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TECHNE -  Med In Italy, la casa mediterranea sostenibile al Solar Decathlon Europe 2012 - November 2011


Le Facoltà di Architettura, Economia ed Ingegneria dell’Università
di Roma Tre, un team di Disegno industriale dell’Università Sapienza
di Roma (coordinato da Tonino Paris) e un team per la consulenza
energetica della Libera Università di Bolzano (coordinato da
Cristina Benedetti) hanno creato un partenariato che, sotto la guida
dell’Università di Roma Tre (Gabriele Bellingeri, coordinamento
degli aspetti tecnologici, energetici e costruttivi; Chiara Tonelli,
coordinamento generale), è il primo team italiano ammesso a
partecipare alla competizione Solar Decathlon Europe 2012, un
concorso che si pone l’obiettivo di progettare e costruire abitazioni
innovative, sostenibili ed autosufficienti, grazie in particolare
all’energia solare.
La competizione Solar Decathlon nasce nel 1999, promossa dal
Dipartimento di Energia del Governo degli Stati Uniti, e nel 2002 si
svolge il primo evento a Washington DC. Nel 2010 la competizione
si trasferisce anche in Europa, nella città di Madrid, con il nome di
Solar Decathlon Europe. Dal 2013 la competizione si svolgerà anche
in Cina a Pechino.
Nel corso di ogni edizione, che ha alternanza biennale, 20 selezionati
team universitari provenienti da tutto il mondo si confrontano
nella costruzione di una casa alimentata da energia solare e dotata
di tecnologie atte rendere almeno nullo il bilancio energetico
tra produzione e consumi. Le case vengono sottoposte a dieci
prove che mirano a testarne: la qualità architettonica; le soluzioni
costruttive; l’efficienza energetica; il bilancio energetico; il comfort
interno; il funzionamento domestico; la comunicazione dei principi
sostenibili che sono alla base del progetto e della competizione;
l’industrializzazione e la rispondenza alle richieste del mercato;
l’innovazione; la sostenibilità. Pertanto, per fornire adeguata
risposta a così diverse sollecitazioni, le università partecipano in
team multidisciplinari attraverso il contributo scientifico dei docenti
e il lavoro degli studenti, promotori di tutto il processo progettuale e
realizzativo. Dal momento che la concezione di un edificio altamente
innovativo comporta costi di ingegnerizzazione e prototipazione
molto alti, il supporto economico e tecnico delle industrie è requisito
basilare del progetto e occasione di scambio scientifico avanzato.
La casa che verrà portata a Madrid si ispira alla tradizione costruttiva
mediterranea e alla sua cultura materiale, in un rapporto dialettico
con la contemporaneità. Il clima di riferimento è quello caldo
temperato della penisola italiana, dove la difesa dal caldo assume
pari importanza rispetto alla difesa dal freddo, ed in molti casi
maggiore. Le strategie di base per la difesa dal caldo prevedono la
protezione dall’irraggiamento solare, l’accumulo inerziale del calore
e la sua dissipazione sfruttando l’alternanza di temperature tra il
giorno e la notte e la ventilazione naturale.
La competizione richiede il trasporto nel luogo di gara delle
abitazioni. Tale richiesta comporta soluzioni costruttive in grado
di essere montate e smontate (sponsor tecnico Rubner Haus
SpA). Pertanto per ricreare il funzionamento massivo delle pareti
murarie tradizionali è stata realizzata una struttura in legno, che
funge da “contenitore” per la massa inerziale (sperimentazione in
corso con la collaborazione di Agenzia Casaclima e Fraunhofer
Italia), costituita da inerti quali sabbia, ghiaia, terra, da reperirsi
possibilmente nel luogo di costruzione. La massa, a diretto contatto
con l’ambiente interno, consente di accumulare calore durante il
giorno, funzionando come volano termico sia d’inverno che d’estate.
In estate, in particolare, preservando la temperatura media radiante,
procura una vera sensazione di freschezza, diversa per qualità da
quella che produce il raffreddamento dell’aria prodotto con impianti
di condizionamento. All’esterno un forte spessore isolante protegge
l’edificio dal freddo invernale e dall’irraggiamento estivo, eliminando
i ponti termici. Anche nei climi caldi, infatti, la realizzazione di una
efficiente barriera di isolamento è il migliore sistema da utilizzare
per garantire l’efficienza dell’involucro. La scelta di quali materiali
isolanti e di quale inerte massivo siano da portare alla competizione
(consulenza di Pavatex, Naturalia Bau, Nesocell) sta avvenendo
attraverso la realizzazione di pacchetti di parete al vero le cui risposte
prestazionali vengono misurate con test fisici in camera climatica,
simulazioni matematiche dinamiche del comportamento della
costruzione in esercizio e monitoraggio del funzionamento attivo e
passivo dell’involucro.
Si sta inoltre mettendo a punto (azienda sponsor Italian
Manufacturing) un innovativo sistema di controllo dei dispositivi
di gestione del comfort (temperatura, umidità, qualità dell’aria,
luce naturale/artificiale) e di funzionamento energetico semipassivo.
Tale sistema di controllo metterà infatti in correlazione
qualità dell’aria esterna e comportamenti umani, con gli impianti
di trattamento dell’aria (prodotti ad hoc per i fabbisogni della casa
da FROST Italy, con la consulenza di Energytech), i consumi degli
elettrodomestici e i livelli di illuminazione naturale e artificiale, in
maniera tale da azionare o disattivare le macchine in funzione delle
necessità di ogni specifico momento.
Consultancy Chief; Maurita Glorioso 3D modeling; Marianna
Marchesi PhD Student – Detail Design; Irene Paradisi e Matteo
Rondoni MEP & Energetical Simulations; Gabriele Pasetti Monizza
Rules and Laws Verifing; Julia Ratajczak Master Student – Virtual
Modeling.
Chiara Tonelli

