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Confronto tra alberi: progetto in Via Tuscolana (Roma)

Nella precedente analisi, abbiamo analizzato la relazione tra il nostro progetto ed il sole, andandoci a concentrate principalmente sugli edifici a torre. Questa volta ci focalizzeremo sulla parte inferiore del progetto, in modo da poterlo controllare nel suo insieme, con lo scopo di procedere con una progettazione consapevole.

Apportate una serie di modifiche che non hanno cambiato il concept progettuale precedente, abbiamo iniziato con l’analisi della radiazione solare nel periodo estivo ed invernale,  per comprendere quali fossero i punti deboli del progetto. Come al solito, abbiamo preso in considerazione il 1 gennaio ed il 1 luglio come giorni in cui effettuare l’analisi, poiché riteniamo importante capire come il nostro progetto reagisce in queste giornate critiche, per poi estendere le considerazioni alle intere stagioni.

ESTATE: 1/7                                                                                                                          INVERNO: 1/1

 

Estate: dall’immagine risulta evidente che, la parte antistante le torri, non presenta una situazione favorevole al periodo estivo. Questa infatti, risulta totalmente esposta al sole, ricevendo un’elevata radiazione solare, fattore che potrebbe compromettere la funzionalità del progetto. La zona colpita rappresenta infatti un ampio spazio pubblico pensato per il tempo libero, affiancato ad una serie di servizi a livello urbano. Per queste ragioni, riteniamo importante creare una situazione favorevole per la vivibilità del luogo, risultato raggiungibile con una serie di elementi, come ad esempio la vegetazione. Vedremo più avanti alcune ipotesi. 

Inverno: se nella stagione estiva, la situazione risultava del tutto sfavorevole, lo stesso non si può dire di questo periodo, poiché la parte del progetto presa in analisi, riceve di nuovo  una buona quantità di radiazione solare, risultato ottimale per il periodo invernale.  Vediamo se con l’introduzione della vegetazione, saremo fortunati nel mantenere questo risultato, riuscendo a compensare i problemi del periodo estivo.

La scelta dell’albero è stata fatta tenendo  in considerazione i risultati ottenuti dall’analisi della radiazione solare e dell’ombreggiamento sulle torri (articolo precedente del blog), poiché avevamo individuato un’ ipotesi di facciata che ci permetteva di avere un risultato adeguato sia al periodo estivo che a quello invernale. Per queste ragioni, la scelta della vegetazione si è diretta verso una tipologia bassa e non invadente in altezza, in modo da non compromettere i risultati ottenuti sulle torri. In particolare, abbiamo effettuato un’analisi “crescente”, ovvero partendo da una tipologia più bassa (3,5 m) per poi passare ad un modello intermedio (5 m) e finire con un modello più alto (6 m), vedendo anche come le diverse chiome contribuiscono nella determinazione dei risultati.

IPOTESI 1: albicocco alto 3,5 m

ESTATE: 1/7

Radiazione solare ore 10-16                                                                                               Ombreggiamento nella fascia oraria presa in analisi

 

Il nostro obiettivo è quello di ottenere dei risultati che rendano vivibile lo spazio urbano da noi pensato, per cui abbiamo introdotto la vegetazione per risolvere i punti del progetto più problematici. In questo caso, abbiamo preso come modello, un albicocco altro 3,5 metri, posizionandolo in modo da ostacolare la radiazione solare che prima invadeva la parte antistante le torri. Come vediamo,  siamo riusciti ad ottenere un risultato favorevole al periodo estivo, poiché  la vegetazione funge da vero e proprio ostacolo al sole (vedi esempio dell’ombreggiamento), riducendo notevolmente la quantità di radiazione solare che raggiunge la piazza. Questo risultato, è strettamente legato al tipo di albero che abbiamo selezionato, ovvero un modello la cui chioma si sviluppa orizzontalmente,  la cui ampiezza contribuisce a coprire una buona parte di superficie, che altrimenti sarebbe esposta al sole.

