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Progetto per SALA TRASFORMABILE 1.0 | Prime riflessioni

 

L'oggetto dei nostri studi è il progetto per una sala trasformabile.

Attraverso accorgimenti progettuali, vogliamo riuscire a conferire flessibilità allo spazio, sfruttandolo al meglio e mutandone configurazione per accogliere diverse funzioni: conferenze, proiezioni, mostre.. Dunque individuiamo due possibili variabili: la variabile spaziale e la variabile acustica.

Diversamente da come ci si immagina convenzionalmente una sala, ovvero un insieme di postazioni fisse, immaginiamo uno spazio estremamente versatile. Le sedute possono o presentarsi nella classica configurazione a scaloni (adatta alla convegnistica) oppure possono completamente sparire ripiegandosi e impacchettandosi sul fondo della sala ottenendo grandi spazi a tutta altezza. Attraverso dei montanti telescopici posti su diversi livelli i sedili vengono raccolti scorrendo uno dentro l'altro fino a completa apertura o chiusura.

http://www.figueras.it/ 

A corredo delle variazioni spaziali al fine di creare una sala polivalente e multiuso di grandi dimensioni abbiamo pensato a rendere il tutto flessibile anche dal punto di vista acustico impiegando dei pannelli sospesi che, attraverso la loro configurazione consentono di assorbire o riflettere il suono a seconda degli scopi desiderati.

Focalizzandoci quindi su quest’ultimo aspetto siamo partiti a fare i nostri ragionamenti osservando il funzionamento di un’installazione LivingSculpture creata da WHITEvoid come pezzo principale dello stand fieristico Philips alla fiera Light + Building 2012 di Francoforte.

http://www.whitevoid.com/

L'installazione cinetica è stato creato da WHITEvoid come il pezzo centrale per lo stand fieristico Philips a Light + Building fiera 2012 a Francoforte. L'impianto è composto da 24 telai mobili triangolari in alluminio triangolari ricoperti da una superficie di OLED. I telai Computer controllato lentamente cambiando ed evolvendo il movimento e luminosità accento modelli di superficie dello specchio OLED specifico e texture leggera.

Il sistema che consente il funzionamento dell’installazione è il Kinetic Lights costituito da motorini ad argano che regolano gli oggetti appesi individualmente in altezza, velocità, colore e luminanza direttamente da un software di controllo. Sincronizzando la posizione e l'animazione della luce, i moduli vengono coordinati tra loro per formare forme complesse.

http://www.kinetic-lights.com/

Il sistema di controllo è costituito da un'interfaccia software e da un hardware per la distribuzione del segnale. Ciò consente pieno controllo in tempo reale su tutti gli elementi e il movimento di ogni singolo modulo collegato.

La nostra proposta è quindi tesa a seguire questo modello ma adattandone forma e funzione. Intendiamo infatti focalizzarci sull’aspetto acustico piuttosto che su quello illuminotecnico-rappresentativo. Variando parametricamente la giacitura dei pannelli cercheremo di far variare superficie riflettente e assorbente in modo tale da adattarle alla conformazione della sala e quindi alla funzione svolta.

 

Come è possibile far variare la giacitura degli oggetti sospesi?

Per rispondere alla domanda siamo partiti dal riferimento sopra citato notando che i pannelli vengono agganciati alle funi regolate dai motori in 3 punti (i 3 vertici del triangolo che ne individuano il piano di giacitura).A questo punto per comprendere e simulare la fisica del movimento di un piano appeso per 3 punti occorre seguire dei procedimenti teorici:

Partendo dal piano orizzontale eseguiamo la proiezione della nostra forma su una generica superficie curva. La nuova forma proiettata sarà dunque diversa da quella di riferimento e pertanto dovendola sostituire con una superficie identica a quella iniziale dovremo disporre la nostra forma originaria in modo che il suo baricentro coincida con quello della proiezione e la sua giacitura coincida con il piano ortogonale alla normale alla superficie curva uscente dal baricentro della proiezione.

In questo modo riusciamo a ricavare la posizione esatta del pannello che sarà possibile ottenere attraverso l’accorciamento/allungamento dei cavi di sostegno.

 

Come sfruttare questa logica in funzione della flessibilità acustica?

Il nostro scopo è quello di realizzare uno spazio che riesca ad adattarsi alla funzione svolta al suo interno. I pannelli che intendiamo realizzare saranno composti su un lato di materiale fonoassorbente mentre sull’altro riflettente; dunque attraverso il loro posizionamento riusciremo a variare le condizioni acustiche dell’ambiente.

SALA CONVEGNI: In questo caso occorrerà modellare la superficie riflettente in modo da convogliare le onde sonore provenienti dal palco su tutta la platea. Realizziamo dunque una shoe box adatta agli standard funzionali.

SALA PROIEZIONI: A differenza dalla tipologia precedente non c’è più la necessità di incanalare le onde sonore provenienti dal palco bensì attraverso una specifica conformazione si dovrà aumentare la componente assorbente in modo tale da evitare il riverbero del suono della proiezione diffuso uniformemente in tutta la sala.

SALA RIUNIONIL’utilizzo dello spazio si focalizza in determinati punti. Pertanto vengono adottati degli accorgimenti che consentono di migliorare le caratteristiche acustiche in funzione delle diverse zone.

SALA PER ATTIVITA’ VARIEAttraverso le molteplici forme ottenute riusciamo a modellare lo spazio e a ricreare delle volumetrie che possono venire in contro alle esigenze dell’utenza. 

Nel nostro caso i pannelli non avranno forma triangolare bensì quadrangolare per consentire una maggiore copertura della superficie della sala. Il principio di variazione della giacitura però rimane invariato in quanto anche in questo caso appenderemo i nostri oggetti in tre punti.

     

Il passo successivo sarà quello di cominciare ad approfondire la modellazione degli elementi attraverso la programmazione in Grasshopper e Rhino.            

 

FABIO MANTUANO E FRANCESCO SCILLA

 

 

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