Inviato da francescabottaro il Mar, 07/10/2014 - 13:22
Fonderie Digitali: progettare per le nuove forme di produzione
Giovedì 9 ottobre, 16.30, Aula Ersoch.
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E' disponibile lo Streaming della Conferenza: click sulle immagini per le due sezioni del video
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Inviato da Marco Neri il Mar, 16/09/2014 - 19:48
Giunti alla conclusione della modellazione sommaria dell'oggetto viene voglia di chiedersi come questo possa essere affinnato per diventare così realmente fabbricabile.
La sua esile struttura non necessità tuttavia di sopportare carichi superficiali a dal fuori della pioggia e del velo d'acqua che da progetto dovrà correre dal terminale circolare superiore a quello intermedio (sarà fatta scorrere una quantità d'acqua irrisoria così da ridurre al minimo la spinta verso il basso).
Inviato da Marco Neri il Lun, 15/09/2014 - 00:01
In questo post descriverò gli strumenti realizzati per la modellazione tridimensionale generata da una parametrizzazione generativa dell'algoritmo generativo.
Come scritto nel precedente post, la superficie di Costa è una superficie metastabile: questo vuol dire che per una piccola perturbazione essa non è in grado di opporsi al collasso. Tuttavia come dimostra la simulazione in Surface Evolver al blog Andrew's Brain(link is external) è sufficiente separare la superficie lungo il piano mediano e parallelo alle due circonferenze di bordo ottenendo queste 2 superfici specchiate lungo il piano e ruotate lungo z di 90°.
Inviato da Marco Neri il Ven, 12/09/2014 - 17:55
Nel precedente post ho accennato alla non stabilità della superficie di Costa come realizzata attraverso una bolla di sapone. La superficie di Costa, come tutta la sua famiglia(link is external), si dice più propriamente che è meta-stabile, ogni perturbazione ad essa applicata porta al collasso in 2 parti che per l'ottimizzazione fisica propria del modello porta alla formazione di due superfici la cui somma rappresenta la minima possibile.
Inviato da Marco Neri il Gio, 11/09/2014 - 00:51
Come abbiamo visto in PS1: Breve storia formale l'oggetto architettonico come landmark e fulcro delle attività del luogo ha acquisito all'interno del concorso YAP per il MoMA PS1 una preferenza nettamente superiore rispetto a progetti che sfruttano l'intera area come superficie di progetto.
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