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Quarta esercitazione: ipotesi di facciata (progetto in via Tuscolana, Roma)

IPOTESI DI FACCIATA

In questa analisi, andremo a studiare tre diverse ipotesi di facciata del nostro progetto. In particolare, ci soffermeremo sull’edificio a torre, poiché rappresenta un punto molto importante del nostro progetto. Esso infatti, ospiterà gli alloggi della residenza temporanea e riteniamo quindi opportuno effettuare un approfondito studio sull’interazione di questo volume con il sole, andando così a comprendere quali ipotesi si avvicinano maggiormente ad una buona soluzione da poter adottare.

Partendo dallo studio precedentemente effettuato, grazie al quale è stato possibile comprendere come il sole interagisce con i corpi nella nostra area di progetto, abbiamo pensato ad una nuova disposizione dei volumi, con l’obiettivo di sfruttare al meglio il percorso del sole e l’interazione tra i volumi stessi.  

                                                                         

                                                                      Nuova disposizione: piazza pubblica + servizi e tipologia a torre per le residenze. 

Per l'analisi della radiazione solare, ci siamo concentrati sul periodo estivo ed invernale (periodi più critici dell'anno). In particolare, abbiamo scelto il 1 luglio ed il 1 gennaio (giorni significativi di queste stagioni), per comprendere come il nostro progetto interagisce con il sole in un singolo giorno, per poi poter estendere le considerazioni all'intero periodo preso in esame. Vediamo:

ESTATE: 1/7                                                                                                                      INVERNO: 1/1

 

Estate: se precedentemente avevamo ottenuto dei risultati non ottimali, con questa nuova disposizione abbiamo raggiunto un buon esito. Vediamo infatti come le facciate esposte a sud-ovest, nel periodo estivo non ricevono un’elevata radiazione solare, risultato molto buono per questo periodo dell’anno.

Inverno: anche in questo caso, il risultato ottenuto ci fa pensare di aver adottato una buona soluzione per la disposizione dei volumi. Le facciate della torre esposte a sud-ovest, non risultano ostacolate nel ricevere la radiazione solare, riuscendo così a sfruttare al meglio il percorso del sole.  

Scendendo nel dettaglio, abbiamo pensato a tre diverse ipotesi di facciata, cercando di comprendere come la diversa articolazione di quest’ultima sia determinante, poiché interagisce in modo completamente differente con il sole, a seconda della soluzione adottata. Vediamo:

IPOTESI 1

ESTATE: 1/7

Radiazione solare: ore 10-16                                                                                          Ombreggiamento: ore 12

 

La nostra prima ipotesi porta avanti l’idea di una facciata liscia e priva di movimento. Questa caratteristica risulta determinante per i risultati ottenuti dallo studio dell’ombreggiamento e della razione solare, infatti, la facciata sud-ovest risulta ombreggiata allo stesso modo per tutta la sua lunghezza e di conseguenza anche la radiazione solare appare uniforme. Abbiamo così ottenuto un risultato ottimale per il periodo estivo, poiché la radiazione solare è percepita dalla facciata sud-ovest in modo adeguato al periodo dell’anno.

INVERNO: 1/1

Radiazione solare: ore 10-16                                                                                          Ombreggiamento: ore 12

 

Lo stesso non si può dire del caso invernale, infatti, se in estate il risultato ottenuto si rivelava ottimale, in questo caso la facciata non interagisce come dovrebbe con il sole; la radiazione solare raggiunge solo i marcapiani e le suddivisioni verticali, ignorando gran parte delle superfici (poiché leggermente indietreggiate rispetto ai bordi), le quali non ricevono la radiazione di cui necessitano.

Conclusione: l’ipotesi è favorevole al periodo estivo ma non a quello invernale.

IPOTESI 2

ESTATE: 1/7

Radiazione solare: ore 10-16                                                                                          Ombreggiamento: ore 12

 

Per questa seconda ipotesi, abbiamo accentuato i marcapiani (maggiore aggetto) per vedere come questo cambiamento si sarebbe tradotto in termini di radiazione solare ed ombreggiamento. Nonostante l’ombreggiamento sia molto differente rispetto al caso precedente, il risultato ottenuto per la radiazione solare non sembra essersi modificato significativamente.  

INVERNO: 1/1

Radiazione solare: ore 10-16                                                                                          Ombreggiamento: ore 12

 

Lo stesso si può dire dei risultati ottenuti nel periodo invernale, che, appunto, non si distaccano dal caso invernale precedentemente esaminato.

Conclusioni: l’idea di proporre un marcapiano più aggettante non comporta cambiamenti significativi.

IPOTESI 3

ESTATE: 1/7

Radiazione solare: ore 10-16                                                                                          Ombreggiamento: ore 12

 

Questa ipotesi vede l’introduzione di una serie di elementi che contribuiscono a rendere la facciata più movimentata rispetto alle ipotesi precedenti. Il motivo dell’introduzione di questi corpi risiede nel tentativo di controllare l’ombreggiamento e la radiazione solare lungo tutta la superficie, allontanandoci così dai risultati costanti ed uniformi prima riscontrati. Come vediamo dalle immagini, il risultato ottenuto sulla solita superficie non cambia, mentre a cambiare è la situazione relativa ai corpi aggettanti. Questi, infatti, ricevono la radiazione solare in modo diverso ma non in modo tale da risultare sfavorevoli al periodo estivo.

INVERNO: 1/1

Radiazione solare: ore 10-16                                                                                          Ombreggiamento: ore 12

 

L’introduzione di questi elementi aggettanti risulta significativa nel periodo invernale, periodo in cui i risultati ottenuti appaiono notevolmente diversi. Infatti, se sulla solita superficie il risultato non cambia, l’interazione tra i corpi aggettanti ed il sole assume un carattere completamente differente. La radiazione solare colpisce maggiormente questi nuovi elementi, presentando così una situazione molto favorevole al periodo dell’anno preso in esame. Questo risultato è stato molto significativo, poiché abbiamo compreso la possibilità di controllare la radiazione solare, accentuandola o lasciandola bassa a seconda delle necessità del progetto (disposizione degli ambienti interni con relativi requisiti).

Conclusioni: i risultati sono favorevoli sia al periodo estivo che a quello invernale ed abbiamo la possibilità di muovere i corpi aggettanti, generando anche influenze reciproche tra di loro, sfruttandoli per migliorare la radiazione solare là dove serve.

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