PINO DOMESTICO (PINUS PINEA)
Ho scelto di modellare questo albero poichè girando per la città mi sono accorta che esso è molto diffuso, e viene spesso utilizzato per le alberature stradali e nelle grandi piazze, perciò mi interessa capire come potrebbe inserirsi nel progetto e che effetti potrebbe avere sull'ombreggiamento degli spazi aperti.
L'uso diffuso di questo albero è dovuto al fatto che essendo sempreverde in autunno non sporca il manto stradale con le foglie, e perciò ha bisogno di una minore manutenzione. Inoltre, per la sua caratteristica forma, non ha dei rami bassi che possano intralciare il traffico veicolare.
Per quanto riguarda la valutazione delle conseguenze della presenza di pini nel progetto, bisogna considerare il fatto che essendo sempreverde, questo albero protrebbe provocare un ombreggiamento eccessivo nei mesi invernali sulle facciate e sugli spazi aperti, quando invece essi necessitano del maggiore irraggiamento possibile. C'è anche da dire, però, che la sua chioma si trova molto in alto e il suo tronco è sottile in proporzione alla dimensione complessiva dell'albero e ciò, aggiunto al fatto che il sole in inverno è più basso, potrebbe limitare gli effetti negativi della presenza di questo tipo di alberature nei mesi freddi. Questi ragionamenti hanno destato la mia curiosità e mi hanno spinta a scegliere di modellare proprio questo albero.
Alcune caratterisitche
Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione: Gymnospermae
Classe: Coniferae
Famiglia: Pinaceae
Tronco: diritto e spesso biforcato nei vecchi alberi ad una certa altezza.
Corteccia: dapprima grigia e finemente rugosa, poi profondamente solcata in placche bruno-grigiastre.
L'altezza del pino può arrivare fino a 25-30 m. Il fusto è diritto e cilindrico, nudo nei due terzi inferiori, poi ramificato con chioma a forma di ombrello.
Le foglie sono costituite di aghi sempreverdi e lineari, lunghi 10-20 cm e spessi 1,5-2 mm, riuniti in fascetti di due, di colore verde scuro, acuti ma non pungenti.
L'area di diffusione del Pino Domestico si estende dalla Crimea al Portogallo e all'Algeria; in Italia e' frequente in tutte le coste, ma la sua provenienza e' dubbia; la specie e' stata diffusa per coltivazione ad opera dei romani e forse degli etruschi: le nostre bellissime pinete litoranee sono il risultato di impianti artificiali.
Forma boschi puri. Le maggiori pinete si trovano in Toscana e nel Lazio e nel litorale adriatico la Pineta di Ravenna.
Il Pino Domestico e' stato eletto a pianta rappresentativa del nostro Paese. E' una specie termofila, anche se tollera il freddo, pur temendo le gelate e i freddi anticipati o tardivi, predilige terreni silicei , sciolti e ricchi di humus, anche se puo' vegetare su quasi tutti i terreni, tranne quelli troppo argillosi, che impediscono lo sviluppo delle radici, o quelli troppo umidi perche' favoriscono il marciume radicale.
Corteccia del Pino Domestico Utilizzo del pino domestico per le alberature stradali a Roma,
difronte alla mia abitazione
L'albero che ho scelto è ALTO 20 MT, ed ha una CHIOMA di 16 mt.
Per iniziare la modellazione in Vasari ho aperto un nuovo file FAMILY, e ho selezionato il template MASS. Ho quindi disegnato un cerchio per il tronco, inserendo una quota con il comando RADIAL DIMENSION, e trasformandola in parametro di tipo attraverso il menù a tendina Label.
A questo punto ho inserito nuovi Livelli modificando le quote, e traformandole in parametri di tipo, in modo da riportare le dimensioni delle varie parti del pino, prima di continuare con la modellazione.
Una volta effettuate queste operazioni ho estruso il tronco, modellando poi anche la biforcazione caratteristica e trasformando di volta in volta le quote in parametri e allineando i volumi con i livelli corrispondenti. Nello stesso modo ho modellato la chioma utilizzando i comandi Edit profile e la visualizzazione X-Ray per aggiungere sezioni intermedie di raggio diverso.
Una volta finita la modellazione, e trasformate le quote in parametri di tipo, cliccando su family tipes ho messo in relazione tutti i parametri con l'altezza totale dell'albero. In questo modo, attraverso i parametri, cambiando un solo valore, posso modificare le dimensioni di tutti gli elementi che compongono il pino.
Prima di inserire nel progetto l'albero modellato, ho catturato alcune immagini dove si vede l'ombra prodotta dal singolo pino nelle varie stagioni. Dalla primavera all'estate, l'ombra tende ad accorciarsi perchè il sole è più alto, mentre dall'autunno all'inverno l'ombra si allunga moltissimo.
Primavera Estate
Autunno Inverno
Attraverso il comando LOAD INTO PROJECT ho inserito l'albero all'interno del progetto, e ne ho posizionati cinque in corrispondenza delle due piazze formate dalla disposizione delle due torri sul lotto. Ho poi impostato l'analisi dell'ombreggiamento per le quattro stagioni, approfondendo in particolare la situazione estiva.
Autunno, senza alberi Autunno, con alberi
Inverno, senza alberi Inverno, con alberi
Primavera, senza alberi Primavera, con alberi
Estate, senza alberi Estate, con alberi
Dalle immagini si nota come le alberature permettano un buon ombreggiamento in estate delle piazze, anche se forse sarebbe necessario aggiungerne qualcuno in più. In primavera e in autunno la loro presenza permette di avere delle zone in ombra ed altre al sole, in modo da differenziare gli sapzi e il loro utilizzo. In inverno, infine, le ombre si allungano, andando a finire sulle linee della ferrovia e incidendo su parte delle facciate ad est.
Nel complesso la scelta del pino come alberatura, anche se sempreverde, non risulta particolarmente dannosa, ma sicuramente alberi caducifoglie creerebbero ombre molto più limitate in inverno. Inoltre, è da considerare che data la grande dimensione di questi alberi, essi risultano molto invasivi sul lotto, e molto vicini agli edifici presenti, soprattutto al livello della chioma. Perciò, forse, alberi di dimensioni più minute potrebbero essere una soluzione migliore per il sito di progetto.
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