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III Esercitazione_Sara Murru, Giulia Sempio: analisi ipotesi progettuali, lotto in Via Giuseppe Belluzzo

 

Il lotto oggetto di studio nel Laboratorio di Progettazione del prof.Palmieri,si trova in Via Giuseppe Belluzzo,nel quartiere Portuense a Roma: l’area in cui è situato è attualmente inedificata e bisognerà progettare il complesso solo in una parte del lotto (evidenziata nelle immagini successive). Quest’ultimo è largo circa 70m e lungo 150m e presenta un dislivello,dalla quota di Via Pellati ad Ovest fino a quella di Via Belluzzo ad Est,è di circa 8m.

Per poter modellare le curve di livello presenti sull’area e gli edifici circostanti, abbiamo creato un file JPEG opportunamente scalato e orientato; abbiamo poi importato questo file su vasari e siamo andate a ricalcare le curve di livello e i palazzi intorno; infine li abbiamo estrusi.

In seguito abbiamo collocato sull’area edificabile la nostra ipotesi progettuale, costituita da quattro edifici in linea che si assestano sulle curve di livello. Ne abbiamo studiato il comportamento nella stagione invernale ed estiva e durante i solstizi, individuando problematiche e criticità nell’orientamento e nell’esposizione ai raggi solari. Sulla base di queste ultime abbiamo avanzato altre due ipotesi di articolazione degli edifici, concentrandoci in particolare su sistemi di ombreggiamento naturali e non.

 

_In rosso è evidenziata l'intera area oggetto di studio 

_In azzurro è evidenziata solamente l'area edificabile all'interno del lotto e, nell'immagine sottostante sono stati posizionati gli edifici ipotesi di progetto.I quattro edifici sono stati disposti in modo da creare dei percorsi  pedonali sia in senso trasversale sia longitudinalmente. Due edifici si trovano ad una quota più alta, per garantire un affaccio panoramico migliore; gli altri due, meno alti e posti ad una quota più bassa, sono stati pensati per garantire una buona vista sul panorama e allo stesso tempo per non schermare gli edifici retrostanti.

 

 

Ipotesi 1_

Con il comando Ecotect Solar Radiation è stato analizzato l’irraggiamento nei giorni del solstizio d’estate (21 giugno)Alle ore 10.00 le facciate esposte a Sud-Est, sono interamente soleggiate mentre rimangono in ombra le facciate Nord – Ovest. Questa situazione potrebbe presentare degli svantaggi dal punto di vista dell’ombreggiamento, in quanto gli edifici rimangono esposti alla radiazione solare nelle ore più calde, incamerando una grande quantità di calore.Invece alle ore 16.00 le facciate più svantaggiate saranno quelle con orientamento Ovest. 

La stessa verifica è stata fatta per il solstizio d’inverno (21 dicembre)_Si può vedere come durante la mattinata le facciate esposte a Sud-Est godano della radiazione solare, che riscalda le pareti esterne, conferendo quindi nella stagione fredda un buon comfort interno. Nel pomeriggio, fino all’ora del tramonto, il sole ha un’inclinazione molto bassa, perciò le facciate Ovest rimangono poco irraggiate, anche probabilmente a causa della lunga ombra che proiettano gli edifici retrostanti, posti ad una quota maggiore.

Per avere un riscontro più chiaro della modalità di irraggiamento sui nostri edifici, sono state effettuate delle analisi sia nell’intero arco della stagione estiva, sia di quella invernale, nel primo caso dalle ore 10 alle ore 16, nel secondo dalle ore 10 alle ore 15.

_Estate: Poiché il tempo di verifica è maggiore, la gradazione cromatica delle facciate esposte a sud-est è tendente al viola (che indica un minore irraggiamento), cosa che avviene poiché si effettua la media tra l’irraggiamento mattutino che è massimo (quindi tendente al rosso) e quello pomeridiano delle 16, che come visto nelle precedenti immagini, risulta essere minimo (cioè tendente al blu).

_Inverno

 

Ipotesi_2

Poichè le maggiori criticità sono state osservate nella precedente ipotesi, soprattutto nel problema dell’ombreggiamento delle facciate esposte a Sud Est nel periodo estivo, abbiamo provato ad analizzare cosa succederebbe alzando di molto i due edifici posti ad una quota minore, in modo che schermino completamente le facciate retrostanti. 

Solstizio Estate (21 giugno)                                                                    Solstizio Inverno (21 dicembre)

Si può notare che nel periodo estivo, che è quello più critico, questa disposizione scherma solo in parte gli edifici, poichè il sole è molto alto ed arriva a colpire comunque alcune delle facciate. Inoltre gli edifici che sono stati innalzati in questa ipotesi sarebbero in ogni caso esposti al sole, senza contare il fatto che questi ultimi celano completamente il panorama alle abitazioni degli edifici retrostanti. Per quanto riguarda l'inverno, questa ipotesi è assolutamente da scartare, sia per evidenti motivi di mancato irraggiemento delle facciate retrostanti, sia per i motivi estetici e funzionali prima descritti.

 

_Ipotesi 3

Dopo le precedenti riflessioni, si è valutato ad un altro modo di schermare le facciate d’estate, cercando di conservare però gli effetti benefici della radiazione solare durante la stagione invernale. Abbiamo pensato a due alternatve differenti:

a) La prima di matrice naturale, posizionando delle alberature decidue davanti agli edifici, come per esempio il faggio, un albero latifoglie che ha una folta chioma in primavera-estate (favorevole per l’ombreggiamento delle facciate), mentre perde tutte le foglie in autunno-inverno ( permettendo ai raggi solari di colpire le facciate). Tale ipotesi non risulta ancora del tutto vantaggiosa, per vari motivi: innanzitutto le chiome schermerebbero dal sole, ma sfortunatamente coprirebbero anche la vista del panorama. In secondo luogo la distanza tra gli edifici non è  abbastanza ampia per poter piantare tra uno e l’altro degli alberi grandi come i faggi.

Estate:                                                                                                            Inverno:

 

b)  A conclusione di tutte le precedenti alternative vagliate, abbiamo ritenuto che probabilmente l’impiego di una pensilina posta su ogni edificio sia la soluzione migliore poiché scherma dai raggi solari d’estate (più alti), lascia passare quelli invernali (con un’inclinazione più bassa) e non occulta il panorama. Inoltre gli aggetti sono particolarmente indicati per proteggere i materiali della facciata dagli agenti atmosferici (pioggia ecc..) e dai fattori di degrado che ne conseguono (dilavamento..)

Estate:                                                                                                                  Inverno:

 

 

 

 

 

 

 

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Commenti

In risposta ai consigli ricevuti nel post della seconda esercitazione riguardo il layout della consegna, in questa terza esercitazione abbiamo cercato di migliorare il più possibile l'aspetto del nostro lavoro. Grazie mille e cordiali saluti!

Giulia Sempio,Sara Murru