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Esame: Concept proposta PS1

Come abbiamo visto in PS1: Breve storia formale l'oggetto architettonico come landmark e fulcro delle attività del luogo ha acquisito all'interno del concorso YAP per il MoMA PS1 una preferenza nettamente superiore rispetto a progetti che sfruttano l'intera area come superficie di progetto.

Il progetto che voglio proporre si pone nel mezzo di queste due possibilità: la presenza del grande manufatto è assolutamente preminente tuttavia generosi rettangoli di superfice si connettono al tema proposto dal singolo elemento divenendo spazi accessori ma al tempo stesso fondamentali alla caratterizzazione del primo.

Relativamente all'oggetto la suggestione nasce da uno degli argomenti proposti dal corso: la soluzione al problema di Plateau: "quale è la superficie minima attorno a un bordo?"

Questo problema posto dall'omonimo fisico belga trova soluzione nella algebra delle variazioni, ovvero quella branca che si occupa dei problemi a punti estremali (ad esempio massimi e minimi). Una soluzione pratica al problema si riscontra in un fenomeno fisico tutt'altro che innocente: le bolle di sapone.

Esse infatti nascondono dietro la loro assolutà semplicità, complesse implicazioni matematiche che trovano di fatto anche interessanti applicazioni concrete. Esse ottimizzano la superficie delimitata dal bordo di cui sopra rendendola minima: da qui il nome superficie minima. Le superfici minime hanno curvatura principale pari a 0 (k1+k2=0)e in ipotetiche applicazioni architettoniche porterebbero con se diversi vantaggi; ad esempio sia per lo smaltimento delle acque superficiali che per l'autoportanza in quanto costituite in ogni punto da selle.

La suggestione, dunque, consiste nell'individuare in una superficie minima una forma che possa accogliere funzioni ad essa collegate. La sua realizzazione dovrà completarsi attraverso materiali iridescenti che suggeriscano gli effetti multicolori della rifrazione all'interno delle bolle di sapone.

La superficie scelta è la superficie di Costa.

La scelta della superficie è nata anche dalla curiosa storia attorno a questa particolare superficie e ai metodi per realizzarla in forma di bolla di sapone.
Prima di essa non si conoscevano altre superfici minime illimitate immerse (senza intersezioni) con curvatura totale finita oltre al piano e alla catenoide, ma un dottorando brasiliano Celso Costa scoprì per l'appunto la sua superficie ma non era in grado di rappresentarla perchè troppo complessa. Solo pochi anni dopo fu possibile disegnarla ma attraverso un software appositamente realizzato: questo porto all'individuazione di tutta una famiglia di superfici minime immerse.

Ironia della sorte (relativamente al mio progetto) questa superficie e tutta la sua famiglia non è realizzabile attraverso bolle di sapone.

Tuttavia cercando materiale bibliografico sul web sono incappato in un sito relativo alle superfici minime dove un matematico mostra la non stabilità della superficie di Costa attraverso Surface Evolver e propone tuttavia un modo ingegnoso per fabbricare un bordo per realizzare la superficie di Costa come accostamento di due sue porzioni.

Il progetto prevede l'utilizzo della superficie come catalizzatore di eventi: diventa una enorme fontana nella parte antistante lo spazio concerti, playground con il suo terminale a imbuto come canestro per le palle in forma di bolla di sapone poste nel cortile in alto a destra e infine una gigantesca doccia contro l'afa stagionale nel cortile in basso, dove è ricreata una piccola spiaggia artificiale, nello spirito dello YAP del PS1.

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