 

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We are updating the exterior views, here down our latest image:

view from the courtyard, - June 21st - 16:00 - Madrid
The North Wall of the house is decorated by a paiting by Italian artist Massimo Catalani, produced ad hoc for the project

view of the entrance door, - June 21st - 16:00 - Madrid
the door slides and is hidden in the space between the wall and the PV surface 

 

The 18th of November, Chiara Tonelli will present our house at the Bioarchitecture and Domotics Week, an important congress that takes place in Modena (North of Italy) and it’s focused on sustainable architectures and buildings.


Click here
to read more.

Il 18 Novembre, a Modena, Chiara Tonelli presenterà la nostra casa durante la Settimana della Bioarchitettura e della Domotica. L'importante convegno si strutturerà in diverse sessioni di lavoro che toccheranno tutti gli aspetti più rilevanti della domotica e della progettazione sostenibile, discipline che hanno come principali obiettivi il miglioramento della qualità dell’abitare e la riduzione degli sprechi energetici nel rispetto dell’ambiente, temi trasversali che interessano un pubblico sempre più vasto.

Clicca qui per saperne di più.

Aparte de que en las condiciones generales del concurso se incluya la de un tiempo limitado de montaje, somos conscientes de  que, una vez en obra, la rapidez de construcción será un elemento clave en términos de abarataje de costes. Es por esto que el desarrollo del proyecto ha venido estrechamente ligado al diseño de un elemento que aúne las instalaciones hidráulicas, térmicas, eléctricas y de ventilación.
 

El resultado es una suerte de caja que contiene baño, cocina, aparatos de climatización y ACS, perfectamente acabado y montado en fábrica. ¿Qué significa esto? Este módulo prefabricado estará dotado de tuberías sanitarias, cocina, electrodomésticos. En este box estarán también la canalización de flujos de aire, las barreras de calefacción y refrigeración, y un sistema dinámico de intercambio de calor: la columna de distribución de los fluidos calientes y fríos, y la de reparto de instalaciones eléctricas al  techo.


