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Creazione di famiglia nidificata

Per costruire la mia famiglia nidificata devo innanzitutto creare le famiglie parametriche di oggetti che andranno a comporre la mia famiglia finale.

Nel caso in esame si vuole creare una pensilina con foro di larghezza variabile (nel mio caso il foro sarà tondo), sorretta da pilastri anchessi diversi tipologicamente.

Per prima cosa creo la mia famiglia di pensilina crendo il foro che poi parametrizzerò. Mi devo ricordare di parametrizzarlo prima quando l'operazione di estrusione non è ancora terminata sennò il foro non potrà seguire i parametri. 

Oltre a parametrizzare il foro quotandone il diametro con quotaura radiale (in annota), (mi devo inoltre ricordare comunque di creare parametri condivisi in modo tale da poterli poi conteggiare nell'abaco di progetto), parametrizzo la distanza del centro del foro dai bordi (quando mi apparirà una x grigia sul centro vorrà dire che ho preso lo snap).

La procedura è la stessa che ho usato per la creazione delle famiglie precedenti (quotare i piani di riferimento, selezionare la quota e dal menù in basso selezionale aggiungi parametro etc). Una volta effettuata l'estrusione e parametrizzatomi anche lo spessore della pensilina (si pùo fare anche dal menù proprietà a sinistra ), creo il parametro condiviso materiale (aprendo il pannello delle proprietà seleziono il parametro appena creato e dal piccolo tasto nella colonna valori in cui compare <categoria> apro la finestra, duplico il materiale di default assegnandogli il nome, stabilisco l'aspetto del materiale nel menù aspetto, infile gli do l'applica. Successivamente seleziono la pensilina, nel menù proprietà clicco materiali e finiture, materile, per categoria, (tastino a dx) ed associo il parametro materiale Ok.

Quindi assegno i miei parametri allo stesso modo delle volte precedenti e creo la mia tabella di parametri condivisi

di ogni famiglia di pensilina faccio variare il diametro del foro e la sua posizione sul piano. In questo modo ottengo 4 tipi differenti di pensiline diversamente componibili (diametro foro di raggi rispettivamente: 10cm, 20cm, 30cm, 40cm.  Potrei anche far variare il rapporto tra lunghezza e larghezza ma lo posso comunque fare in seguito nella famiglia nidificata, ma nel modello di famiglia di pensilina nidifica che andrò a fare sceglierò di var variare l'altezza dei pilastri e non larghezza e lunghezza ma dandogli parametricamente comunque la possibilità di poter variare. Questo solamente per un fatto di tipo assemblativo successivo, perché bisognasempre considerare il fatto che trattandosi di un oggetto architettonico io poi debba poterlo assemblare singolarmente o in serie.

Per concludere la creazione della prima parte salvo la mia famiglia ( nel caso nel menù INIZIO, proprietà, parametri e categorie di famiglie gli assegno una categoria di appartenenza per poter poi computare e meglio ritrovare in seguito).

Ora passo a modellare i 3 tipi di pilastri che sorregeranno la mia pensilina:

per prima cosa creo un piano di riferimento bloccandolo e nominandolo dal pannello di proprietà a sinistra in modo tala da servirmi da base superiore per il mio pilastro inclinato

Andrò ad effettuare un loft (e non un estrusione) di due cerchi su due piani diferenti e decentrati l'uno rispetto all'altro. per prima cosa seleziono il comando di loft

 

Traccio il primo cerchio (da notare che se avessi voluto creare un solido cavo sarei dovuto ricorrere al comando rivoluzione, poichè il secondo segno che traccio in loft revit lo considera come già la seconda curva da unire).

per poter tracciare la seconda curva seleziono in MODIFICA, modifica parte superiore, ricordandomi però di associare il nuovo piano di lavoro precedentemente nominato, sempre su MODIFICA, piano di lavoro, imposta.

Ovviamente allo stesso modo della prima famiglia pensilina mi dovrò ricordare di di parametrizzare i raggi dei cerchi delle due basi del loft altrimento non riuscirò a farlo in  modo veloce e semplice

A questo punto effettuo il loft, parametrizzando sempre con piani di riferimento l'altezza del pilastro e tutti gli altri parametri condivisi che se appunto comuni li posso andare ad assegnare da liste di gruppi già utilizzate ( come ad esempio nel gruppo pensilina in cemento il parametro peso specifico del cemento).

