Alcune considerazioni sull'esperienza del corso di Fattibilità del Progetto

Sin dalla prima visita al cantiere di Vasca Navale del professor Vidotto ho iniziato a vedere con occhi diversi quanto studiato finora. L'edilizia, pubblica o privata che sia, si è rivelata non solo il risultato concreto dell'idea progettuale di un architetto ma il complesso equilibrio tra maestranze diverse.

Con il cantiere dell' Hyatt Park Hotel si è visto proprio come questo complesso equilibrio riesca a mantenersi tale grazie all'operato di una figura fondamentale, quella del project manager, il quale, per l'appunto, ha come obiettivo essenziale quello di assicurare il rispetto dei costi, dei tempi e della qualità concordati e soprattutto il raggiungimento della soddisfazione del committente.

In quest'ottica abbiamo conosciuto la persona dell'ingegner Gianluca Ledda che ci ha accompagnati anche nel quarto incontro presso i cantieri di Casal Palocco e Infernetto.

Nel condividere con noi le sue esperienze di cantiere, il signor Ledda ha sottolineato l'importanza di uno stretto e rigoroso adempimento ai propri doveri da parte di ogni componente di quella che potremmo definire l' equipe di cantiere ai fini di fare architettura e non semplice speculazione.

Dal rispetto delle più elementari norme di sicurezza da parte degli operai di cantiere, al severo controllo del direttore dei lavori; siamo venuti a conoscenza di quello che è il vero mondo cantieristico, mettendo da parte le nozioni puramente teoriche che spesso siamo abituati a ricevere. Abbiamo potuto "respirare l'aria di cantiere" come non abbiamo mai avuto il piacere di fare, o almeno questo è quello che ho potuto vivere io...Entrare nel vivo di una passione personale, l'architettura, scoprendo che non si riduce solamente taccuino e china...estro e fantasia...è anche altro!! Essa è costruito, realtà, complesso di norme, oneri e onori...fatica e devozione!

Vorrei evitare di risultare troppo reverenziale ma ho ritenuto importante ed essenziale condividere a caldo alcune sensazioni che questi incontri mi hanno suscitato.