De este modo la construcción del resto de la vivienda resultará completamente libre de instalaciones, a excepción de la cubierta técnica que vendrá ya dotada de paneles radiantes en la parte superior así como de raíles eléctricos que portarán el sistema luminotécnico.

Se resume así el concepto de la rapidez: un mayor desarollo en fábrica con gran capacidad de implante para emplear así el menor tiempo posible en obra. El aumento en términos de calidad y la reducción significativa de gastos.

 

Oggi abbiamo utilizzato Ecotect per controllare la quantità di luce diretta che arriva a settembre sulla nostra facciata vetrata. Abbiamo calcolato la maschera d'ombreggiamento per due punti posizionati al centro delle due vetrate principali, quella del soggiorno e quella della camera da letto. Questi sono i grafici che sono venuti fuori:

per il soggiorno:

L'area verde è l'ombra data dalla copertura, quella arancione dal recinto, e il resto dai muri. Come si può vedere, nel caso del soggiorno la vetrata è in ombra nei mesi più caldi, da aprile a settembre, mentre è quasi sempre soleggiata nei mesi freddi.

per la camera da letto:

La situazione è abbastanza più critica. In particolare la vetrata appare sempre in ombra nei mesi freddi, e l'apertura sulla loggia della copertura fotovoltaica fa entrare la luce soltanto nei mesi e negli orari più "indesiderabili", ossia da giugno a ottobre tra le 11 e le 13.

Dobbiamo cercare di spostare i pannelli vetrati in copertura in modo che la luce entri in momenti in cui è proficua e non dannosa.

Ho provato a spostare l'apertura sul tetto fotovoltaico per capire come cambia il soleggiamento sulla vetrata della camera da letto:

nei primi due casi ho spostato l'apertura verso ovest, ogni volta di un modulo; quello che succede è che il soleggiamento si sposta avanti nel pomeriggio, ma rimane, a mio avviso, dannoso:

 

Nel terzo caso invece l'ho spostata vesro sud, mettendola al limite esterno della copertura:

 

Fattore Luce Diurna

Ho provato al volo a fare una simulazione del fld con ecotect. Non assicuro che sia affidabile, ma i dati sono decisamente confortanti, i valori appaiono alti anche nei punti più bui. Sarebbe utile però fare un contronto con i valori calcolati da Frascarolo. Ecco la griglia in pianta di come si distribuisce il FLD.

I valori non si leggono, ma quelli interni variano più o meno dal 17 al 38%.

 

Queste immagini invece rappresentano lo sviluppo dell'ombra nell'arco della giornata del 17 settembre dalle 10 alle 16, nel caso in cui il recinto sia alto 2.20m oppure 2.40m:

 

 

VERBALE DELLA RIUNIONE 2011-11-11

 

Il giorno 11/11/2011 si riuniscono il gruppo di Bolzano (BZ) e Roma Tre (RM3), presenti:

Bellingeri, Grimaudo, Antisari

Girasoli, Marchesi, Paradisi, Pasetti Monizza,

 

Ordine del giorno

  1. Copertura

  2. Lucernario

  3. Struttura

  4. Carichi Termici

  5. Qualità dell'aria indoor

  6. Assemblaggio della parete pesante

 

Primo punto odg:

RM3 per spiegare le scelte formali che hanno originato la nuova configurazione volumetrica di MED In Italy

RM3 comunica la decisione di utilizzare come strato di scorrimento delle acque meteoriche la copertura della casa senza interessare il campo fotovoltaico che quindi non sarà a tenuta d'acqua

Si utilizzerà una guaina non traspirante marca DERBIGUM che sarà posata fuori opera attraverso la formazione di elementi modulari di copertura a forma di “|_|” con le ali verticali dei moduli giustapposte e coperte con scossalina metallica a protezione dalle infiltrazioni di acqua

BZ consiglia di utilizzare un sistema di copertura ventilata sotto la guaina per permettere lo smaltimento del vapor d'acqua generato all'interno e garantire la traspirabilità della struttura.

