blog di marika

Per questa quinta esercitazione abbiamo analizzato le  parti vetrate del nostro progetto, composto da cinque edifici autonomi collegati con dei "ponti" adibiti a servizi di diverse larghezze, che variano dai 2 m sino a prendere l'intero lato del piano interessato e posti a diverse quote in corrispondenza dei servizi.

Questa seconda ipotesi mantiene come la prima la scelta di giocare sulle altezze dei volumi, seguendo un movimento ascendente da viale trastevere verso via degli orti di cesare. I diversi edifici penetrano e tralano tra di loro creando una sorta di "puzzle".

Il progetto consiste nella realizzazione di abitazioni temporanee che siano dotate di servizi e spazi da vivere in comune. Le abitazioni sono alloggi, minialloggi e alloggi ad albergo e devono essere integrate ai servizi per un totale massimo di 5000 mq. Nella progettazione del complesso bisogna fare attenzione al dislivello di 6 mt che c’è tra il lotto e Via Trastevere su cui si affaccia.

In questa seconda esercitazione, ho dettagliato maggiormente la casa in quanto presenta elementi che influenzano l’impatto delle radiazioni solari sull’abitazione (come l’aggetto del tetto e il portico ). 

La mia abitazione ha un tetto con falde inclinate. Per la prima esercitazione ho modellato due volumi diversi, modellando appunto il volume del tetto a parte dal volume di base e poi ho inclinato i lati. Ora per la seconda ho aggiunto la sporgenza delle falde che aggettano e portano ombra sull'edificio. Mi chiedevo se c'è un modo per creare un corpo unico senza che si vedano tutte le linee di unione tra i vari volumi o se, eventualmente, è giusto farli così.