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ILLUMINAZIONE INTERATTIVA

TEMA D'ESAME

Il corso di Tecniche Parametriche di Progettazione ha posto l’attenzione su varie tematiche, due delle quali mi piacerebbe sviluppare nel lavoro finale:

  • la progettazione di oggetti più o meno complessi tramite la parametrizzazione delle loro componenti;
  • l’illuminazione.

La mia intenzione è quella di utilizzare Revit per il progetto, commissionatomi da un amico, della conversione di una pasticceria in un wine bar.

Oltre ad una riconfigurazione degli spazi interni del locale in esame in relazione alla nuova funzione che andranno a svolgere, bisognerà intervenire anche sull’arredo, sulle finiture ma soprattutto sull’impianto di illuminazione.

Una volta realizzato il modello, il mio obiettivo sarà quello di testare le fonti luminose e i materiali degli oggetti per avere un idea del risultato finale, il più possibile convincente, da presentare al mio cliente! ;)

 

 

ILLUMINAZIONE INTERATTIVA

L’uomo interagisce continuamente con l’ambiente che lo circonda, plasmandolo a seconda delle proprie sensazioni ed esigenze, comunicando con esso attraverso la vista, il tatto, il suono.
In quest’ottica assume un ruolo fondamentale l’ambiente come elemento comunicativo, dinamico, che risponde agli input di chi lo vive e che è molto più di un semplice “contenitore”.
In questa logica, la combinazione di design e tecnologia permette di generare esperienze sensoriali uniche a partire dalla progettazione di installazioni luminose.
La luce infatti oltre agli indiscussi benefici sulle persone in termini di benessere e comfort visivo derivante dalla quantità di lux presenti negli ambienti, è capace di creare degli spazi altamente suggestivi e stimolanti.
La consapevolezza dell’importanza dell’illuminazione porta inevitabilmente i progettisti ad adottare una nuova strategia progettuale, la quale non richiede solamente dei calcoli, ma anche un design innovativo e di qualità.
A tal proposito è bene citare le suggestive installazioni luminose “interattive”, dotate di dispositivi di rilevamento, in grado di rispondere ai movimenti del corpo umano.
Una installazione ben riuscita è quella che, grazie alla sua imprevedibilità, stupisce e incuriosisce lo spettatore, il quale pur essendo preso alla sprovvista, riesce a comprenderne i meccanismi e la logica.
 
Un esempio di quanto detto è il Target Interactive Breezeway all’interno del Rockefeller Center a New York, realizzato dallo studio Electroland con a capo Cameron Mc Nall.
 

Si tratta di uno spazio interattivo, le cui pareti e soffitto sono ricoperte da vetri trasparenti e retroilluminati da strisce di LED a controllo intelligente, che si accendono in base ai movimenti delle persone che accedono nell’ambiente.

Il progettista Mc Nall spiega: “Soffitti e pareti risplendenti sono composti da pixel individuali bianchi e a colori. Ad ogni visitatore viene assegnato un colore a caso, che lo segue in tutta la stanza. […]  In questo e in molti altri dei nostri progetti esiste una trasformazione. Si entra nello spazio e si vedono persone muoversi in strani modi. A questo punto si e un osservatore e uno spettatore. Ma poi ci si trasforma in un partecipante. Si diventa un interprete per le persone successive che entrano nell'ambiente".

Un’altra installazione luminosa che vorrei citare è il Light Wall di Carsten Höller, realizzata in occasione della mostra Synkhro System. Si tratta di una parete di 19 m interamente ricoperta da lampade ad incandescenza da 25W, la cui accensione è regolata da una base acustica.

 

Non bisogna necessariamente attingere ad una tecnologia troppo avanzata per ottenere un risultato simile, infatti con il software open source Arduino è possibile rilevare il voltaggio della base sonora e collegarlo ai LED tramite l’impostazione di alcune variabili.

Connettere light e sound, l’ideale per creare un atmosfera accattivante in un locale notturno, è piuttosto semplice utilizzando Arduino, grazie al software alla portata di tutti che permette innanzitutto di impostare le luci a LED e in secondo luogo di stabilire il passo in base al quale le luci si accenderanno. Ad esempio se il passo del primo LED è 10 volt (p1=10volt), allora il secondo LED si accenderà solo se il voltaggio raggiunto sarà di 30 volt (p2=p1x3) e così via.

Come ho già detto in precedenza, utilizzare una tecnologia avanzata non assicura la riuscita di un progetto illuminotecnico. La qualità dell’impianto di illuminazione è influenzata dal design accattivante adatto ad ogni situazione. Un esempio di quanto detto è il progetto dell’illuminazione per l’ Ospedale infantile di Phoenix negli Stati Uniti.

 

I giovani pazienti sono piacevolmente “distratti” dai bellissimi giochi di luce creati sulle pareti della hall.

Delle grandi lenti fluorescenti accolgono le luci LED che emettono colori brillanti. Per simulare una parete d’acqua (prevista dal progetto ma non realizzata per limiti di budget) sono stata applicate alle pareti delle piastrelle con motivi in rilievo a onde, che a loro volta sono illuminate dal basso da apparecchi nascosti iColor Cove MX Powercore che proiettano motivi in movimento di colori blu e azzurro.

Dietro a installazioni così altamente sofisticate vi è una tecnologia altrettanto avanzata. Tuttavia l’uso della tecnologia volta unicamente a generare stupore verrà inevitabilmente superata, mentre un buon design delle istallazioni luminose che si integra con la natura specifica dei componenti architettonici è in grado di essere apprezzato sempre e quindi di resistere al tempo.

 
 
 

Bibliografia:

Massimo Banzi, "Arduino", Tecniche Nuove Editore, 2008

Marco Frascarolo, "Il progetto: applicazioni, il progetto: realizzazioni", Mancosu Editore, 2010

Sitografia:

http://www.ted.com/talks/massimo_banzi_how_arduino_is_open_sourcing_imagination.html

http://www.openframeworks.cc/

 

 

 

 

 

Technology: