Essenza scelta: QUERCUS ILEX
Il leccio (Quercus ilex) detto anche elce, è una pianta appartenente alla famiglia delle Fagaceae, diffusa nei paesi del bacino del Mediterraneo.
Il leccio è generalmente un albero sempreverde con fusto raramente dritto, singolo o diviso alla base, di altezza fino a 20-25 metri. Può assumere aspetto cespuglioso qualora cresca in ambienti rupestri. La corteccia è liscia e grigia da giovane, col tempo diventa dura e scura quasi nerastra, finemente screpolata in piccole placche persistenti di forma quasi quadrata. I giovani rami dell'anno sono pubescenti e grigi, ma dopo poco tempo diventano glabri e grigio- verdastri. Le gemme sono piccole, tomentose, arrotondate con poche perule.
Le foglie sono semplici molto variabile nella forma che va da lanceolata ad ellittica, la base è cuneata o arrotondata. Sono lunghe 3–8 cm, e larghe 1-3,5 cm.
I fiori sono unissesuali, la pianta è monoica.
I frutti sono delle ghiande, portate singole o in gruppi di 2-5, su un peduncolo lungo circa 10–15 mm (eccezionalmente anche 40 mm). Le dimensioni variano da 1,5 a 3 cm di lunghezza, per 1-1,5 cm di diametro. Sono di colore castano scuro a maturazione, con striature più evidenti. All'apice di ogni ghianda è presente un robusto mucrone. Le ghiande sono coperte per un terzo o metà della loro lunghezza da una cupola provvista di squame ben distinte, con punte libere ma non divergenti. Maturano nello stesso anno della fioritura, in autunno.
L'apparato radicale è robusto, fittonante, si sviluppa già dai primi anni di vita e può penetrare per diversi metri nel terreno. Questo comporta una notevole resistenza alla siccità (la pianta va a trovare l'acqua in profondità), ma anche problemi di trapianto, che questa specie sopporta male. Le radici laterali possono essere anche esse molto robuste e spesso emettono polloni.
Ho scelto di analizzare questo tipo di pianta sia per il fatto di essere piuttosto adattabile ad ogni clima, e quindi di facile scelta in ogni luogo, sia per la sua folta chioma, in grado di essere un ottima schermatura in estate.
Come prima analisi ho deciso di prendere in esame alcuni esemplari per studiarne le proporzioni.
Ho notate come nonostante la grandezza variabile, essi hanno delle proporzioni più o meno fisse che lo caratterizzano e che serviranno per modellare il nostro albero. Prendendo quindi queste misure di riferimento ho iniziato la modellazione.
STEP del procedimento:
- Ho creato una nuova famiglia. VasariàNew familyàMass.
- Ho creato i livelli che mi serviranno per la modellazione del mio albero, e ho iniziato a inserire i primi parametri.
- Ho iniziato la modellazione partendo dal tronco dell’albero, e successivamente inserendo il raggio di questo nella tabella dei valori parametrici.
- Ho modificato la larghezza del tronco superiore attraverso il comando edit profile che mi permette di modificare la dimensione del raggio del tronco. In questo modo potrò avere un albero molto simile a quello reale.
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- Ho continuato la modellazione in questo modo anche per la chioma. Dopo averla estrusa l’ho portata fino al livello h chioma che avevo precedentemente creato tramite il comando Align. È importante poi l’aver bloccato il livello del piano con la fine della chioma, selezionando il lucchetto.
- Dopo aver reso parametrico anche il raggio di inizio chioma, ho selezionato il modello, e dopo aver premuto il comando X ray, ho usato il comando add profile.
- Poi ho bloccato questo con il piano parte chioma. Ho modificato e selezionato il raggio inserendolo nella tabella dei valori parametrici.
- Modificando la dimensione del raggio di questa, ho creato la forma della chioma che caratterizza l’albero.
La scelta di questo albero è avvenuta grazie al fatto di essere un albero sempreverde in grado di creare una buona ombra d’estate grazie alla sua folta chioma.
21 giugno
ore 11
ore 16
Allegato | Dimensione |
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