Come primo approccio al mondo delle famiglie parametriche ho provato a creare una libreria seguendo come concept l’immagine grafica di un equalizzatore audio.
Si sceglie inizialmente il modello di famiglia da utilizzare, nel nostro caso "Metric Generic Model roof based" a cui è associato una particolare interfaccia interattiva.
La libreria che vado a creare è composta da quattro fasce modulari in ognuna delle quali sono inserite delle mensole ad altezza variabile ed alla base degli elementi verticali che mi vanno a definire un volume pieno, una sorta di podio.
Per prima cosa vado a definire i piani di riferimento in pianta con il comando da tastiera RP in maniera tale da cominciare a impostare l' "ossatura" della mia libreria. Come base quindi inizialmente vado a strutturare dei piani all'interno dei quali posso gestire lo spessore dei miei elementi verticali: a due a due vado a quotare con il comando DI per poi selezionare tutte le quote e, tramite LABEL--> ADD PARAMETER, associore il parametro "spessore". Successivamente quoterò anche la larghezza dei moduli e lo spessore della libreria andando a definire rispettivamente i parametri "larghezza mensola" e "profondità libreria".
Con CREATE-->EXTRUSION vado a realizzare prima gli elementi solidi verticali che mi dividono la libreria in moduli uguali e poi gli elementi, anch'essi verticali, di tamponatura alla base (per definire il podio sopra citato). Con il comando ALIGN i solidi vengono vincolati ai piani di riferimento, quindi vengono fatte delle prove di variazione per vedere se tutto funziona correttamente.
Arrivato a questo punto non mi rimane che definire gli elementi orizzontali, sempre tramite il comando EXTRUSION, ricordandomi di allineare i solidi ai piani di riferimento orizzontali e verticali che formano l'ossatura della libreria, al fine di poter controllare parametricamente tutti gli elementi che compongono la mia famiglia. Con ALIGN associo un vincolo interno alle mensole con valore noto di spessore pari a 3 cm.
Nel concept iniziale l'idea era quella di creare un libreria che volendo potesse essere accostata ad altre (rese diverse dai parametri che andrò di seguito a definire), dando un effetto di "equalizzatore". Per fare ciò ho quindi impostato 5 differenti parametri di altezza per gli elementi verticali (verticale1, 2, 3, 4 ,5), 5 parametri per gli elementi verticali di tamponatura dei podi (base1, 2, 3, 4, 5) e per ogni mensola un parametro che mi defisce l'altezza da terra (ponendo attenzione alla distanza minima tra una mensola e l'altra al fine di potervi inserire libri e quant'altro).
Ho creato in questo modo la mia libreria, alla quale aggiungo il parametro materiale: in questo modo, nella creazione dei "tipi libreria", posso variare caratteristiche sia quantitative che qualitative.
Inserendo la famiglia "LibrarySound1" in ambiente progetto ( LOAD INTO PROJECT ) posso cosi scegliere il tipo di libreria che preferisco.
La libreria in totale risulta essere composta da 36 elementi dallo spessore di 3 cm. Con un parametro "larghezza mensola" di 50 cm si ha la possibilità di alloggiare 300 libri dallo spessore di 2 cm l'uno.
Si può ipotizzare un produzione industriale con diversi materiali e configurazioni; di seguito riporto alcuni rendering di produzione relativi ai 3 diversi tipi che ho creato,cambiando il materiale, la disposizione e larghezza delle mensole.
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Dopo la prima "fallimentare" interpretazione provo a riconsiderare nei suoi aspetti generali la mia famiglia libreria, seguendo i consigli riportati nei commenti.
L'attenzione va al singolo modulo famiglia, quindi per prima cosa ragiono su come le diverse parti possano interagire tra loro con occhio di riguardo alla fase di assemblaggio.
Il modulo è costituito da 2 elementi verticali variabili, uno piu alto su cui si agganceranno un numero determinato di mensole, ed uno piu basso che va a determinare l'altezza del primo ripiano utile per mettere i libri. L'elemento verticale alto sarà assicurato al muro da grappe metalliche, mentre per il fissaggio delle mensole ho pensato a un sistema di perni forati (illustrati nel disegno in alto) che vanno a "nascondersi" nella libreria stessa.
La procedura per creare la mia nuova famiglia è identica a quella descritta all'inizio di questo post, fatte alcune eccezioni. In questo caso i montanti laterali spariscono, e per determinare il numero di mensole , data l'altezza del montante verticale a parete e del primo ripiano utile, ci avvaliamo del comando array.
Selezionando il comando ci viene priama chiesto di evidenziare l'oggetto da moltiplicare e poi di tracciare il tratto lineare su cui effettuare l'array: in questo modo nel tratto evidenziato è possibile mettere un numero a piacere di mensole equidistanti tra loro. Avendo un vincolo di una distanza minima stimata in 40 cm, ho assegnato all'arrey il parametro "Numero di mensole", associando a quest'ultimo la formula =(verticale1-base1)/40cm; in questo modo, a seconda del valore che assegno ai miei due elementi verticali (verticale 1 e base 1), avrò sempre un numero di mensole equidistanti tra loro di un valore maggiore o uguale ai 40 cm, cosi da non rischiare che i libri non entrino in altezza!!
La famiglia che ho quindi creato è il modulo base della mia libreria. Tale modulo, a seconda dei parametri che voglio assegnargli può variare in altezza, larghezza, profondità, spessore elementi orizzontali e verticali, numero di mensole ( Le procedure di assegnazione parametri sono state le medesime descritte nella prima parte del post ). Vado a creare diversi tipi di modulo, catalogati in base all'altezza del primo piano utile di appoggio, larghezza della mensola e altezza massima del verticale1 (esempio: 70 50X280).
