Tu sei qui

TIGLIO: h tronco 5,00m; h chioma 15,00. PINO DOMESTICO: h tronco 12,00m; h chioma 3,00m.

 

PROCEDIMENTO:

1. Apriamo Project Vasari. Clicchiamo sull’icona in alto a sinistra di Vasari e quindi su NEW. Cliccando su FAMILY, si apre la finestra New Family -  Select Template File inserita nel riquadro giallo, da cui selezioniamo MASS. Infine clicchiamo su OPEN.

2.  Su MODEL, dopo aver cliccato su SHOW (come illustrato nella figura con il riquadro giallo), procedendo tramite il menù “model” tracciamo un circonferenza.

3.  Su MODIFY|PLACE DIMENSION andiamo a cliccare RADIAL DIMENSION. Selezionando poi una delle due metà della circonferenza e cliccando poi al centro, impostiamo il raggio della suddetta.

4. Su MODIFY|PLACE DIMENSION cliccando su FAMILY TYPES, si apre una finestra dalla quale selezionando ADD. Possiamo aggiungere i nuovi parametri sulla seconda finestra “Parameter Properties”. 

 

* Man mano che si va avanti con la costruzione del solido procediamo con l’aggiunta di altri parametri, seguendo lo stesso procedimento qui esposto.

5. Su MODIFY|PLACE DIMENSION (barra azzurra) associamo i parametri creati ai corrispondenti elementi sulla figura creata.

6. Su MODEL andiamo a cliccare su LEVEL, aggiungendo i livelli necessari alla costruzione del solido con le relative quote.

7. Costruiamo le figure che costituiscono il solido, selezionando di volta in volta i livelli corrispondenti su PLACEMENT PLANE (barra azzurra).

8. Estrudiamo il tronco modificando la quota.

 

9. Selezioniamo tutti gli elementi necessari alla costruzione della chioma e clicchiamo su CREATE FORM. Nel riquadro giallo vediamo il risultato finito della modellazione dell’albero.

 

IL TIGLIO

Il tiglio, un albero a foglia decidua, cresce spontaneo in quasi tutta l'Europa fino a 1500 m s.l.m. Si tratta di piante molto longeve che possono raggiungere anche 1000 anni di età.

Caratteristiche: Si tratta di un albero di medie o grandi dimensioni, l’altezza può variare dai 15 ai 30 m di altezza, se questo si trova in condizioni ottimali. Il tronco, dal diametro di circa 1,5m, è dritto e caratterizzato da corteccia liscia, finché la pianta non supera i  vent'anni di età, quando invece diventa screpolata, grigiastra e con venature longitudinali. Presenta la particolarità di sviluppare numerosi polloni alla base che sono normalmente utilizzati per la moltiplicazione della pianta. Le radici sono profonde ed espanse. 

Esposizione: Questa pianta predilige le posizioni in pieno sole o parzialmente in ombra; non risente del freddo e dei forti venti. Trattandosi di un albero molto rustico, si adatta molto bene a qualsiasi tipo di terreno o condizione e per questo viene spesso usato per le alberature stradali cittadine, crescendo per questo senza troppi problemi  negli ambienti urbani e tollerando quindi l'inquinamento atmosferico. 

Comparazione in pianta.

Comparazione in prospetto.

 

 

IL PINO DOMESTICO

I pini tipici del paesaggio costiero laziale e della capitale sono tre: il pino marittimo, il pino d'Aleppo ed il pino domestico. Tutte e tre le specie, nonostante differiscano sia per morfologia (l'aspetto di chioma e radici) che per esigenze ecologiche (clima e terreno), sono simili per ciò che riguarda la loro notevole esigenza di luce.

 

Il pino domestico

Questa pianta è originaria delle coste del Mediterraneo e largamente diffusa in Italia, caratterizzando in maniera predominante il paesaggio della campagna romana.

Caratteristiche: Si tratta di un albero la cui altezza può sfiorare i 30 metri. Il tronco, dritto e spesso biforcato nei vecchi alberi dopo una certa altezza, ha una corteccia grigia e finemente rugosa, poi profondamente solcata in placche bruno-grigiastre. Il diametro del fusto raggiunge un massimo di 2m. Il pino necessita di ampi spazi di crescita, per via dell’imponente chioma (può raggiungere anche i 12m) che assume in età matura la tipica forma ad ombrello. Questa caratteristica del pino adulto può essere considerata un adattamento ai climi vicini all'equatore. La forma a ombrello si rivela molto efficace a catturare i raggi solari verticali. 

Esposizione: Il pino domestico è quello che meno si è adattato al clima mediterraneo. Necessita infatti da una parte di una discreta piovosità, ma contemporaneamente anche di suoli sciolti e fertili, che non consentano ristagni idrici. Condizioni queste, non facili da trovare nei terreni di riporto della capitale.

 Comparazione in pianta.

Comparazione in prospetto.

 

AGGIORNAMENTO 1:

 Abbiamo aggiornato la consegna, rendendo visibili i parametri precedentemente inseriti dei due alberi analizzati. Allegheremo sotto i nuovi file modificati.

TIGLIO: h tronco 5,00m; diametro tronco (base) 0,75m.                               PINO DOMESTICO: h tronco 12,00m; diametro tronco 0,75m.

            h chioma 15,00m; diametro massimo chioma 12,00m.                                                    h chioma 3,00m;  diametro massimo chioma 12,00m.

