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Tema dell'anno - Solar Decathlon - Parte 2 - Casa in X-Lam - Massa concettuale e reference

Dopo tutto l'excursus della Parte 1 sulle motivazioni che mi dovrebbero spingere verso la progettazione della mia casa per il Solar Decathlon, ho cominciato a porre i primi "filtri" sul mio progetto.

Innanzitutto occorre come prima cosa stabilire una tipologia edilizia, in quanto risulterebbe troppo complesso (e non so se sia proprio tecnicamente possibile) rendere parametrico un materiale edilizio e selezionarlo invece che un altro, per cui parto dal presupposto che sia prevalentemente in LEGNO.  Essendo la casa da costruire smontabile e rimontabile dovrei escludere ogni tipo di malta e procedere tramite incastri del legno stesso o ausilio di piastre metalliche.
La prima tipologia fattibile da me analizzata è stata quella Blockhaus:

Questa tipologia tuttavia l'ho esclusa, seppur comoda come assemblaggio, per gli elevati costi rispetto a quella che mi accingo a presentare.

La mia scelta è inizialmente ricaduta sulla PAGLIA. Un po' per la novità ( per quanto mi riguarda ) e un po' per l'ecosostenibilità del tipo ( completamente naturale ) e del prezzo (decisamente inferiore rispetto al blockhaus), ho trovato due possibili soluzioni in merito: utilizzare i blocchi di paglia compressi come muri portanti, oppure la paglia come isolante termo-acustico e relativa intelaiatura in legno.

La scelta di un muro portante in paglia comporta tuttavia un grosso limite nella disposizione degli spazi interni, in quanto per un lotto della dimensione di 10x10 sicuramente meno di 75cm di spessore non si può costruire nulla. Il muro stesso nella sua interezza sarebbe comunque isolante sia termicamente che acusticamente, quindi occorre valutare se essere "puristi" e fare tutta la casa in paglia, oppure usarla solamente come isolante.
 

Valutati i pro e i contro, e dopo aver letto numerosi saggi in merito, avevo deciso di fare una casa con muri perimetrali portanti in blocchi di paglia compressi, e tramezzi in legno isolati con fiocchi di cellulosa, un isolante ottenuto tramite tritamento di fogli di giornale uniti ad un collante.

http://www.youtube.com/watch?v=v9AE3icyvmI&feature=related

L'unico svantaggio di questo metodo è il fatto che non sia a secco, tuttavia possiamo considerare il tramezzo nella sua integrità di isolante e pannelli di rivestimento.

Gli esperti del settore consigliano di rivestire i muri portanti di argilla, solamente che comprometterebbe la smontabilità dell'edificio. Per gli interni sto ancora valutando la possibilità di utilizzare dei pannelli di cartongesso o di gessofibra anzichè di legno, valuterò sul momento.

L'altro punto da cui partire è la forma, che ho deciso di tenere abbastanza semplice, con dei margini di editabilità nella forma, e tenendo conto anche degli interni la forma da cui sto partendo nella progettazione è la seguente:

Purtroppo ho riscontrato da parte di alcuni architetti che hanno già progettato con la paglia che la smontabilità non è un fattore facilmente associabile a questo tipo di costruzione. La paglia si disfa, necessita quasi sempre dell'intonacatura per raggiungere la resistenza REI richiesta, per cui la mia scelta è ricaduta sull'X-lam, più costoso, ma decisamente di facile montaggio e trasporto.

Ho passato in rassegna un po' di stratigrafie e ho adattato alle mie esigenze il metodo dell'Xlam con quello dell'intelaiato.

Attualmente sto creando il muro in Revit, non so se sia indispensabile fare tutti gli strati visto che il muro viene trattato come blocco, però cerco di dare tutte le informazioni necessarie al futuro costruttore, così da risparmiare su costi di comunicazione e eventuali adattamenti di progetto.

Dopo aver deciso di procedere per step, ho pensato ad una possibile disposizione dei locali interni, che potete vedere nella gif sottostante. Chiaramente è solo una bozza, messa al fine di capire il posizionamento dei cavedi e cominciare a pensare alla parametrizzazione dei muri, del tetto, e delle finestre.

Questa modellazione e puramente a carattere propedeutico, sto cercando di capire quali quote bloccare e quali parametri condivisi creare. Sicuramente devo creare una famiglia finestra editabile.
Questo è il primo rendere di prova fatto senza materiali e con finestre di dimensioni casuali giusto per avere un idea della disposizione delle stanze e della funzionalità.

