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Lab_6 ES_3 analisi zona di progetto attorno a Viale Trastevere(Montuori)_ Ameli Isabella, Moscone Alessandra

 

Per studiare il nostro territorio di progetto abbiamo inanzitutto creato il modello 3d come nelle precedenti esercitazioni.

 

 

 

Una volta creato la massa e dopo averla selezionata, si può accedere al menù 'modify mass' e selezionare 'mass floor' .(Nel caso in cui non siano visibili tutti i piani bisogna aggiungere dei livelli, andando su 'model' e infine su 'datum').

 

 

 

 

Cliccando successivamente su 'manage', poi su 'schedules' ed infine su 'schedules quantities', si aprirà una tabella nella quale dopo aver selezionato 'mass', si potranno inserire dei paramentri utili per creare una tabella di lavoro per sapere volume, superficie etc.

 

 

 

 

 

 

Il sito su cui andiamo a progettare si trova nelle vicinanze di stazione Trastevere: è una lotto dalla forma particolare stetto e lungo per un tratto e poi corto e largo per un altro tratto.

Le nostre idee progettuali si basano proprio su questi due principi appena detti: Il primo si sviluppa sulla parte più larga, il secondo procede anche nella parte stretta a conclusione del lotto.

 

 

 

 

 

 

 

Per entrambe le idee, che coprono una superficie di circa 5000 m^2 (di cui 3000 m^2 di residenze e i restanti di servizi) abbiamo valutato nella nostra tabella, oltre ai dati quali superficie e volume anche il numero degli alloggi relazionati allo spazio effettivo (quindi escludendo i servizi). Considerando circa 80 alloggi abbiamo calcolato che in media si avranno circa 32 m^2 per appartamento ridimensionabili in base alla tipologia di alloggio. Con questa scheda ci siamo subito rese conto delle reali dimensioni con cui lavoravamo ed è stato più semplice modificare e capire come ‘giocare’ con i volumi.

 

Un’altra analisi interessante, e ancora da correggere e ripensarla, è quella riguardante l’ombreggiamento: Vogliamo infatti che di inverno gli spazi esterni in particolare siano assolati, mentre in estate devono rimanere in ombra; questo garantisce anche una buona frequentazione dello spazio pubblico che andiamo a progettare!

 

PRIMA IDEA,ESTATE

Si compone di tre volumi incastonati l’uno nell’altro , sollevati dal terreno tramite pilastri. 

Ovviamente in quest’ultima parte, avendo un altezza di circa 5 metri l’irraggiamento estivo, ma come quello invernale, è sempre escluso. Guardando il lato ovest(prima immagine), rivolto verso viale Trastevere, si creano piacevoli spazi in ombra, adatti proprio per questo periodo.

 

 

 

Nel lato est invece, l’ombreggiamento è scarso. Per consentir l’uso della ‘piazza pubblica’ allora dovremmo pensare ad altri sistemi di ombreggiamento quali pensiline o semplicemente degli alberi molto folti in estate e magari spogli in inverno.

 

 

 

 

 

 

PRIMA IDEA,INVERNO

 

In inverno, la situazione nel lato ovest(prima immagine) è completamente critica;tutto lo spazio pubblico risulta in ombra, addirittura l’ombra arriva su Viale Trastevere. Questa zona quindi risulterà poco agevole d’inverno ma molto piacevole d’estate.

 

 

Abbiamo però pensato che essendo una parte più estroversa verso la strada, quindi più caotica e confusionaria, sarà sicuramente meno frequentata rispetto all’altra piazza che in inverno risulta comunque assolata,eccetto la parte a ‘L’ verso l’edificio esistente.

 

 

 

 

 

 

PRIMA IDEA,PRIMAVERA

In primavera la situazione risulta a metà, ovviamente tra l’inverno e estate.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SECONDA IDEA, INVERNO

 

La seconda idea si sviluppa lungo tutto il lotto. Anche questi sono pensati rialzati dal terreno.

 

 

Le parti ombreggiate risultano gli spazi interposti tra gli edifici, lasciando molto assolata la parte est e un po’ meno la parte ovest. Anche in questo caso, quegli spazi sono pensati come punti di passaggio, quindi pensiamo che le persone ci passino rapidamente e non vi sostino molto.

 

 

 

 

 

 

SECONDA IDEA,ESTATE

 

Gli spazi interposti in questo caso risultano abbastanza assolati.

La piazza verso Viale Trastevere risulta abbastanza ombreggiata, quindi risulta piacevole stare in quegli spazi.

 

 

 

 

 

 

La piazza verso est risulta come nel caso precedente, molto assolata perciò bisogna prevedere delle alberature per creare degli spazi di ombra. La piazza verso Viale Trastevere risulta abbastanza ombreggiata, quindi risulta piacevole stare in quegli spazi.

 

 

SECONDA IDEA, PRIMAVERA

Anche qui la situazione risulta intermedia tra le due stagioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riteniamo perciò che una volta progettato l’edificio, vada pensato in maniera approfondita lo spazio esterno soprattutto in con delle alberature o a delle pensile per risolvere il problema estivo.

 

 

ANALISI RADIAZIONE SOLARE

 

Analizzando le varie stagioni abbiamo ottenuto i seguenti risultati riferiti al picco massimo di irraggiamento.

 

PRIMAVERA 275 Kwh/mq

ESTATE          300 Kwh/mq

INVERNO      97 Kwh/mq

I picchi massimi risultano ovviamente sui tetti che, nel caso in cui non siano calpestabili, potrebbero essere adatti per l’istallazione di pannelli solari,il cui dati(numero, accumulo di energia..) sono così facilmente ricavabili considerando i dati estrapolati dalla solar radiation.

Crediamo opportuno poi tenere in considerazione un dato importante: le parti corrispondenti al colore blu violetto sono le parti nelle quali arriva meno radiazione 

solare.

 

Perciò, basandoci anche sulle osservazioni fatte nei precedenti post, potrebbero    

 essere frequenti fenomeni di muffe, muschio, umidità che 

renderebbero l’edificio, i materiali facilmente degradabili.

 

 

Dovremmo pensare quindi a dei sistemi per prevenire questi feomeni, ad esempio un’ottima coibentazione delle pareti dell’edificio ad esempio con materiali che resistono all’umidità oppure creare una ventilazione naturale che aiuta ad asciugare le superfici e quindi a prevenire eventuali problemi.

 

 

 

 

 

 

Molto poi potrebbe dipendere dall’uso dei materiali.

 

 

Inoltre grazie a questa analisi potrebbe anche essere divertente ragionare sui colori 

dei materiali, creando così zone che assorbono più radiazione rispetto ad altre, cercando

così di creare il 

più possibile un ambiente confortevole.

 

 

 

 

 

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