"E che fa Dio di questo flusso d’anatemi
che ogni giorno sale verso i suoi cari Serafini?
S’addormenta al dolce suono di certe bestemmie paurose
come un tiranno rimpinzato di carne e di vino.
Certo che i singhiozzi di suppliziati e martiri
sono proprio un’inebriante sinfonia,
se i Cieli ancora non ne sono sazi
dopo tanto sangue sparso per la loro voluttà!
Gesù, ricordati nell’Orto degli Ulivi!
Tu pregavi in ginocchio, nella tua semplicità,
quello che nel cielo rideva al suono dei chiodi
che ignobili carnefici ti piantavano nelle carni vive.
A che pensavi quando fu sputata addosso a te, divino,
la crapula del corpo di guardia e degli sguatteri?
A che pensavi quando ti conficcavano le spine
nel cranio dove viveva l’immensa umanità?
o quando s’allungavano le tue braccia distese
col peso orribile del tuo corpo spezzato? o quando
colava sangue e sudore dalla tua pallida fronte?
o quando, infine, fosti esposto a tutti per bersaglio?
Pensavi forse a quei giorni così fulgidi e belli,
quando venuto per adempiere la promessa eterna
percorrevi, in groppa a un’umile asina,
strade sparse di fiori e ramoscelli?
Pensavi a quando frustavi i vili mercanti a tutta forza,
avevi il cuore gonfio di speranza e ardore
e diventasti poi signore? Di’, ma il rimorso
non t’è penetrato nel fianco giù della lancia?
-Per quel che mi riguarda, andrò via soddisfatto
da un mondo ove l’azione non è sorella del sogno;
m’auguro di spada ferire e di spada perire!
San Pietro rinnegò Gesù… e fece bene!"
Charles Baudelaire
Sono recentemente stato a Gerusalemme, prendo quindi spunto per la modellazione di un albero che non troviamo normalmente a Roma (tranne per alcuni casi eccezionali: vedi il tetto del Palazzo dei Congressi di Libera, con annesso teatro all'aperto), ma particolarmente presente nel Vicino Oriente: l'ulivo.
Il Getsemani (parola aramica, il cui nome - gath shemanim - significa precisamente "torchio d'olio" e presuppone dunque la presenza di un oliveto, munito di pressoio) è un piccolo uliveto fuori la vecchia città di Gerusalemme sul Monte degli Ulivi, nel quale gesù si ritirò dopo l'ultima cena prima di essere tradito da Giuda ed arrestato.
« Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare. » (Matteo 26,36)
« Ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!.
E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: Amico, per questo sei qui! Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. »
Già dal IV secolo si indicava come il Getsemani un luogo poco oltre il Cedron, lungo l'odierna strada da Gerusalemme a Betania, dove sono ancora oggi superstiti parecchi ulivi di età centenaria se non addirittura millenaria. In quello che è ritenuto l'orto degli ulivi è stata edificata una basilica, la cosiddetta "basilica dell'Agonia".
Il podere apparteneva probabilmente a uno seguace di Gesù poiché questi, secondo la testimonianza di Giovanni, era solito recarvisi con i propri apostoli tanto che lo stesso Giuda era certo che il maestro si sarebbe recato lì durante la notte.
Non appena giunsero nel giardino, Gesù ordinò ai dodici di accamparsi lì mentre lui si allontanava per pregare. I Sinottici rendono noto il profondo turbamento di Gesù che, in preda a una terribile angoscia, chiedeva ai tre compagni di rimanere svegli con lui e pregare. Poi, scostatosi da loro "quasi un tiro di sasso" Gesù si accasciò a terra per pregare, chiedendo a Dio di potersi allontanare da quel "calice" al quale era destinato.
MANTEGNA
Secondo una versione romanzata della vicenda, avvenne qui, nell'estremo momento di debolezza, il secondo incontro con il demonio, preannunciato da Luca con la frase "il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato".
GRIGORJEWITSCH
Tornato indietro Gesù trovò i tre apostoli prediletti che dormivano e li richiamò alla preghiera: "Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole". Tornato a pregare, pregò con la stessa intensità di prima ma, affranto nella sua angoscia, cercando un conforto umano ritrovò i discepoli ancora addormentati. Dopo averli risvegliati, si ritirò a pregare per la terza volta e con le stesse parole già ripetute prima. In lontananza si udiva già l'arrivo delle guardie del Sinedrio e Gesù, richiamati a sé i discepoli gli ordinò di alzarsi perché il traditore era ormai arrivato.
GOYA
BOTTICELLI
Mentre Gesù parlava con i discepoli entrò nel giardino Giuda Iscariota, seguito da una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti.
Giuda era a guida di questa folla, poiché era certo che il maestro si sarebbe recato nell'orto del Getsemani durante la notte. Il Sinedrio l'aveva ingaggiato perché rendesse la cattura di Gesù libera dalla visione della folla che senza alcun dubbio avrebbe scatenato una rivolta popolare pur di liberare il profeta galileo. Giuda aveva dato un ordine alle guardie del seguito: "Quello che bacerò è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta". Giunto vicino al maestro, il traditore lo baciò su una guancia, ricevendo come risposta: "Con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo?".
GIOTTO
TIEPOLO
Per quanto riguarda l'ulivo: è una pianta molto longeva, in condizioni climatiche favorevoli può vivere anche mille anni.
Il fusto è cilindrico e contorto, con corteccia di colore grigio o grigio scuro, il legno è molto duro e pesante. La ceppaia forma delle strutture globose, dette ovoli, da cui sono emessi ogni anno numerosi polloni basali. La chioma ha una forma conica, con branche fruttifere pendule o patenti (disposte orizzontalmente rispetto al fusto) secondo la varietà.
È una pianta sempreverde, la cui attività è pressoché continua con attenuazione nel periodo invernale. Le foglie sono opposte, coriacee, semplici, intere, ellittico-lanceolate, con picciolo corto e margine intero, spesso revoluto.
Passiamo adesso alla modellazione parametrica:
Sono partito dall'analizzare dimensionalmente uno degli ulivi del giardino - quello più piccolo.
Dopo aver analizzato dal punto di vista dimensionale l'ulivo, traspongo i diversi livelli (A;B;C;D;E;F) sul programma Vasari, a diverse quote (1,75 metri il primo livello, mentre gli altri sono distanziati tra di loro di 0,5 m oppure 1,1 m).
Creo a questo punto diverse cirfonferenze, le quali non sono però Concentriche, ma bensì disassate le une rispetto alle altre. A collegarle non c'è quindi un solo asse, ma diversi assi che distano tra di loro di una lunghezza che varia dai 10 ai 25 centimetri (come si vede nell'immagine che tratta l'analisi dimensionale).
Ho quindi provato a creare un solido partendo da queste diverse circonferenza NON concentriche e di raggio diverso, non riuscendovi.
Ho deciso quindi di creare una forma semplificata, con circonferenze di diverso raggio ma questa volta - sì - concentriche.
A questo punto, crea la mia massa.
Ho infine parametrizzato i dati del modello, in modo che possa essere facilmente modificabile all'occorrenza. Partendo dalla vista x-ray, arrivo alla voce "parameter properties".
Per modificare i parametri, basta andare sulla voce family types ed il gioco è fatto.
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S.C.