Volendo entrare in un livello di definizione del progetto, e contemporaneamente in un uso del programma, meno approssimativo sono partito ri-disegnando il pannello di copertura e gli elementi dell’involucro modulare, per arrivare alla progettazione di una struttura, estesa e bassa, a forma di parallelepipedo.
1_ Ho immaginato, quindi, una sezione composta da diversi elementi, i quali combinati in più variazioni costituiscono il pannello che appoggia su una guarnizione ed (eventualmente) su un distanziatore che regola la distanza nei confronti dell’intelaiatura di sostegno.
2_ Per disegnare questi elementi, sono partito creando una nuova “Famiglia” selezionando come file modello “Modello generico metrico”. Successivamente ho inserito i diversi spessori per mezzo di estrusioni.
Questa operazione, che mi ha facilitato nel disegno del pannello, non mi lasciava la possibilità di modificare lo spessore dei singoli strati. Inizialmente ho pensato che fosse dovuto ad un problema legato alla parametrizzazione dei “Profili metrici”: i valori, da me inseriti per crearmi diverse tipologie dello stesso elemento, avrebbero potuto assumere il ruolo di vincoli. Ma dopo aver eliminato i parametri ed aver ricaricato il “Profilo metrico” nella “Famiglia” il programma presentava lo stesso problema.
3_ L’idea, consisteva nel parametrizzare il pannello, così da avere la possibilità “spegnere/accendere” i vari strati, a seconda delle necessità progettuali.
Ho provato dunque ad utilizzare diverse tipologie di parametri.
Cliccando, nell’Editor di famiglie, su Inizio > Proprietà > Tipi di Famiglia è possibile creare un nuovo “Tipo di Famiglia”. A questo, inoltre, è possibile aggiungere dei parametri selezionando la “Disciplina” ed il “Tipo di parametro” più appropriato.
Dopo essermi creato tipologie (forse) più appropriate non sono però riuscito ad applicarle, per una conoscenza ancora “debole” del programma, al mio elemento. Diversamente dal tipo “Lunghezza”, usato esclusivamente fino a questo punto, “Numero” può essere utilizzato per raccogliere dati numerici eterogenei ed “Intero” per valori espressi sempre con un numero intero. Inoltre, mi sono incuriosito, nel vedere il comando Si/No in quanto potrebbe rivelarsi utile per il mio scopo.
Su questi pannelli pensavo poi di sviluppare anche una “Schedule”
4_ Successivamente, per proseguire nel disegno e nella progettazione, ho deciso di approssimare il pannello ad un unico spessore variabile (e quindi parametrizzato).
In questo caso, prima di passare al progetto, mi sono creato diversi “Tipi di famiglia” del pannello ed ho caricato il file della “Famiglia” all’interno di una nuova “Famiglia” - “Pannello di facciata continua metrico” in quanto intenzionato a lavorare con i pannelli su un “Curtain wall”– dando vita ad una operazione di nesting.
5_ Per creare l’intelaiatura di sostegno sono invece partito aprendo un nuovo file di “Progetto”, e iniziando a lavorare su una “Griglia” – Inizio > Riferimento - così da impostare il lavoro.
Stabilito un passo di 1,2m per l’intelaiatura verticale della griglia, mi sono concentrato nel tentativo di definire un passo variabile dell’intelaiatura orizzontale (tra una campata e l’altra). Non riuscendo, però, a parametrizzare le distanze orizzontali, con le tre tipologie di lunghezza del pannello, le ho impostate manualmente. Soluzione che, se da una parte mi permette di controllare le singole disposizioni, dall’altra, negandomi una disposizione “random” mi impedisce di giocare con la progettazione e con il programma.
6_ Questa casualità si è rivelata sempre più interessante. Ciò che immagino, è infatti una struttura, che oltre a variare nella pannellatura di copertura per quanto riguarda le funzionalità o i colori dei diversi pannelli, fosse in grado si subire dei cambiamenti nella disposizione dei pilastri, in quanto le distanze tra questi vengono dettate dalla corrispondenza con la grandezza dei diversi pannelli. Ciò che mi chiedo, è se fosse possibile stabilire una relazione tra i pilastri sottostanti ed i pannelli (che ho provato ad applicare, impropriamente e fallendo, tramite un “Curtain Wall” di copertura); e quindi, anche se questa parte non mi è molto chiara, più direttamente tra le due griglie: quella appartenente al livello 0 e quella riguardante il sistema dei montanti del “Curtain Wall”.
7_ A questo punto ho creato una nuova “Famiglia” di “Pilastro metrico”, all’interno della quale, disegnando un estrusione su percorso, ho caricato il “Profilo Metrico” della struttura portante in profili tubolari di acciaio saldato che volevo creare.
Completato il disegno del pilastro, l’ho caricato nel progetto e selezionando la porzione di griglia alla quale ero interessato l’ho inserito attraverso il comando “Su Griglie” – Modifica | Posiziona Pilastro > Multipli -.
8_ Come ultima cosa, ho provato a disegnare una trave reticolare partendo da un template di “Travi reticolari strutturali metriche”. Sull’argomento, però, ho poche conoscenze e non ho quindi capito se devo continuare a lavorare direttamente su questa “Famiglia” definendo un valore per il passo relativo all’anima centrale ed instaurando una relazione che porta a crescere la trave senza alterare la dimensione del passo, o se invece devo nidificare questa famiglia all’interno di quella “Telaio strutturale metrico – Travi e rinforzi” che sembra funzionante e facilmente gestibile davanti ai cambiamenti della trave.
Alcune di queste cose ho provato sia a studiarle sul Manuale dell’utente fornito dall’Autodesk, dove è fornita una spiegazione dei comandi e qualche applicazione, sia sui vari siti suggeriti, non trovando però molto materiale.