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Es_1 Lab_6 : Analisi ombreggiamento Lotto 8 - Garbatella, Roma

Se la Garbatella è considerata un valido esempio di città-giardino lo è certamente diventata solamente dopo la sua riscoperta successiva alla metà del '900. La peculiarità degli spazi e delle sue architetture deriva dalle affascinanti e particolari tipologie edilizie che si sviluppano sulla sommità del colle Ostiense a Roma; l'intero quartiere è organizzato per lotti, numerati, che sono stati costruiti in diversi anni a partire dalla posa della prima pietra il 18 febraio 1920 a piazza Benedetto Brin.

I motivi che spinsero l'amministrazione, e il Re Vittorio Emanuele III, alla sperimentazione di un quartiere come quello della Garbatella furono molteplici ma non ci soffermeremo ad analizzarli, è invece interessante fare una piccola "deviazione" per poter arrivare con maggiore consapevolezza all'analisi del soleggiamento del Lotto 8. Per tutto il primo periodo di espanzione, il quartiere contava meno di una decina di lotti, tutti quanti composti da villette di due/tre piani organizzate intorno ad un cortile/giardino interno. La densità che questa tipologia edilizia proponeva non era sufficiente per poter far fronte al flusso migratorio che si spostava dalle campagne del centro Italia verso la Capitale e si cominciò a costruire, sempre rimanendo coerenti con le prime tipologie edilizie, nuovi edifici e lotti con densità assai maggiore.

LOTTO VIII

Come mostrato nello schema sovrastante, l'architetto Plinio Marconi trovò una soluzione ottimale per risolvere il problema di Densità. Lo stesso impianto utilizzato fino ad allora fu preso e copiato: villette di due/tre piani organizzate intorno ad un ricco giardino interno. La genialità dell'architetto fu quella di prendere i "villini" ed adagiarli sopra ad una nuova parte basamentale di due piani, permettendo l'accesso alla corte interna tramite 3 passaggi ad arco, mantenendo la diversità tipica di ogni singolo villino solamente dal 3° piano fino al 5°. Il risultato fu un oggetto architettonico assai funzionale e indubbiamente interessante, con balconi, aggetti, terrazze tutti differenti; ogni piano superiore al 2°, e quindi ogni appartamento, è differente da qualsiasi altro presente nell'edificio, mantenendo lo stesso impianto solo per i primi due piani.

 

Lo studio dell'ombreggiamento interno è molto più interessante rispetto a quello sui prospetti esterni: la vegetazione del giardino ha un ruolo fondamentale nello studio del soleggiamento sopratutto perchè è emerso che nella fase di progettazione dei piani a "villino" le altezze sono state studiate per evitare che nell'interno i corpi di fabbrica si ombreggino fra di loro. Nel complesso gli edifici circostanti non proiettano ombre importanti sulle facciate Nord e Nord-Est (essendo queste ultime o soleggiate o totalmente in ombra). I prospetti lungo strada a Sud e Sud-Ovest sono ombreggiati solo in particolari orari del giorno dai due edifici adiacenti e comunque le ombre proiettate rimangono "basse" (essendo gli edifici sufficientemente distanti).

[Fall Equinox - 9:00 > 11:30 > 14:30 > 17:00]

[Winter Solstice - 9:00 > 11:30 > 14:30 > 17:00]

[Spring Equinox - 9:00 > 11:30 > 14:30 > 17:00]

[Summer Solstice - 9:00 > 11:30 > 14:30 > 17:00]

 

COSTRUZIONE DEL MODELLO

Nella costruzione del modello in Vasari era quindi ovvio cominciare inizialmente con l'estrusione di un unico solido che rappresentasse il "basamento" di due piani, per poi andare ad aggiungere i blocchi dei piani successivi uno per uno. Per farlo era necessario prima impostare la localizzazione (Analyze>Location) e importare l'immagine in pianta tramite le mappe di Google (Location>Import Site Image). Una volta inserita la base è stato sufficiente "ricalcare" la pianta di tutto l'edificio (Model>Create Mass) per poi estrudere il basamento (una volta creata una superficie Create Form>Solid  Form).

Seguendo lo stesso procedimento sono state aggiunti tutti i piani rimanenti, modificando le altezze dei vari solidi a seconda delle differenze di altezza del palazzo. Allo stesso modo, per poter creare gli archi che permettono l'accesso al cortile interno, è stato necessario procedere simulando una sottrazione boleana da un solido rettangolare e una semi circonferenza; per fare questo è sufficiente creare una superficie che simuli la bucatura ed estruderla come se fosse un solido di sottrazione (Model>Create Mass>Create Form>Void Form).

 

 

 

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Post modificato 07/08/2014