Secondo punto odg:

si valuta di concerto la possibilità di realizzare lucernari a tetto apribili o lucernari fissi con sistema di ventilazione naturale sulla parete verticale congiungente la parte vetrata a quota 2,40 m con la copertura piana a quota più alta (bocchette o pannelli comunque progettati per ridurre al minimo i ponti termici).

Pur essendo a conoscenza delle problematiche inerenti la formazione di sacche di ristagno d'aria calda o viziata nella parte più bassa della casa nel caso di lucernari fissi si opta di comune accordo per questa opzione; BZ si impegna a studiare sistemi di apertura efficienti.

A questo proposito BZ consiglia di rimandare considerazioni riguardo il comportamento fluidodinamico dell'abitazione ad attività di monitoraggio successiva alla fase di costruzione.

Terzo punto odg:

BZ si impegna a studiare i dettagli delle soluzioni di attacco in copertura in breve tempo e chiede di avere al più presto indicazioni definitive sulla configurazione strutturale dell'edificio.

Schizzo soluzione proposta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RM3 ha già in agenda un incontro con gli strutturisti per il 14/11/2011

Quarto punto odg:

BZ si impegna a fornire i dati relativi alle potenze termiche richieste per procedere al dimensionamento dell'impianto di climatizzazione invernale ed estiva precisando che i dati utili per avere un risultato attendibile e ancora non completamente in loro possesso sono:

  • carichi termici per illuminazione (necessari dati da Ing. Frascarolo)

  • carichi termici per apparecchi elettrici (necessaria lista completa con schede tecniche complete)

  • le schede di utilizzo sono quelle definite dal calendario SDE

RM3 ha già comunicato che durante le visite le porte rimarranno aperte solo per il tempo strettamente necessario per permettere il passaggio dei visitatori

BZ si impegna a fornire a RM3 e FROST i carichi termici in una settimana (18/11/2011)

Quinto punto odg:

BZ chiede maggiori informazioni sulla qualità dell'aria a Madrid che da classifiche europee sembra essere una delle città più inquinate e potrebbe essere necessario un elevato tasso di ricambio d'aria per mantenersi all'interno dei valori limite del contest.

RM3 si impegna a dare supporto nella ricerca di dati utili.

Sesto punto odg:

Per mancanza di un sistema di chiusura adeguato si abbandona la soluzione di riempimento della parete con le sfere in COBIAX.

Si propone l'uso di tubi in materiale plastico (riciclato?) da disporsi preferibilimente in verticale per favorire il processo di convezione interna alla parete. Si rende necessario studiare il sistema di assemblaggio e disassemblaggio della parete, anche considerando l'uso di cinghie, pannelli prefiniti da montarsi in opera. I tubi dovranno essere manovrabili da un singolo operaio a mano o eventualmente tramite sistemi in grado di permettere contemporaneità nelle operazioni di riempimento del muro di sabbia e di lavorazione nelle parti esterne della casa.

 

Si chiude la riunione con aggiornamento a metà settimana.

Greenews.info - "La casa che verrà" : architettura green su Leonardo - 11 November 2011


La casa del futuro è già oggi. Almeno a giudicare dalle 19 abitazioni che sono si sono sfidate al Solar Decathlon 2011, l’Olimpiade dell’abitare green che si è tenuta lo scorso mese a Washington. Case a quattro dimensioni, case flessibili, case dall’aspetto antico e dall’altissima innovazione tecnologica ed energetica: le presenterà su Leonardo (canale 418 di Sky), nel programma ‘La casa che verrà’,  l’architetto Chiara Tonelli, team leader del progetto Med in Italy, il prototipo di casa ecologica che parteciperà al prossimo Solar Decathlon 2012.

