g011-D'Ugo-Cerocchi-Micco

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Alessandro Bergami
g011-D'Ugo-Cerocchi-Micco
Edited by: admin il 19/11/2012 - 15:53
giacomo.dugo.g011
Presentazione

Giacomo D'Ugo 407184

Beatrice Cerocchi 404747

Francesca Isabella Micco 406248

giacomo.dugo.g011
Domande

 Salve, volevamo avere dei chiarimenti riguardanti la progettazione delle armature longitudinali dei solai.

1) Nella formula fornita dalla normativa europea, in tema di armature, si introduce il parametro bt (larghezza minima della zona tesa). Secondo la stessa norma tale parametro è da considerarsi 200mm in campata e 1000mm in appoggio. Se 200mm corrisponde alla base dei due travetti considerati nella porzione di solaio, ne deduciamo che 1000mm è una misura che tiene conto della vicinanza dei travetti all'appoggio e quindi alla "fascia piena". Non conoscendo, al momento di dimensionare le armature long., le dimensioni della fascia piena, dobbiamo variare bt tra campata e appoggio? (i valori sono stati messi in cm e divisi per due)

2) Variando bt tra campata e appoggio troviamo schiacchiante la grandezza della Asmin di normativa rispetto a quella di pre-dimensionamento. Quando inseriamo i ferri, risulta che il Mr viene superato con quel quantitativo di ferro, che però tuttavia è ancora al di sotto del valore minimo prescritto dalla normativa. Il risultato è la seguente disposizione dei ferri in appoggio.

3) Possibile che la formula per il calcolo della lunghezza di ancoraggio dei ferri in nostro possesso sia errata?
L= (π*ø/4) * (fyd/fbd)

 

Grazie per la disponibilità

 

Alessandro Bergami
La vostra interpretazione è

La vostra interpretazione è giusta se, come credo, state facendo riferimento al libro che da esempi di progettazione con EC. Nell'EC non  ricordo ci siano dei valori imposti di 200 o 1000

francesca.micco.g011
Fasce piene

 

Ciao Alessandro, 

Alla scorsa revisione ti avevamo mostrato il disegno delle armature longitudinali, indicandoti che in due sezioni ci risultavano più fasce piene maggiori di 50 cm.

Ti inviamo di seguito i valori calcolati per i carichi in SLU relativi alle due sezioni di modo che tu possa controllare se vanno bene o no le sezioni così riarmate:

 

.CARICHI SOLAIO

 

.CALCOLO ARMATURA

 

.DISEGNO FERRI

.FASCE PIENE:

 Dobbiamo poi porti alcune domande:

1)Per le fasce piene dobbiamo tener conto del taglio maggiore in appoggio oppure di quello in zona tesa?

2)Per calcolare Asl, abbiamo considerato l’area delle sole barre tese, é giusto?

3)Per verificare a flessione in SLE, non riusciamo a capire qual’è il valore di b di cui dobbiamo tener conto e se tale valore varia tra appoggio       e campata e se esiste anche un valore “di transizione/passaggio” tra i due.

Grazie

 

 

 

giacomo.dugo.g011
Verifica di deformabilità dei solai

Nella verifica di deformabilità, è necessario inserire nella formula del  λ il valore correttivo K, presente nella circolare esplicativa delle NTC del 2008 (4.1.2.2.2; tabella C 4.1.I)

Questo valore è differente se la verifica è fatta su una campata intermedia o terminale di una "sezione" di solaio.

La tabella non specifica se nella verifica vadano considerati anche gli sbalzi (nel nostro caso la sezione termina proprio con uno sbalzo). Per ora abbiamo considerato lo sbalzo come una campata terminale assegnandogli quindi K= 1,3.

Attendiamo vostri chiarimenti a questo riguardo. Grazie.

 

francesca.micco.g011
SETTI IN SAP

 Salve, stiamo iniziando a realizzare il telaio in SAP per le varie combinazioni. Abbiamo disegnato il setto  dell'ascensore come mostrato a lezione:

Come si considera il setto, ossia, come dobbiamo caricarlo?se lo considerassi come una trave, la sua area d'influenza sarebbe questa:

Aspettiamo una vostra risposta. Grazie

Alessandro Bergami
non è chiara la domanda

non è chiara la domanda

giacomo.dugo.g011
travi secondarie

 Salve,

volevamo sapere se, con i solai tessuti in questo modo, lo sbalzo del ballatoio può fare a meno delle travi (secondarie) che escono dalla struttura.

Alessandro Bergami
 in genere si interrompe

 in genere si interrompe l'anima della trave e, nello sbalzo, continua solo la parte superiore della sezione a "T" o ad "Lrovescia" che sia.

giacomo.dugo.g011
Tavole

 Salve,

volevamo chiedere se fosse possibile avere dei pdf di riferimento per la "redazione" delle TAVOLE d'esame, prima delle vacanze di Natale. In alternativa può essere utile anche solo un elenco degli elaborati grafici richiesti (tipo di disegno, scala di rappresentazione ecc.).

Vi ringraziamo per la disponibilità.