Allo stesso modo aggiungo tutti i parametri che mi servono per definire il pilastro e poterne creare tre tipologie diverse ( ovviamnete essendo inclinato ho dovuto calcolare il volume in base all'angolo che ogni pilasatro formava con il geometrale, in particolare il volume dipende dall'altezza inclinata orientata come l'asse del pilastro e dal raggio della sezione che è ortogonale a quest'ultima.

Inoltre ho voluto fare in modo che all'aumentare del raggio l'atezza diminuisse (in sostanza creando pilastri snelli e tozzi). Per ottenere ciò non potendo ricorrere all'utilizzo di un parametro all'interno della formula che descrive lo stesso parametri (infatti mi si creerebbe un ciclo di formule), sono dovuto ricorre alla formula dell'iperbole (opportunamente rallentata) in modo da poter mantener questo rapporto di proporzionalità inversa.

infine carico allo stesso modo di prima il materiale al pilastro

Fatto ciò, dopo aver salvato anche questa famiglia di pilastri ( con raggio 10cm, 13cm e 15 cm ed altezze differenti), mi creo una nuova famiglia (la mia famiglia nidificata) dove andrò a caricare la famiglia pilastro e pensilina andando poi ad associare i parametri nuovi ai miei ogetti. Vediamo come:

Innazitutto dal menù R in alto a sinistra cliccando sull'iconcina recante aperti di recente mi riapro i due file delle due famiglie, mi apro il mio modello generico metrico e per ciascuna delle due nella scheda MODIFICA faccio carica nel progetto (scegliando il nome dato al mio modello generico metrico)

A questo punto importo i miei elementi componendoli ed affiancandoli in modo tale da poter produrre il modello di pensilina che poi andrò a parametrizzare e a far variare (ripeto per il mometo mi limiterò a far variare l'altezza dei pilastri ed a parametrizzare solamente le ampiezze della pensilina che comunque può variare in lunghezza e larghezza ma questo non mi è utile per il progetto in questione).

selezionado ogni elemento o più elementi simili mi re4ndo conto dei parametri precedentemente assegnati. La procedura che seguirò sarà sostanzialmente di riquotare la mia pensilina stavolta però nel suo insieme e di riassegnare dei nuovi parametri che andranno in sostanza a sostituire quelli vecchi che potranno cumunque esser presenti nell'abaco e  nelle sue voci in seguito.

Una volta montata la pensilina ad esempio quoto i tre tipi di pilastri. assegno un nuovo parametro ad esempio H pilastro r 10cm, ed una volta selezionati vado proprietà, MODIFICA TIPO, seleziono il parametro dell'altezza del pilastro (h pilastro) e cliccando sul pulsantino piccolo a destra scelgo il mio nuovo parametro dato nella mia famiglia nidificata (mi accorgo dell'avvenuta riassegnazione dal fatto che sul pulsantino compaiano tre righine orizzontali).

Ripeto la stessa operazione per gli altri tre e parametrizzo anche le larghezze e le lunghezze delle varie pensiline in modo da poter creare anche effetti traslazionali.

questo è l'effetto che otterrei con il vairiare delle famiglie nidificate, variando il parametro larghezza (che a sua volta dipendeva dal parametro lunghezza, variando anche lo spessore della pensilina).

e questo è l'effetto che provoca il variare dell'altezza dei pilastri nella famiglia nidificata

Ovviamente creando diverse tipologie di famiglie nidificate i parametri precedentemente riassociati varieranno (quindi sia le altezze che gli spessori che le larghezze etc)

 

Infine carico la mia famiglia nidificata con tutte le sue varianti in un progetto assemblandomela in modi differenti

ed assemblandomela scegliendo le differneti tipologie messe in gioco semplicemente andando nel munù INIZIO, componente, posiziona un componente, e nel menù a tendina delle proprietà scelgo le mie tipologie di pensilina assembalndole come meglio credo

 

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Commenti

Ottima consegna Nickname!

Io direi che al tuo schema mancano:

- un computo delle "differenze tra le pensiline": cosa mi servirebbe per produrle?

Tieni conto che la divisione in pezzi, simula una vera produzione, in cui
ad ogni produttore di componentistica si può dire cosa e come produrre,
pensi di poterlo ricavare dal tuo schema? Intendo in termini di parametri
che guidano le diverse famiglie:

dsitanza del foro e spessore della copertura
attacco pilastro-copertura
diametro pilastro (tubo metallico, immagino)

Puoi provare a lavorarci,
il tema infatti è che mentre guardo l'effetto architettonico e urbano,
e lo valuto secondo quei parametri;
ho anche informazioni per "parlare ad altri"

altri compreso me stesso!
Altrimenti come decidere?
E' il bello dell'architettura, che è aiutata dal reale

a domani

S.C.