oggi, mentre disegnavo la carpenteria del solaio, per far entrare tutte le pignatte mi sono ritrovata a dover mettere sulle travi secondarie a sbalzo (che sono travi a spessore) delle fasce piene da 26 cm. In questo modo ho creato un'eccentricità di 7,5 cm tra l'asse di queste travi e l'asse dei pilastri che le portano. Sulla norma ho letto che queste eccentricità vanno il più possibile evitate. Posso lasciare così o devo modificare qualcosa?
Allego un'immagine esplicativa, spero si capisca quello che intendo dire!
Seconda domanda: volevo chiedere se il pianerottolo della mia scala poteva essere considerato come una soletta piena (larga 1.10 metri) e non come un prolungamento del solaio. La scala è sorretta da travi a ginocchio. E' corretto come ho disegnato la sezione?
dal calcolo delle lunghezze di ancoraggio dei ferri mi è uscito fuori che un Φ16 necessita di circa 58 cm di ancoraggio mentre un Φ14 necessita di circa 51 cm di ancoraggio. Nelle tavole ho arrotondato queste misure a 60 cm per il Φ16 e 55 cm per il Φ14 pensando anche alla comodità di esecuzione in cantiere. E' corretto?
Ho arrotondato per eccesso anche le lunghezze dei ferri a cifre multipli di 5. Posso continuare ad andare avanti così?
mi è venuto un dubbio riguardo la modellazione al SAP2000 del nucleo scale/ascensore. Il mio corpo scala è così organizzato: scala a tre rampe sorretta da travi a ginocchio con al centro l'ascensore. Allego un po' di immagini per far capire meglio:
Ho modellato al SAP i setti del vano ascensore con delle shell che ho collegato al resto del telaio servendomi di travetti RIGIDI a cui ho tolto massa e peso. Volevo sapere se andava bene così o se devo modellare anche i pianerottoli visto che sono delle solette piene. Allego un'immagine della modellazione al SAP. Grazie in anticipo per la risposta!
stavo affrontando le verifiche di regolarità in ALTEZZA in termini di MASSA e RIGIDEZZA della mia struttura così come descritto nella guida all'EC2. Purtroppo queste due verifiche non risultano soddisfatte: nel primo caso la variazione di massa tra un piano e l'altro non risulta inferiore al limite del 25% previsto dalla norma; nel secondo caso la riduzione di rigidezza tra un piano e quello sovrastante non è inferiore al 30%.
Ho provato a togliere la rastremazione ai pilastri assegnando loro una sezione di 65X40 cm e orientandone metà in direzione X e metà in direzione Y. La situazione purtroppo non è cambiata! Anche aggiungendo dei setti irrigidenti le cose non sembrano migliorare. Dato che la regolarità in elevazione implica la possibilità di poter eseguire un'analisi lineare statica, come faccio se questa viene a mancare???
Dall'analisi modale risulta che il periodo proprio della mia struttura è di 0,32 sec. E' accettabile come valore?
Ultimo dubbio: ho calcolato lo spettro di progetto allo SLV e successivamente quello elastico allo SLD tramite il foglio di calcolo del Ministero dei lavori pubblici. Lo spettro di progetto allo SLV risulta inferiore a quello allo SLD nel senso che le accelerazioni allo SLD sono più grandi di quelle allo SLV. Com'è possibile?
Se invece anche allo SLD uso uno spettro inelastico le accelerazioni risultano inferiori a quelle allo SLV come dovrebbero essere. Che faccio? Uso uno spettro inelastico anche allo stato limite di danno? Però le NTC mi dicono di fare il contrario: "Per gli stati limite di esercizio lo spettro di progetto da utilizzare, sia per le componenti orizzontali che per la componente verticale, è lo spettro elastico corrispondente, riferito alla probabilità di superamento nel periodo di riferimento Pvr considerata" (NTC 3.2.3.4)
sto caricando la mia struttura in SAP2000 con le azioni sismiche orizzontali, volevo sapere se sto seguendo i passaggi giusti:
1) Assegno ai centri di massa di ogni piano quattro eccentricità accidentali, cioè li sposto in quattro diversi punti come descritto sulla guida all'EC2;
2) Cancello da ogni piano i centri di massa originari;
3) Ad ognuno di questi 4 punti corrispondono 8 combinazioni di carico delle azioni sismiche orizzontali per un totale di 32! A lezione ho sentito che posso anche scegliere di spostare il CM in un solo punto, quello che dopo aver applicato le azioni orizzontali mi genera la condizione di carico più sfavorevole, ma io preferisco studiarmi tutte e 32 le combinazioni.
mi è venuto un dubbio riguardante le lunghezze di ancoraggio: sulle NTC al paragrafo 4.1.2.1.1.4 c'è scritto che "nel caso di armature molto addensate o ancoraggi in zona di calcestruzzo teso, la resistenza di aderenza va ridotta dividendola almeno per 1,5". Quindi invece di considerare fbd pari a 2,70 N/mm2 lo dividiamo per 1,5 ottenendo così una resistenza di aderenza pari a 1,80 N/mm2. Ciò comporta un conseguente aumento di tutte le lunghezze di ancoraggio (io che ho utilizzato dei φ22 mi ritrovo ad avere un ancoraggio di 1,20 metri in zona tesa). E' corretto?
Monica De Iaco - Matr. 255495
Saluti!