Con Load into Project carico la mia famiglia in ambiente progetto. Affiancando e scegliendo la sequenza dei tipo di famiglia che piu mi piace per riprodurre l'effetto desiderato, vado a comporre la mia libreria.
Di seguito visualizzazione in raytrace della libreria composta (per tenere i libri senza che cadano lateralmente avrò bisogno di reggi libri laterali! :) )
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Come proposto nei commenti al blog cerco di studiare in maniera piu approfondita la relazione che può instaurarsi tra gli ancoraggi a muro e i reggi libri cercando poi di creare una famiglai nidificata che contenga al suo interno i parametri dei moduli della libreria e delle staffe.
Si denota dallo schizzo che la staffa della libreria permette di collegare tra loro i singoli moduli irrigidendo la struttura; a sua volta è possibile, tramite dei fori sulla, ancorare l'intera libreria al muro. La staffa a sua volta funge da binario per poter far scorrere un numero specifico di reggi libri, dettato dai diversi parametri dei moduli che si susseguono.
Per prima cosa in Revit creo una nuova famiglia Metric generic model wall based, quindi vado a stabilire i piani di riferimento e tramite estrusione creo la mia staffa
In prospetto, dati due nuovi piani di riferimenti che coincidono con l'inizio e la fine della staffa, quoto e assegno il parametro "lunghezza staffa" che mi permetterà in seguito di variarne la lunghezza. Aggiungo anche il parametro base che, in base ai tipi di libreria precedentemente descritto, mi permetteranno di distribuire in modo adeguato i reggi libri ( il singolo elemento, costituito da una piastra quadrata che scorre sul binario e da un parallelepipedo che va a tenere i libri, è modellato sempre il comando di estrusione).
Poiché avrò bisogno di un numero di reggi libri in funzione dei ripiani che il singolo modulo libreria ospita, come abbiamo spiegato spiegato precedentemente nella creazioen della libreria, applico il comando array al singolo reggi libri e associo il parametro "NumeroReggiLibri"= (lunghezza staffa -300-base)/400mm.
Finito di impostare la mia staffa con reggi libri vado a creare diversi tipi direttamente associati ai diversi tipi di modulo libreria trattati in precedenza.
Ora non mi resta che nidificare questa famiglia MF_staffa libreria (famiglia figlio) nella famiglia madre MF_libreria (famiglia madre) che per l'occasione ho dovuto ricreare poiché precedentemente era basata su Generic metric model e non Metric generic model wall based con cui abbiamo costituito la staffa (l'importazione della prima famiglia nella seconda non avveniva).
Apro entrambe i file e vado a fare Load into project dal file MF_staffa libreria, caricandolo su MF_libreria.
Cliccando su edit type vado a creare nuovi parametri associati, uno per ogni parametro della staffa importata, cosi che una volta uan volta importata l'intera famiglia nidificata in ambiente progetto, potrò variare i parametri sia della libreria che della staffa.
Importo la famiglia nidificata in ambiente progetto:
In ambiente progetto posso gestire facilmente la famiglia nidifcata con singolo modulo di libreria e due staffe che la completano con relativi reggilibri, tuttavia nel caso in cui andiamo ad affiancare i moduli la situazione si complica poiché ,data l'idea di concept, le altezze dei singoli elementi da affiancare, i tipi, possono essere scelte dall'utente.La staffa da adottare tra due moduli di libreria deve avere necessariamente altezza pari a quello piu alto e per questo motivo, date le mie competenze attuali, l'unica via per risolvere il problema con famiglie nidificate per moduli è pensare ad ogni combinazione modulo libreria-staffa che possa andare bene con un determinato tipo di sequenza. Altrimenti posso creare in partenza una famiglia nidificata che comprende essa stessa determinati tipi con sequenze di staffe e moduli che si abbinano correttamente tra di loro.
La gestione piu semplice tuttavia, a mio avviso, risulta essere una normale importazione delle due famiglie in ambiente progetto senza nidificazione, cosi che possa stabilire "io" a mio gusto e correttamente la giusta sequenza di staffe e moduli da adottare. Di seguito riporto uno dei possibili risultati di tali combinazioni "ponderate".
Commenti
Bravo Matteo ma...
bravo per il tuo primo post! ...ecco i commenti:
- cosa varia nel tuo componente? Solo il colore?
- dalla prima immagine si deduce che probabilmente il SINGOLO modulo verticale
dovrebbe essere una famiglia, sono poi i moduli aggregati vicini che fanno l'equalizzatore,
ma questo raddoppierebbe i montanti, quindi... cosa hai pensato? ci dovrebbero comunque
essere dei pannelli di testata giusto? Prova a ragionare di piu in termini di componenti.
ANCHE nel caso in cui il mobile dovesse essere pre-assemblato. C'è un modulo solo? Se
fosse uno solo, allora sono i singoli componenti ad essere suddivisi in diversi tipi. Se sono
tutti uguali, beh allora sei stato poco parametrico!
- CI aspettiamo ora quindi dopo questo bel primo inizio, un ragionamento piu complesso,
col crescere delle competenze crescerà anche la loro interpretazione architettonica? E' a questo
che puntiamo nel corso.
Saluti,
S.C.
Lo sfalsamento tiene i libri
Perché non lavori su questo?
E' infatti molto interessante lo sfalsamento, cerca di "parametrizzarlo",
una libreria senza verticali è una bella innovazione (anche piastre piatte
che collegano i "retro" aiutano a irrigidire, e magari collegano col muro.
O magari spuntanto e collaborano a tenere i volumi.
oppure un reggi libro si "aggancia" al piano laterale sfalsato ;)
Insomma la logica costruttiva ha aiutato, prosegui così!
Il perno non mi è chiarissimo
Saluti,
S.C.