 

Alessandro Bergami
 tra le comunicazioni c'è

 tra le comunicazioni c'è l'enco dei materiali da produrre e trovate anche le tavole richieste

francesca.micco.g011
tipologia strutturale

 

Salve,

Dopo aver trovato i baricentri dei nostri impalcati, stiamo verificando la regolarità dell’edificio in pianta ed in alzato. 

Abbiamo appurato che la struttura risulta regolare in ALTEZZA per quanto riguarda la variazione della distribuzione delle MASSE, ma non riusciamo a capire come valutare la variazione della RIGIDEZZA, soprattutto seguendo il testo (“ Guida all’Eurocodice”): 

. Cosa si intende con Klat e come si calcola?

. Come si calcola lo spostamento relativo di piano dr?

 

Una volta accertata la regolarità o non regolarità dobbiamo accertarci a quale tipologia strutturale il nostro edificio appartenga. Per farlo abbiamo assegnato una forza forfettaria allo special joint in Sap, prima in direzione x e poi y, con l’intenzione di valutare l’azione tagliante alla base ma lanciando l’analisi, il risultato è nullo. Come dobbiamo proseguire?

Grazie e buon anno.

 

Alessandro Bergami
 dovete rivedere gli appunti,

 dovete rivedere gli appunti, è stata fatta una lezione specifica. Cmq nel libro è tutto spiegato

cerocchi.beatri...
analisi sismica

Salve,

stiamo verificando la nostra tipologia strutturale; applicando le forse taglianti di piano prima lungo x e poi lungo y, verifichiamo il taglio alla base lungo le due direzioni. Da Sap riuslta essere una struttura mista prevalentemente a parete perchè il taglio è praticamente tutto assorbito dalla shell dell'ascensore. Questo probabilmente è dovuto al fatto che i nostri pilastri di base misurano 30x30cm (tutti verificati).

 

1) Il taglio della shell l'abbiamo letto tramite: shells-> member force diagram -> component: VMax. Si ottiene così oppure prendiamo i valori dati da V13 o V23? Come lo ottengo altrimenti?

2)La struttura riulta irregolare in elevazione e deformabile torsionalmente ( r/ls=0,3), per cui abbiamo assunto q0=3 e calcolato anche kw=0,7 (nel nostro caso). Quindi q=3*0,7*0,8=1,68, oppure non teniamo conto di Kw (con risultato q=2,4)?

3) Dopo aver lanciato l'analisi modale, notiamo che non otteniamo mai una traslazione pura. Come interveniamo? Possiamo ancora usare il T1 della formula semplificata del NTC? In questo caso incrociando i dati con lo spettro di risposta cade nel tratto lineare.
 

giacomo.dugo.g011
Travi secondarie

 Salve,

progettando l'armatura delle travi secondarie, riscontriamo una sensibile differenza nei valori di momento (inviluppo degli inviluppi) rispetto a i valori delle travi principali. In particolare le travi secondarie più sollecitate sono quelle che insistono sui pilastri più grandi sulla destra della struttura.

Ritenete lecito procedere con l'armatura delle secondarie nonostante vengano molto più armate delle principali? 

Precisiamo che:

- il valore di momento è per gran parte dovuto all'azione sismica e non ai carichi

- questi valori crescono spostandoci verso destra (e quindi verso appoggi più grandi)

- la dimensione e la direzione dei pilastri (più volte modificata) è stata scelta per rispondere alle sollecitazioni sismiche, rendendo così la struttura non deformabile torsionalmente.

Inoltre il momento cala drasticamente in corrispondenza dello sbalzo del ballatoio, dove infatti la trave è a spessore (h 24 cm). Per la continuità al nodo, ci troviamo ad armare esageratamente la trave a spessore, legata al valore di momento più alto dell'appoggio precedente.

 

 

Alessandro Bergami
 è molto difficili dire se

 è molto difficili dire se quanto trovato sia corretto o no tramite il blog e senza vedere il modello: però può accadere.

giacomo.dugo.g011
sbalzo

 Salve,

1) i momenti negativi agenti sulle mensole del ballatoio risultano di gran lunga minori rispetto a quelli agenti sulle travi (secondarie) appoggiate con le quali condividono il nodo.

Ad esempio: 143 kN (trave appoggiata) - 8.7 kN (mensola)

Dato che le mensole sono geometricamente solo la parte orizzontale della trave che arriva da dietro (60x24) e quindi molto basse, quando andiamo ad armare le travi la grande quantità di ferro necessaria per armare l'appoggio risulta eccessiva per la piccola sezione a sbalzo.

Per ovviare al problema abbiamo cambiato le mensole facendole tornare a T e ad L come le travi che le precedono.

Questa soluzione, per quanto rude, può essere accettata? Oppure possiamo armare le mensole indipendentemente dal momento massimo all'appoggio e quindi ad esempio armarle con il momento di 8.7 kN?(per fare questo però dovremmo interrompere quasi tutti i ferri ancorandoli nel pilastro)

2) il telaio C (quello sul quale appoggia il ballatoio) necessita di maggiore armatura rispetto ai due precedenti. E' plausibile avere un intero telaio più armato rispetto agli altri?

 

Grazie