altezza della fascia piena (come quelli inferiori) o si possono estendere maggiormente sfruttando l'altezza della trave perpendicolare a quella di cui stiamo disegnando i ferri?
1) a) giusto assumere la dimensione minore b) le staffe nel nodo soo le staffe che lo attraversano verticalmente ovvero quelle orientate come quelle del pilastro
2) ok come avete disegnato
Grazie per la risposta
Forse non ci siamo spiegate bene per quanto riguarda la domanda relativa ai nodi
STAFFATURA NODI Ash*fyd>γRd(As1+As2)*fyd*(1-0,8νd) nella formula viene considerata l'armatura long. della trave al lembo superiore ed inferiore. Dato che per definire il volume del nodo, nel caso di travi in esso convergenti aventi H diverse si è fatto riferimento a quelle con H minore, quando svolgo la verifica nella direzione delle travi con H minore l’armatura long. inferiore delle travi passa nel volume individuato mentre considerando l’altra direzione in cui sono presenti le travi con H maggiore, l’armatura long. inf. delle travi non attraversa il volume nodo. Come ci comportiamo in questo caso? Consideriamo As2=0 ?
considerate sempre As sup e inf che è nella trave senza pensare all'H
Salve stiamo progettando le pareti del vano ascensore e come ci è stato consigliato a revisione abbiamo armato fuori calcolo le travi tozze della parete con le aperture: abbiamo inserito 2phi16 superiormente e inferiormente alla trave e usato come ferri di parete phi12/20 e staffe phi12/10 (vedi immagine). può andare?
Inoltre, sempre come deciso a revisione, abbiamo inserito 2phi16 sup ed inf nelle travi (25x22cm) ai lati del vano ascensore e staffe phi8/10cm
Ci conferma che possiamo armare questi elementi fuori calcolo senza fare ulteriori verifiche?
le tarvi vanno verificate
quella che chiamate trave tozza può andare bene così anche se, a rigore, tutto andrebbe valutato
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