Nelle dieci puntate del programma che andrà in onda ogni martedì (a partire da novembre), la conduttrice (uno dei volti di Real Time) ci mostrerà come potrebbe essere il nostro modo di abitare nel futuro, con una sensibilità maggiore nei confronti dell’ambiente e con la riscoperta delle conoscenze tradizionali. “È stato emozionante poter assistere con il team Med in Italy al Solar Decathlon statunitense perché ci ha aiutato a capire le dinamiche organizzative del concorso in vista della nostra partecipazione all’edizione europea 2012”, dice Tonelli. “Mostreremo al grande pubblico quali vantaggi comporta, dal punto di vista estetico, del comfort interno e del risparmio energetico ed economico orientarsi verso la scelta della casa solare”.

“Ci sono sembrati particolarmente interessanti e ispiratori alcuni dei prototipi proposti: ad esempio la casa del Belgio, la 4D Home del Massachusetts, ispirata alla quarta dimensione, quella del tempo dopo quelle dello spazio, così da seguire le esigenze familiari legate al susseguirsi delle stagioni”, spiega il responsabile delle strategie energetiche del team Med in Italy, il prof. Gabriele Bellingeri, docente di Tecnologia dell’Architettura all’Università Roma TRE. “ Ma abbiamo trovato anche molto interessanti alcune soluzioni strategiche legate alla realizzazione ed al montaggio dei prototipi come quella scelta dal Middlebury College nel Vermont, o del team New Zeland, come la flessibilità e l’innovatività della soluzione del Team della Appalachian State University”.

Med in Italy, il prototipo di casa che per la prima volta parteciperà agli oscar dell’architettura green, il Solar Decathlon Europe di Madrid dell’autunno 2012, è una casa pensata per il clima tipico del Mediterraneo, dove la copertura esterna fotovoltaica serve anche a ottimizzare l’escursione termica tra giorno e notte, mantenendo così una temperatura intermedia all’interno dell’edificio. L’intera abitazione è basata sul contrasto tra tecniche costruttive hi e low-tech. Le costruzioni tradizionali mediterranee sono generalmente realizzate in muratura, per sfruttare l’inerzia termica. Le pareti della casa Med in Italy saranno quindi costruite con strutture leggere riempite di materiale locale pesante. I muri possono funzionare così da volano termico sia in estate che in inverno. “L’amplissimo bagaglio di conoscenze tradizionali verrà declinato in un’architettura contemporanea e bella a vedersi. Stiamo studiando strategie per coniugare in maniera armoniosa un’impiantistica innovativa e  rivoluzionari sistemi di controllo per sfruttare al meglio le caratteristiche della costruzione e ottimizzare il funzionamento degli impianti e dei sistemi di captazione fotovoltaici”, spiega ancora Bellingeri.

Il progetto della casa mediterranea, realizzato da Università degli studi di Roma TRE, Università La Sapienza di Roma, Libera Università di Bolzano e Fraunhofer Italia, ha ricevuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e patrocini e contributi istituzionali da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dall’Agenzia Casaclima. Sponsor tecnici e professionali sono RubnerHaus, Frost Italy, Naturalia BAU – Pavatex, Italian Manufacturing, con la consulenza di Energytech.

http://www.greenews.info/comunicati-stampa/%E2%80%9Cla-casa-che-verra%E2%80%9D-l%E2%80%99architettura-green-su-leonardo-canale-418-sky-20111111/

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Ezterior View - SE Corner - June 21st - 16;00

 


Today we used Ecotect in order to control the quality of direct sunlight hitting the glass portions of our main facade.
We calculated the shading masks for two points positioned exactly in the middle of main glass doors, located in the
Bedroom and in the Living Room.

Here down is the living room diagram:

The area in green shows the shadow given by the roof, the orange area by the courtyard fence, and the remaining by the walls. The diagram shows how Come si può vedere, nel caso del soggiorno la vetrata è in ombra nei mesi più caldi, da aprile a settembre, mentre è quasi sempre soleggiata nei mesi freddi.

per la camera da letto:

La situazione è abbastanza più critica. In particolare la vetrata appare sempre in ombra nei mesi freddi, e l'apertura sulla loggia della copertura fotovoltaica fa entrare la luce soltanto nei mesi e negli orari più "indesiderabili", ossia da giugno a ottobre tra le 11 e le 13.

