La comprensione delle regole architettoniche degli antichi, ci permette di di rielaborare un linguaggio noto. Bramante conosce l'architettura classica, ma prende i suoi elementi e ci gioca pervenendo a soluzioni estremamente diverse. La sovrapposizione degli ordini è ben descritta sull'ovato tondo del colosseo, ma se prendiamo una serie di cerchi concentrici li congiungiamo secondo una tangente e sfalziamo in altezza i cerchi, otteniamo una spirale sulla quale la successione delle singole colonne produce la loro sovrapposizione.
A volte solo le cose note sono rassicuranti per l'occhio umano, eppure un buon progettista dovrebbe saper comporre anche soltanto con gli elementi noti. Il caso di raffaello è molto suggestivo poichè comunica un pensiero attraverso la riproposizione degli ordini.
Le due immagini sono molto importanti, è curioso che ricercando il passato si generino cose così innovative...Nel caso di Raffaello la regola crea il dipinto, infatti riproponendo gli ordini si genera la stasi che stride con il movimento delle figure umane. Forse l'espressività delle persone è l'unica cosa che non è parametrizzabile.
Bramante e Raffaello giungono a rielaborare l'architettura classica in maniera molto sapida, pensando già in tre dimensioni le componenti architettoniche. Non mi sembra che gli architetti contemporanei abbiano questa capacità, nonostante i mezzi. Nel caso di Bramante poi la forma è legata alla funzione e la sovrapposizione degli ordini è reinterpretata in maniera eccezionale. Qualcuno conosce edifici contemporanei così ben concepiti?
Non credo che sia giusto confrontare l'architettura del passato con quella contemporanea. Le forme classiche sono ben consolidate nell'immaginario comune; l'esempio è comunque un bell'edificio, ma per gli architetti contemporanei è normale che sia più difficile.
Per quanto nuove siano le forme proposte da Raffaello, l' artista non prescinde mai dal comunicare un senso di tettonicità: è in questo di molto superiore alle ricerche puramente formali degli ultimi anni, che proprio per la mancanza di una loro edificabilità rischiano di rimanere sulla carta.
Commenti
Manuel Giugliano
Mer, 21/10/2009 - 15:46
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IL NUOVO E' IL VECCHIO
La comprensione delle regole architettoniche degli antichi, ci permette di di rielaborare un linguaggio noto. Bramante conosce l'architettura classica, ma prende i suoi elementi e ci gioca pervenendo a soluzioni estremamente diverse. La sovrapposizione degli ordini è ben descritta sull'ovato tondo del colosseo, ma se prendiamo una serie di cerchi concentrici li congiungiamo secondo una tangente e sfalziamo in altezza i cerchi, otteniamo una spirale sulla quale la successione delle singole colonne produce la loro sovrapposizione.
ste.colagrande
Ven, 23/10/2009 - 12:16
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L'arte che comunica
A volte solo le cose note sono rassicuranti per l'occhio umano, eppure un buon progettista dovrebbe saper comporre anche soltanto con gli elementi noti. Il caso di raffaello è molto suggestivo poichè comunica un pensiero attraverso la riproposizione degli ordini.
GianmarcoMattei
Ven, 23/10/2009 - 19:33
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I veri artisti
Le due immagini sono molto importanti, è curioso che ricercando il passato si generino cose così innovative...Nel caso di Raffaello la regola crea il dipinto, infatti riproponendo gli ordini si genera la stasi che stride con il movimento delle figure umane. Forse l'espressività delle persone è l'unica cosa che non è parametrizzabile.
LauraCarati
Lun, 26/10/2009 - 15:00
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Passato VS presente
Bramante e Raffaello giungono a rielaborare l'architettura classica in maniera molto sapida, pensando già in tre dimensioni le componenti architettoniche. Non mi sembra che gli architetti contemporanei abbiano questa capacità, nonostante i mezzi. Nel caso di Bramante poi la forma è legata alla funzione e la sovrapposizione degli ordini è reinterpretata in maniera eccezionale. Qualcuno conosce edifici contemporanei così ben concepiti?
mar.nicoletti
Mar, 27/10/2009 - 09:23
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Non credo che sia giusto
Non credo che sia giusto confrontare l'architettura del passato con quella contemporanea. Le forme classiche sono ben consolidate nell'immaginario comune; l'esempio è comunque un bell'edificio, ma per gli architetti contemporanei è normale che sia più difficile.
Valerio Socciarelli
Mar, 27/10/2009 - 11:04
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Per quanto nuove siano le
Per quanto nuove siano le forme proposte da Raffaello, l' artista non prescinde mai dal comunicare un senso di tettonicità: è in questo di molto superiore alle ricerche puramente formali degli ultimi anni, che proprio per la mancanza di una loro edificabilità rischiano di rimanere sulla carta.