1.La Roverella è una delle querce maggiormente diffuse nel nostro paese. Appartiene come gli altri alberi di questo tipo alla famiglia delle Fagaceae ed è tanto comune entro i nostri confini che in molte regioni è chiamata in italiano o nel dialetto locale semplicemente “quercia”.
La sua diffusione si ha infatti da nord a sud, con una concentrazione nelle aree vicine al Mediterraneo, ma numerosi esemplari si trovano anche in spazi di collina o montagna, fino a un'altezza che di rado supera i mille metri di altitudine.
La Roverella si presenta come albero a foglia caduca, distinguendosi pertanto dall'altra tipologia di querce che è dotata di foglie persistenti. Tuttavia è possibile trovare esemplari che tengono la foglia anche nella stagione invernale quando questa tende ad un colore marrone.
Albero alto fino a 20 metri, chioma ampia, globosa ed emisferica da adulta, densa di colore verde chiaro con fusto tozzo, robusto, sinuoso e ramificato sin dalla base ,la roverella ha un aspetto maestoso.
Il suo legno è piuttosto duro e resistente, in particolare il suo utilizzo è riservato alla produzione di combustibile. Per quanto riguarda il suo valore ornamentale la roverella è amata in particolare per il suo fogliame dal bel verde lucido e per lo spettacolo offerto dagli intricati rami che si intrecciano dando vita a graziosi arabeschi. Per questo è particolarmente apprezzata una roverella cresciuta, maestosa, in esemplare isolato o affiancata da pochi altri alberi, in modo che possa risaltare nella sua poderosa struttura. La crescita di quest'albero è comunque abbastanza lenta e, in pieno sviluppo, può arrivare ad altezze che superano agevolmente i 20 metri, slanciandosi grazie ad un tronco eretto e comunque agile nella propria sinuosità.
FIG.1 Versione estiva FIG.2 Versione invernale
2.Il modello che è stato realizzato con Vasari ha un'altezza pari a 20 metri, e una chioma che raggiunge i 24 metri di diametro nel punto di maggior estensione. Per costruirlo si è partiti da un'altezza abbastanza importante, essendo questo un albero "monumentale", e tale misura è diventata il valore dal quale tutti gli altri dipendono. Le equazioni che legano "h albero" a tutti gli altri parametri sono state impostate al fine di riuscire ad avvicinarsi alle proporzioni che c'erano tra questi elementi nella FIG.1.
FIG.3 Modello h 20
3. L'albero è stato modellato seguendo le indicazioni del post sul blog di Flavia Pedone; ho creato così una famiglia di 3 elementi ( per ora, in quanto è sempre possibile aggiungerne altri) che hanno caratteristiche comuni ma differiscono per il valore dei loro parametri. I tre elementi in questione sono: h20, h16 e h12. Il loro nome fa facilmente intuire che la loro altezza è rispettivamente di 20, 16 e 12 metri.
Dopo aver aperto una nuova famiglia e aver scelto, tra i tre template disponibili, Mass, si inizia a modellare l'albero partendo dal tronco. Il tronco è scaturito semplicemente da un cerchio poi estruso; per far si che il raggio del tronco sia un parametro, è stata assegnata una quota radiale alla circonferenza di base, e una volta selezionata abbiamo scelto Add parameter dal menù a tendina Label. Nella finestra Parameter Properties è stato dato un nome e si è scelto che il parametro fosse di tipo e non di istanza.
Per riuscire ad avere tra i parametri anche l'altezza dell'albero e del tronco è stato necessario creare dei Reference Plane con la loro relativa quota da terra (Level 1) troata grazie al comando Aligned Dimensions. A questi piani sono state allineate e legate (grazie al lucchetto) le curve estruse del tronco prima e della chioma poi. In tal modo sia il corpo "tronco" che il corpo "chioma" erano controllati da un parametro relativo all'altezza e da un parametro relativo al raggio e quindi influente sulla loro estensione.
Il risultato di queste operazioni era un "albero" composto da due cilindri, uno più piccolo sotto e uno più grande sopra. Per riuscire ad avvicinare questa forma iniziale alla FIG.1 sono serviti i comandi: Edit Profile ( che permettono di modificare una sezione caratterizzante la massa, utilizzato in questo caso specifico per rastremare il tronco) e Add Profile ( che permette di aggiungere delle nuove sezioni con le quali é stato possibile controllare meglio la forma della chioma della Roverella).
Ogni nuova sezione aggiunta è stata collegata ad un piano in modo tale da poterla controllare tramite due parametri, quello relativo all'altezza e quello relativo alle dimensioni.
Dopo aver raggiunto la forma desiderata nella finestra Family Types, con il comando New, è stato possibile creare altri 2 alberi modificando solo il parametro "h albero" dal quale tutti gli altri dipendevano.
FIG.4 "h 12"
FIG.5 "h 16"
FIG.6 "h 20"
4. La Roverella, come è stato già detto è un albero maestoso, di conseguenza è difficile trovare filari di questo albero, è più facile trovarlo isolato o al massimo vicino ad altri tipi di albero. Proprio per questa sua caratteristica da protagonista abbiamo provato a posizionarlo al centro della corte del progetto di laboratorio.
FIG.7 e 8 Situazione delle ombre nella giornata del 21 luglio 2013 alle ore: 13:00
In estate la folta chioma riesce ad ombreggiare gran parte della corte interna rendendo vivibile il giardino interno anche nelle ore più calde dell'estate.
Se la Roverella fosse un sempreverde, come molti altri esemplari della sua famiglia, in inverno farebbe una grossa ombra anche nelle ore più calde, impedendo così al calore di entrare i casa.
Ma come già detto all'inizio questo albero perde le foglie nel periodo più rigido dell'anno, così spogliandosi non impedisce alla radiazione solare di intervenire indirettamente nel riscaldamento della casa.
FIG.9 e 10 Situazione delle ombre nella giornata del 21dicembre 2013 alle ore: 14:00
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