Salve,
oggi, mentre disegnavo la carpenteria del solaio, per far entrare tutte le pignatte mi sono ritrovata a dover mettere sulle travi secondarie a sbalzo (che sono travi a spessore) delle fasce piene da 26 cm. In questo modo ho creato un'eccentricità di 7,5 cm tra l'asse di queste travi e l'asse dei pilastri che le portano. Sulla norma ho letto che queste eccentricità vanno il più possibile evitate. Posso lasciare così o devo modificare qualcosa?
Allego un'immagine esplicativa, spero si capisca quello che intendo dire!
Grazie mille!
Seconda domanda: volevo chiedere se il pianerottolo della mia scala poteva essere considerato come una soletta piena (larga 1.10 metri) e non come un prolungamento del solaio. La scala è sorretta da travi a ginocchio. E' corretto come ho disegnato la sezione?
OK
Salve,
dal calcolo delle lunghezze di ancoraggio dei ferri mi è uscito fuori che un Φ16 necessita di circa 58 cm di ancoraggio mentre un Φ14 necessita di circa 51 cm di ancoraggio. Nelle tavole ho arrotondato queste misure a 60 cm per il Φ16 e 55 cm per il Φ14 pensando anche alla comodità di esecuzione in cantiere. E' corretto?
Ho arrotondato per eccesso anche le lunghezze dei ferri a cifre multipli di 5. Posso continuare ad andare avanti così?
Grazie per la risposta!
certamente
Buonasera,
mi è venuto un dubbio riguardo la modellazione al SAP2000 del nucleo scale/ascensore. Il mio corpo scala è così organizzato: scala a tre rampe sorretta da travi a ginocchio con al centro l'ascensore. Allego un po' di immagini per far capire meglio:
Ho modellato al SAP i setti del vano ascensore con delle shell che ho collegato al resto del telaio servendomi di travetti RIGIDI a cui ho tolto massa e peso. Volevo sapere se andava bene così o se devo modellare anche i pianerottoli visto che sono delle solette piene. Allego un'immagine della modellazione al SAP. Grazie in anticipo per la risposta!
avendo tu assegnato i diaframmi di piano non occorre inserire i pianerottoli, per il rsto mi pare ok
Salve,
stavo affrontando le verifiche di regolarità in ALTEZZA in termini di MASSA e RIGIDEZZA della mia struttura così come descritto nella guida all'EC2. Purtroppo queste due verifiche non risultano soddisfatte: nel primo caso la variazione di massa tra un piano e l'altro non risulta inferiore al limite del 25% previsto dalla norma; nel secondo caso la riduzione di rigidezza tra un piano e quello sovrastante non è inferiore al 30%.
Ho provato a togliere la rastremazione ai pilastri assegnando loro una sezione di 65X40 cm e orientandone metà in direzione X e metà in direzione Y. La situazione purtroppo non è cambiata! Anche aggiungendo dei setti irrigidenti le cose non sembrano migliorare. Dato che la regolarità in elevazione implica la possibilità di poter eseguire un'analisi lineare statica, come faccio se questa viene a mancare???
Dall'analisi modale risulta che il periodo proprio della mia struttura è di 0,32 sec. E' accettabile come valore?
Grazie mille per la risposta!
Ultimo dubbio: ho calcolato lo spettro di progetto allo SLV e successivamente quello elastico allo SLD tramite il foglio di calcolo del Ministero dei lavori pubblici. Lo spettro di progetto allo SLV risulta inferiore a quello allo SLD nel senso che le accelerazioni allo SLD sono più grandi di quelle allo SLV. Com'è possibile?
Se invece anche allo SLD uso uno spettro inelastico le accelerazioni risultano inferiori a quelle allo SLV come dovrebbero essere. Che faccio? Uso uno spettro inelastico anche allo stato limite di danno? Però le NTC mi dicono di fare il contrario: "Per gli stati limite di esercizio lo spettro di progetto da utilizzare, sia per le componenti orizzontali che per la componente verticale, è lo spettro elastico corrispondente, riferito alla probabilità di superamento nel periodo di riferimento Pvr considerata" (NTC 3.2.3.4)
1- è possibile (dipende da q), non sarebbe possibile se si confrontassero gli spettri elastici
2 - no
Salve,
sto caricando la mia struttura in SAP2000 con le azioni sismiche orizzontali, volevo sapere se sto seguendo i passaggi giusti:
1) Assegno ai centri di massa di ogni piano quattro eccentricità accidentali, cioè li sposto in quattro diversi punti come descritto sulla guida all'EC2;
2) Cancello da ogni piano i centri di massa originari;
3) Ad ognuno di questi 4 punti corrispondono 8 combinazioni di carico delle azioni sismiche orizzontali per un totale di 32! A lezione ho sentito che posso anche scegliere di spostare il CM in un solo punto, quello che dopo aver applicato le azioni orizzontali mi genera la condizione di carico più sfavorevole, ma io preferisco studiarmi tutte e 32 le combinazioni.
E' corretto procedere in questo modo?
Grazie mille per la risposta! :)
Un saluto.
corretto
Buonasera,
mi è venuto un dubbio riguardante le lunghezze di ancoraggio: sulle NTC al paragrafo 4.1.2.1.1.4 c'è scritto che "nel caso di armature molto addensate o ancoraggi in zona di calcestruzzo teso, la resistenza di aderenza va ridotta dividendola almeno per 1,5". Quindi invece di considerare fbd pari a 2,70 N/mm2 lo dividiamo per 1,5 ottenendo così una resistenza di aderenza pari a 1,80 N/mm2. Ciò comporta un conseguente aumento di tutte le lunghezze di ancoraggio (io che ho utilizzato dei φ22 mi ritrovo ad avere un ancoraggio di 1,20 metri in zona tesa). E' corretto?
si