Una volta stabilita la geometria del mio edificio, e le relative quote, devo occuparmi della parametrizzazione del fotovoltaico sul tetto e delle finestre in modo tale che venga rispettato il Fattore Medio di Luce Diurna prescelto.
Affinchè io possa gestire correttamente la matrice del fotovoltaico sul tetto, a seconda dell'orientamento delle falde, che gestirò nel prossimo post, è necessario trattare la copertura come famiglia, in modo da gestire i parametri riferiti ad esso.
Essendo i parametri non utilizzabili all'interno del progetto, diventa necessario per me editare una famiglia tetto, o qualcosa di simile. Ho pensato la soluzione migliore fosse ricreare un fittizio tetto dato da più famiglie basate su superficie, ma come suggeritomi dal professore la soluzione migliore è di creare una MASSA CONCETTUALE.

Il mio progetto ha una geometria relativamente semplice e pulita, per cui la gestione dei parametri attraverso la famiglia Conceptual Mass è l'ideale.

Nella seguente GIF ho circa ricreato il percorso che ho fatto dall'inizio alla fine della creazione della massa concettuale.

Per avviare la creazione di una massa concettuale è necessario fare New ---> Conceptual Mass ---->selezionare il template Generic Metric Adaptive, e dopo aver impostato le unità di misura tramite Project Units, iniziare con la modellazione:

Considero terminata la seconda fase, relativa al concept, e procedo con la fase di Dettaglio e parametrizzazione.

Commenti

caro Mugen,

ottime riflessioni!
Potremmo anche pensare di farti delegare dalla norma della smontabilità,
ma siccome mi sembra un tema interessante, per la sua natura intrinsecamente
tettonica, mi piacerebbe proseguissi.

Tra la blockhaus e le murature gettate in opera, infatti, il legno offre un'alternativa
che è il famoso baloom frame, a cui è possibile ricondurre il sistema per pareti portanti
che usa RUBNER, nell'altra sua linea di produzione, che è quella che usiamo per la nostra
casa e che è documentata nei video.

A quei telai, infatti si può pensare di inserire isolanti di vario tipo, 
prova a guardarti un po di esempi anche nei video. Eccoti il fissaggio
dei pannelli FERMACELL con la macchina a controllo numerico dedicata:

Ottima la sperimentazione sulla massa.
Puoi provare a lanciare delle analisi energetiche super-preliminari, con Revit stesso
o se vuoi con Vasari, e lavorare in modellazione comparata a prescindere dai risultati
singoli della analisi, è interessante vedere come variano nelle diverse opzioni di pianta e configurazione
tridimensionale che proponi.

Quindi lanciare l'analisi su piu variazioni del modello e conforntarle, c'è tra l'altro anche uno strumento
specifico per i paragoni, almeno in project vasari. 

a prestissimo,
S.C.

 

La ringrazio per i link professore ( PS: come si fa a mettere i video di youtube visualizzabili dalla pagina? Ho provato modificando il codice usando l'Embed ma non succede nulla, manco aggiungendo un oggetto flash!). Li avevo visti tutti con premura, solamente che ho deciso per scelta mia personale di continuare con l'Xlam. Preferisco cercare di creare un progetto che sia più montabile facilmente e intuitivamente in opera piuttosto che in fabbrica. Questo forse farà venir meno la prefabbricazione, però lo sto strutturando in modo tale da far arrivare direttamente i pannelli di Xlam pronti, vediamo che succede!

Project Vasari l'ho scartato inizialmente perchè il mio intento è di creare un progetto che valuti in real-time i parametri fondamentali di ombreggiamento e di rendimento fotovoltaico. Probabilmente ragionerò utilizzando come riferimento la legislatura italiana, i 2000 km di estensione dello stivale mi permettono comunque di mantenere coerente il mio ragionamento. Penso che utilizzerò Project Vasari in fase finale, attualmente intendo proseguire parametrizzando ogni fattore possibile per il rendimento energetico (senza contare che sto faticando parecchio ad impostare in Revit i muri in Xlam!). Alcune cose dette in questo commento le ricopio sopra nel post così che lo vedano tutti ;)

un ragazzo che anni fa, con metodi molto limitati del periodo
aveva fatto un bel lavoro di parametrizzazione di pannelli!
Guardalo in modo "non letterale"!

Che ci creda o meno qualche settimana fa avevo visto anche questo! Lavoro esemplare sul pannello, io cerco tuttavia di rendere il progetto in se parametrico al massimo ,più che il pannello! La cosa difficile è far collimare i parametri tra di loro all'interno del progetto ed andare ad aggiungere localmente dei parametri nelle famiglie per il mio tornaconto finale! Sto facendo infatti una "mappa" dei parametri, che si nidificano in parecchi modi, quindi ne ho necessità per evitare di perdermi! Adesso sto pensando alla pianta comunque, ho scoperto le istruzioni Select Case che fanno al caso mio, nei prossimi tempi sicuramente le applicherò, probabilmente per far si di avere con un semplice parametro una pianta diversa, sempre che si possa!

http://wikihelp.autodesk.com/Inventor/ita/2012/Help/0073-Autodesk73/0673-iLogic673/0675-Istruzio675