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Programmi nuovi, vita nuova!

Riprendendo quello che dicevo nell'ultimo post, oggi pubblico un lavoro di studio generale riguardo alcuni programmi e alcuni plug-in che interagiscono con Revit e che sto cercando di imparare anche se con qualche difficoltà che presto sarà superata.

La realizzazione di una buona architettura moderna con standard qualitativi alti deve essere studiata attentamente in ogni sua parte usando applicativi che semplicizzano (per modo di dire visto che per creare un modello attendibile c'è bisogno di molte ore di lavoro) il lavoro. Lo studio dell'edificio verterà quindi sulla sua costruzione e sulle analisi dello stesso.

 
Le mie ricerche mi hanno portato a capire le funzionalità e gli studi che si possono fare tramite software diversi che, utilizzati insieme, permettono al computer il calcolo totale e professionale di ogni singolo aspetto di costruzione e analitico del progetto.
Riguardo la costruzione dell'edificio dei buoni programmi che implementano l'uso di Revit sono Dynamo e Vasari facenti parte tutte e due della sezione Labs di Autodesk. 
La sezione Labs di Autodesk è una partizione dell'azienda che studia i possibili nuovi software che possono essere messi in commercio o no. Tramite un periodo di prova, che può variare dai 3 mesi ad un massimo di 18, Labs studia gli usi che vengono fatti con questi nuovi semplici software. Il progetto, se riscuote successo o se ci si accorge che è ben accetto dalla comunità, viene venduto o viene implementato all'interno di altri software più potenti e complessi che permettono l'utilizzo di quelle azioni che il software project permette.
Vasari Project ha in precedenza avuto un grande successo all'interno del Labs e si è optato, momentaneamente, a rilasciarne una versione Beta (attualmente aggiornata alla Beta2) senza scadenza in previsione di crearne un programma stand-alone completo. Questo software è utilizzato per lo studio approfondito e quindi per la creazione di masse concettuali complesse, quindi è un ottimo programma per la parte iniziale del progetto in cui si deve studiare la forma che avrà l'edificio e gli usi che se ne dovranno fare. 
 
 
Sono state inserite all'interno applicativi di Ecotect, che permettono le analisi delle ombre, dell'irradiazione e del vento per uno studio accurato dei disturbi dell'edificio sull'intorno e applicativi di Nucleus Project, altro software del Labs, che edita forme automaticamente attraverso un algoritmo che imita il flusso eolico che muove e trasforma la massa concettuale in base a come gli passa sopra il vento fino a che non gli si da lo stop. 
Insomma Vasari Project permette all'utente una modellazione ulteriore delle masse concettuali permettendo azioni che non sarebbero possibili attraverso il solo uso delle masse concettuali di Revit.
Dynamo invece ti da un aiuto nella progettazione di oggetti altamente parametrici tramite una visualizzazione grafica in stile Grasshopper. Stavolta però questa applicazione è un add-ons di Revit o Vasari che permette appunto di complicare la parametricità di oggetti e progetti tramite un'interfaccia grafica abbastanza intuibile che permette appunto di creare codici graficamente e permette quindi una semplice intuizione da persone esterne al progetto.
 
 
Un ottima applicazione di progettazione e scambio dati che implementa anche alcuni azioni di Python e ti da la possibilità di lavorarci insieme (Python-Dinamo)
Dopo una iniziale progettazione vi è un programma, BIM e con un'interfaccia molto simile a Revit e appunto totalmente compatibile con Revit (tanto che una volta installato appare un pulsante che invia direttamente il progetto al software),
 
 
che ci permette di analizzare precisamente la struttura del nostro edificio e di fare tutti i calcoli e il dimensionamento delle strutture. Questo programma si chiama Autodesk Robot Analysis. Ho capito di esso le potenzialità ma non sono stato in grado, anche per via del poco tempo che vi ho passato a lavorarci, di utilizzarlo. Ho provato con questo a portare un progetto di una struttura in Revit che mi sono fatto prestare (del progetto di laboratorio 3M del gruppo Cardone, Dad Kahn, Forlani)
 
 
ma dopo le prime prove calcoli e dopo i primi problemi ho lasciato stare per mancanza di tempo ma ho potuto apprezzare le varie opportunità che il programma dà.
 
 
Una volta creato l'edificio, se si vuole fare un progetto altamente controllato, si passa alla fase di analisi delle sue caratteristiche termiche, illuminotecniche, di irradiazione e sonore. Vi è un programma che compatta tutte queste analisi. Ecotect.
 