Dobbiamo cercare di spostare i pannelli vetrati in copertura in modo che la luce entri in momenti in cui è proficua e non dannosa.

Ho provato a spostare l'apertura sul tetto fotovoltaico per capire come cambia il soleggiamento sulla vetrata della camera da letto:

nei primi due casi ho spostato l'apertura verso ovest, ogni volta di un modulo; quello che succede è che il soleggiamento si sposta avanti nel pomeriggio, ma rimane, a mio avviso, dannoso:

 

Nel terzo caso invece l'ho spostata vesro sud, mettendola al limite esterno della copertura:

 

Fattore Luce Diurna

Ho provato al volo a fare una simulazione del fld con ecotect. Non assicuro che sia affidabile, ma i dati sono decisamente confortanti, i valori appaiono alti anche nei punti più bui. Sarebbe utile però fare un contronto con i valori calcolati da Frascarolo. Ecco la griglia in pianta di come si distribuisce il FLD.

I valori non si leggono, ma quelli interni variano più o meno dal 17 al 38%.

 

Queste immagini invece rappresentano lo sviluppo dell'ombra nell'arco della giornata del 17 settembre dalle 10 alle 16, nel caso in cui il recinto sia alto 2.20m oppure 2.40m:

 

On Monday, every two weeks, Chiara Tonelli will do a feature during the TV Show Geo&Geo called the “The new Ecological House” and focused on "Med in Italy" and solutions about green architecture. During the first episode she talked about the radiant floor and the insulated walls.

Click here to see the first participation of Chiara Tonelli at Geo&Geo on May 2011.

Ogni due settimane circa, il lunedì dopo le 17.30, Chiara Tonelli presenterà una rubrica durante il programma Geo&Geo  di RAI3 chiamata “la nuova casa ecologica” che sarà incentrata su "Med in Italy" e sulle soluzioni migliori dell'architettura green. Nella prima puntata la Prof. Tonelli ha parlato del pavimento radiante e delle pareti isolate.

Clicca qui per vedere sul sito RAI il video della prima partecipazione di Chiara Tonelli a  Geo&Geo a Maggio 2011:

Le immagini in allegato mostrano un tipo di proiettore che ben si potrebbe adattare al nostro ambiente domestico, dico questo perchè i prodotti dga sono orientati piu verso l'abito retail piuttosto che quello residenziale.

questo tipo di apparecchio non viene realizzato a binario ma il titolare dell' azienda si è reso disponibile per una personalizzazione del prodotto.

L' idea è quella di montare un attacco a binario sull' estremità dell' asta in modo tale da poter mantere l'idea originale della flessibilità del sistema di illuminazione.

L' attacco che andremmo a montare è costituito da due componenti (vedi note rosse nell' immagine); una a scomparsa all' interno del binario ed una che invece resta a vista.

Il riquadro in basso a sinistra mostra l'applicazione del sistema di cui sto parlando in cui la parte dell' attacco che resta a vista è ben proporzionata con  l' asta dell' apparecchio.

RIFLESSIONI:

Il dubbio su cui stiamo riflettendo è che l'attacco a vista possa risultare sgradevole  poichè sproporzionato rispetto all' asta sottile dell' apparecchio che ci piace.

Per risolvere questa questione stiamo valutando la possibilià di alzare il binario in modo tale da far sparire anche la componente non incassata.

Salve,

Negli ultimi due mesi ci sono state alcune modifiche alla geometria del progetto, abbiamo risolto e migliorato molti punti e situazioni e siamo felici di presentare i risultati 

La pianta è stata modificata cambiando l'ingresso e aumentando la dimensione del salotto, inoltre il patio perde la sua funzione di accesso alla casa e diventa un giardino privato


Le dimensioni della casa sono aumetate di poco ma gli spazi sono diventati più equilbrati,  

La sezione è stata articolata maggiormente ribassando l'ingresso e creando in questo modo un articolazione tridimensionale degli spazi. la vista che si pone al visitatore è questa

questa sezione differenza gli spazi di percorrenza piu bassi da quelli di vita piu alti e illumina il grande quadro di Catalani che coprira tutta la parete nord

 

 

 

 

Salve,

Ecco il nuovo dettaglio del lucernaio e della finestra sopraluce

 

 


Proposta abbozzata per il tour e  la sistemazione esterna della casa, la ringhiera è pensata con i montanti verticali metallici e gli elementi orizzontali come cavi, sempre metallici la pedana per ora lignea ma ci stiamo ancora ragionando.

