In Revit, o più in generale nei software definiti BIM (Building Information Modeling), è possibile modellare un oggetto architettonico e non, in modi spesso assai differenti; ma in un mondo digitale, che si spinge sempre di più nella direzione in cui ottimizzare e ridurre gli sprechi è fondamentale per
ottenere un buon risultato e quindi essere competitivi, diventa indispensabile e necessario trovare un metodo di modellazione che sia il più corretto possibile.
Per modellazione corretta si intende quel modo da cui è possibile ricavare dati utili (quantità fisiche, d’analisi, ecc.), e le sue modifiche possano essere facilmente effettuate, avendo contemporaneamente un aggiornamento dei suddetti dati, dove quest’ultimi diventano quindi, non solo uno strumento di controllo e di verifica, ma anche un ulteriore strumento di modifica del modello stesso.
Il principale fattore da tenere in considerazione è la tecnologia usata e la sua comprensione oltre che conoscenza. Infatti ogni tecnologia ha le sue caratteristiche e i suoi modi d’impiego, basti pensare hai materiali più comuni utilizzati nell’edilizia e le loro differenti lavorazioni: il calcestruzzo armato è una miscela di cemento, acqua, inerti e barre d’acciaio e viene utilizzato per oggetti per lo più realizzati in opera, al contrario per acciaio e legno, che sono materiali i cui oggetti vengono prefabbricati e assemblati in cantiere.
Le ulteriori differenze tra i diversi materiali e tecnologie condizionano fortemente un metodo
di modellazione così vicino alla realtà e alla componente tettonica dell'architettura.
alla realtà e alla componente tettonica dell’architettura. Lo scopo di questo e i prossimo post è quello di ricercare ed avvicinarsi quanto più possibile
ad un sistema di modellazione coerente con la tecnologia scelta per la realizzazione del prototipo architettonico con il quale il team dell’ Università degli Studi di Roma TRE si presenterà alla terza edizione del Solar Decathlon Europe con il progetto “RhOME for denCity”.