ANALISI DELLA RADIAZIONE SOLARE
Nella precedente esercitazione abbiamo visto come il mio edificio si relaziona con il sole in termini di ombreggiamento. Vediamo ora come lo studio precedente, si traduce in termini di radiazione solare.
Per iniziare questo studio, ho ritenuto opportuno modificare il modello precedente, aggiungendo una serie di dettagli in modo da ottenere un'analisi della radiazione solare più precisa:
- bucature: porte e finestre;
- tetto inclinato con relativi aggetti: determinante per gli effetti della radiazione solare sulle bucature;
- vegetazione più dettagliata (chioma degli alberi maggiormente coinvolti).
Una volta apportate queste modifiche, ho iniziato l'analisi della radiazione solare tramite il comando Ecotect Solar Radiation. Partendo da un'analisi più estesa, ho successivamente ritenuto interessante analizzare gli effetti della radiazione solare in tempi più brevi, vedendo così come il mio edificio reagisce in un particolare giorno e come tutto questo si traduce in tempi più estesi.
PARTIAMO DALL'ANALISI PIU' ESTESA: STAGIONI
PRIMAVERA: 21/3 - 20/6 (dall'alba al tramonto)
Prima vista: in questo caso vediamo come la presenza dei portici (frontale e laterali), della vegetazione e dell'aggetto del tetto siano determinanti per gli effetti della radiazione solare sull'edificio. Infatti, essi rappresentano un vero e proprio ostacolo, che non permette alla radiazione solare di raggiungere il corpo, il quale risulta quasi totalmente schermato. Se non vi fossero questi elementi, gli effetti della radiazione risulterebbero più simili alla zona sopra i portici, che riesce ad assorbire maggiormente la radiazione, anche se non in in grandi quantità.
Seconda vista: in questo caso, vediamo come la radiazione solare non riesce ad essere assorbita dalla parete dell'edificio, che risulta totalmente uniforme.
ESTATE: 21/6 - 22/9 (dall'alba al tramonto)
Nella stagione estiva, gli effetti della radiazione non variano molto (come potevamo immaginare). In ogni caso si possono notare dei lievi cambiamenti sulla zona sopra il portico frontale (prima vista), dove la radiazione solare viene assorbita leggermente di più.
AUTUNNO: 23/9 - 20/12 (dall'alba al tramonto)
Prima vista: se in primavera ed in estate la vegetazione, l'aggetto del tetto ed i portici giocano un ruolo fondamentale, in questo caso non si può dire la stessa cosa. La diversa inclinazione dei raggi solari comporta una diversa interazione tra i raggi e l'edificio, il quale risente di effetti completamenti diversi rispetto alle situazioni prima esaminate. La finestra e la zona sotto il portico frontale, così some l'intera facciata, riescono ad assorbire maggiormente la radiazione, mentre, lateralmente, la situazione sotto i portici rimane pressocchè uguale.
Seconda vista: l'esposizione di questa facciata determina un comportamento costante durante tutto l'anno, senza grandi differenze.
INVERNO: 21/12 - 20/3 (dall'alba al tramonto)
Prima vista: il comportamento dell'edificio non cambia dalla stagione prima esaminata le cui considerazioni valgono anche in questo caso. Fortunatamente in inverno la radiazione solare viene ben assorbita quasi da tutta la facciata, ad esclusione dell'ingresso (localizzato sotto il portico frontale).
Seconda vista: comportamento uniforme e costante.
Vediamo ora come l'edificio si comporta nei periodi più caldi e più freddi dell'anno, analizzando periodi di tempo più brevi:
SETTIMANA ESTIVA: 1 - 7/8
ùù
SETTIMANA INVERNALE: 15 - 21/1
Come potevo immaginare, i risultati ottenuti non si allontanano dalle situazioni prima esaminate e l'edificio reagisce in modo costante nel periodo estivo ed invernale, a prescindere dall'intervallo di tempo.
Come ultimo step, ho ridotto maggiormente l'intervallo di tempo preso in esame, concentrandomi sul comportamento dell'edificio in un particolare giorno ed in un particolare orario, riuscendo così a comprendere come l'abitazione reagisce nell'istante in cui le facciate entrano in contatto con radiazione solare. I giorni presi in esame riguardano momenti critici dell'anno (agosto e gennaio), negli orari presi in esame nella precedente esercitazione, riuscendo così a comprendere il passaggio dall'ombreggiamento al vero e proprio assorbimento della radiazione solare:
1 AGOSTO ORE 10:
Prima vista: confrontando questi risultati con l'analisi più estesa, ho notato una serie di differenze, dovute al fatto che ora sto esaminando la reazione dell'edificio nell'istante in cui riceve la radiazione solare (senza considerare intervalli di tempo prolungati). L'edificio infatti, assorbe la radiazione solare in minori quantità (lieve differenza), in particolare sul tetto e sulla facciata principale. Riguardo quest'ultima, ho notato come in questo istante la reazione alla radiazione risulta quasi nulla, mentre nella situazione più estesa veniva accennato un lieve assorbimento.
Seconda vista: comportamento costante.
1 AGOSTO ORE 14:
Prima vista: la situazione appare molto diversa in questo orario, molto critico per il periodo estivo. Prenderlo in esame mi è stato molto utile poichè ho potuto notare quanto fosse diversa la reazione dell'edificio alla radiazione solare nell'arco della giornata. La differenza che per prima mi è saltata all'occhio riguarda la facciata principale che, se prima risultava impassibile, ora risente molto della radiazione solare (risultato lontano da quello ottenuto nell'analisi estesa). Inoltre, essendo appunto un momento critico del periodo estivo, si possono notare cambiamenti rilevanti anche sugli elementi che schermano la casa (tetto e portici), i quali nella mattina subivano effetti minori.
Seconda vista: comportamento costante.
15 GENNAIO ORE 10:
Prima vista: anche in questo caso la reazione dell'edificio si allontana dai risultati ottenuti dall'analisi invernale più estesa. Ho potuto individuare effetti differenti, in particolare sulla facciata principale che, se prima risentiva della radiazione solare, in questo caso ne risente solo in parte, lasciandola principalmente al portico (ostacolo). Il diverso comportamento vale anche per il tetto, il quale ora assorbe in minore quantità la radiazione, mentre per gli altri elementi dell'edificio, le reazioni risultano pressocchè uguali (leggere variazioni).
Seconda vista: comportamento costante.
15 GENNAIO ORE 14:
Prima vista: come nel giorno estivo, anche in questo caso la situazione delle 14 appare molto diversa da quella delle 10. La grande differenza sta di nuovo nella facciata principale che risente fortemente della radiazione solare delle 14, riuscendo così ad assorbire una maggiore quantità di calore (fortunatamente) ed a conservarlo per l'intero periodo invernale (come abbiamo visto).
Seconda vista: comportamento costante.
E' stato interessante passare dallo studio dell'ombreggiamento all'interazione del mio edificio con la radiazione solare. In particolare, mi ha incuriosito passare da un'analisi più estesa ad uno studio più mirato, riuscendo così a comprendere il comportamento del mio edificio nel suo insieme.