INVERNO: 1/1    

Radiazione solare ore 10-16                                                                                               Ombreggiamento nella fascia oraria presa in analisi

 

Come potevamo immaginare, l’introduzione della vegetazione, ed in particolare di questo tipo di albero,  ha comportato dei cambiamenti anche nel periodo invernale. La presenza della vegetazione, questa volta non ci aiuta ad avere una situazione favorevole al periodo invernale, poiché continua ad ostacolare il sole (come nel caso estivo), riducendo notevolmente la radiazione solare nella piazza. Siamo infatti nel periodo invernale e  la possibilità di avere un’alta radiazione nel luogo preso in analisi, risulta importante per la riuscita del progetto. Andando a vedere più nel dettaglio, la situazione più sfavorevole si viene a creare in particolar modo sulla fascia immediatamente sotto le torri, spazio da noi pensato come “terrazza” in cui svolgere una serie di attività all’aperto, per cui diventa importante adottare una soluzione che ci consenta di rendere fattibile questa nostra idea. Spostandoci verso la strada, invece, la situazione migliora gradualmente, anche se non in modo soddisfacente.

Conclusioni: situazione favorevole al periodo estivo, ma non altrettanto al periodo invernale. Vediamo se cambiando tipologia di albero, riusciamo ad ottenere risultati adeguati ad entrambi i periodi.

IPOTESI 2: ciliegio da fiore alto 5 m

ESTATE: 1/7

Radiazione solare ore 10-16                                                                                               Ombreggiamento nella fascia oraria presa in analisi

 

Per questa ipotesi, abbiamo pensato di introdurre un modello leggermente più alto rispetto al precedente, per vedere come questo cambiamento si traducesse in relazione all’area di progetto. Come potevamo immaginare, è possibile riscontrare una serie di cambiamenti, strettamente legati alla diversa tipologia di albero che, essendo più alto e avendo una chioma sempre a “disco” ma più schiacciata, ci ha portato ad avere una situazione differente rispetto alla precedente. Se precedentemente, infatti,  avevamo ottenuto un risultato adeguato al periodo estivo (sempre in riferimento alla piazza), in questo caso vediamo come la vegetazione non ci permette di raggiungere un risultato altrettanto adeguato; la fascia immediatamente sotto le torri riceve una notevole quantità di radiazione solare (nel caso precedente avveniva il contrario) e lo stesso accade per tutto il resto della piazza che, in questo modo, non risulta uno spazio vivibile nel periodo estivo. Lo stesso accade per la parte della piazza più vicina alla strada, per cui l’inserimento di questo modello di albero non risulta idoneo al periodo estivo per la nostra progettazione.

INVERNO: 1/1

Radiazione solare ore 10-16                                                                                               Ombreggiamento nella fascia oraria presa in analisi

 

Coerentemente con i cambiamenti riscontrati nel periodo estivo, abbiamo ottenuto una situazione differente rispetto al caso precedente anche nel periodo invernale. Questa volta, a differenza della stagione calda (in cui i risultati sono variati in negativo), possiamo notare un cambiamento in positivo, poiché la piazza inizia ad essere raggiunta da una maggiore quantità di radiazione solare. Complessivamente, quest’ultima inizia a diventare un luogo più adatto, in grado di ospitare le funzione da noi pensate, diventando appunto un luogo da vivere anche in inverno. Questo risultato è, per noi,  molto importante, poichè ci siamo avvicinati ad un modello di albero in grado di favorire anche questo periodo dell’anno, comprendendo così la possibilità di risolvere i problemi di esposizione della piazza anche introducendo il fattore vegetazione, con conseguente riuscita del progetto.

Conclusioni: la situazione della piazza è peggiorata nel periodo estivo, con accenni di miglioramento nel periodo invernale. Continuiamo la ricerca di un modello adeguato al nostro progetto.