Enrico e Carlo

 

Es bien sabido que en los climas donde se alternan el frío y el calor las construcciones que mejor funcionan térmicamente son las basadas en materiales pesados, como las casas tradicionales de piedra o ladrillo masivo. En nuestro caso debemos tener en cuenta que necesitamos de un sistema constructivo prefabricado y reversible: prefabricar y transportar una casa pesada es costoso y complicado, obteniendo resultados normalmente lejos de lo esperado.

Es por esto que utilizar la madera nos parecía la mejor solución: ya consolidado su uso en elementos prefabricados, es un material natural y renovable a través del cultivo, con un bajo contenido de energía primaria, mostrando además un excelente comportamiento sísimico.

Basta fijarse en las construcciones nórdicas tradicionales, que gracias a este material escasamente conductor del calor consiguen reducir en gran medida los puentes térmicos, a la vez que les permite tener una estructura ligera con grandes y diversas opciones de aislamiento. Se trata, sin embargo, de un modelo de construcción ligera que funciona bien sólo en climas fríos debido a su baja inercia térmica.


Optamos por la solución obvia: se construye y se transporta la estructura, después se rellena con un material pesado, ecónomico y de fácil disponibilidad sea cual sea la localización - la arena.

La arena pesa 1300-1550 kg/m3; es decir, que con 10cm de arena se obtiene una pared que pesará de media 140kg/m2. Si a esto le sumamos los 80 kg/m2 del resto de componentes murarios (estructura, aislamiento, etc.) tendremos una pared de 220kg/m2. Obtenemos así un valor similar al de las paredes masivas de construcción tradicional con su consiguiente capacidad de funcionamiento óptimo en términos de amortiguación térmica tanto en regímenes de invierno como de verano. La arena mejora también el comportamiento acústico de la vivienda, reduciendo las reverberaciones sonoras y realizando un formidable colchón acústico respecto del exterior, habitual punto débil de las construcciones ligeras.

Sobra decir que su comportamiento ignífugo es también ejemplar. Las nuevas soluciones para dotar de mayor inercia térmica a construcciones ligeras sean los PCM, materiales a cambio de fase con altísimas prestaciones, el más utilizado en la construcción es la parafina. Tanto en su comportamiento frente al fuego como en términos económicos no cabe duda que la arena es una solución mucho más acertada.


Obtenemos al final un muro grueso aunque no mayor de 50cm de espesor, una medida dentro de la tradición constructiva mediterránea; sabiendo además que generalmente la administración de los ayuntamientos impulsa un aumento del espesor murario para favorecer el aislamiento. Resumiendose así el primer punto: proyectar una casa ligera en su transporte y pesada en su comportamiento.

 

Abbiamo ipotizzato l'inserimento di impianti meccanici e dei serbatoi buffer per l'acqua all'interno dell'armadio tecnico modellato da Claudio.

L'impressione è che entri tutto, anche se le dimensioni dei macchinari non sono ancora quelle reali, ma solo ipotizzate. Bisognerà controllare che ci sia lo spazio necessario per far girare i canali, di cui però non abbiamo ancora le dimensioni.

I disegni qua sotto sono stati già inviati a Frost, che però non ci ha ancora fatto sapere nulla.

Restiamo in attesa di ulteriori informazioni dimensionali e delle caratteristiche dei macchinari per continuare con la modellazione.

Ecco come appare in questo momento l'armadio tecnico:

 

 

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