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Pino calabro__h:21m; larghezza chioma:13m

Il Pino

Il Pino è il nome comune di un genere di alberi ed arbusti sempreverdi, appartenete alla famiglia Pinaceae. Al genere appartengono circa 120 specie, suddivise in 3 sottogeneri: - sottogenere Pinus (73 specie) - sottogenere Ducampopinus (20 specie) - sottogenere Strobus (23 specie). Gli aghi (cioè le foglie del pino) sono riuniti in gruppi di 2, 3 o 5 (raramente 1, 4 o più aghi, a seconda della specie) che nelle piante adulte non sono inserite direttamente nel ramo (contrariamente agli abeti) ma su corti rametti detti brachiblasti. Sono delle specie sempreverdi. In Italia sono presenti il pino silvestre, il cirmolo e il pino mugo nelle zone alpine; il pino domestico, pino d'Aleppo, pino marittimo nella zona mediterranea. Raro, ma presente, anche il pino di Lammari nella periferia lucchese. Insieme agli abeti caratterizzano i boschi di alta montagna italiani. 

Il Pino preso in considerazione è Il pino calabro, un pino nativo della regione mediterranea orientale. Albero di media altezza, può raggiungere e superare i 30 m ma di solito è più basso. Il tronco ha un diametro di 1 m circa, raramente di più. La corteccia è rosso-arancione, spessa e fessurata alla base, più sottile verso la cima. Le foglie sono aghiformi, lunghe 10-16 cm, sottili, riunite in mazzetti di due, di colore verde chiaro. 

Habitat: Specie moderatamente termofila, preferisce la pianura o la bassa montagna da 600 m a 1200 m a seconda della latitudine.

Questa è una foto del pino che ho scelto come modello 3D, di fianco è riportato il modello dell'albero.

Una volta realizzato il modello 3D l'ho inserito all'interno della nostra area per capire come si rapporta con il contesto urbano.

Si nota subito che le dimensioni dell'albero sono un po troppo grandi per l'area in questione e per la morfologia del nostro edificio, questo comporterà dei fattori negativi per quanto riguarda l'irragiamento solare e  l'ombreggiamento in invero, a causa della grossa chioma del Pino, infatti tuttla parte sottostante il nostro edificio verrà coperta dall'ombra della chioma. Questo problema invernale risulta essere un vantaggio nel periodo estivo, in quanto si vengono a creare delle zone di obra sulla piazza e sotto la chioma dell'albero dove potersi rinfrescare.

 Qui di seguito sono riportate delle foto con e senza l'albero per far capire la differenza a livello di radiazione solare durante l'arco di un intero anno

Sostanzialmente la differenza non è molta, l'unico cambio a livello di radiazione si ha nella prima piazza dell'edificio dove si nota l'influenza della chioma del Pino.

Nel periodo estivo si notano i bebefici portati dagli alberi, infatti grazie alla chioma le piazze sottostanti l'edificio sono piu ombreggiate.

Non ho inserito foto per quanto riguarda il periodo invernale ritenendole inefficaci visto che le ombre dei palazzi coprono quelle degli alberi.

In fine ho provato l'effetto delle ombre dato dagli alberi nel corso di una giornata estiva per vedere quanta ombra portavano all'interno della piazza.

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