Considerata l'azione che ha il sole sulla nostra zona di studio, tenuta presente la condizione ambientale fortemente compromessa dall'alto edificio posto a sud del lotto e vista la conformazione a corte del complesso e la sua struttura distributiva, riteniamo il frangisole orizzontale la soluzione più vantaggiosa al nostro tema. Diverse pareti sono esposte a sud. Il calore accumulato nelle zone giorno risulterebbe eccessivo. Per il poco spazio disponibile, nel nostro caso la distribuzione avviene all'esterno e la si può posizionare proprio nelle zone più esposte. Le aree distributive sono aree del complesso non propriamente “vissute” ma solo luoghi di passaggio. L’esigenza di avere corridoi, scale o luoghi di temporanea sosta, la si può trasformare in opportunità nel contrasto al surriscaldamento generale . I frangisole orizzontali si possono estendere fino a diventare dei veri e propri ballatoi “traslucidi” cioè strisce percorribili in metallo o in legno assemblato e istallato lungo le pareti dell'edificio che riducono l'irradiazione solare ma che non la ostruiscono del tutto.
Il frangisole orizzontale interviene in maniera selettiva: quando in estate il sole è molto alto ed è caldo, i suoi raggi arrivano quasi perpendicolari alla superficie su cui battono. Il piano parallelo ad essa è il più vantaggioso per mitigare l'azione dei raggi. Quando invece è inverno, il sole è basso e meno intenso i suoi raggi giungono formando un angolo molto acuto con la superficie: il piano orizzontale consente pienamente il passaggio di questi raggi, lo loro azione è benefica in questa stagione, sia dal punto di vista dell’illuminazione sia dal punto di vista del calore e avvalersi delle risorse naturali è di fondamentale importanza.
Le immagini di esempio descrivono alcune varietà di forme e di materiali dei frangisole orizzontali. Grazie ad alcuni interventi progettuali si può migliorare ulteriormente il loro apporto. Come si vede negli screenshot, l’ombra proiettata dagli elementi orizzontali si estende quando il sole è più alto e forte e diminuisce fino a diventare una sottile striscia con il sole basso e più tiepido. Secondo il principio più luce più calore, nella serie di immagini connesse allo studio del surriscaldamento della parete esposta, è possibile osservare ciò che avviene durante il solstizio d’estate, d’inverno e alle 13 del 16 maggio in una condizione cioè media. D’estate tra le 11 e la 15 circa è il momento in cui l’uso di frangisole è indispensabile. E’ in questo momento che l’ombra che proietta è maggiore rinfrescando sensibilmente una superfice più ampia. D’inverno invece è come se non ci fosse, la quasi totalità della luce arriva senza impedimenti.
Commenti
Ci scusiamo per il ritardo
Ci scusiamo per il ritardo nella consegna...
Nicola
Dove sono le altre immagini?
Bel post molto interessante!
Di nuovo, però, come in altri, ragionamenti istantanei, e non su intervalli di tempo, perché?
Ad esempio, la radiazione quotidiana mostrerebbe sicuramente la radiazione
da Ovest, che in estate e fastidiosissima, e passa con i frangisole orizzontali..
Cercate di "misurare" con Vasari le vostre considerazioni!
S.C.
Grazie dell'interessamento:
Grazie dell'interessamento: ne terremo conto. Per quanto concerne le foto effettivamente anche noi ne visualizziamo solo una. E' strano, ne abbiamo caricato una decina, nella cartella Nicola Menna sono presenti... Verificheremo.
Nicola
Considerazioni integrative
Effettivamente avevamo un po' trascurato l'irraggiamento da ovest. Quando è primavera inoltrata o estate, dalle due circa, il sole ha iniziato la sua discesa fino al tramonto e si pone in posizione sufficientemente bassa da diventare fastidioso e per il caldo e per la luce che abbaglia. I raggi iniziano ad avere un'incidenza sempre più bassa col suolo e la barriera orizzotale diventa quasi inutile. In un immagine c'è la simulazione di una giornata primaverile e di una estiva alle 16.
La nostra proposta per il miglioramento del confort durante quelle ore, passa attraverso il "potenziamento" dei frangisole orizzontali tramite dei pannelli aggiuntivi a scomparsa che sporgono dai ballatoi con un'inclinazione massima di 45° rispetto alla parete, correnti per la loro interezza. Essi, scorrendo meccanicamente su un binario (prossimamente un piccolo progetto del meccanismo) possono essere estesi totalmente o solo di una porzione secondo le esigenze. Nelle immagini relative che abbiamo aggiunto si vede chiaramente che avviene durante quelle ore in primavera e d'estate: il pannello integrativo con la sua inclinazione intercetta buona parte dei raggi che colpirebbero le pareti e le finestre sottostanti fino a orari inoltrati prima del tramonto. L' ombra è maggiore e la temperatura più bassa. Nella stagione invernale i pannelli resterebbero nascosti sotto le passerelle data la grande necessità di irraggiamento. Abbiamo provato anche con i frangisole verticali ma risultavano insufficienti per le pareti a sud: l'ombra proiettata è piccola. Questo sistema è adottabile in maniera efficace solo per le pareti proprio ad ovest anche se impediscono un po' la vista.
Nicola