PENSILINA RETICOLARE ESAGONALE (esercitazione 3)
Il cluster che origina questa pensilina non fa altro che riunire insieme su una griglia prestabilita una serie di componenti separati, che erano stati precedentemente creati. Ognuno degli elementi che vanno a formare l'oggetto finale è generato da molti parametri, però ne ho selezionato solo alcuni che ritenevo fosse utile modificare e questi sono quelli che appaiono nella parte sinistra (INPUT) del cluster nell'immagine.
Al contrario tutti gli altri parametri che non appaiono rimarranno fissi (standard) a meno che non si vada ad aprire nuovamente l'algoritmo.
Nella parte destra del cluster invece vediamo, in OUTPUT quali sono i vari elementi che vanno a formare la pensilina.
Le variabili che non si riferiscono agli elementi ma alla griglia di base sono tre: lato dell'esagono, n° di esagoni Dx e n° di esagoni Dy, questi permettono sia di ampliare la griglia ripetendo l'elemento tipo, sia di aumentare il lato di ogni singola cella.
Metto 1 a Dx e 1 a Dy, in modo da avere un solo elemento così poi da poter andare ad analizzare gli elementi che lo compongono.
Il modulo base di questa scacchiera esagonale è composto da un pilastro in acciaio, da 12 aste, da 6 nodi di collegamento e dalla copertura formata da 6 profili a T raccordati tramite delle piastre saldate e da 6 pannelli triangolari di vetro colorato.
Ogni elemento per posizionarsi al posto giusto all'interno del sistema ha bisogno di una geometria di riferimento: per il nodo i vertici dell'esagono, per le aste delle linee oppure 2 punti, per il pilastro un punto, per i pannelli 3 punti oppure una linea e un punto.
Primo elento base è il nodo di collegamento, si posiziona esattamente sui vertici della griglia esagonale e come variabili ha solo il raggio della sfera e poi la lunghezza del perno superiore che sarà il punto di imposta per i profili della copertura. Lascio invece fissa (standard) la sezione dei perni di collegamento sia qui che in seguito per le aste.
Come si vede chiaramente dall'algoritmo la forma delle aste nasce sempre da una linea di base, poi se in INPUT vengono inserite 6 linee o più lui automaticamente ne creerà 6.
La forma è genereta molto semplicemente facendo il loft tra varie circonferenze normali alla retta base di diverso diametro. Anche qui scelgo di tenermi come variabile da portare successivamente solo il il raggio della sezione centrale che può variare a seconda della sollecitazione agente.
Poi passo a generare il pilastro, questo per essere inserito all'interno del sistema generale ha bisogno solo di un punto.
Ho utilizzato dei colori diversi per evidenziare quali parti dell'algoritmo vanno a creare una determimata parte dell'elemento. Il pilastro in acciaio è formato da un fusto rastremato in cima (azzurro) con una base circolare (giallo) per il relativo fissaggio su una fondazione in calcestruzzo. In cima a chiudere il fusto c'è una semisfera (rosso) (il punto di inserimento del pilastro nel sistema è proprio il centro di questa), sulla semisfera andranno ad inserirsi i perni delle aste e verticalmente arriva anche il pluviale che fa scendere l'acqua della copertura all'interno del pilastro.
Tutte le geometrie ad eccezione della semisfera sono generate tramite loft tra circonferenze di diametro diverso ma sempre normali e centrate sull'asse.
La copertura superiore sulla base dell'esagono base, si forma dalle linee che uniscono i vertici al centro dell'esagono. Il vertici però sono spostati con il comando move verso l'alto di 10 cm (stessa altezza del perno sopra i nodi di collegamento) e il centro è spostato verso il basso così che tutti i pannelli pendano verso il basso e permettano all'acqua di defluire verso il pilastro.
Prima di tutto generero la sezione a T che poi mi servirà per l'estrusione che va a formare i profili d'acciaio che sostengono i pannelli. La sezione a T si generà da due rettangoli di cui lascio variabili le dimensioni, così che sia comodo in fase finale modificare il tipo di profilo. L'estrusione avviene lungo le linee precedentemente formate.
All'estremità inferiore creo due polilinee da i punti all'estremità dei profili, da queste creo la superfice che poi estruderò (giallo), ho creato così un anello esagonale che serve per raccordare i 6 profili.
A partire dalle linee dell'immagine 6 (Geometria della copertura) con il comanddo "list item", da tutti i vertici dell'esagono li seleziono sempre due a due poi li unisco al terzo centrale sempre in comune con tutti e creo ogni singola superfice triangolare, purtroppo questa procedura come si vede nell'algoritmo va ripetuta per il numero di pannelli, in questo caso 6.
Infine è sufficente estrudere la superfice in maniera normale per ottenere il pannello di vetro (ho impostato l'estrusione fissa a 1cm).
Così completati anche i pannelli per la copertura posso eseguire i cluster dei vari componenti, decidendo quali valori tenere variabili (assegnandoli la freccetta nera come INPUT), si vede nell'immagine i 4 elementi generati. Ora è sufficente generare una qualsiasi griglia, o manualmente o meglio utilizzando un componente parametrico griglia di Grasshopper. Infatti poi semplicemente assegnando i vertici al componente Nodo, le linee al componente Asta, il punto centrale al componente pilastro e i vertici alla copertura, otteniamo il modello finale.
All'inizio ho mostrato il cluster con la griglia esagonale, ma cambiando questa è possibile creare lo stesso tipo di pensilina su qualsiasi tipo di griglia inserita, per esempio una quadrata.
Nell' immagine ho inserito diverse tipologie di pensilina che possono essere generate cambiando la griglia, le dimensioni della cella o le dimensioni di ogni singolo componente.