            H TOTALE = 20,00m                                                                                                    H TOTALE = 15,00m         

 

AGGIORNAMENTO 2: 

CONFRONTO TRA ALBERI: IL TIGLIO, IL PINO DOMESTICO, IL LECCIO, L'OLMO, IL CILIEGIO GIAPPONESE             

Quest’analisi si basa sul posizionamento di diversi tipi di albero nel lotto di progetto, al fine di osservare e capire che tipo di ombreggiamento essi effettuano  sugli edifici circostanti. Gli alberi presi in esame sono il pino, il tiglio, il ciliegio giapponese e l’olmo campestre, i quali si differenziano per forme e dimensioni.  Infatti posizionandoli nell’area si notano subito le differenze d’ingombro e d’ombreggiamento.

IL TIGLIO

Solstizio d’estate dalle ore 12:00 alle ore 16:00: studio dell’ombreggiamento e analisi delle radiazioni solari

Il tiglio è un tipo di albero dalla chioma e dal tronco compatti, di conseguenza l’ombra, che produce nel periodo estivo, non permette di usufruire di un consistente ombreggiamento dell’area scoperta antistante l’edificio. Infatti le ombre che risultano generate sono limitate ad una ridotta zona attorno all’albero stesso. Nell’area di progetto non basterebbe quindi piantare tre o cinque esemplari per avere un’ombra consistente sulla piazza attrezzata prevista, in quanto aumentandone il numero, lo spazio aperto si andrebbe a ridurre troppo.  Questo tipo di alberatura non risulta quindi la scelta più appropriata per l’ombreggiamento estivo.

Lo studio dell’ombreggiamento invernale e  l’analisi delle radiazioni solari non sono state riportate per problemi legati all’inserimento dei parametri di visibilità legati  alle stagioni, essendo il tiglio un albero caducifoglia.

IL PINO DOMESTICO

Solstizio d’estate dalle ore 12:00 alle ore 16:00: studio dell’ombreggiamento e analisi delle radiazioni solari

Solstizio d’inverno dalle ore 12:00 alle ore 16:00: studio dell’ombreggiamento e analisi delle radiazioni solari

Il pino è una pianta arborea alta e snella, per questo è in grado di effettuare un notevole ombreggiamento in particolar modo se piantata in gruppo, si può trovare infatti la maggior parte delle volte nei parchi. Nel periodo estivo, lo studio effettuato conferma questa teoria: si nota, riproposto in più esemplari, come l’ombra sia presente, ma insufficiente per un effetto complessivo valido. Infatti nel caso in cui fossero ripetuti più filari, l’area destinata a piazza si trasformerebbe in un sentiero verde, entrando in conflitto quindi con l’ipotesi progettuale. Nel periodo invernale la piazza viene completamente oscurata, provocando l’effetto contrario rispetto a quello desiderato e quindi sarebbe più opportuno pensare a degli alberi caducifoglia.

 

Per approfondire lo studio e fare riferimento alle analisi fatte in merito agli alberi che abbiamo proposto (il tiglio e il pino), abbiamo scelto degli esemplari di albero, che confermassero quanto descritto in precedenza. L’olmo e il ciliegio sono alberi decidui come il tiglio, mentre il leccio è generalmente un albero sempreverde.

IL LECCIO

 Studio dell’ombreggiamento durante il solstizio d’estate e il solstizio d'inverno dalle ore 12:00 alle ore 16:00

L'OLMO

 Studio dell’ombreggiamento durante il solstizio d’estate dalle ore 12:00 alle ore 16:00

 IL CILIEGIO

 Studio dell’ombreggiamento durante il solstizio d’estate dalle ore 12:00 alle ore 16:00

 

PARAMETRI D'ISTANZA E DI TIPO: CRESCITA E STAGIONI

Per l’analisi della crescita arborea abbiamo riscontrato molti problemi che purtroppo, nonostante numerose prove, non siamo riuscite a risolvere. Abbiamo ritenuto opportuno comunque postare le difficoltà riscontrate, anche attraverso delle immagini.

Dopo aver parametrizzato l’intero albero con parametri di tipo, abbiamo allineato, tramite il comando ALLINEA, i piani con le rispettive superfici (ad es. l’ultimo livello con la massima altezza della chioma ecc.).

Il passo successivo è stato quello di creare nuovi Family Types (anno 1, anno 10 ecc) ai quali associare le diverse dimensioni dell’albero. In teoria, cliccando su APPLY ogni volta impostate le misure per ogni anno di crescita, al variare del Family Type il modello dovrebbe mutare la sua dimensione, invece no.

Ad esempio, cambiando l’altezza della chioma questo è quello che accade:

L’immagine che ci siamo trovate davanti è una chioma tagliata più che ridimensionata.

Abbiamo allora pensato che l’errore commesso potesse essere legato alla mancata modifica delle misure dei raggi che descrivono la complessa chioma del tiglio, in quanto la sua riduzione non risulta proporzionata. Modificando anche i parametri che descrivono i raggi il risultato è stato ancora differente:

Alleghiamo intanto il procedimento descritto a testimonianza del lavoro svolto.

Nel caso in cui riusciremo ad apportare ulteriori modifiche non esiteremo ad aggiornare di nuovo il post.

 

Valentina Apostoli

Elisa Ciardi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CATEGORIE: 
Technology: 
AllegatoDimensione
Binary Data Tiglio.rfa368 KB
Binary Data Pino.rfa336 KB
Binary Data Tiglio parametrico.rfa720 KB
Binary Data Pino parametrico.rfa652 KB