 
Questo programma, molto interessante in ambito architettonico e di studio analitico, ha smesso di essere prodotto nel 2011. Dopo uno scambio di mail e una lunga parlata al telefono (costata 10 euro visto che mi chiamava dalla Svizzera!!!! e visto il mio piccolo problema nel capire uno slang Inglese moooolto strano) con un programmatore Autodesk sono venuto a conoscenza della definitiva chiusura del progetto Ecotect Analysis. Le funzionalità di questo splendido programma saranno via via dispensate all'interno di altri Software più grandi e complessi, come ad esempio Revit. Infatti, ad esempio, si è persa la possibilità di interpolare dati tra i nuovi software di Autodesk e lo stesso Ecotect. Il cambio della codifica del file gbXML (Green Building XML) delle nuove versioni da UTF-8 a UTF-16 ha bloccato il passaggio da un software all'altro. Fortunatamente cercando su internet si riesce a trovare un metodo di passaggio che si basa sul cambio della codifica del file tramite "Blocco Note" di Windows.
 
 
Una volta creato il file si procede all'apertura dello stesso con "Blocco Note" e si salva con nome sostituendo il file iniziale, salvandolo come "Tutti i File" e cambiando la codifica in basso in UTF-8.
Prima di creare il file gbXML si devono però effettuare dei passaggi accurati sul modello in Revit.
 
 
Prima di tutto tramite le "proprietà di progetto" si deve geolocalizzare il modello
 
 
e impostare le "impostazioni energetiche".
 
 
A questo punto si procede all'immissione dei locali
 
 
 
(metodo che permette al programma di calcolarsi i volumi delle aree selezionate e quindi permette lo studio da parte di altri software dei locali climatici, thermal zone in Ecotect). Una volta fatto questo si può procedere alla creazione del file gbXML
 
 
e all'esportazione del progetto nel programma di calcolo.
Ecotect non legge precisamente la grandezza del muro dal modello e quindi è un valore che deve essere immesso successivamente in maniera analitica tramite l'immissione delle varie stratigrafie dei pacchetti (murari, di solai, di tetto e via dicendo).
 
Il muro come i solai e tutti gli altri elementi che fanno parte della costruzione sono letti da ecotect e rappresentati tramite pannelli wireframe senza spessore.
 
 
Sta a noi quindi precisare la conformazione dell'elemento tramite schede materiali apposite. 
 
 
E sta a noi anche precisare l'utilizzo che si va dei vari locali che abbiamo creato in precedenza tramite la tabella di zone management,
 
 
che ci permette di inserire questi dati in base all'utilizzo che si fa delle varie thermal zone.
Questo programma è quello che da me è stato studiato più di tutti e su cui esporrò i miei prossimi post e che porterò all'esame finale.
 
 
Per adesso ne ho parlato un po in generale visto che anche i miei studi sono stati non troppo approfonditi. Riguardo a quello che ho detto, salvo alcune cose, sono spiegate molto meglio dal post di Maria Leporelli, sicuramente molto più brava ed esperta di me, fatto nel 2010 e visitabile da qui.
 
 
Prossimi studi verteranno sulla relazione che c'è tra i calcoli effettuati da Ecotect e quelli di Revit, per riscontrare eventuali discrepanze tra l'uno e l'altro tenendo come base dati reali calcolati e studiati a mano, vedendo appunto quanto sono reali i dati che escono da questi software. 
Andrea Rastrello

 

Technology: 

Commenti

Evita sempre di editare i file in blocco note, è una procedura un pò "sporca" e probabilmente ti rimarrà molto junk code nel file editato.

Comunque ottimo lavoro, ma attento a non perderti troppo dietro i software (ricordati la differenza tra strumento e utensile)

Ottimo l'aver guardato anche ROBOT, sul sito trovi alcuni tutorial fatti da studenti degli anni passati se ti interessa!

Purtroppo, come detto nel post, questo è l'unico modo per editare il file gbXML e farlo leggere da Ecotect visto la non compatibilità tra una versione e l'altra. Tutto questo è  confermato anche dalla autodesk che ha rilasciato un comunicato in cui si parla della non compatibilità tra i due programmi e consiglia questo metodo. http://autodesk.typepad.com/bimtoolbox/2012/08/revit-2013-gbxml-not-importing-into-ecotect-2011.html 

Andrea

AR

 

Grazie Andrea, molto interessante!

Per quanto riguarda la preparazione del modello per il passaggio in Ecotect, potresti provare ad assegnare, invece che i locali, che sono più "architettonici", gli spazi, che trovi nel tab "analyze" (non so se in italiano si chiamano spazi, in inglese è "spaces").

Essendo fatti proprio per le analisi energetiche, gli spaces ti consentono di assegnare più parametri in merito alla destinazione d'uso etc. dei singoli ambienti. Sarebbe interessante capire se queste informazioni inserite in Revit vengono poi mantenute con il gbxml e trasferite in Ecotect!

Prova anche ad utilizzare le "zones", che raccolgono insieme più spaces! Se ricordi ne avevamo parlato a lezione.

 

E facci sapere cosa succede, sono curiosa! Buon lavoro,

Maria