IPOTESI 3: prunus cerasifera nigra alto 6

ESTATE: 1/7

Radiazione solare ore 10-16                                                                                               Ombreggiamento nella fascia oraria presa in esame

 

Come ultima ipotesi, abbiamo deciso di introdurre una tipologia di albero con caratteristiche diverse rispetto ai casi precedenti. Il prunus cerasifera nigra preso in esame è infatti leggermente più alto (6m) e presenta una chioma pressoché costante, che non si sviluppa orizzontalmente come nei modelli precedenti. Questa scelta è stata fatta per capire quanto sia importante, non solo l’altezza della vegetazione (che è infatti variata di poco rispetto all’ipotesi precedente) ma anche la sua forma, comprendendo così quale tipo di vegetazione risulta più idonea al nostro progetto. Nell’analisi del periodo estivo, abbiamo riscontrato notevoli cambiamenti soprattutto rispetto alla seconda ipotesi. La fascia immediatamente sotto le torri, è infatti ben riparata dal sole, probabilmente anche per il numero di alberi che abbiamo introdotto, permettendoci così di ritornare ad avere una situazione favorevole come nella prima ipotesi. Purtroppo non si può dire la stessa cosa sul resto della piazza, poiché la radiazione cresce gradualmente, non permettendoci di avere una situazione complessiva soddisfacente. Prima di introdurre un maggior numero di alberi di questo tipo, vediamo cosa accade nel periodo invernale.

INVERNO: 1/1

Radiazione solare ore 10-16                                                                                               Ombreggiamento nella fascia oraria presa in esame

 

I risultati ottenuti in questo periodo dell’anno, non si discostano in modo significativo da quelli ottenuti nella seconda ipotesi. Nonostante le differenti caratteristiche dell’albero utilizzato, la parte della piazza centrale  e quella confinante con la strada, continuano ad essere raggiunte da una quantità di radiazione solare accettabile, confermando nuovamente la possibilità di ottenere una situazione favorevole al periodo preso in esame. Al contrario, la parte immediatamente sotto le torri, riceve una quantità di radiazione solare sicuramente maggiore rispetto alla prima ipotesi (dove risultava praticamente nulla), ma inferiore rispetto alla seconda, risultato probabilmente dovuto anche al maggior numero di alberi introdotti. Diminuire la quantità di vegetazione in questa fascia, ci porterebbe ad avere un risultato adeguato a questo periodo dell’anno, modificando però il risultato estivo, dove invece il maggior numero di alberi risultava determinante per il raggiungimento del risultato favorevole; lo stesso discorso si può fare riguardo la parte rimanente della piazza (centrale e a ridosso della strada) poiché, nel periodo invernale abbiamo ottenuto un risultato accettabile, mentre nel periodo estivo abbiamo riscontrato la necessità di intensificare la vegetazione per ottenere un miglior risultato. A fronte di questo, pensiamo che orientarci verso un modello la cui chioma cambia a seconda delle stagioni sia la soluzione che fa per noi. 

Conclusioni: con questa tipologia di albero, vi è incompatibilità tra estate e inverno, poiché le sue modalità di inserimento (numero e disposizione) variano a seconda della stagione, non riuscendo a trovare un punto di incontro adeguato al periodo estivo ed invernale.  

Tramite questa analisi, abbiamo compreso quanto sia importante scegliere la vegetazione analizzandone il comportamento in relazione al progetto ed al periodo dell’anno, poichè abbiamo verificato che la variazione (anche minima) di una serie di parametri si traduce poi in risultati completamente diversi tra loro. Continueremo la ricerca di un modello che soddisfi le nostre necessità, sperando di trovare una tipologia di albero adeguata sia al periodo invernale che a quello estivo (per risolvere questi periodi critici), pensando anche di utilizzare più tipologie di albero e modelli che cambiano le loro caratteristiche in relazione alle stagioni.