L’approccio progettuale che ha contraddistinto il passato e che ancora oggi caratterizza troppo spesso il percorso formativo delle nostre università si basa principalmente sul semplice disegno.
Tuttavia guardandosi intorno e aprendo gli occhi sulle realtà che sempre più ci circondano questa metodologia appare alquanto arretrata. Infatti quello che si sta verificando, e che non è più possibile ignorare, è un’evoluzione della progettazione, in quanto essa non è più concepita in forma chiusa e autonoma ma come fitta rete di relazioni.
Sono proprio queste relazioni che diventano fondamentali ancor prima della geometria, che viene generata esclusivamente come risultato finale. I protagonisti di tale cambiamento sono i software che, attraverso la programmazione, segnano l’evoluzione rispetto al passato.
Rivoluzionario in tal senso è stato generative components, programma che ha costituito un vera e propria innovazione per la modellazione geometrica. Il lavoro svolto in questo caso è di transazione consentendo di "sfumare" la separazione tra spazio del disegno e spazio di calcolo fornendo potenti strumenti di controllo sulle forme di progetto.
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Attraverso poi lo scripting effettuato all’interno di altri programmi di modellazione, come ad esempio Rhinoceros , dapprima in maniera classica (attraverso Rhinoscript) e poi più semplicemente attraverso un’interfaccia grafica (Grasshopper), vengono creati una serie di nodi e connessioni che consentono di controllare le geometrie di progetto attraverso una serie di dati.
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Ed è qui la differenza! La modalità di costruzione del progetto finale infatti viene completamente esplicitata. Nel procedimento della modellazione digitale infatti, in maniera analoga a quanto avviene in un foglio elettronico, vengono archiviate le relazioni fra i diversi componenti che trattati come equazioni matematiche si fanno variare. Le relazioni fanno diventare il modello vivente ovvero reattivo ai nostri stimoli.
La volontà di questo nuovo tipo di progettazione è quella di rompere la barriere di chiusura e di passare dal grande progetto d’insieme al singolo elemento, giunto o componente che genera il tutto nelle sue variazioni.
La progettazione per relazioni è parametrica e stabilisce una connessione dinamica fra la tipologia delle diverse parti e il disegno forma. L’elemento unico diventa una struttura di relazioni geometriche suscettibili di variazioni e combinazioni. Il software parametrico consente la gestione delle relazioni attraverso il coinvolgimento di diversi settori disciplinari coinvolti nella realizzazione.
Le relazioni però non si fermano qui. Se è vero infatti che esse si sviluppano all’interno dei software per il controllo della struttura attraverso i modelli digitali è anche vero che vengono instaurate con l’esterno, ovvero con le tecnologie produttive a controllo numerico, attraverso la definizione dei vincoli produttivi per la realizzazione del prodotto finale.
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BIBLIOGRAFIA
Il progetto digitale per la costruzione - Cronache di un mutamento professionale | Stefano Converso | Maggioli Editore